Anche quest'anno decidiamo di replicare un viaggio itinerante in tenda. E' uno dei modi più belli per immergersi nella natura e nella storia dei fantastici luoghi che conserva la nostra Italia e di godersi un po' di fresco nelle calde giornate estive (andiamo in campeggi solo dai 1000m s.l.m. in su!).
Il nostro viaggio ci porta nel nord delle Marche, nel parco interregionale di Sasso Simone e Simoncello, in particolare al campeggio Il Cippo sulle boscose pendici del Monte Carpegna.
Salendo notiamo i numerosi richiami al Pirata Marco Pantani che usava queste ripidissime strade come palestra di allenamento.
"Sovente un Pirata saliva la vetta del Carpegna"
Ci sistemiamo con il nostro tepee nel bel campeggio immerso nel bosco.
Il giorno dopo approfittiamo della simpatica festa del prosciutto di Carpegna che si tiene a Carpegna proprio in questi giorni! Ottima pasta, piadine, panini, tutto rigorosamente con il prosciutto di Carpegna!
A pochi minuti a piedi dal campeggio visitiamo il Cippo da cui prende nome il campeggio. Una colonna di pietra eretta negli anni '30 da Benito Mussolini in onore di suo nipote (figlio del fratello) Sandro Italico Mussolini morto prematuramente di leucemia a 20 anni.
Pietrafagnana, località naturalistica vicino a Carpegna, dove il tempo sembra essersi fermato.
Un giorno intero lo dedichiamo a visitare la vicina città di San Leo con il suo borgo e la sua fortezza.
La fortezza di San Leo è uno tra i castelli più belli e ricchi di storia che ho visitato!
La visita ci appassiona riportandoci indietro nel tempo...
In questa fortezza ha vissuto Cagliostro, personaggio eclettico e bizzarro dell'Illuminismo. Qui sono conservate numerose sue invenzioni e documenti. Nella fortezza di San Leo ha vissuto, prigioniero con l'accusa di eresia, gli ultimi quattro anni della sua vita.
Recentemente (2003) ha ricevuto dalla massoneria universale di rito scozzese l'elevazione all'ultimo grado dell'omonimo ordine massonico nato proprio negli anni dell'Illuminismo e con mio grande stupore ancora esistente.
Nella rocca abbiamo avuto anche occasione di ascoltare le prove di un'orchestra per il Festival di San Leo.
Un panorama dalla rocca. Si vede il borgo di San Leo e sullo sfondo i due cocuzzoli sono a sinistra la Rocca di Maiolo e a destra il Monte Pincio. Qui siamo in Emilia.
Molto bello anche il borgo di San Leo dove tra l'altro abbiamo mangiato benissimo!
Qui siamo al Carpegna Park, un enorme parco avventura selvaggio nel bosco vicino Carpegna. La parte più grande del parco include percorsi avventura con corde e costruzioni appese agli alberi per i bambini più grandicelli o per adulti, ma ci sono anche belle attività per bambini più piccoli.
Qui Elena faceva rotolare un legno lungo dei binari nel bosco.
Il bosco delle fate.
Tornati in campeggio ci facciamo due bistecche enormi alla brace!
Dal rifugio Il Cippo, a due passi dal campeggio, parte il sentiero che arriva sulla cima del Carpegna... come non approfittarne?
Da qui prosegue anche la strada asfaltata che faceva Pantani e porta egualmente vicino la vetta del Carpegna. Ma da questo punto in poi la strada si stringe ed è ad uso esclusivo di pedoni e ovviamente ciclisti!
Riporto la mappa dell'escursione che ho fatto, un bellissimo anello! Ho evidenziato in arancione il percorso fatto. Partendo dal campeggio il giro è in senso antiorario. Verso Nord la deviazione per arrivare all'eremo del Carpegna (più o meno dove si vede la "P" nella mappa). La strada del ritorno è la strada del Pirata, asfaltata ma esclusivamente pedonale e ciclabile.
Si sale nel bosco. Il tratto iniziale è una bella scarpinata.
Passo del Trabocchino.
L'eremo del Monte Carpegna.
Qualche panorama dalla vetta.
Carpegna e la campagna circostante delle Marche.
Villagrande con a fianco il cocuzzolo dove sorge il castello di Montecopiolo. Sullo sfondo si vede il Monte Titano su cui si appoggia la città di San Marino.
Sasso Simone e Simoncello.
Coincidente praticamente con il Sasso Simoncello, a destra, c'è il punto di confine tra le tre regioni: Marche, Emilia-Romagna e Toscana.
