Eccoci di nuovo nel meraviglioso palcoscenico delle Dolomiti, stavolta in Alta Badia nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, dove una lunga ma appagante escursione mi porta sulle due cime più alte del Gruppo, il Piz de Lavarela (3055 m) ed il Piz dles Conturines (3064 m), tramite la ferrata Tru Dolomieu, che dominano lo scenario di San Cassiano e La Villa.
Dati
Data: 25/07/2021
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (BZ)
Località di partenza: Ristornate Capanna Alpina (Sciarè);
Località di arrivo: Piz Conturines e Lavarela;
Tempo di percorrenza: Dipende dal vostro passo (come sempre);
Chilometri: 19 km
Grado di difficoltà: EEA - I
Descrizione delle difficoltà: a parte la lunghezza, tipica salita per esperti con attrezzatura da ferrata, qualche tratto esposto con placche lisce sporche di detriti.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: sv. 11
Dislivello in salita totale: +1565m (da considerare qualche saliscendi nel tratto iniziale).
Quota massima: 3064m
Accesso stradale: Giunti nella località di Sciarè seguire le indicazioni per il ristorante Capanna Alpina.
Descrizione
Dopo una notte all’addiaccio, parto verso le 6 del mattino dalla Capanna Alpina (1729 m) che si trova poco dopo il paese di San Cassiano. Seguo il sentiero nr. 11 fino al Col de Locia (2069 m).
Si attraversano le ampie distese di pino mugo per passare per Gran Plan dove una vasta area di verde viene usata come pascolo. Siamo sul tratto dell’Alta Via n.1 sovrastati dalle ripide pareti di Piza dl Lech e le cime Campestrin a destra, a sinistra le pareti del Piz Taibun, Stiga e Parom, mentre di fronte a noi svetta il Sas dai Bec.
Raggiunto il Passo Ju dall'Ega (2157 m) lascio il sentiero 11 e svolto a sinistra dove la via è indicata solo con punti rossi ed ometti. Si sale fino al Lè de Conturines (2518 m) dove si apre una vista lunare sul Lago sovrastato da un anfiteatro immenso. Già si vede chiaro il Pizzo delle due forcelle con a sinistra la mole del Conturines e a destra il Lavarela.
Dal lago si vede una traccia evidente che sale per ghiaione ripido e qualche nevaio per giungere direttamente all’attacco della ferrata Tru Dolomie. Ci penso un po’ e decido di percorrerla in discesa al ritorno e quindi proseguo sul sentiero optando quindi di salire prima al Piz de Lavarela. Continuo la salita per una serie di gradini rocciosi fino ad arrivare finalmente alla cresta a quota 2885m. In questa parte un vento freddo rompeva l’anima mentre nelle parti protette si sudava. Da questa sommità della parete c’è il vuoto assoluto e si ha una ottima vista su San Cassiano e l'alta Val Badia.
Senza perder tempo devio a destra salendo un breve ghiaione che mi porta ad un piccola forcella e da qui si prende a destra una bella cengia in discreta esposizione; seguo l’ampio crinale di ghiaie per raggiungere un’ ulteriore forcella divisoria tra le due punte. Da qui decido di raggiungere direttamente per facili roccette di I grado la piccola croce di vetta.
Sceso lungo la stessa via proseguo per dirigermi al ghiaione che mi porta con non poca fatica all’attacco del Tru Dolomieu, una breve ferrata (o forse più un sentiero attrezzato) di circa 100m composta da 4 scalinate e cenge protette da cavi.
Sbuco su di una sottile (ma non troppo) cresta, immerso dal nebbione, che si percorre comunque tranquillamente ponendo però particolare attenzione ad una placca liscia e sporca abbastanza esposta. Una volta superata la parte delicata arrivo in breve alla vetta ed il meteo mi concede 5 minuti di gloria, per un po’ il sipario grigio si apre offrendomi una vista privilegiata sulla valle.
In discesa mi diverto sul ghiaione incontrando una tenera famigliola di caprioli e giugno in breve al lago. Da qui parte un’estenuante ed infinita discesa dove mi aspetta una meritata birrozza!
SIMPATICA CURIOSITÀ:
La Cima Cunturines è nota anche per il ritrovamento nel 1987 dei resti di un orso preistorico non conosciuto fino ad allora, nella Grotta delle Conturines a 2.800m di altitudine. A questo Ursus ladinicus, ovvero “Orso delle Conturines”, è stato dedicato il Museum Ladin - Ursus Ladinicus a San Cassiano.
