Escursione Anello Bivacco Lander e Campanili del Lander

Parchi del Friuli-Venezia Giulia
  1. Alpi Carniche
Data: 28-12-2018
Regione e provincia: Fvg Udine
Località di partenza: Piani di Arta
Località di arrivo: Piani di Arta
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: 10 km circa
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: passaggi esposti nel ultimo tratto per i campanili
Periodo consigliato: autunno
Segnaletica: cai 408
Dislivello in salita: 700
Dislivello in discesa: 700
Quota massima: 1300
Accesso stradale: Si entra nel abitato di Piani di Arta e si seguono le indicazioni per il bivacco, Si può parcheggiare comodamente in "centro" della frazione

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A volte non sono i panorami, le cime, le forcelle, i passi, a sorprenderci della loro bellezza, ma le persone. E quando succede, i ricordi che portiamo a casa "pesano" come macigni.
E' quello che racconterò in questo post parla proprio di questo: i posti che abbiamo visitato sono bellissimi, molto "wild" come piace a noi.
Ma le persone che abbiamo conosciuto ci hanno dato di più...
Mini vacanze di Natale passate tra pranzi e cene con parenti ed amici, un pò come tutti, sempre di corsa, cucina, lava, preparati esci....uff che fatica. Il 28 abbiamo una giornata libera, il meteo su in montagna promette bene, invece, qui da noi, nebbia e freddo.
Bene, proprio l 'altro giorno su una pagina Facebook, amanti della montagna friulana, abbiamo visto le foto di una splendida escursione al bivacco Lander.
Cominciamo le ricerche per vedere la quota di partenza, di arrivo, il dislivello com' è, il bivacco cosa offre, dove è esposto, sud nord, insomma, il solito per divertirci in sicurezza.
Bene, si va!
Partiamo verso le 8 di casa dopo aver fatto fare i bisognini a Pivetta, colazione per tutti e anche scaldato un pò la casa con la stufa a legna. Eh si, ci vuole, perchè la sera quando rientreremo saà freddino.
Nel viaggio in auto, mentre Piva dorme beata nel sul trasportino, Niky, deby ed io cantiamo e balliamo!
Arriviamo a Piani di Arta, dove parte il sentiero per il bivacco: ma dove possiamo parcheggiare l' auto? Giriamo un pò per trovare un posto che non disturbi nessuno, in quello vediamo una ragazza con il suo cane in un prato e le chiediamo dove possiamo metter l auto tra le viuzze strette del paesino. Lei, senza battter ciglio ci dice che possiamo parcheggiarla nel piazzale vicino, senza problemi. Lì c'è un signore che taglia la legna: mi fermo, scendo senza spegnere il motore..."salve, la ragazza fuori con il cane ci ha detto che possiamo lasciare l' auto qui"....lui...." si non c'è problema, potete parcheggiarla qui, è casa mia. Dov' è che andate di bello?...Io..."al bivacco Lander, su per il sentiero 408."...Il signore..."Ah, ok, hanno da poco rifatto il sentiero che è crollata dopo l' alluvione, è un pò diverso da quello sulla carta."
Ci salutiamo e partiamo ringraziando del parcheggio e delle informazioni sul sentiero.



Subito ci accorgiamo dei danni causati dal maltempo, moltissimi alberi caduti, smottamenti del terreno, ma il sentiero è già lì, grazie alle volontà di molte persone. Grazie
Si sale tra ripidi tornanti subito di quota....



Appena il sentiero ci dà un pò di tregua in fatto di pendenze, qualche buona anima ha creato anche un tavolo con relative panche e quindi decidiamo di approfittare per far merenda...







Mentre Piva sgranocchia legnetti, Niky si mangia una cioccolatina, noi deviamo il tè.
Bene, proseguiamo!



I panorami non mancano, manca solo che esca il sole e poi è tutto perfetto...



...e infatti!
Ecco che tra gli alberi di un bellissimo bosco, purtroppo martoriato dal maltempo, spuntano i raggi di un sole caldo...





Infatti la Niky cede e si addormenta beata nello zaino...