Il ritorno lungo la via Cippo, ciclabile e pedonale, è piena di rimandi al Pirata.
E con le sue parole finisce la nostra bella avventura nel Carpegna.
Ci spostiamo con la nostra tenda in Toscana, a Chiusi della Verna nel campeggio La Verna.
Siamo a due passi a piedi dall'antico borgo di Vezzano...
...dove tra l'altro è stato battezzato Michelangelo.
Torniamo volentieri anche al, già noto per noi, santuario de La Verna.
E dal santuario faccio una bella escursione sul Monte Penna.
Wow all'orizzonte scorgo l'inconfondibile sagoma del Sasso Simone e Simoncello dove eravamo pochi giorni prima, nelle Marche! 29 km in linea d'aria.
I giorni seguenti ci godiamo qualche passeggiata lungo i sentieri che partono dal campeggio.
Una notturna alla Fonte di San Francesco con la Luna piena che mi sorge davanti agli occhi.
Lasciamo La Verna con questa ultima notte di cielo stellato.
Pieghiamo per bene la tenda, per quest'anno ha fatto il suo dovere, e ci dirigiamo verso Camaldoli dove saremo ospiti nell'antico monastero.
Camaldoli è un posto "magico", ogni volta che vi torniamo ci regala emozioni e bellezze sempre nuove, qui si vive l'atmosfera di un posto mistico, sperduto e accogliente.
Incontriamo un nostro amico monaco e anche un'amica di Valeria con la famiglia con cui passiamo insieme alcuni bei pomeriggi.
Rilassandoci tra escursioni e passeggiate negli splendidi boschi di Camaldoli.
Castagni...
...abeti...
...e le sue mostre.
Qui animali ricavati da attrezzi per spazzacamini.
Statue di pane a grandezza naturale!
Prima di lasciare la Toscana e tornare a casa visitiamo la splendida città di Poppi.
Con il suo castello medievale dei Conti Guidi.
Una ricchezza storica incredibile.
Il castello fu teatro della famosa battaglia di Campaldino dell'11 giugno 1289 fra guelfi e ghibellini. Un plastico e documenti ne testimoniano dettagliatamente la dinamica. A sinistra lo schieramento guelfo che ebbe la meglio e a destra quello ghibellino.
A questa battaglia partecipò attivamente, giovanissimo, Dante Alighieri che per nostra fortuna si salvò!
Poppi con la pianura, teatro della battaglia.
Il nostro viaggio ci porta nel nord delle Marche, nel parco interregionale di Sasso Simone e Simoncello, in particolare al campeggio Il Cippo sulle boscose pendici del Monte Carpegna.
Salendo notiamo i numerosi richiami al Pirata Marco Pantani che usava queste ripidissime strade come palestra di allenamento.
"Sovente un Pirata saliva la vetta del Carpegna"
Ci sistemiamo con il nostro tepee nel bel campeggio immerso nel bosco.
Il giorno dopo approfittiamo della simpatica festa del prosciutto di Carpegna che si tiene a Carpegna proprio in questi giorni! Ottima pasta, piadine, panini, tutto rigorosamente con il prosciutto di Carpegna!
A pochi minuti a piedi dal campeggio visitiamo il Cippo da cui prende nome il campeggio. Una colonna di pietra eretta negli anni '30 da Benito Mussolini in onore di suo nipote (figlio del fratello) Sandro Italico Mussolini morto prematuramente di leucemia a 20 anni.
Pietrafagnana, località naturalistica vicino a Carpegna, dove il tempo sembra essersi fermato.
Un giorno intero lo dedichiamo a visitare la vicina città di San Leo con il suo borgo e la sua fortezza.
La fortezza di San Leo è uno tra i castelli più belli e ricchi di storia che ho visitato!
La visita ci appassiona riportandoci indietro nel tempo...
In questa fortezza ha vissuto Cagliostro, personaggio eclettico e bizzarro dell'Illuminismo. Qui sono conservate numerose sue invenzioni e documenti. Nella fortezza di San Leo ha vissuto, prigioniero con l'accusa di eresia, gli ultimi quattro anni della sua vita.
Recentemente (2003) ha ricevuto dalla massoneria universale di rito scozzese l'elevazione all'ultimo grado dell'omonimo ordine massonico nato proprio negli anni dell'Illuminismo e con mio grande stupore ancora esistente.
Nella rocca abbiamo avuto anche occasione di ascoltare le prove di un'orchestra per il Festival di San Leo.
