Proposta 4 giorni in "stile" survival 6-7-8-9 luglio 2012

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Batoning/FIRE STEEL 2 parole...per concludere

Batoning

La tanto sbadierata tecnica di "fare legna" col BATONING per cui è necessario un coltello che somigli di più a un machete nel nostro caso/contesto è servita (per nostra scelta) solo per la "torcia svedese all'italiana" e per la costruzione dell'archetto della sega da carpentiere!! Aggiungo che il batoning in caso di accensione di fuoco con legna bagnata potrebbe essere utilissimo per accedere al centro del legno che risulterebbe asciutto e quindi garantirebbe la partenza del fuoco!! (ma si può sempre scorticare il legno!!) Il batoning praticato con coltellacci ci potrebbe invitare a scegliere dei pezzi di legno un po più grossi.... dovendo faticare di più, dovendo battere di più rovinando di conseguenza maggiormente il filo, rischiando che se ci scappa il coltellaccio o lo svedese dalle mani ci possiamo fare male seriamente!! Inoltre per essere una tecnica efficace ed efficente occorrerebbe scegliere legna con un diametro max di 8 cm circa e in questo caso con uno svedese siete tranquilli. Se avete un coltello a serramanico il manico con il batoning è quello che soffre di più basta farsi un cuneo di legno, fare un invito con la tecnica del batoning e poi usare il cuneo!!

In questi giorni il batoning è "SERVITO" per la costruzione dell'archetto della sega ed è stata fatta la scelta di fare la torcia svedese col batoning per accelerare l'operazione di costruzione E NON PER FARE LEGNA infatti il bosco ceduo ci offriva tutto quello di cui necessitavamo senza tanti sforzi ergo eccetto la necessità in caso di legna bagnata secondo il mio modesto parere (e qui apriti cielo :) ) non è una tecnica necessaria come molti vogliono fare spesso intendere!! si tratta di una tecnica utile da praticare solo quando è strettamente necessaria!!



ACCENSIONE DEL FUOCO CON FIRE STEEL

Il consiglio che posso dare è quello di fare molta pratica con quest'oggetto perchè si il fuoco si accende ma ci vuole sapere scegliere gli elementi giusti per farlo partire, poi d'inverno di sicuro lo scenario cambia quindi portarsi dietro il firesteel è una cosa buona fa scintille da bagnato, portarsi dietro anche un'esca come il cotone imbevuto di olio di vasellina è una cosa ottima!! e credo che possa essere eccezionale d'inverno quando c'è tanta tanta umidità. Siccome non siamo nella preistoria io aggiungerei un piccolo accendino piezoelettrico antivento, molto utile ma assicuratevi di averlo sempre carico inoltre aggiungo dalla mia esperienza di stare attenti perchè al tabacchino non costano tanto e più volte mi è capitato che la valvola non tenesse quindi quando lo prendi e ti serve è scarico mi è anche capitato che la parte bassa di chiususra non tenesse!!
 
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Attrezzatura parte 1

Ciao a tutti,
premetto che scrivo queste recensioni senza pretesa di completezza o di perfezione: si tratta solo delle mie personalissime impressioni circa alcuni degli attrezzi da me utilizzati durante l’escursione.
Comincerò con le cose che più mi stanno a cuore: i coltelli.


Per questo giro ho voluto portare con me due coltelli ad alto profilo, per controllare se davvero sono performanti come i rispettivi produttori dicono, un multi tool ed un coltello da intaglio.

I coltelli in questione sono il Fallkniven A1 ed il SWC “Ray Mears” (clone “economico” del più famoso Woodlore utilizzato proprio da Ray Mears), un Leatherman Surge ed un Mora wood carving 162

Tralascio le specifiche tecniche, che potete trovare qui:


Come si vede non sono proprio i più economici sul mercato (fortunatamente li ho pagati un po’ meno di quanto scritto attualmente sui rispettivi siti web!).


