- Parchi del Lazio
-
- Monti Lepini
Dati
Data: 23/10/2021
Regione e provincia: Frosinone, Lazio
Località di partenza: Fonte Santa Serena - Supino
Località di arrivo: Fonte Santa Serena - Supino
Tempo di percorrenza: 4h (comprese pause)
Chilometri: 8,5
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutti
Segnaletica: CAI, ben visibile
Dislivello in salita: 600 mt
Dislivello in discesa: 600 mt
Quota massima: 1.413 mt
Accesso stradale: da Supino i cartelli per Santa Serena portano lungo una strada di montagna fino al parcheggio del fontanile, da cui inizia il sentiero CAI
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8512
Descrizione
Mi dedico a questa uscita in solitaria, originariamente proposta dalla mia sezione CAI in data a me impossibile, perché distanze e dislivelli blandi sembrano adatti a testare lo stato di miglioramento iniziale del mio ginocchio e perché dei Lepini ho sentito parlare molto bene. Non sarò deluso!
In effetti l'escursione è poco più che una passeggiata, che inizio dalla Fonte di Santa Serena alle 9 per tornarvi appena 4 ore dopo...ma in mezzo c'è molto! La giornata si presenta grigia e uggiosa, con presagi di pioggia, ma attorno è un lago di quiete (incrocio due gruppi da 3 e 2 persone che però seguiranno percorsi differenti), punteggiata da cavalli allo stato brado praticamente di continuo, ma soprattutto una natura generosa e inviolata che regala pennellate di colore con l'inizio del "foliage".
Dopo un breve tratto di fondo valle, salgo per alcune centinaia di metri lungo la sinistra attraverso una faggeta suggestiva, che d'improvviso si apre sulla lontananza.
Arrivato in quota, attraverso una brulla pietraia per poi rientrare di nuovo nel bosco.
Ignorando la traccia gpx, affidabile e comoda ma un po' ottusa, affaccio oltre il crinale e subito mi stupisce la potenza di quanto avevo appena intravisto prima alla selletta.
La giornata si è aperta, il cielo ancora nuvoloso comincia a brillare di luce. Nonostante sia ormai alla vetta, il terreno è ancora totalmente boschivo e splendido.
Ma ecco che, proprio quando comincio a pensare che la vetta non mi offrirà altra meraviglia che questa, scollinando intravedo una prospettiva oltre il bosco e uscendo trovo la croce panoramica...
...e aldilà di questa un mare infinito, verso est sud e ovest, di montagne remote , agitato di onde di nuvole bianche e spumose, e come un bambino mi fermo a dire "oooh"...
Mi fermo per la pausa ristoro, lasciandomi attraversare dalla bellezza del cielo e dei monti e trangugiando il mio lauto pasto. Quindi riprendo la via del ritorno, lungo la seconda metà dell'anello, scendendo di nuovo attraverso la faggeta, questa volta in modo più ripido e deciso.
La discesa purtroppo testimonia che il problema al ginocchio, seppur in remissione, è tutt'altro che superato, bastando soli 20 minuti di discesa a riattivarlo. Non posso nascondermi il malumore, ma c'è ancora spazio per un'ultima sorpresa...arrivati a fondo valle, nell'ultimo km prima del parcheggio, seguo un fosso parallelo alla strada asfaltata proposta dal gps e così mi trovo ad attraversare una piccola valle dell'eden, con un tappeto erboso verde brillante, alberi rigogliosi e gonfi di mille colori e di nuovo cavalli cavalli cavalli.
Il giro si è concluso, la bellezza negli occhi è ancora tanta e resta solo da compiere l'ultimo rito: il premio del g(i)usto...che questa volta non è assistito da un luogo suggestivo, da un tagliere ben condito o da una ricca birra alla spina...ma per oggi va bene anche così
Data: 23/10/2021
Regione e provincia: Frosinone, Lazio
Località di partenza: Fonte Santa Serena - Supino
Località di arrivo: Fonte Santa Serena - Supino
Tempo di percorrenza: 4h (comprese pause)
Chilometri: 8,5
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: tutti
Segnaletica: CAI, ben visibile
Dislivello in salita: 600 mt
Dislivello in discesa: 600 mt
Quota massima: 1.413 mt
Accesso stradale: da Supino i cartelli per Santa Serena portano lungo una strada di montagna fino al parcheggio del fontanile, da cui inizia il sentiero CAI
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8512
Descrizione
Mi dedico a questa uscita in solitaria, originariamente proposta dalla mia sezione CAI in data a me impossibile, perché distanze e dislivelli blandi sembrano adatti a testare lo stato di miglioramento iniziale del mio ginocchio e perché dei Lepini ho sentito parlare molto bene. Non sarò deluso!
In effetti l'escursione è poco più che una passeggiata, che inizio dalla Fonte di Santa Serena alle 9 per tornarvi appena 4 ore dopo...ma in mezzo c'è molto! La giornata si presenta grigia e uggiosa, con presagi di pioggia, ma attorno è un lago di quiete (incrocio due gruppi da 3 e 2 persone che però seguiranno percorsi differenti), punteggiata da cavalli allo stato brado praticamente di continuo, ma soprattutto una natura generosa e inviolata che regala pennellate di colore con l'inizio del "foliage".
Dopo un breve tratto di fondo valle, salgo per alcune centinaia di metri lungo la sinistra attraverso una faggeta suggestiva, che d'improvviso si apre sulla lontananza.
Arrivato in quota, attraverso una brulla pietraia per poi rientrare di nuovo nel bosco.
Ignorando la traccia gpx, affidabile e comoda ma un po' ottusa, affaccio oltre il crinale e subito mi stupisce la potenza di quanto avevo appena intravisto prima alla selletta.
La giornata si è aperta, il cielo ancora nuvoloso comincia a brillare di luce. Nonostante sia ormai alla vetta, il terreno è ancora totalmente boschivo e splendido.
Ma ecco che, proprio quando comincio a pensare che la vetta non mi offrirà altra meraviglia che questa, scollinando intravedo una prospettiva oltre il bosco e uscendo trovo la croce panoramica...
...e aldilà di questa un mare infinito, verso est sud e ovest, di montagne remote , agitato di onde di nuvole bianche e spumose, e come un bambino mi fermo a dire "oooh"...
Mi fermo per la pausa ristoro, lasciandomi attraversare dalla bellezza del cielo e dei monti e trangugiando il mio lauto pasto. Quindi riprendo la via del ritorno, lungo la seconda metà dell'anello, scendendo di nuovo attraverso la faggeta, questa volta in modo più ripido e deciso.
La discesa purtroppo testimonia che il problema al ginocchio, seppur in remissione, è tutt'altro che superato, bastando soli 20 minuti di discesa a riattivarlo. Non posso nascondermi il malumore, ma c'è ancora spazio per un'ultima sorpresa...arrivati a fondo valle, nell'ultimo km prima del parcheggio, seguo un fosso parallelo alla strada asfaltata proposta dal gps e così mi trovo ad attraversare una piccola valle dell'eden, con un tappeto erboso verde brillante, alberi rigogliosi e gonfi di mille colori e di nuovo cavalli cavalli cavalli.
Il giro si è concluso, la bellezza negli occhi è ancora tanta e resta solo da compiere l'ultimo rito: il premio del g(i)usto...che questa volta non è assistito da un luogo suggestivo, da un tagliere ben condito o da una ricca birra alla spina...ma per oggi va bene anche così