Si sale, la fatica si comincia a farsi sentire, solo Piva tiene botta, noi ci dobbiamo fermare spesso, siamo fuori forma proprio. Anni fà saremo saliti di corsa con le infradito per di qua. Ora ci lasciamo un polmone e i polpacci.
Salendo incontriamo due signore, gentilissime, due vere montanare, cordiali, educate. Cominciamo a chiacchierare piacevolmente con loro, che, tra un argomento e l altro, cercando i sorrisi di Nicole.
Molto piacevole questo incontro, anche perchè ci spiegano che sopra il bivacco è presente un geosito regionale molto famoso, i campanili del Lander.
Così la nostra asticella per oggi si alza di cira 100 mt di dislivello.








Arriviamo al bivacco e dentro c'è qualcuno che canta in dialetto carnico, e penso:" ci sarà sto pazzo adesso?" Entriamo, e ci sono due ragazzi di 17 anni, si 17 anni, che si stanno cucinando la carne sullo spargher, tagliano fette di salame e se la ridono....
STUPENDO!!!!
Così, senza pensarci troppo gli offro mezzo bicchiere di vino, e si comincia a chiacchierare e raccontarci storie di montagna.
Mangiamo tutti compresa Pivetta che si tira giu frittata e salame senza troppi problemi. Nicole è felice ed esplora il bivacco.
Bene, dopo un caffè fatto sullo spargher dai ragazzi, ci facciamo accompagnare ai campanili del Lander. Ripidissima salita, molto esposta, ma il panorama da lassù ripaga gli sforzi...



Quota 1300 mt circa.
Qui incontriamo di nuovo le signore di prima.
Dopo foto e filmati scendiamo di nuovo al bivacco dove con i nostri due amici facciamo una foto ricordo...



Piva non si vede ma era li sotto con noi.
Studiamo attentamente la carta per capire da dove ci conviene scendere giù: il sentiero della salita è troppo ripido e pieno di foglie secche, che facilitano gli scivoloni e con Nicole in schiena non è il massimo, così optiamo per la strada forestale che però ci porterà più a nord in valle, costringendoci a percorre la statale a piedi per un chilometro circa.
Salutiamo i ragazzi scambiandoci i contatti e cominciamo la lunghissima discesa: strada forestale comunque panoramica...






Alle 15:30 circa siamo sulla statale dove le persone in auto che ci vengono incontro, pur che siamo sui prati a bordo strada in totale sicurezza, non accennano a rallentare la loro corsa pazza verso non si sa cosa, ma vabbè, fatti loro. Noi rispettiamo sempre chi è a piedi e ci piace così.
Ad un tratto, circa a metà statale, si ferma un fuoristrada grigio proveniente dalle nostre spalle, tira giù il finestrino..."ehi, volete un passaggio?"
E' il signore che ci ha fatto parcheggiare a casa sua.
Accettiamo subito, e ci si apre il cuore. Ci da una mano con gli zaini e saliamo in auto sua.
Partiamo e ci chiede com'è andata, così gli raccontiamo dei ragazzi, che oltre tutto li conosce. Lui ci racconta che lavora nei boschi da sempre, che non ha mai visto una catastrofe del genere, che sono caduti moltissimi alberi ecc...
Arriviamo a casa sua, ringraziamo di cuore e, in quello che stiamo caricando l' auto, vediamo i due ragazzi del bivacco, così salutiamo, facendogli credere che abbiamo fatto prima di loro che son scesi dal sentiero di andata.
Stanchi ma con il cuore e l' animo pieno di amore e gioia, ci rimettiamo in cammino verso casa.
In questa giornata così bella, quello che porto a casa sono i sorrisi e la spensieratezza di quei due ragazzi, ragazzi di montagna, ricchi di tradizioni ma al tempo stesso semplici nel vivere.
Mi porto a casa l' immagine di quella signora che ci raccontava di essersi sposata in Val Visdende nel '83 se non ricordo male nella chiesetta "Pra Marino".
Mi porto a casa il ricordo di quel signore che ci ha fatto parcheggiare a casa sua e il passaggio di rientro fino l' auto: piccoli gesti che, per noi, sono però stati enormi.
Le persone a volte ci stupiscono in bene, e questo, per fortuna, pesa molto di più di tutti quelli che, invece, ci fanno del male.
Alla prossima!
 
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