Dati
Data: 24/12/2022
Regione e provincia: trento, provincia autonoma di trento, regione trentino, trentatretrentinichetrotterellavano
Località di partenza: padova
Località di arrivo: padova
Tempo di percorrenza: alcune ore di macchina
Chilometri: boh? 300?
Grado di difficoltà: 2o grado richter?
Descrizione delle difficoltà: alcune rotatorie porconosissime, la gente che non sa guidare, il mio cervello ormai a prostituirsi da decenni
Periodo consigliato: sempre oppure mai, fate un po' quel che vi pare
Segnaletica: porconosa in centro ai paesi
Dislivello in salita: non rilevante
Dislivello in discesa: lo stesso
Quota massima: credo 1100 metri
Accesso stradale: per forza, ho fatto tutto in macchina!!!
Traccia GPS: se la mettessi e la vedesse un panel di psichiatri, quei malcapitati cambierebbero subito lavoro
Descrizione
Scrivi qui la descrizione e le tue impressioni!
24 dicembre. il girone infernale del consumismo ha travolto e ucciso quel poco di buono che restava del natale, e io sono incazzed come 16 bisce. da piccolo mi dava fastidio che da meta' novembre a meta' gennaio ci fossero solo e soltanto film religiosi, film epici e cartoni buonisti. ora invece la tv, i centri commerciali e tutto il resto ignorano il bambinello. che, per carita', da venetasso eretico e blasfemo non e' che sia proprio del fan club, pero' questa mercificazione mi fa schifo.
in tarda mattinata, decido che la parola giusta e' [censura]. prendo la macchina e parto, a random. non ho voglia di andare distante, ma non lo dico troppo forte perche' l'ultima volta che l'ho detto poi ho prenotato un traghetto a dunquerque, quindi e' meglio che io stia ben zitto. da un luogo misterioso parto, col mio fido destriero d'acciaio, in missione dietro le linee nemiche delle ipocrite convenzioni sociali e relative sadiche, schifosissime e meschine falsita', e della mia stupidita' immane.
e cosi' mi trovo in giro, a random. e decido di fare una cosa che solitamente non faccio mai, prendere l'autostrada. ne approfitto pure per passare a benzina (per 116 km, per la cronaca) e dare una sgranchita al motore, tanto i cavalli sono pochi... giu' tutto il pedale, ma, quando mi accorgo che il gps segna 134 km/h e sta ancora salendo, mi rendo conto che e' il caso di alzarlo. direzione nord, autobrennero, e poi uscita a random sul basso garda. mi dirigo vagamente verso ledro. vorrei andare al lago e al museo delle palafitte, e' nella mia lista... ma vuoi spoilerarti tutto??? e allora si torna indietro e si gira a caso. il centro di riva del garda e' porconoso da girare, e' pieno di ztl e zone pedonali, e san gps mi fa la grazia. c'e' gente. no, non voglio la gente. e allora si va a caso, si torna indietro e... cosa e' quel cartello assurdo per vicenza? una strada a caso??? devo prenderla!!!
passo per rovereto, anche sotto il forte. bello! ma non facile da girare, eh.
e cosi' si inizia a salire. il cartello indica il pian delle fugasse. non so cosa sia, so solo che il cartello "vicenza" significa che da qualche parte scende, va benissimo cosi'.
il panorama inizia a cambiare. e, finalmente, l'umanita' sparisce o quantomeno si riduce, e lascia il posto ad un presepe. un presepe in scala 1:1, o anche ingrandita, e pure con una spruzzatina di neve. non e' facile trovare posti dove fermarsi a fare foto.
poverina, lei anche ci prova, ma la terza e' chiedere troppo
il piccolo quadricilindrico ruggisce mentre cerca di trascinarmi lentamente verso l'alto... purtroppo la mancanza di coppia e' tale che, nonostante il suono, la salita sia leeeentaaaaa
poderose successioni sedimentarie, deposte nel passare degli eoni, fanno capire quanto noi siamo il nulla. milioni di anni sono davanti a noi, sono intorno a noi. e noi cosa siamo, se non niente, polvere nel vento rispetto a questo?
