Informazione Una settimana sulle Dolomiti in tenda.. in solitaria.

ciao

vorrei fare un trekking nelle dolomiti in tenda. Ho a disposizione una settimana.

Sono piuttosto esperta di trekking, ma non ho mai bivaccato in tenda sulle dolomiti e non conosco nè i regolamenti e nè le zone dove è consigliabile farlo.
E neppure dove lasciare l'auto e se tornare co8 mezzi pubblici.
Dato che probabilmente finirò per andare in solitaria e che mi interessa la fotografia paesaggistica sia diurna che notturna, vorrei avere consigli.

Non mi interessano quote basse e preferirei dai 2000 in su.

Sono equipaggiata con più o meno tutto ciò che serve. Anche se sono bene accetti tutti i consigli relativi ai pasti e all'abbigliamento perchè ho sempre bivaccato per due giorni al massimo.

Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
 
ciao

vorrei fare un trekking nelle dolomiti in tenda. Ho a disposizione una settimana.

Sono piuttosto esperta di trekking, ma non ho mai bivaccato in tenda sulle dolomiti e non conosco nè i regolamenti e nè le zone dove è consigliabile farlo.
E neppure dove lasciare l'auto e se tornare co8 mezzi pubblici.
Dato che probabilmente finirò per andare in solitaria e che mi interessa la fotografia paesaggistica sia diurna che notturna, vorrei avere consigli.

Non mi interessano quote basse e preferirei dai 2000 in su.

Sono equipaggiata con più o meno tutto ciò che serve. Anche se sono bene accetti tutti i consigli relativi ai pasti e all'abbigliamento perchè ho sempre bivaccato per due giorni al massimo.

Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
Ciao,

non è chiaro QUANDO avrai questa settimana a disposizione, ma se parliamo della buona stagione con un lasso di tempo simile potresti affrontare una Alta Via (o una parte).

Essendo percorsi che tendenzialmente vanno da un punto A ad un punto B è consigliabile organizzarsi con i mezzi pubblici per raggiungere l’inizio del trekking; ovviamente non tutte le località sono ugualmente ben collegate tra di loro quindi occorre fare un po’ di ricerca per capire come è più opportuno muoversi e quale itinerario è più comodo dal punto di vista logistico.

Se invece parli di questo periodo, lascia perdere. La settimana scorsa ha nevicato parecchio e sopra i 2000 metri ci sono accumuli importanti, specie nei versanti orientati a nord.

Abbigliamento: anche in questo caso sarebbe utile capire QUANDO intendi partire per il trekking. Ognuno vive il caldo/freddo a modo suo ma nella buona stagione io porto con me un setup composto da un paio di scarpe da trailrunning, una maglietta tecnica (meglio se in Merino) + 1 di ricambio, un paio di pantaloni modulari, un paio di calzini in Merino + 1 di ricambio, intimo indossato +1 di ricambio, un micropile, un guscio termico (impermeabile e antivento), un buff in Merino, un cappello per il sole ed eventualmente un piumino leggero se soffri particolarmente il freddo.

Alimentazione: è un tema al quale sto dedicando un bel po’ di tempo ultimamente, sperimentando a casa una serie di preparazioni da poter replicare poi durante dei trekking di più giorni. Dovrai cercare nel limite del possibile di ottenere dei pasti con alta densità calorica al minor peso possibile: a tal proposito puoi acquistare dei pasti pronti pensati appositamente per le escursioni (Lyofood è un marchio piuttosto diffuso, ma si trovano banalmente anche da Decathlon) oppure puoi provare a preparare i tuoi pasti autonomamente. Una regola non scritta, ma comunemente diffusa tra gli addetti ai lavori, è che occorrerebbe creare dei menù da almeno 3000 Kcal al giorno con un peso a secco inferiore ai 700 grammi. Per approfondimenti ti lascio il link a questo ottimo spunto di @paiolo, a quest‘altra discussione dove sono stati censiti alcuni dei più diffusi (e facilmente reperibili) alimenti utilizzati durante la pratica escursionistica e più in generale a molti tread aperti (o partecipati) da Grizzly (che non riesco a taggare) che in quanto a buona cucina “on the trail” non è seconda a nessuno. ;)
 
