10C sopravvivenza che oggetti sciegliereste?

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Utente 24852

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Certamente, io parto dal presupposto che il discorso é tra persone che ci stanno pensando prima dell'evento vero e proprio, quindi non sarebbe più un vero e proprio "imprevisto", inoltre il genere di forum, argomenti, ecc... Quindi é possibile non "ipotizzare" solo, ma dedicarcisi seriamente e concretamente, così da raggiungere un certo tipo di consapevolezza.
Chiaramente intendo in maniera seria, matura e non in stile "tv-Rambo, ecc..."
Ma sono consapevole che personalmente non contemplo il parlare di qualcosa che non si desidera fare appieno, con impegno, costanza, completezza, ecc... é un mio difettone ;)
 
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@WildLife indubbiamente queste sono considerazioni che devono essere affrontate prima di una qualsiasi necessità, se una lista di cose, più o meno lunga, la posso "raccattare" anche all'ultimo minuto (idealmente parlando), l'esperienza anche solo per poter usare le cose della lista la devo fare prima....... banalmente se non sò accendere un fuoco difficilmente riuscirò a farlo con un acciarino ma probabilmente neanche con l'accendino poi di necessità si fa virtù e gente che non sapeva nulla di sopravvivenza è lo stesso sopravissuta (magari perdendo 20 kg e rischiando di morire più volte) ma non è una regola.

Se poi oltre a voler usare un qualcosa voglio, giustamente, anche poter realmente sopravvivere andando oltre a quello che potrei portarmi da casa la cosa diviene ancora a maggior ragione da "pianificare" prima soprattutto per chi, io per esempio, l'ultima volta che ha visto passare un coniglio da libero, per modo di dire, in cortile alla pentola sono passati 35 anni.

Però sono "livelli" di sopravvivenza differenti che variano molto da persona a persona in base anche al perché uno si prepara per questa situazione.

Mi spiego meglio, se io vivo questa ipotetica necessità di sopravvivenza come un qualcosa di temporaneo dettato da un avvenimento "catastrofico" ma destinato comunque a risolversi, o comunque che ritengo che ragionevolmente si possa risolvere (nessuno ha la sfera di cristallo), certe competenze possono anche passare leggermente in secondo piano se, sempre ragionevolmente, posso sopperire con "cose" della mia ipotetica lista.

Se invece vivo questa necessità come un qualcosa che difficilmente avrà un ritorno alla normalità o comunque non dò un limite a questo ritorno allora non c'è lista che tenga e certe competenze diventano non solo necessarie ma fondamentali. Ovviamente questo a maggior ragione se poi queste competenze le voglio acquisire a priori non perché voglio trovarmi preparato in caso di "x" ma per mio gusto personale.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Utente 24852

Guest
Capisco, personalmente seguo la filosofia del "spera nel meglio, ma preparati al peggio",
ovviamente non vivendola come suona, una cosa "...stupidella..." ma seguendo anche le varie metodologie di formazione, per qualsiasic cosa, in cui si viene spinti ad imparare, approfondire maggiormente le cose.... se poi quello che si dovrà fare é più semplice, meglio... ma se non dovesse andare così, bene uguale ;) Sempre e proprio per la mancanza della sfera di cristallo ;)

Però... comprendo, seppur senza condividerlo, quello che hai destto ;)
 
Inoltre, a mio modesto avviso, bisognerebbe anche chiedersi il perché uno si prepara a "sopravvivere", ovvero se è una risposta ad una reale necessità poichè ipotizza scenari tali che solo in mezzo ad un bosco, lontano da tutti, ritiene che possa farlo, allora uno lo affronta in un determinato modo però ammetto che ho qualche difficoltà ad immaginare dei scenari realistici non tanto perché non si possano avverare ma per il semplice fatto che difficilmente si sarebbe i soli a fare quella scelta (salvo non farla preventivamente) o se è per una involontaria ricerca di una coperta di linus o, più semplicemente, perché uno vorrebbe abbandonare la "civiltà", magari anche solo quella urbana, ma non ha ancora fatto quel passo per svariati motivi.

Intendiamoci, non è un giudizio su nessuno, sono considerazioni, se vogliamo, di psicologia un tanto al chilo per cui non mi rivolgo a nessuno in specifico.

