Dati
Data: 04/03/2018
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pattemouche (Pragelato)
Località di arrivo: Pattemouche (Pragelato)
Tempo di percorrenza: 3,5 h + 1,5 h
Chilometri: 12 km
Grado di difficoltà: MS
Descrizione delle difficoltà: nessuno di rilievo
Periodo consigliato: inverno
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.165
Dislivello in discesa: 1.165
Quota massima: 2.770
Accesso stradale: Sulla SR 23 superato Pragelato girare per la Val Troncea, lasciare la macchina dove finisce la strada
Descrizione
Altra gita in solitario di questa stagione.
Dopo le abbondanti nevicate dei giorni precedenti e il tentativo fallito di qualche settimana prima, vengo a prendermi la rivincita con gli sci in questa classica sci alpinistica della Val Chisone.
L'inizio è sempre lungo la pista da sci di fondo, battuta e in ottime condizioni, la seguo fino al rifugio Mulino di Laval.
Qui si lascia la pista c'è una traccia da seguire, si sprofonda nella neve fresca almeno 30-40 cm.
Seguo la traccia, anche se sta andando fuori via, la neve è troppa, fuori traccia sarebbe troppo faticoso.
Il tracciatore ad un certo punto si ravvede e recupera la retta via.
In lontananza si intravedono i vecchi impianti di risalita.
Si esce dal bosco e sono ormai in prossimità delle vecchie piste da sci, la traccia è sempre davanti a me.
Ormai ho raggiunto le piste, la neve qui a causa del vento inizia ad essere un po' crostosa.
Inizio l'ultimo pendio, non c'è più traccia e la neve è sempre più dura e scivolosa.
Faticosamente continuo a salire. Finalmente appare la costruzione di vetta.
Gli ultimi passi e sono in vetta, giustizia è fatta .
Mi fermo a godere il panorama.
Pranzo e tolte le pelli inizio la discesa.
I primi 200 metri sono terribili su neve dura e crostosa, con fondo irregolare.
Passato questo momento la neve diventa polvere fresca di 30-40 cm.
Gli sci affondano e acquistando velocità si torna in superficie.
Sciare in queste condizioni è molto bello, ma anche faticoso.
Ogni tanto mi fermo a guardare la scia lasciata sulla neve fresca.
Continuo a scendere nella polvere fino alla pista di fondo e da qui raggiungo la macchina.
Sono molto stanco e è stata una bellissima gita.
Alla prossima.
Data: 04/03/2018
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pattemouche (Pragelato)
Località di arrivo: Pattemouche (Pragelato)
Tempo di percorrenza: 3,5 h + 1,5 h
Chilometri: 12 km
Grado di difficoltà: MS
Descrizione delle difficoltà: nessuno di rilievo
Periodo consigliato: inverno
Segnaletica: nessuna
Dislivello in salita: 1.165
Dislivello in discesa: 1.165
Quota massima: 2.770
Accesso stradale: Sulla SR 23 superato Pragelato girare per la Val Troncea, lasciare la macchina dove finisce la strada
Descrizione
Altra gita in solitario di questa stagione.
Dopo le abbondanti nevicate dei giorni precedenti e il tentativo fallito di qualche settimana prima, vengo a prendermi la rivincita con gli sci in questa classica sci alpinistica della Val Chisone.
L'inizio è sempre lungo la pista da sci di fondo, battuta e in ottime condizioni, la seguo fino al rifugio Mulino di Laval.
Qui si lascia la pista c'è una traccia da seguire, si sprofonda nella neve fresca almeno 30-40 cm.
Seguo la traccia, anche se sta andando fuori via, la neve è troppa, fuori traccia sarebbe troppo faticoso.
Il tracciatore ad un certo punto si ravvede e recupera la retta via.
In lontananza si intravedono i vecchi impianti di risalita.
Si esce dal bosco e sono ormai in prossimità delle vecchie piste da sci, la traccia è sempre davanti a me.
Ormai ho raggiunto le piste, la neve qui a causa del vento inizia ad essere un po' crostosa.
Inizio l'ultimo pendio, non c'è più traccia e la neve è sempre più dura e scivolosa.
Faticosamente continuo a salire. Finalmente appare la costruzione di vetta.
Gli ultimi passi e sono in vetta, giustizia è fatta .
Mi fermo a godere il panorama.
Pranzo e tolte le pelli inizio la discesa.
I primi 200 metri sono terribili su neve dura e crostosa, con fondo irregolare.
Passato questo momento la neve diventa polvere fresca di 30-40 cm.
Gli sci affondano e acquistando velocità si torna in superficie.
Sciare in queste condizioni è molto bello, ma anche faticoso.
Ogni tanto mi fermo a guardare la scia lasciata sulla neve fresca.
Continuo a scendere nella polvere fino alla pista di fondo e da qui raggiungo la macchina.
Sono molto stanco e è stata una bellissima gita.
Alla prossima.