salgo ancora, e, in un paese con un nome molto evocativo, finalmente c'e' neve, veramente. tanta neve. peccato che sia neve vecchia e cotta
poco avanti approfitto di un tratto di rettilineo lunghissimo per una foto artistica. non ovunque c'erano piazzole sfruttabili, questo rettilineo lungo mi ha permesso di mettermi in un punto per cui comunque, se qualcuno fosse arrivato, l'avrei visto con molto preavviso.
salgo ancora, in cerca di un'ascesa anche interiore. il tramonto si avvicina, anzi ormai ci siamo. le notti piu' lunghe dell'anno permettono ai sogni di sembrare vivi. o forse siamo sogni e non ce ne rendiamo conto... e allora perche' dobbiamo svaccare tutto e trasformare questo mondo in un inferno, perche'. da qua tutto sembra lontano, semplice, distaccato.
la neve aumenta
infine, arrivo al confine tra questo luogo assurdo e magico, ed il territorio klingon dei magnagati
seguira' una lenta e noiosa discesa. schio, poi sandrigo, poi di paesetto in paesetto, fino a padova. riusciro' a fare gas all'ultimo distributore aperto, pochi minuti prima della sua chiusura. hanno gia' spento la radio. si sciolgono le ultime paure prima della fine del whamageddon, mentre il cellulare torna in modalita' aereo per le ultime ore.
sono a casa. sono passati oltre 300 km e penso 6 o 7 ore. si, sono ancora io. padova e' ancora padova. ma c'e' un altro mondo, un altro posto, altri luoghi, altri sogni. il paradiso non e' qui, ma neppure l'inferno, almeno per oggi.
buon natale.
Data: 24/12/2022
Regione e provincia: trento, provincia autonoma di trento, regione trentino, trentatretrentinichetrotterellavano
Località di partenza: padova
Località di arrivo: padova
Tempo di percorrenza: alcune ore di macchina
Chilometri: boh? 300?
Grado di difficoltà: 2o grado richter?
Descrizione delle difficoltà: alcune rotatorie porconosissime, la gente che non sa guidare, il mio cervello ormai a prostituirsi da decenni
Periodo consigliato: sempre oppure mai, fate un po' quel che vi pare
Segnaletica: porconosa in centro ai paesi
Dislivello in salita: non rilevante
Dislivello in discesa: lo stesso
Quota massima: credo 1100 metri
Accesso stradale: per forza, ho fatto tutto in macchina!!!
Traccia GPS: se la mettessi e la vedesse un panel di psichiatri, quei malcapitati cambierebbero subito lavoro
Descrizione
Scrivi qui la descrizione e le tue impressioni!
2 Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.
3 Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
per cui fatica sotto il sole?
4 Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.
5 Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
6 Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.
7 Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.
24 dicembre. il girone infernale del consumismo ha travolto e ucciso quel poco di buono che restava del natale, e io sono incazzed come 16 bisce. da piccolo mi dava fastidio che da meta' novembre a meta' gennaio ci fossero solo e soltanto film religiosi, film epici e cartoni buonisti. ora invece la tv, i centri commerciali e tutto il resto ignorano il bambinello. che, per carita', da venetasso eretico e blasfemo non e' che sia proprio del fan club, pero' questa mercificazione mi fa schifo.
in tarda mattinata, decido che la parola giusta e' [censura]. prendo la macchina e parto, a random. non ho voglia di andare distante, ma non lo dico troppo forte perche' l'ultima volta che l'ho detto poi ho prenotato un traghetto a dunquerque, quindi e' meglio che io stia ben zitto. da un luogo misterioso parto, col mio fido destriero d'acciaio, in missione dietro le linee nemiche delle ipocrite convenzioni sociali e relative sadiche, schifosissime e meschine falsita', e della mia stupidita' immane.