Un panorama dalla rocca. Si vede il borgo di San Leo e sullo sfondo i due cocuzzoli sono a sinistra la Rocca di Maiolo e a destra il Monte Pincio. Qui siamo in Emilia.
Molto bello anche il borgo di San Leo dove tra l'altro abbiamo mangiato benissimo!
Qui siamo al Carpegna Park, un enorme parco avventura selvaggio nel bosco vicino Carpegna. La parte più grande del parco include percorsi avventura con corde e costruzioni appese agli alberi per i bambini più grandicelli o per adulti, ma ci sono anche belle attività per bambini più piccoli.
Qui Elena faceva rotolare un legno lungo dei binari nel bosco.
Il bosco delle fate.
Tornati in campeggio ci facciamo due bistecche enormi alla brace!
Dal rifugio Il Cippo, a due passi dal campeggio, parte il sentiero che arriva sulla cima del Carpegna... come non approfittarne?
Da qui prosegue anche la strada asfaltata che faceva Pantani e porta egualmente vicino la vetta del Carpegna. Ma da questo punto in poi la strada si stringe ed è ad uso esclusivo di pedoni e ovviamente ciclisti!
Riporto la mappa dell'escursione che ho fatto, un bellissimo anello! Ho evidenziato in arancione il percorso fatto. Partendo dal campeggio il giro è in senso antiorario. Verso Nord la deviazione per arrivare all'eremo del Carpegna (più o meno dove si vede la "P" nella mappa). La strada del ritorno è la strada del Pirata, asfaltata ma esclusivamente pedonale e ciclabile.
Si sale nel bosco. Il tratto iniziale è una bella scarpinata.
Passo del Trabocchino.
L'eremo del Monte Carpegna.
Qualche panorama dalla vetta.
Carpegna e la campagna circostante delle Marche.
Villagrande con a fianco il cocuzzolo dove sorge il castello di Montecopiolo. Sullo sfondo si vede il Monte Titano su cui si appoggia la città di San Marino.
Sasso Simone e Simoncello.
Coincidente praticamente con il Sasso Simoncello, a destra, c'è il punto di confine tra le tre regioni: Marche, Emilia-Romagna e Toscana.
Il ritorno lungo la via Cippo, ciclabile e pedonale, è piena di rimandi al Pirata.
E con le sue parole finisce la nostra bella avventura nel Carpegna.
Ci spostiamo con la nostra tenda in Toscana, a Chiusi della Verna nel campeggio La Verna.
Siamo a due passi a piedi dall'antico borgo di Vezzano...
...dove tra l'altro è stato battezzato Michelangelo.
Torniamo volentieri anche al, già noto per noi, santuario de La Verna.
E dal santuario faccio una bella escursione sul Monte Penna.
Wow all'orizzonte scorgo l'inconfondibile sagoma del Sasso Simone e Simoncello dove eravamo pochi giorni prima, nelle Marche! 29 km in linea d'aria.
I giorni seguenti ci godiamo qualche passeggiata lungo i sentieri che partono dal campeggio.
Una notturna alla Fonte di San Francesco con la Luna piena che mi sorge davanti agli occhi.
Lasciamo La Verna con questa ultima notte di cielo stellato.
Pieghiamo per bene la tenda, per quest'anno ha fatto il suo dovere, e ci dirigiamo verso Camaldoli dove saremo ospiti nell'antico monastero.
Camaldoli è un posto "magico", ogni volta che vi torniamo ci regala emozioni e bellezze sempre nuove, qui si vive l'atmosfera di un posto mistico, sperduto e accogliente.
Incontriamo un nostro amico monaco e anche un'amica di Valeria con la famiglia con cui passiamo insieme alcuni bei pomeriggi.
Rilassandoci tra escursioni e passeggiate negli splendidi boschi di Camaldoli.
Castagni...
...abeti...
...e le sue mostre.
Qui animali ricavati da attrezzi per spazzacamini.
Statue di pane a grandezza naturale!
Prima di lasciare la Toscana e tornare a casa visitiamo la splendida città di Poppi.
Con il suo castello medievale dei Conti Guidi.
Una ricchezza storica incredibile.
Il castello fu teatro della famosa battaglia di Campaldino dell'11 giugno 1289 fra guelfi e ghibellini. Un plastico e documenti ne testimoniano dettagliatamente la dinamica. A sinistra lo schieramento guelfo che ebbe la meglio e a destra quello ghibellino.
A questa battaglia partecipò attivamente, giovanissimo, Dante Alighieri che per nostra fortuna si salvò!
Poppi con la pianura, teatro della battaglia.