non ho mai bivaccato in tenda sulle dolomiti e non conosco nè i regolamenti e nè le zone dove è consigliabile farlo
Il bivacco è sempre consentito, ovunque, ma devi piantare la tenda a sera e spiantare al mattino; diversamente è inteso come campeggio e quindi ti becchi la multa, perchè quello non è consentito farlo.
Dove è consigliato bivaccare? Non c'è una regola, bivacchi dove ti fa comdo, in base al tuo itinerario ed alla situazione meteo.
Regola generale è che è preferibile farlo nei pressi di una fonte d'acqua (ruscello, laghetto o sorgente) per l'ovvia ragione di non dover caricarti a spalle anche l'acqua per la cena e la colazione più un minimo di disponibilità per camminare il giorno successivo. Se però l'acqua non c'è, bisogna fare bene i conti e portarsi quella che serve.
Potendo, meglio bivaccare su fondo erboso, piuttosto che roccioso, perchè sul secondo fai più fatica a piantare i picchetti, è più freddo e rischi infine di danneggiare la tenda.
Non mi interessano quote basse e preferirei dai 2000 in su.
visto che sei esperta di trekking e che hai già bivaccato per due giorni, il percorso lo puoi scegliere liberamente tu, in base ai tuoi desideri ed alle tue capacità.
Vista l'esperienza, sicuramente sai che più sali di quota, più trovi pietraie e meno trovi acqua, soprattutto in Dolomiti, quindi la gita diventa più impegnativa.
sono bene accetti tutti i consigli relativi ai pasti e all'abbigliamento perchè ho sempre bivaccato per due giorni al massimo
Per quanto riguarda l'abbigliamento, non cambia sostanzialmente nulla ed è lo stesso che hai sempre usato finora.
Per il cibo, se non fai sviluppi e dislivelli molto importanti, ma resti entro i 1500+m ed i 15km al giorno, puoi mangiare con una certa tranquillità senza troppe tabelle. Inoltre, prima o poi troverai anche un rifugio sul tuo cammino, quindi potrai anche fermarti e farti una buona mangiata o un po' di scorta.
 
Il bivacco è sempre consentito, ovunque, ma devi piantare la tenda a sera e spiantare al mattino; diversamente è inteso come campeggio e quindi ti becchi la multa, perchè quello non è consentito farlo.
Dove è consigliato bivaccare? Non c'è una regola, bivacchi dove ti fa comdo, in base al tuo itinerario ed alla situazione meteo.
Regola generale è che è preferibile farlo nei pressi di una fonte d'acqua (ruscello, laghetto o sorgente) per l'ovvia ragione di non dover caricarti a spalle anche l'acqua per la cena e la colazione più un minimo di disponibilità per camminare il giorno successivo. Se però l'acqua non c'è, bisogna fare bene i conti e portarsi quella che serve.
Potendo, meglio bivaccare su fondo erboso, piuttosto che roccioso, perchè sul secondo fai più fatica a piantare i picchetti, è più freddo e rischi infine di danneggiare la tenda.

visto che sei esperta di trekking e che hai già bivaccato per due giorni, il percorso lo puoi scegliere liberamente tu, in base ai tuoi desideri ed alle tue capacità.
Vista l'esperienza, sicuramente sai che più sali di quota, più trovi pietraie e meno trovi acqua, soprattutto in Dolomiti, quindi la gita diventa più impegnativa.

Per quanto riguarda l'abbigliamento, non cambia sostanzialmente nulla ed è lo stesso che hai sempre usato finora.
Per il cibo, se non fai sviluppi e dislivelli molto importanti, ma resti entro i 1500+m ed i 15km al giorno, puoi mangiare con una certa tranquillità senza troppe tabelle. Inoltre, prima o poi troverai anche un rifugio sul tuo cammino, quindi potrai anche fermarti e farti una buona mangiata o un po' di scorta.
Grazie mille.
Non ho ancora deciso per la settimana....
Per quanto riguarda la fotografia della via lattea a cui volevo dedicarmi, per avere l'arco intero era preferibile il mese di maggio. Ma purtroppo ho visto anch'io che diventa un pò complicato perché ci sarebbe da farsi carico di abbigliamento invernale se il meteo non cambia così tanto.
Mi sa che alla fine opterò per la fine di giugno o luglio.
Le regole per il bivacco sono identiche all'appennino quindi.
Il problema dell'acqua è basilare.. per questo chiedevo se mi poteste consigliare posti dove le fonti d'acqua sono disponibili.
Ancor meglio se avete un giro da consigliarmi ove sia possibile fare foto in notturna con ampio respiro....
Accetto volentieri ogni consiglio.
Ho fatto diversi trekking di alcune giornate dormendo in rifugio, ma è una cosa diversa la tenda e non ho mai visto tende piantate nei pressi dei rifugi. Quindi mi chiedevo dove bivaccare per non scendere troppo di quota.
Grazie.
 