e cosi' mi trovo in giro, a random. e decido di fare una cosa che solitamente non faccio mai, prendere l'autostrada. ne approfitto pure per passare a benzina (per 116 km, per la cronaca) e dare una sgranchita al motore, tanto i cavalli sono pochi... giu' tutto il pedale, ma, quando mi accorgo che il gps segna 134 km/h e sta ancora salendo, mi rendo conto che e' il caso di alzarlo. direzione nord, autobrennero, e poi uscita a random sul basso garda. mi dirigo vagamente verso ledro. vorrei andare al lago e al museo delle palafitte, e' nella mia lista... ma vuoi spoilerarti tutto??? e allora si torna indietro e si gira a caso. il centro di riva del garda e' porconoso da girare, e' pieno di ztl e zone pedonali, e san gps mi fa la grazia. c'e' gente. no, non voglio la gente. e allora si va a caso, si torna indietro e... cosa e' quel cartello assurdo per vicenza? una strada a caso??? devo prenderla!!!
passo per rovereto, anche sotto il forte. bello! ma non facile da girare, eh.
8 C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, 10 ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11 oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». 13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva:
14 «Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama».
e cosi' si inizia a salire. il cartello indica il pian delle fugasse. non so cosa sia, so solo che il cartello "vicenza" significa che da qualche parte scende, va benissimo cosi'.
il panorama inizia a cambiare. e, finalmente, l'umanita' sparisce o quantomeno si riduce, e lascia il posto ad un presepe. un presepe in scala 1:1, o anche ingrandita, e pure con una spruzzatina di neve. non e' facile trovare posti dove fermarsi a fare foto.
poverina, lei anche ci prova, ma la terza e' chiedere troppo
il piccolo quadricilindrico ruggisce mentre cerca di trascinarmi lentamente verso l'alto... purtroppo la mancanza di coppia e' tale che, nonostante il suono, la salita sia leeeentaaaaa
poderose successioni sedimentarie, deposte nel passare degli eoni, fanno capire quanto noi siamo il nulla. milioni di anni sono davanti a noi, sono intorno a noi. e noi cosa siamo, se non niente, polvere nel vento rispetto a questo?
salgo ancora, e, in un paese con un nome molto evocativo, finalmente c'e' neve, veramente. tanta neve. peccato che sia neve vecchia e cotta
poco avanti approfitto di un tratto di rettilineo lunghissimo per una foto artistica. non ovunque c'erano piazzole sfruttabili, questo rettilineo lungo mi ha permesso di mettermi in un punto per cui comunque, se qualcuno fosse arrivato, l'avrei visto con molto preavviso.
salgo ancora, in cerca di un'ascesa anche interiore. il tramonto si avvicina, anzi ormai ci siamo. le notti piu' lunghe dell'anno permettono ai sogni di sembrare vivi. o forse siamo sogni e non ce ne rendiamo conto... e allora perche' dobbiamo svaccare tutto e trasformare questo mondo in un inferno, perche'. da qua tutto sembra lontano, semplice, distaccato.
la neve aumenta
infine, arrivo al confine tra questo luogo assurdo e magico, ed il territorio klingon dei magnagati
seguira' una lenta e noiosa discesa. schio, poi sandrigo, poi di paesetto in paesetto, fino a padova. riusciro' a fare gas all'ultimo distributore aperto, pochi minuti prima della sua chiusura. hanno gia' spento la radio. si sciolgono le ultime paure prima della fine del whamageddon, mentre il cellulare torna in modalita' aereo per le ultime ore.
sono a casa. sono passati oltre 300 km e penso 6 o 7 ore. si, sono ancora io. padova e' ancora padova. ma c'e' un altro mondo, un altro posto, altri luoghi, altri sogni. il paradiso non e' qui, ma neppure l'inferno, almeno per oggi.
buon natale.