Dati
Data: 21/06/2016
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: Colle della Pietra (Altovia)
Località di arrivo: Rifugio della Fiumata
Tempo di percorrenza: eh eh...
Chilometri: il GPS mi è andato in banana, a naso e da quel che ha registrato direi 14-15km A/R
Grado di difficoltà: E "con brio"
Descrizione delle difficoltà: segnaletica a dir poco occasionale, la Laga ha un territorio piuttosto complesso da "intuire" sul posto, in caso di scarsa visibilità (ed è frequente) si rischia il collo
Periodo consigliato: tutto l'anno con qualche variante in invernale (ci sono itinerari scialpinistici)
Segnaletica: ah ah ah
Dislivello in salita: sempre GPS cotto, però dice più di 800m e ci fidiamo
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2050
Accesso stradale: Altovia, frazione di Cortino (TE)
Tracciato parziale (non si chiude al rientro) su Google Earth
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Descrizione
Con l'amico
@Leo da solo non riusciamo a beccarci da un po' visti i turni ed i vari impegni reciproci, poi martedì si apre uno spiraglio... solo che Leo smonta dalla notte, io mi sono fatto 500km in macchina il giorno prima e sono reduce da una contrattura presa il venerdì precedente mentre gironzolavo su nevai nel vallone delle Cornacchie: decidiamo che è meglio fare qualcosa di non troppo impegnativo
Io conosco pochissimo dei Monti della Laga, un territorio meraviglioso del parco nazionale che abbiamo a due passi, che appare dolce ma in realtà è selvaggio come pochi in diversi suoi aspetti e soprattutto nei valloni... che ovviamente mi attraggono ma che da solo non mi azzardo troppo a gironzolare perchè la Laga - oltre tutto - quasi non ha una segnaletica ed è piuttosto facile , se non si conoscono almeno un poco le zone, non riuscire a trovare il bandolo dei sentieri...
Leo invece la Laga la conosce e gli propongo il rifugio della Fiumata, che so non essere troppo impegnativo da raggiungere (ma la montagna non ti regala niente) e che non ha particolari rischi (oltre a doversi ripari) se il meteo dovesse mettersi verso l'incerto come le previsioni sembrano presagire...
Allora si va, raggiungiamo il borgo abbandonato di Altovia ("quasi" abbandonato) e da lì prendiamo la brecciata che sale verso colle della Pietra dove è possibile parcheggiare. In realtà ci fermiamo mezz'oretta di cammino prima perché le piogge hanno rovinato la strada e la macchina di Leo non gradisce, comunque inizio con le foto che sono abbastanza, così scrivo di meno.. l'atmosfera è subito magica, la Laga è così, si sa...
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mezz'ora, dicevo e siamo al colle della Pietra, ce lo lasciamo alle spalle e puntiamo una piccola dorsale rocciosa per accorciare e non percorrere a piedi la brecciata.. magari ci scappa qualche funghetto, chi lo sa..
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Giungiamo poco dopo al primo rifugio che si incontra, abbiamo trottato più del nostro solito, ma sappiamo che più in là ci fermeremo spesso a contemplare i luoghi.. Qui comunque è dove si potrebbe arrivare con l'automobile, lasciandosi il rifugio sulla sinistra la traccia a destra è evidente e va alla Fiumata. Il rifugio in questione ha un locale senza porta che permetterebbe un riparo, poi ha un camino per il fuoco all'esterno ed un portico... durante la stagione buona è "abitato" da un pastore.
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Siamo di nuovo nel bosco che sembra ripararci dal grigio generale di oggi...
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il paesaggio inizia a mutare, la Laga con i suoi pratoni si palesa ed appare anche il secondo rifugio della giornata (chiuso)
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Il sentiero inizia a perdersi, dobbiamo guadare delle lastre di pietra che danno maggiore aderenza (direi inaspettata) di quanto si direbbe a guardarle.. c'è comunque da stare attenti quando sono bagnate
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Poi quando meno te lo aspetti sbuca il Corno Grande alle nostre spalle... anche Linda apprezza la sosta, pare.
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e con l'occasione contempliamo il panorama, anche se piuttosto coperto... però: di strada ne abbiam fatta già un pezzetto..
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Superiamo il rifugio tenendolo alla nostra sinistra, ora il sentiero non esiste più e l'assenza (ancora per poco) della pastorizia rende l'erba altissima... i saliscendi poi non permettono di "guardare oltre" agevolmente per orientarsi..