Le regole per il bivacco sono identiche all'appennino quindi
In particolare per il bivacco in montagna, le regole sono uguali in tutta Italia, salvo eccezioni come nei parchi.
non ho mai visto tende piantate nei pressi dei rifugi
Strano, perchè è una cosa abbastanza frequente: non pochi adottano questa soluzione per dormire, ma beneficiando dei servizi di cucina del rifugio. Ci sono alcuni rifugisti che non gradiscono, ma sono una minoranza. Ci sono poi casi in cui è vietato, ma sono pochi per fortuna (ad esempio, dentro i parchi in Val d'Aosta l'utilizzo della tenda è consentito solo se non è possibile, in relazione alla gita programmata, raggiungere un rifugio, quindi è tanto più vietato piantarla nei pressi di un rifugio).
Comunque, a me non piace l'idea di piantarsi vicino ad un rifugio, perchè toglie buona parte del senso di avere la tenda, cioè la necessità di premunirsi di un ricovero che altrimenti non ci sarebbe. Quindi io, se voglio andare in tenda, organizzo il percorso per dormire in spazi non antropizzati.
avete un giro da consigliarmi ove sia possibile fare foto in notturna con ampio respiro....
Non mi interesso di fotografia di questo genere quindi non so dare indicazioni corrette su questo specifico aspetto. In linea di massima, comunque, qualsiasi altipiano potrebbe andare bene: se prendi una cartina hai tutto l'arco alpino a tua disposizione! Se ti interessano le Dolomiti, cerca dei plateaux, tipo Sciliar, Alpe di Siusi, Monte Piana, Tre Cime di Lavaredo, Prato Piazza e zona di Vallandro, l'altopiano a nord del Lagazuoi, etc. etc. Prendi una cartina e scegli ;)
chiedevo se mi poteste consigliare posti dove le fonti d'acqua sono disponibili.
Salvo che tu non vada sul Carso, in linea di massima su tutto l'arco Alpino un ruscello lo trovi.
Il bello di andare con la tenda è che vai dove vuoi! però l'acqua generalmente la trovi nelle valli e, solitamente, le valli dolomitiche in particolare hanno intorno montagne alte, quindi la cosa confligge un po' con le tue esigenze fotografiche. Vorrà dire che in caso ti porterai a spalle dell'acqua.

Un percorso molto noto da fare in tenda e con parecchia acqua disponibile lungo il percorso, è la c.d. translagorai. Non è in dolomiti, ma confina con loro nella parte alta. E' un percorso in ambiente poco antropizzato, con viste molto panoramiche sulle grandi montagne dolomitiche.
 
Posso consigliarti la Translagorai che però non fa parte delle Dolomiti. È tutto porfido, non dolomia. È la catena più estesa del Trentino e la puoi fare in 4 o 5 giorni. 3 se sei molto allenata. Acqua ne trovi senza problemi. Eventualmente ho una mappa che indica le fonti. Il percorso sta quasi sempre sopra i 2000 m e si snoda tra Panarotta e Passo Rolle. Per i trasporti bisogna un po' organizzarsi perché non è un percorso ad anello. Maggio mi sembra presto. Ci sono dei passaggi impegnativi dove troveresti neve. Direi dopo metà giugno. Troveresti aperti anche il rifugio Cauriol ed il bar al Passo Manghen in caso di necessità.
Altro percorso non dolomitico, ma vicino è il sentiero Bonaccossa sulle Maddalene. È una traversata di tre giorni tra Val di Non e Val di Sole. Sto raccogliendo informazioni per percorrerla quest'anno, quindi non ti posso essere di grande aiuto. Non sembra impegnativa, ma anche lì sei quasi sempre sopra i 2000.
Anche tu sola nei tuoi trekking, leggo.
 
Grazie. Ho dato un'occhiata veloce alla traslagorai. E mi tenta molto. Ho letto però che è piuttosto 'selvaggia' e a tratti non ben segnato il sentiero. Dato che sono sola, vorrei qualcosa di tranquillo.
Le mie uscite in tenda sono sempre state qui nei miei appennini e quindi non mi fido moltissimo a fare un percorso che non conosco, non ben segnalato e con pochissimi appoggi. Sono troppe le varianti di cui non avrei cognizione.
Adesso inizio a studiarmi qualche cartina.
Ho chiesto qui sul forum anche per capire se qualche utente aveva esperienza di fotografia della via lattea, per avere consigli in tal senso.
Anche se so che i fotografi spesso sono peggio dei fungaioli.... tengono segreti i posti.
 
È sicuramente selvaggia, almeno nel tratto tra il Manghen e il Rolle. Comunque è ben segnata ovunque. C'era un tratto dove si scendeva parecchio in quanto il percorso era stato modificato a causa della tempesta Vaia; lì il sentiero era poco segnato, ma ora hanno risolto. Pur essendo selvaggia, in estate si trova molta gente e nei posti più caratteristici ci sono sempre varie tende. Se un giorno decidessi di farla, fai un fischio che posso passarti un po' di materiale. Per le foto non so aiutarti e non mi piacciono i funghi...
 