Io ti posso dire, in tutta sincerità @WildLife, che molte cose che io faccio nella quotidianità (non è che prima di entrare in questo forum non avevo certe idee) sono un mix di tante cose, molte ponderate ma anche di "non si sà mai" (o se preferisci "spera nel meglio ma preparati per il peggio"), come anche di coperte di linux, che però mi fanno stare bene ed in pace con il mondo :)

Ciao :si:, Gianluca

PS:...... scusate per :offtopic: alias divagazione
 
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Utente 24852

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Béh, essere capaci d'arrangiarsi integralmente può risolvere un sacco di problemini, non devono per forza essere catastrofi enormi oppure seguire le solite ipotetiche situazioni da "TV-Survival", perché sono conoscenze, capacità utili in vari frangenti. I motivi possono essere molti, ma in ogni caso utili. Se la popolazione riuscisse ad essere più indipendente, almeno un pochino, nelle situazioni atipiche, gli organi d'emergenza potrebbero dedicarsi meglio alle situazioni più gravi. Oppure per la semplice consapevolezza di sapersi capaci di portare avanti se stessi, la propria famiglia, ecc.... senza andare in crisi, essere incapaci di far fronte alle situazioni impreviste. Anche solo l'essere adulti indipendenti, autonomi... se dovesse servire. Al giorno d'oggi si può fare tranquillamente. Ovviamente, come dici, uno deve volerlo. Ma lungi da me parlare in una maniera di qualcosa, se quel qualcosa non la conosco in prima persona e profondamente. Soprattutto se dò consigli o anche pareri... che non potrei dare se non conosco una cosa.

Semplice esempio (basato ovviamente su avvenimenti reali): Acqua non potabile in una zona che integra diversi paesi, causa grosse piogge che hanno inquinato i pozzi di distribuzione dell'acqua. Praticamente l'intera popolazione di quelle zone é in crisi, spaesata, perché non ha mai ritenuto importante o plausibile situazioni del genere... chiama a raffica i vari enti d'emergenza, ecc... senza mai essersi chiesti che anche gli organi competenti hanno dei limiti. Una preparazione, quella che in maniera "hollywoodiana" viene chiamata da "sopravvivenza", darebbe le basi a tutti per sapersi arrangiare, senza vedere queste situazioni così gravi. perché ci sono un sacco di modi semplici per arrangiarsi. Senza intasare il soccorso organizzato, togliendolo dall'aiutare le persone veramente impossibilitate ad arrangiararsi. Diversamente abili, malati, anziani,...

Ho vissuto ambienti di vario soccorso in caso di catastrofe, alpino, pompieri, esercito, ambulanza, ecc... e di situazioni ritenute poco plausibili, ritenute di poco conto ce ne sono moltissime, molto spesso e molto spesso la gente non é minimamente preparata, per superficialità.

Tutte quelle tecniche di cui parliamo spesso su questo forum, sono applicabili in molti ambienti e situazioni e non per forza sotto alla visione da "Rambo, Bear Grylls o qualsiasi altro", ma semplicemente per cononoscenze utili alla vita. Anche solo per dei genitori...

Il problema di ritenersi "coperti" se non si tratta di boschi sperduti, causa una situazione particolare... quella che anche tra 100 persone in una piazza, é una fortuna trovare qualcuno che sia in grado di aiutare consapevolmente. Questo perché le probabilità che tutte quelle persone abbiano pensato di non doversi informare su certe cose perché tanto vivono in mezzo ad altri é alta e il risultato e subito fatto...

Perché trovo sempre inutile fare distinzioni da natura, urbana, catastrofi oppure tra definizioni, survival, bushcraft o altro... le cose utili in situazioni d'emergenza da saper fare per alleggerire il tutto sono sempre le stesse. Poi chiaramente in base a dove uno stà o vuole andare più informarsi e quì si ritorna al doversi dedicare... nulla cresce dal nulla ;)

NB: opinioni personali su esperienze e modi di vederle ;) Non é oro colato ;)
 
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ok, vado con le mie considerazioni da escursione. quindi niente survival, mi spiace :)

da avere con se:

- cavatappi (sono veneto e quindi non scherzo e non transigo; uno leggero e decente che possa servire anche da apriscatole e che non faccia bestemmiare quando il sughero si rompe, bastano quelli cinesi da poco ma scelti decentemente e in metallo)
- mini asciugamano (microfibra o normale dipende, il primo pesa meno, il secondo non hai paura di sporcarlo di grasso e altre porcherie, ottimi quelli da bidet dell'ikea)
- una bandana/fazzolettone (tra 0.50 e 2 e dai cinesi :D )
- pinza multiuso (tanto la uso spesso e ce l'ho sempre in tasca :D )
- bottiglietta di acqua
- una camicetta o giacchetta resistente al vento (ottime le vecchie flecktarn usate)
- mini impermeabile (ovvio che in agosto in polesine anche no :D )

in macchina

- acqua
- acqua
- tanta acqua, ancora
- tarallini
- altro asciugamano grande
- altra felpa e altra giacca o camicetta (le amiche le odiano, ma poi me le fregano sempre :D )
- una coperta (ottime quelle piccole da cani, o anche quelle che vendono al mercato)
- un cambio di vestiti
- spazzolino da denti

di coperta, ne ho una di pile presa ad un negozio tipo brico o unieuro. stavo valutando l'acquisto della mitica coperta dell'esercito, in quanto mi farebbe comodo per certe grigliate serali con gli amici (non avrei il problema delle braci), ma qua non si trova. qua si trova solo quella dell'esercito polacco, e non so se sia altrettanto valida. cosa ne dite?
 
Non vorrei andare fuori tema della discussione ma mi sembra condiviso che i 10 oggetti dipendono molto dallo scenario che ipotizziamo.
Sarebbe interessante considerare quali sono le situazioni che abbiamo realmente vissuto.
Le situazioni di emergenza che potevano trasformarsi in sopravvivenza nella mia vita sono state:
il terremoto (ma senza danni);
la mancanza di energia elettrica, quindi niente luce ma anche niente acqua, niente comunicazioni;
la mancanza di acqua per vari giorni;
bloccato in auto su una strada secondaria dalla neve e senza comunicazioni;
perso in montagna;
perso in mare (si come nel film dei due subacquei che emergono e non trovano più la barca, a me la situazione è durata solo quanto basta a prendere una seria paura).
Niente di grave, tutte situazioni che si sono risolte in breve tempo e che probabilmente capitano a tutti qualche volta nella vita.
Le ho citate perché in queste situazioni a volte ho avuto a disposizione gli oggetti che servivano a volte no, ma sono queste le esperienze di vita che mi fanno prediligere un oggetto piuttosto che un altro, poi l'idea di dover sopravvivere sugli Appalachi è un'altra storia :D .
Dovrei ora elencare per i casi esposti le 10 cose che di volta in volta sarebbero state utili ma non vorrei essere tedioso e andare oltre il tema che stiamo discutendo.
 
Allora, calcolando come scontati abiti e zaino, nonché una situazione ambientale/meteo favorevole (niente inverni in alta montagna) finisce che ti elenco le cose che già ho sempre con me:

Coltello lama fissa: inutile dire che se la situazione lo richiedesse già quest'ultimo da solo farebbe buona parte del lavoro necessario

Bastone: non do per scontato che l'ambiente me lo metta a disposizione, e per muoversi su terreni accidentati, raggiungere frutti, scacciare animali pericolosi è impareggiabile. Ne porto sempre uno da 2 metri con me.

Kit fuoco: qualunque cosa permetta di accendere un fuoco va bene, molti diranno "si può accendere anche senza materiali appositi", questo è vero, ma se si è bagnati, intirizziti, quasi in ipotermia, 10 minuti in meno impiegati ad accendere il fuoco fanno la differenza.

Cordino: va beh dai, sappiamo tutti a cosa serve, legature e costruzione trappole sopra a tutto.

Kit medico: troppo spesso sottovalutato; una ferita che nella civiltà può essere di poco conto, in una situazione "wild" può essere invalidante o peggio.

Pentolino o altro contenitore metallico: acqua e cibo senza qualcosa in cui cuocerli possono diventare un problema.

Coperta: le notti, anche durante la bella stagione, possono essere dure da affrontare scoperti; riposare bene è una componente fondamentale della sopravvivenza, per cui meglio evitare di dormire all'addiaccio.