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I boschi, i rifugi ed i grossi massi quindi diventano punti di riferimento fondamentali in questa zona... guardiamo alle spalle il secondo rifugio, per fortuna qualche cinghiale ogni tanto ha creato delle tracce perchè anche il solo camminare nell'erba alta non è molto agevole...
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Ma Leo sa che qui c'è uno dei pochi cartelli della zona, e ci segnala il rifugio della Fiumata a meno di mezz'ora (20 minuti mi pare)
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ed infatti dopo qualche breve tratto di bosco ci appare il tetto rosso del rifugio nonostante le nuvole basse
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Nonostante sia coperto, l'ambiente appare davvero affascinante, cerchiamo un tratto per guadare il fiume, qui c'è è la sorgente del Tordino il fiume che bagna anche Teramo.
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E siamo al rifugio che è davvero un gioiellino anche se sempre aperto! c'è di tutto: il gas, la cucina, piatti, bicchieri, stoviglie varie... diciamo come dovrebbe essere un rifugio! Qui mangeremo il pranzo, ci sono duie bei tavoloni comodi anche se alla fine preferiamo stare fuori seduti sulle scale del rifugio.. Però il fosso della Fiumata continua a chiamarmi, chiedo a Leo se gli va di fare un'esplorazione della zona interna della gola e lui non se lo fa dire due volte... faremo la pappa e poi andremo a fare un giretto senza meta
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Partiamo ed il fragore dell'acqua che sentivamo dal rifugio inizia a prendere forma.
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c'è una bella cascata che decido di immortalare da vicino ma devo abbassarmi, Leo invece continua sul lato destro mantenendosi più in alto: lo raggiungerò dopo, qui tocca montare il cavalletto..
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Leo mi chiama dall'alto, fa dei segni, io capisco che c'è altra "roba" e non avevo dubbi.... mi alzo nuovamente rispetto al greto del fiume. Non ci sono tracce, se non di qualche cinghiale e le seguo anche perchè mi facilitano nell'erba e per la pendenza a valle, ma lo spettacolo è splendido sotto di me.
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Ho perso di vista Leo, ma qui possiamo solo avanzare in una direzione e quindi so che lo incontrerò a breve ed infatti dopo un po' lo vedo contemplare il panorama
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Avanziamo ancora finche il terreno poi diventa troppo scosceso verso il basso e chiederebbe di salire un po' di quota, dove sembra ripianare, per procedere oltre... ma noi non vogliamo strafare e comunque siamo al cospetto di una cascata splendida per cui decidiamo di fare una sosta.
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e rimontare il cavalletto...
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decidiamo di iniziare a rientrare, addirittura il sole fa capolino in questa giornata così sfaccettata.. e regala altre emozioni grazie a questa natura selvaggia
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Anche i salti d'acqua si giovano della luce
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E le gole si mostrano nella loro aspra bellezza
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Ma notiamo che il tempo sta cambiando rapidamente, decidiamo di non esitare oltre...
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Superiamo il rifugio della Fiumata e di fronte a noi già si vede ben poco...
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Qui però la traccia è ancora evidente e ci sono i boschi come riferimento.
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Linda scambia il cartello per qualcosa di strano (ed in effetti è strano che ci sia un cartello sulla Laga
), ma Leo la tranquillizza e riprendiamo il cammino
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O forse Linda sapeva che dal cartello in poi non ci avremmo visto un fico secco e preferiva stare nel boschetto...
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Facendo attenzione, seguendo poche sparute tracce dove possibile, anche grazie a Linda che comunque se cambi strada rispetto a quella che hai fatto in precedenza ti guarda attonita, ritroviamo un grosso masso che sappiamo essere indicativo del percorso, siamo di nuovo sulle rocce inaspettatamente grippanti
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Da lì, poi , la traccia sarà evidente ed i boschi rassicuranti...
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Nei pressi del primo rifugio (cogliamo l'occasione ed il posto per farci un bel te caldo) salutiamo anche i guardiani di questi luoghi.
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In discesa le cose son diverse, il meteo "tiene" anche se plumbeo e dopo poco siamo alla crestina di fronte colle della Pietra: da qui mezz'ora e saremo alla macchina.... si, la montagna ci ha regalato un'altra splendida giornata
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Grazie a Leo e Linda: alla prossima!