Dati
Data: 18/02/2017
Regione e provincia: Toscana, Argentario
Località di partenza: Porto Santo Stefano - fermata Bus 'due Pini'
Località di arrivo: Porto Santo Stefano - Porto
Tempo di percorrenza: 5 h 40 minuti - in movimento 4 H 30 minuti
Chilometri: 36,2
Descrizione delle difficoltà: Assenza di acqua, assenza di segnaletica, continui saliscendi alcuni molto ripidi
Periodo consigliato: Non quando fa caldo
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: 1440 metri
Dislivello in discesa: 1440 metri
Quota massima: Telegrafo 615 metri
Accesso stradale: Sono andato in treno e bus
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=16482043
Descrizione
Escursione fatta utilizzando i mezzi pubblici da casa mia. Alzataccia per prendere il primo treno utile da Roma Ostiense alle ore 6,23, intorno alle 8,00 arrivo ad Orbetello Scalo. Il tempo di un caffè e salgo subito sul Bus che mi porterà a Porto Santo Stefano, per la precisione 1 km prima in località Due Pini, dove comincia la salita che arriva fino al punto più alto del promontorio.
Mangio un panino e alle 8,45 inizio il giro, che praticamente parte dal mare. Con me ho portato 3 litri e mezzo di acqua, infatti non ci sono fonti e punti di ristoro in tutto il percorso.
Per chi non conosce il posto, è quasi obbligatorio procedere con il GPS a vista. Non esiste una segnaletica ufficiale e le strade sterrate e i sentieri che attraversano il promontorio sono innumerevoli.
Più o meno il percorso è così composto:
- 80% sterrato carrabile
- 15% single trek
- 5% strada asfaltata poco trafficata.
Per arrivare al Telegrafo (615 metri punto più alto del promontorio), ci sono circa 8 km di salita: non è ripidissima, sono fresco e riesco a correrli quasi tutti. Qualche esitazione sul sentiero da prendere e una discesa a volte ripida, mi porta molto vicino a Porto Ercole, per arrivarci occorrerebbe fare una deviazione tra andata e ritorno di circa 4 km, ma non è il caso. Ora il percorso è più aperto e panoramico. Il mare con le scogliere scoscese sono sempre presenti.
I saliscendi sono continui e spesso spezza gambe, la fatica si fa sentire e mi metto a camminare più spesso, appena le pendenze si accennano ad essere ripide. In giro non c'è nessuno.
Il punto più bello dell'intero percorso è la Torre di Capo D'Uomo, che sorge nel punto più alto dell'omonimo promontorio. Un vero nido d'Aquila a 350 metri a picco sul mare, la vista è mozzafiato. Si vede benissimo buona parte dell'Arcipelago Toscano, stampato su un mare blu intenso: Isola del Giglio, Giannutri, Isola D'Elba, Montecristo e più avanti si riesce a scorgere qualcosa della Corsica. Una discesa molto ripida conduce dopo 6,5 km direttamente al Porticciolo di Porto Santo Stefano, dove arrivo alle 14,20. Dopo 20 minuti passa la corriera che mi riporterà ad Orbetello Scalo per prendere un regionale per Roma.
Vedi l'allegato 146533
Data: 18/02/2017
Regione e provincia: Toscana, Argentario
Località di partenza: Porto Santo Stefano - fermata Bus 'due Pini'
Località di arrivo: Porto Santo Stefano - Porto
Tempo di percorrenza: 5 h 40 minuti - in movimento 4 H 30 minuti
Chilometri: 36,2
Descrizione delle difficoltà: Assenza di acqua, assenza di segnaletica, continui saliscendi alcuni molto ripidi
Periodo consigliato: Non quando fa caldo
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: 1440 metri
Dislivello in discesa: 1440 metri
Quota massima: Telegrafo 615 metri
Accesso stradale: Sono andato in treno e bus
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=16482043
Descrizione
Escursione fatta utilizzando i mezzi pubblici da casa mia. Alzataccia per prendere il primo treno utile da Roma Ostiense alle ore 6,23, intorno alle 8,00 arrivo ad Orbetello Scalo. Il tempo di un caffè e salgo subito sul Bus che mi porterà a Porto Santo Stefano, per la precisione 1 km prima in località Due Pini, dove comincia la salita che arriva fino al punto più alto del promontorio.
Mangio un panino e alle 8,45 inizio il giro, che praticamente parte dal mare. Con me ho portato 3 litri e mezzo di acqua, infatti non ci sono fonti e punti di ristoro in tutto il percorso.
Per chi non conosce il posto, è quasi obbligatorio procedere con il GPS a vista. Non esiste una segnaletica ufficiale e le strade sterrate e i sentieri che attraversano il promontorio sono innumerevoli.
Più o meno il percorso è così composto:
- 80% sterrato carrabile
- 15% single trek
- 5% strada asfaltata poco trafficata.
Per arrivare al Telegrafo (615 metri punto più alto del promontorio), ci sono circa 8 km di salita: non è ripidissima, sono fresco e riesco a correrli quasi tutti. Qualche esitazione sul sentiero da prendere e una discesa a volte ripida, mi porta molto vicino a Porto Ercole, per arrivarci occorrerebbe fare una deviazione tra andata e ritorno di circa 4 km, ma non è il caso. Ora il percorso è più aperto e panoramico. Il mare con le scogliere scoscese sono sempre presenti.
I saliscendi sono continui e spesso spezza gambe, la fatica si fa sentire e mi metto a camminare più spesso, appena le pendenze si accennano ad essere ripide. In giro non c'è nessuno.
Il punto più bello dell'intero percorso è la Torre di Capo D'Uomo, che sorge nel punto più alto dell'omonimo promontorio. Un vero nido d'Aquila a 350 metri a picco sul mare, la vista è mozzafiato. Si vede benissimo buona parte dell'Arcipelago Toscano, stampato su un mare blu intenso: Isola del Giglio, Giannutri, Isola D'Elba, Montecristo e più avanti si riesce a scorgere qualcosa della Corsica. Una discesa molto ripida conduce dopo 6,5 km direttamente al Porticciolo di Porto Santo Stefano, dove arrivo alle 14,20. Dopo 20 minuti passa la corriera che mi riporterà ad Orbetello Scalo per prendere un regionale per Roma.
Vedi l'allegato 146533
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