Dati
Data: 25/07/2021
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (BZ)
Località di partenza: Ristornate Capanna Alpina (Sciarè);
Località di arrivo: Piz Conturines e Lavarela;
Tempo di percorrenza: Dipende dal vostro passo (come sempre);
Chilometri: 19 km
Grado di difficoltà: EEA - I
Descrizione delle difficoltà: a parte la lunghezza, tipica salita per esperti con attrezzatura da ferrata, qualche tratto esposto con placche lisce sporche di detriti.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: sv. 11
Dislivello in salita totale: +1565m (da considerare qualche saliscendi nel tratto iniziale).
Quota massima: 3064m
Accesso stradale: Giunti nella località di Sciarè seguire le indicazioni per il ristorante Capanna Alpina.
Descrizione
Dopo una notte all’addiaccio, parto verso le 6 del mattino dalla Capanna Alpina (1729 m) che si trova poco dopo il paese di San Cassiano. Seguo il sentiero nr. 11 fino al Col de Locia (2069 m).
Si attraversano le ampie distese di pino mugo per passare per Gran Plan dove una vasta area di verde viene usata come pascolo. Siamo sul tratto dell’Alta Via n.1 sovrastati dalle ripide pareti di Piza dl Lech e le cime Campestrin a destra, a sinistra le pareti del Piz Taibun, Stiga e Parom, mentre di fronte a noi svetta il Sas dai Bec.
Raggiunto il Passo Ju dall'Ega (2157 m) lascio il sentiero 11 e svolto a sinistra dove la via è indicata solo con punti rossi ed ometti. Si sale fino al Lè de Conturines (2518 m) dove si apre una vista lunare sul Lago sovrastato da un anfiteatro immenso. Già si vede chiaro il Pizzo delle due forcelle con a sinistra la mole del Conturines e a destra il Lavarela.
Dal lago si vede una traccia evidente che sale per ghiaione ripido e qualche nevaio per giungere direttamente all’attacco della ferrata Tru Dolomie. Ci penso un po’ e decido di percorrerla in discesa al ritorno e quindi proseguo sul sentiero optando quindi di salire prima al Piz de Lavarela. Continuo la salita per una serie di gradini rocciosi fino ad arrivare finalmente alla cresta a quota 2885m. In questa parte un vento freddo rompeva l’anima mentre nelle parti protette si sudava. Da questa sommità della parete c’è il vuoto assoluto e si ha una ottima vista su San Cassiano e l'alta Val Badia.
Senza perder tempo devio a destra salendo un breve ghiaione che mi porta ad un piccola forcella e da qui si prende a destra una bella cengia in discreta esposizione; seguo l’ampio crinale di ghiaie per raggiungere un’ ulteriore forcella divisoria tra le due punte. Da qui decido di raggiungere direttamente per facili roccette di I grado la piccola croce di vetta.
Sceso lungo la stessa via proseguo per dirigermi al ghiaione che mi porta con non poca fatica all’attacco del Tru Dolomieu, una breve ferrata (o forse più un sentiero attrezzato) di circa 100m composta da 4 scalinate e cenge protette da cavi.
Sbuco su di una sottile (ma non troppo) cresta, immerso dal nebbione, che si percorre comunque tranquillamente ponendo però particolare attenzione ad una placca liscia e sporca abbastanza esposta. Una volta superata la parte delicata arrivo in breve alla vetta ed il meteo mi concede 5 minuti di gloria, per un po’ il sipario grigio si apre offrendomi una vista privilegiata sulla valle.
In discesa mi diverto sul ghiaione incontrando una tenera famigliola di caprioli e giugno in breve al lago. Da qui parte un’estenuante ed infinita discesa dove mi aspetta una meritata birrozza!
SIMPATICA CURIOSITÀ:
La Cima Cunturines è nota anche per il ritrovamento nel 1987 dei resti di un orso preistorico non conosciuto fino ad allora, nella Grotta delle Conturines a 2.800m di altitudine. A questo Ursus ladinicus, ovvero “Orso delle Conturines”, è stato dedicato il Museum Ladin - Ursus Ladinicus a San Cassiano.
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