Recensione Coltelloni: RAT7 vs FX-602 vs Leuku

la serie Northmen hai mai avuto modo di visionarla? se hai un parere a riguardo interesserebbe conoscerlo
Non ho mai avuto particolare stima per quel gruppo di artigiani lettoni, anche quando si chiamavano ancora "John Neeman Tools". Nulla da dire sulla qualità che i loro prodotti sembrano avere, ma non mi è mai assolutamente piaciuto il tipo di marketing che fanno, il modo in cui fu gestita la rottura con il fabbro il cui nome anglicizzato era stato usato come nome dell'azienda e, in generale, la filosofia alla base del progetto, usata per giustificare i prezzi. Mi spiego meglio, riportando cose che erano scritte sul vecchio sito e ora assenti da quello Nortnmen, ma ritrovabili comunque con una ricerca su Google, specialmente sui vari topic a loro dedicati su Bladeforums.

Il nome "John Neeman" è l'anglicizzazione di Jānis Nīmanis, ora proprietario, insieme al fratello, della Autine. Jakebs Dimiters, un regista pubblicitario con la passione per la carpenteria, lo contattò per creare copie (sic.) di tre non ben precisati strumenti per la costruzione di case a graticcio. Non rimanendo soddisfatto delle capacità di Nīmanis, Dimiters prese quindi contatto con un altro fabbro di Riga, Kristof (l'attuale Chris), mentre Nīmanis lavorava a migliorare le proprie capacità.
Soddisfatto dal risultato ottenuto da Kristof, Dimiters cominciò a sviluppare l'idea per la fondazione della "John Neeman Tools", un piccolo gruppo di artigiani specializzati in strumenti per carpenteria e coltelli, con bersaglio principale il mercato statunitense, da cui la necessità di anglicizzare tutti i nomi.

Fatto questo cominciò l'aggressiva campagna pubblicitaria sviluppata creando prima di tutto un po' di mitologia sul sito, votata a enfatizzare l'importanza delle radici del popolo lettone, dell'orgoglio nazionale e un altro po' di cliché spiccioli, ma di sicura efficacia per darsi l'aria da self-made-men che piace negli Stati Uniti. Dopo di ché arrivarono i video sul canale Youtube (i vari Birth of a Tool) in cui si dava un'immagine bucolica del processo di lavorazione e si vendeva l'idea che il tutto fosse realizzato in due case di legno nel bosco, mentre in realtà ogni artigiano ha il proprio laboratorio in un posto diverso, ma non nel bosco.

A questo periodo risalgono anche gli attriti fra Dimiters e Nīmanis, probabilmente per divergenze di vedute sul futuro dell'azienda, ma nessuna delle due parti è mai stata particolarmente chiara. Per un breve periodo, tuttavia, Dimiters aveva scritto sul suo sito che la rottura era dovuta al fatto che Nīmanis aveva iniziato a realizzare copie dei prodotti della John Neeman, con un nuovo marchio, senza il suo permesso.

Dopo di ciò l'azienda ha allargato sempre di più il catalogo e nascosto sempre meglio le proprie origini, a maggior ragione dati i riscontri molto positivi sui prodotti. Un paio di anni fa si sono aggiunti anche due artigiani americani, con laboratorio oltreoceano, e il nome venne cambiato in "NorthmenGuild".

Dato il mio campo di interesse focalizzato sui puukko ho particolarmente indagato le origini del loro modello, che di finlandese ha poco. Ho scoperto che Dimiters aveva chiesto di disegnare un puukko tipo a Topi Remes, un ragazzino, all'epoca minorenne, che aveva però partecipato a uno dei corsi di Pekka Tuominen. Il disegno di Remes era piuttosto fedele allo stile di Tuominen, ma venne sostanzialemnte sfruttato gratis e il suo disegno modificato senza più contattarlo. Quando si rifece vivo, da maggiorenne, gli venne semplicemente spedito un coltello gratis, senza ringraziamenti.

In ultimo, i prezzi hanno del ridicolo. Conoscendo diversi fabbri e maestri forgiatori che lavorano da soli e non un squadra, facendosi pure pagare meno, non posso giustificare i prezzi ne di Northmen, ne di Autine. Ma dato che vendono bene, in realtà, hanno ragione loro...
 
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Non ho mai avuto particolare stima per quel gruppo di artigiani lettoni, anche quando si chiamavano ancora "John Neeman Tools". Nulla da dire sulla qualità che i loro prodotti sembrano avere, ma non mi è mai assolutamente piaciuto il tipo di marketing che fanno, il modo in cui fu gestita la rottura con il fabbro il cui nome anglicizzato era stato usato come nome dell'azienda e, in generale, la filosofia alla base del progetto, usata per giustificare i prezzi. Mi spiego meglio, riportando cose che erano scritte sul vecchio sito e ora assenti da quello Nortnmen, ma ritrovabili comunque con una ricerca su Google, specialmente sui vari topic a loro dedicati su Bladeforums.