Telo o amaca (meglio la seconda): per allestire un rapido rifugio; anche quest'ultimo potrebbe essere costruito con materiali trovati in loco, ma non sarebbe altrettanto rapido, impermeabile ed igienico. Preferisco non dormire in mezzo a creature striscianti varie ed eventuali, se posso.


Per me ci si potrebbe fermare qui, ma dato che ho ancora due oggetti a disposizione aggiungo:

Seghetto, per lavorare legna troppo grossa per il coltello

Fionda, nel fortunato caso in cui trovassi piccola selvaggina o pesci; lanciando sassi non necessita di munizioni apposite, e volendo (nel caso della pesca) può essere utilizzata anche per lanciare frecce.


BONUS: nel caso in cui il bastone fosse reperibile in loco lo sostituirei volentieri con una torcia.
 
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zaino contenente
1) carabina 308 w + munizioni
2) coltello full tang + pietra
3) potabilizzatore + borraccia/gavetta
4) amaca
5) tarp
6) sacco a pelo
7) fire steel
8)kit medico
9) ricambio vestiario/ biancheria
10) giacca pesante impermeabile
 
Come già detto da tutti, la testa é lo strumento essenziale. Con gli attrezzi, in questo cado ben 10, non si sopravvive ma si sta alla grande.
Io non sono un istruttore di sopravvivenza ne mi sono ritrovato in circostanze di emergenza, ma se dovessi scegliere, mi limiterei a:

~ Coltello full tang
~ Acciarino
~ Tazza inox piccola

Mi bastano.

Lo dico spesso a chi inizia ad assemblare il proprio kit, prima di acquistare gli strumenti e bene acquistare un libro sulla sopravvivenza e studiare. È come avere una valigetta piena di attrezzi nel portabagagli dell'auto e alla prima "emergenza" non sapere dove mettere le mani.
 
U

Utente 24852

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istruttore di sopravvivenza

ah... ti assicuro che non vuol dire nulla... anzi,... và giusto bene per mostrare pezzi di carta o fare delle belle presentazioni, raccontare o candidarsi per un posto di lavoro, per assecondare la richiesta delle autorità in certo settori commerciali.

Ovviamente condivido pienamente il discorso che hai fatto, mi piace molto.

La testa é lo strumento essenziale, se poi si hanno 10 oggetti... si può stare alla grande.

Il mio consiglio é fare esperienza, esperienza, esperienza... certo, per gradi e seguendo certe modalità,... ma qualsiasi conoscenza senza esperienza, non é attendibile. Se poi ci si basa nello specifico al contesto di "sopravvivenza in natura", non servirebbero nemmeno "oggetti", perché quello che riguarda quell'attività, conoscenza, ecc... é appunto "la natura", quello é l'oggetto che in certe situazioni non si potrà mai "perdere, rompere", mentre tutto il resto, qualunque cosa sia, può subire problemi... quindi non é indicato basarsi solo su quello.


NB: per me non esiste distinzione da "sopravvivere" e "vivere", perché anche la vita di tutti i giorni con il proprio lavoro, l'andare a fare la spesa, le scuole, il tenersi il lavoro, il risparmiare, ecc... per potersi avvalare di determinate risorse, sono tutte cose che si fanno per sopravvivere e vivere.... Non é che uno dei due voglia dire stare meglio o peggio. Come nessuno delle due significa qualcosa di "esaltato", "dinamico action", ecc...

Mi stavo quasi dimenticando, ahah il tutto basato sulla passione, sull'interesse, la costanza, il desiderio,...
Perché son cose che non si imparano facendo dei corsi di qualche settimana, mese o facendo deglle uscite occasionali. Leggendo libri, guardando video, ma sono semplimente conoscenze concrete che un tempo erano quelle che permettevano alle persone di vivere, in natura. Quindi tutti gli oggetti indispensabili stanno della testa e nella natura.
 
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Il mio consiglio é fare esperienza, esperienza, esperienza
Mi sono dimenticato di scriverlo.

Fare esperienza, esercitarsi e mettere in pratica quello che si apprende é la parte più importante in qualsiasi disciplina.