Grazie. Ho dato un'occhiata veloce alla traslagorai. E mi tenta molto. Ho letto però che è piuttosto 'selvaggia' e a tratti non ben segnato il sentiero. Dato che sono sola, vorrei qualcosa di tranquillo.
Le mie uscite in tenda sono sempre state qui nei miei appennini e quindi non mi fido moltissimo a fare un percorso che non conosco, non ben segnalato e con pochissimi appoggi. Sono troppe le varianti di cui non avrei cognizione.
Adesso inizio a studiarmi qualche cartina.
Ho chiesto qui sul forum anche per capire se qualche utente aveva esperienza di fotografia della via lattea, per avere consigli in tal senso.
Anche se so che i fotografi spesso sono peggio dei fungaioli.... tengono segreti i posti.
Ciao. Direi che in primis dovresti definire esattamente il giro che vuoi fare e poi definire anche il periodo. Sulla base di questi due dati ti posso consigliare l'ottima APP photopills con la quale puoi pianificare con una efficacia assoluta il momento e il luogo piu' propizio per la fotografia notturna.
Le variabili in gioco sono tante e i luoghi interessanti ancora di piu'.
 
Ho dato un'occhiata veloce alla traslagorai. E mi tenta molto. Ho letto però che è piuttosto 'selvaggia' e a tratti non ben segnato il sentiero. Dato che sono sola, vorrei qualcosa di tranquillo.
Le mie uscite in tenda sono sempre state qui nei miei appennini e quindi non mi fido moltissimo a fare un percorso che non conosco, non ben segnalato e con pochissimi appoggi. Sono troppe le varianti di cui non avrei cognizione.
Adesso inizio a studiarmi qualche cartina.
Ciao! L'ho conclusa un paio di anni fa, posso dirti che i due principali punti "selvaggi" e per "escursionisti esperti" (dove incontri solo altri che fanno la Translagorai, che quando sono andato io, un fine agosto, sono state una sola coppia di amici in una intera una giornata) sono:
- il tratto dal lago delle Stellune a Passo Sadole
- il tratto dal bivacco Paolo e Nicola al bivacco Aldo Moro
...nel resto del giro dove più dove meno ma di gente se ne trova.

Per l'orientamento, è solitamente ben segnata ma se in qualche punto smarrisci la retta via basta che tieni sul cell una qualunque app di cartografia gratuita (io uso mapy.cz perché è estremamente facile da usare) con scaricate offline le mappe del triveneto e sei a posto.
Io non sono uno che segue ciecamente lo smartphone ma quelle due volte al giorno dove ho qualche dubbio lo tiro fuori e col GPS in 20 secondi risolvo.

Per gli appoggi, in realtà ci sono un buon numero di bivacchi e un paio di rifugi, solo la tappa del lago delle Stellune bisogna avere una tenda o un tarp.

Consigliatissimo partire con scarpe basse e zaino leggero perché rende l'esperienza molto più easy e piacevole (partire col 70 litri da 17Kg anche no...)
 
TL fatta l'anno scorso. confermo che è ben segnata. in particolare il tratto che scende ,tra Bivacco Coldosè a Passo sadole ,ben segnalato di fresco.
molto selvaggio, quindi per me bello!. paesaggi MOLTO diversi da quelli Dolomitici. Giro molto solitario.
--- ---

ah, c'è un nuovo bivacco sul Fravort.
 
Ultima modifica:
Ciao! L'ho conclusa un paio di anni fa, posso dirti che i due principali punti "selvaggi" e per "escursionisti esperti" (dove incontri solo altri che fanno la Translagorai, che quando sono andato io, un fine agosto, sono state una sola coppia di amici in una intera una giornata) sono:
- il tratto dal lago delle Stellune a Passo Sadole
- il tratto dal bivacco Paolo e Nicola al bivacco Aldo Moro
...nel resto del giro dove più dove meno ma di gente se ne trova.

Per l'orientamento, è solitamente ben segnata ma se in qualche punto smarrisci la retta via basta che tieni sul cell una qualunque app di cartografia gratuita (io uso mapy.cz perché è estremamente facile da usare) con scaricate offline le mappe del triveneto e sei a posto.
Io non sono uno che segue ciecamente lo smartphone ma quelle due volte al giorno dove ho qualche dubbio lo tiro fuori e col GPS in 20 secondi risolvo.

Per gli appoggi, in realtà ci sono un buon numero di bivacchi e un paio di rifugi, solo la tappa del lago delle Stellune bisogna avere una tenda o un tarp.

Consigliatissimo partire con scarpe basse e zaino leggero perché rende l'esperienza molto più easy e piacevole (partire col 70 litri da 17Kg anche no...)
Interessante ; hai idea di , come si usano le mappe offline di Mapy ? Si scaricano e ... che devo fare ?
 
Niente. Semplicemente se hai scaricato le mappe offline della tua zona puoi vedere i sentieri dove sei anche se il cell non piglia o se sei in modalità aereo.
Non devi fare nient'altro che scaricarle preventivamente.
 
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