Recensione Fontamara

Fontamara
In un antico e povero borgo della Marsica i contadini subiscono soprusi e ingiustizie da sembrare naturali come la neve e il vento. Ma Berardo Viola porta una scintilla di ribellione: verrà torturato e ucciso. Dal cantore dei Cafoni, una ballata popolare che è denuncia contro ogni ingiustizia.

“Ho dato questo nome (Fontamara) a un antico e oscuro luogo di contadini poveri situato nella Marsica, a settentrione del prosciugato lago del Fucino, nell’interno di una valle, a mezza costa fra le colline e la montagna.
A chi sale a Fontamara dal piano del Fucino il villaggio appare disposto sul fianco della montagna grigia brulla e arida come su una gradinata...La parte superiore di Fontamara è dominata dalla chiesa col campanile e da una piazzetta a terrazzo, alla quale si arriva per una via ripida che attraversa l’intero abitato”.

Ignazio Silone, Fontamara, Mondadori
https://www.montinvisibili.it/fontamara-silone
03 Fontamara.jpg
 
Sempre un classico. Proprio ieri sulla rubrica Freedom di R.Gaicobbo c'era un interessantissimo documentario sulla bonifica del Fucino. Piccolo OT non sapevo che gli impianti di deflusso delle acque
sono la terza opera idraulica più grande al mondo,dopo il canale di Panama e Suez. Un pò di orgoglio nazionale ci vuole e andrebbe insegnato a scuola.
 
„In capo a tutti c'è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E si può dire ch'è finito.“
 
OT:
La piramide, dal principe di Torlonia e giù a rotta di collo verso verso i cafoni, la uso sempre in ufficio per descrivere l'organigramma.
Rimangono tutti sempre un po' sospettosi...
("ma con che se ne esce stavolta, questo?")

Tornando all'opera, una volta si leggeva di più, insieme a "Il segreto di Luca".
Oltre alle riflessioni su alcuni temi etici, ho trovato splendido il linguaggio austero, proprio di un Abruzzo che fu.
 
L' ho letto da adulto, incuriosito anche io dalla possibile identificazione di Fontamara con uno dei borghi che si attraversa per andare dall' autostrata verso Pescasseroli ed il parco.

E' a suo modo populista, credo che non sia del tutto piaciuto a chi sosteneva le lotte politiche organizzate, indubbiamente la realtà rurale di un paese sperduto (si fa per dire, lì da sempre passa la via Roma - Pescara, ed un certo movimento ci deve essere sempre stato) non era la stessa delle città che si stavano industralizzando o delle grandi pianure del nord, ma certo i fontamaresi sono rappresentati in modo un po' ptroppo edulcorato ed anche un po' troppo ingenui.

Io uso spesso Fontamara come metafora degli accordi che i nostri governanti vanno a siglare in Europa, salvo accorgersi dopo decenni di aver sottoscritto accordi capestro che consentono ad esempio il dumping fiscale (Olanda, Irlanda...) o sociale (=attirare le industrie con salari più bassi: Ungheria, Repubblica Ceca... ) vuoi perché i nostri politici hanno gli occhi offuscati dall'ideologia vuoi perché la nostra classe politica sembra inetta al ragionamento logico-matematico o forse sono solo semplicemente corrotti, chissà. Certo andare in ginocchio a pregare di poterci indebitare ancora di più e poi stappare lo champagne quando ci viene concesso o considerare un "regalo" il poter prendere soldi dalla BCE pagando interessi mentre la Germania è pagata per accettare soldi dalla BCE (= "tassi negativi") è proprio da... Fontamaresi!
 
L' ho letto da adulto, incuriosito anche io dalla possibile identificazione di Fontamara con uno dei borghi che si attraversa per andare dall' autostrata verso Pescasseroli ed il parco.

E' a suo modo populista, credo che non sia del tutto piaciuto a chi sosteneva le lotte politiche organizzate, indubbiamente la realtà rurale di un paese sperduto (si fa per dire, lì da sempre passa la via Roma - Pescara, ed un certo movimento ci deve essere sempre stato) non era la stessa delle città che si stavano industralizzando o delle grandi pianure del nord, ma certo i fontamaresi sono rappresentati in modo un po' ptroppo edulcorato ed anche un po' troppo ingenui.

Io uso spesso Fontamara come metafora degli accordi che i nostri governanti vanno a siglare in Europa, salvo accorgersi dopo decenni di aver sottoscritto accordi capestro che consentono ad esempio il dumping fiscale (Olanda, Irlanda...) o sociale (=attirare le industrie con salari più bassi: Ungheria, Repubblica Ceca... ) vuoi perché i nostri politici hanno gli occhi offuscati dall'ideologia vuoi perché la nostra classe politica sembra inetta al ragionamento logico-matematico o forse sono solo semplicemente corrotti, chissà. Certo andare in ginocchio a pregare di poterci indebitare ancora di più e poi stappare lo champagne quando ci viene concesso o considerare un "regalo" il poter prendere soldi dalla BCE pagando interessi mentre la Germania è pagata per accettare soldi dalla BCE (= "tassi negativi") è proprio da... Fontamaresi!
Noto una certa comunanza di pensiero sulla costruzione europea. Anni fa mi colpì la lettura delle affermazioni di un ministro tedesco dell'economia: <<Il piano da me preparato per l’economia di pace deve garantire al Grande Reich tedesco un massimo di sicurezza economica e al popolo tedesco un massimo di consumo di merci per migliorare il benessere nazionale. L’economia europea deve essere orientata verso questa meta>>.
Ecco, a volte ho l'impressione che la Merkel sia riuscita dove un altro ha fallito.

Terminato l'OT, anche io ho cercato di dare una risposta all'identificazione dell'ideale borgo di Fontamara, e me la sono data in quello di Massa d'Albe, sulla base di alcuni riferimenti nel testo e del tempo che i cafoni ci mettevano per arrivare ad Avezzano.
https://www.montinvisibili.it/dove fontamara
 
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