Ricordo quando comprai il tarp della DD, il corriere non era nemmeno salito sul furgoncino che io ero già in macchina per andare nel bosco a provare i vari shelter.
Anche in questi giorni di quarantena, nel giardino, mi esercito e faccio test.
 
10 oggetti da portare con voi in un'esperimento nel quale dovete stare in natura.
Zaino come contenitore:
Coltello full tang
Paracord
Seghetto pieghevole
Kit pronto soccorso
Kit fuoco
Tenda
Sacco a pelo
Borraccia con gavetta inox
Fucile semiautomatico cal. 12
Munizioni cal. 12
 
10 oggetti da portare con voi in un'esperimento nel quale dovete stare in natura.
Zaino come contenitore:
Coltello full tang
Paracord
Seghetto pieghevole
Kit pronto soccorso
Kit fuoco
Tenda
Sacco a pelo
Borraccia con gavetta inox
Fucile semiautomatico cal. 12
Munizioni cal. 12
Se volete scegliere un fucile io vi consiglierei un combinato, cal.12 e .22lr. Le cartucce. 22lr pesano niente a confronto di cal.12.
Poi una gavetta, pentola per cucinare. :biggrin:
 
Se dovessi considerare realmente un periodo indeterminato per sopravvivere in natura (nel mio caso appennini tosco/emiliani), oltre alle “classiche” 5 c della sopravvivenza ovvero lame, copertura, cordame, contenitori, kit fuoco, aggiungerei semplicemente una balestra... silenziosa, longeva, letale.... le frecce le potrei ricorstruire in qualche modo in natura ed avrei una discreta autosufficienza... ammesso comunque di trovare un ottimo punto come campo base con acqua “pulita” a disposizione (sorgente nelle vicinanze)...
Peró si tratta di un mio punto di vista x una determinata situazione... andrebbe, all inizio del thread, specificato il tipo di situazione, i giorni da trascorrere fuori e dove... a quel punto potrei fare una stima delle reali cose che mi potrebbero servire......

Edit.... aggiungo un piccolo kit pesca che qui da noi ci son dei torrenti con delle belle buche piene di trote...... :rofl:
 
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Utente 24852

Guest
andrebbe, all inizio del thread, specificato il tipo di situazione, i giorni da trascorrere fuori e dove


Vero, ci potrebbe stare, per ovviare a quelle variabili io parto sempre da alcuni presupposti:

1. in base alla natura del luogo in cui abita, che frequenta.

2. indifferentemente dalle tempistiche, ecc... In pratica conosce basate all'indipendenza "anche a vita" e su materiali oggetti che non hanno bisogno di ciò che non é presente in quegli ambienti. In pratica che non "finiscono", o che sono facilmente sostituibili, riparabili con quel che c'é in quei contesti.
 
2. indifferentemente dalle tempistiche, ecc... In pratica conosce basate all'indipendenza "anche a vita" e su materiali oggetti che non hanno bisogno di ciò che non é presente in quegli ambienti. In pratica che non "finiscono", o che sono facilmente sostituibili, riparabili con quel che c'é in quei contesti.
Sarà che ho mangiato tanto ma non riesco a capire questo punto.
 
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Utente 24852

Guest
Sarà che ho mangiato tanto ma non riesco a capire questo punto.

Io sono convinto che determinate "competenze, concrete, reali" non si sottomettono alle "tempistiche", nel senso:
- se sò procacciarmi del cibo o comunque delle risorse alimentari/medicinali, lo sò fare indifferentemente dal tempo che devo trascorrere in quel luogo. Che siano un paio d'ore, una settimana o 5 mesi. Senza scordare che é la parte più importante e l'unica vera "necessità vitale".

- stesso discorso per tutto il resto, se si é in grado di costruire, accendere un fuoco, ecc...
lo si é indifferentemente da 2 - 10 - o 100 giorni trascorsi in natura.

Per quello ritengo i 10 oggetti un "surplus" comodissimi, ecc... ma se non c'é dietro altra roba, la cosa non é "longeva", in quanto serve molto altro.

NB: non é oro colato, semplicemente delle mie opinioni su come vedo la questione dei discorsi "sopravvivenza", "buchcraft", "indipedenza", "sapersi arrangiare",... interessi e passioni che racchiudono un mucchio di cose. ;)
 
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