Ciaspole Maniva ski

Dati

Data: 23 Gennaio 2020
Regione e provincia: Lombardia, Brescia
Località di partenza: Hotel Bonardi, alla fine della provinciale che sale a Maniva Ski da Collio (BS)
Località di arrivo: percorso ad anello, passando per il passo Dasdana
Tempo di percorrenza: 3 ore circa più le soste.
Chilometri: 8-9.
Grado di difficoltà: facile.
Descrizione delle difficoltà: nessuna in particolare
Periodo consigliato: innevato, se volete usare le ciaspole!
Segnaletica: nessuna, se non quelle delle piste da sci
Dislivello in salita: 300 circa
Dislivello in discesa: 80 circa
Quota massima: 2.100
Accesso stradale: dalla val Trompia (BS), fino a Maniva, passando per Collio e poi a sinistra (se la strada per Bagolino fosse aperta, altrimenti il percorso è obbligato, fino al parcheggio del Bonardi, ove la strada, d'inverno, è chiusa).
Traccia GPS: no.


Descrizione
Un corto e facile giro, giusto per prender confidenza con le ciaspole nuove, regalo dell'amico che era con me. Nell'ultimo giro insieme dell'inverno scorso, ho perso (sigh…) le racchette da neve, un po' old-style, forse, ma cui ero particolarmente affezionato perché ereditate dal mio povero babbo. Ma veniamo a noi!
Partiamo come sempre da Piacenza e nel giro di poco più di 2 ore, arriviamo alla fine della strada che risale la val Trompia. Purtroppo, dato il giorno lavorativo, il traffico è piuttosto intenso, nella prima parte della valle, per cui arriviamo su che sono già le 10. Entriamo all'Hotel Bonardi (rifugio) per un caffé e sapere se ci sono particolari problemi. Accertato che tutto è tranquillo, ci predisponiamo a godere di una bella giornata di sole e movimento.
Il percorso fiancheggia piste da sci e quindi è abbastanza intuitivo. La nostra idea è salire sul monte Dasdanino (ci arriva una seggiovia e c'è un bar-ristoro, piuttosto frequentato da sciatori e sci-alpinisti), superarlo ed arrivare al passo Dasdana. Da lì, vedremo che ora s'è fatta e com'è l'orografia. E come sarò messo con la novità delle ciaspole...
In breve, saliamo dal parcheggio dietro all'Hotel e raggiungiamo le piste. Si potrebbe fare tutto il giro che sale la strada chiusa, ma ho fretta di "capire le ciaspole" ed una stradina battuta mi sembra meno probante di un pendio da risalire quasi per la linea di massima pendenza. Boh? Una volta capito che devo tenere i piedi leggermente più larghi, mi sembra che ciaspole e racchette siano davvero molto simili. Bòn, cominciamo a costeggiare le piste da sci, tenendole sempre alla nostra destra.
A parte in un paio di punti, in cui, per evitare tratti piuttosto ripidi, preferiamo attraversare con precauzione la pista e stare dall'altra parte.
In poco tempo siamo all'arrivo della seggiovia. Ancora in tempo per discendere una bella sella innevata e raggiungere il passo Dasdana.
Lasciamo la palina segnaletica alla nostra destra e proseguiamo ancora per un breve tratto, sulla traccia completamente sepolta dalla neve che, d'estate, credo che sia la prosecuzione della strada che sale. Qui il percorso è un pochino più disagevole, perché il tratto in piano è stretto, mentre la neve si è disposta seguendo la pendenza del pendio, cancellando completamente la parte piana: abbiamo capito che siamo sopra alla strada solo perchè più giù affiora il guard rail dalla neve, altrimenti si penserebbe ad un declivio. Arrivati a quello che da lontano sembrava un crinale, il percorso fa una decisa svolta a destra e sale, in larghi e ripidi tornanti su per il fianco del monte Dasdana. Ma noi ci dichiariamo soddisfatti così.
Guardarsi intorno è un'autentica festa per gli occhi.

Segnalo in particolare, in lontananza, la vista del lago di Garda, con la penisola di Sirmione in bella vista:
(qui un po' sgranata dal tele...) ma si vede di tutto, anche i nostri amati Appennini, al di là dello smog della pianura padana.
Ma è già ora di rientrare: una veloce tappa di ristoro allo chalet bar Dasdaba (si, con la B) sul monte Dasdanino e poi si scende.

Arrivati alla macchina, faccio un bilancio veloce: come mi trovo con le nuove ciaspole?

Bene. Come con le racchette da neve tradizionali, ma nei tratti un po' più ripidi (specie in discesa) e ghiacciati, mi sento molto più sicuro. Bene così: troveremo il modo di usarle di più!:poke:
Alla prossima...
 
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