Il nome "John Neeman" è l'anglicizzazione di Jānis Nīmanis, ora proprietario, insieme al fratello, della Autine. Jakebs Dimiters, un regista pubblicitario con la passione per la carpenteria, lo contattò per creare copie (sic.) di tre non ben precisati strumenti per la costruzione di case a graticcio. Non rimanendo soddisfatto delle capacità di Nīmanis, Dimiters prese quindi contatto con un altro fabbro di Riga, Kristof (l'attuale Chris), mentre Nīmanis lavorava a migliorare le proprie capacità.
Soddisfatto dal risultato ottenuto da Kristof, Dimiters cominciò a sviluppare l'idea per la fondazione della "John Neeman Tools", un piccolo gruppo di artigiani specializzati un strumenti per carpenteria e coltelli, con bersaglio principale il mercato statunitense, da cui la necessità di anglicizzare tutti i nomi.

Fatto questo cominciò l'aggressiva campagna pubblicitaria sviluppata creando prima di tutto un po' di mitologia sul sito, votata a enfatizzare l'importanza delle radici del popolo lettone, dell'orgoglio nazionale e un altro po' di cliché spiccioli, ma di sicura efficacia per darsi l'aria da self-made-men che piace negli Stati Uniti. Dopo di ché arrivarono i video sul canale Youtube (i vari Birth of a Tool) in cui si dava un'immagine bucolica del processo di lavorazione e si vendeva l'idea che il tutto fosse realizzato in due case di legno nel bosco, mentre in realtà ogni artigiano ha il proprio laboratorio in un posto diverso, ma non nel bosco.

A questo periodo risalgono anche gli attriti fra Dimiters e Nīmanis, probabilmente per divergenze di vedute sul futuro dell'azienda, ma nessuna delle due parti è mai stata particolarmente chiara. Per un breve periodo, tuttavia, Dimiters aveva scritto sul suo sito che la rottura era dovuta al fatto che Nīmanis aveva iniziato a realizzare copie dei prodotti della John Neeman, con un nuovo marchio, senza il suo permesso.

Dopo di ciò l'azienda ha allargato sempre di più il catalogo e nascosto sempre meglio le proprie origini, a maggior ragione dati i riscontri molto positivi sui prodotti. Un paio di anni fa si sono aggiunti anche due artigiani americani, con laboratorio oltreoceano, e il nome venne cambiato in "NorthmenGuild".

Dato il mio campo di interesse focalizzato sui puukko ho particolarmente indagato le origini del loro modello, che di finlandese ha poco. Ho scoperto che Dimiters aveva chiesto di disegnare un puukko tipo a Topi Remes, un ragazzino, all'epoca minorenne, che aveva però partecipato a uno dei corsi di Pekka Tuominen. Il disegno di Remes era piuttosto fedele allo stile di Tuominen, ma venne sostanzialemnte sfruttato gratis e il suo disegno modificato senza più contattarlo. Quando si rifece vivo, da maggiorenne, gli venne semplicemente spedito un coltello gratis, senza ringraziamenti.

In ultimo, i prezzi hanno del ridicolo. Conoscendo diversi fabbri e maestri forgiatori che lavorano da soli e non un squadra, facendosi pure pagare meno, non posso giustificare i prezzi prezzi ne di Northmen, ne di Autine. Ma dato che vendono bene, in realtà, hanno ragione loro...
dai! molto interessante. In effetti si sentiva puzza di bruciato da 1 km e anche il cambio di nome ne era un indizio...non avevo colto assolutamente l'avvicendamento che era stato dietro all'evoluzione del brand.
Avevo intuito che fossero molto marketing e poco autentici, e avevo visto dei prezzi assurdi pure per uno come me che è disposto a spendere per uno strumento autentico...si va proprio sul piano del collezionista puro, attratto dal marketing.
Certo che son molto belle come realizzazioni ma giusto appunto il problema ad oggi è l'autenticità per me... io perlomeno ci tengo.
 
Non conoscevo questa ""Northmen Guild " e ho cercato in rete.

I coltelli da "wildlife" non mi dicono un granchè, i prezzi mi sembrano spropositati. A quelle cifre mi faccio fare un coltello da un artigiano.

Il sito è comunque molto accattivante, non c'è che dire.
 
Ti sono molto grato perché grazie a questa discussione ho rintracciato finalmente dopo tanti anni, dove presi il pukko che ho messo nella vetrina delle lame!!! Lo comprai in finlandia http://www.woodjewel.fi/en/Knives/Traditional+knives/35/Carving+knife+10+-+23V10/468

PS: per tornare il topic, fighissima la coppia grande e piccolino da portarsi assieme.
PPS: quando vado nei boschi e devo fare un po' di legna mi basta creare un taglio a v e poi metto il ramo in mezzo a due alberi spacco. Su legna secca. Su legna non secca non penso ci siano problemi viste le dimensioni della lama.
 
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