Inizierei con quello che più ho utilizzato durante questi giorni, ossia il

Ray Mears Buscraft Knife

in tre parole: vale ogni centesimo!
il coltello è robustissimo, “full tang”, l’impugnatura è splendida da vedere e comoda da utilizzare anche per lunghi periodi, ha una tenuta decisamente buona e non diventa scivolosa quando bagnata.
La lama è una vera melodia.
L’affilatura è perfetta, appena uscito dalla scatola avrei potuto utilizzarlo per farmi la barba e dopo giorni di utilizzo per tagliare legno, cordame, cibo etc è ancora nelle stesse condizioni (devo ammettere che mi sono rifiutato di fare batoning con questo coltello però :D).
Lo spessore della lama, di 4mm, può rendere più difficile preparare il cibo tuttavia non è un ostacolo, basta utilizzarlo con un po’ di riguardo.

La forma della lama è stata sudiata per permettere di effettuare sia lavori di fino, grazie alla punta “a lancia” sia lavori pesanti di taglio su legna secca, e devo dire che riesce appieno nei suoi intenti.
Il coltello è ben bilanciato (con baricentro tra manico e lama) e questo, unitamente al manico, lo rende di facile utilizzo anche per lunghi periodi di tempo.
Durante i giorni in cui siamo stati fuori non ha piovuto, ma è stato abbastanza umido, tuttavia l’acciao al carbonio non presenta segni di ossidazione.
La pecca di questo coltello, se devo trovargliene una, sta nel fodero.
Premetto che si tratta di un fodero di ottima qualità, tuttavia, essendo in cuoio, ha gli svantaggi tipici di questo materiale: in particolare quando si bagna impiega davvero una vita per asciugarsi, e questo è un problema perchè un coltello in acciaio al carbonio a contatto costante con l‘acqua sicuramente arrugginirà.
E’ poi più che sia una questione di gusti: esteticamente adoro questo fodero, funzionalmente avrei preferito l’utilizzo di un materiale plastico come lo Zytel o Secure-ex etc, meglio se corredato di foro per drenare l’acqua.

Proseguo con il Fallkniven A1
Anche in questo caso sono entusiasta del coltello.
Robustissimo anch’esso, impugnatura comoda e generosa in materiale plastico profilato in modo da dare il massimo della trazione.
Anche questo coltello è full tang, e considerando che lo spessore della lama è di 6 mm vi lascio immaginare la sensazione di “potenza” che si ha impugnandolo!

Anche in questo caso la lama è semplicemente perfetta.
Anche lui appena arrivato era in grado di fare una rasatura perfetta (quasi quasi apro un negozio di barbiere! :D), ed anche dopo batoning ed abusi di vario genere è bastata una passata sulla pietra per riportarlo in forma smagliante.
L’acciao in questo caso è un laminato inox, quindi più morbido dell’acciaio al carbonio del Ray Mears, tuttavia è ugualmente molto resistente.
Più lungo di 6 centimetri rispetto al Ray Mears, ha di conseguenza il baricentro spostato più verso la lama che verso il manico, e la lama è più ampia e panciuta.
forma e dimensioni di questo coltello lo rendono molto indicato per effettuare lavori pesanti quali ad esempio batoning o chopping (compiti che svolge con una facilità disarmante), tuttavia è anche abbastanza preciso da essere utilizzato per lavori di fino.
Anche in questo caso è difficile trovare lati negativi; posso solo dire che, essendo più pesante e con baricentro spostato in avanti (anche se non di molto), utilizzarlo a lungo può essere stancante per la mano.
Il fodero, come la manicatura, è in materiale plastico: brutto da vedere ma decisamente più funzionale del cuoio in caso di pioggia o guado.


Per ora mi fermo. Gli altri due protagonisti avranno una loro puntata speciale :)

Riassumendo del Ray Mears Bushcraft Knife e del Fallkniven A1 posso dire quanto segue:
costano un botto, ma -per Diana!- valgono quello che costano!
 
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VIC FORESTER E COLTELLO scandy LAMA FISSA!!

Prima di partire avevo detto al mio amico Spyro che mi sarei portato l'hultrafors gk, il vic forester e l'opinel!!

In genere associo sempre il vic che di suo ha un seghetto very hard e che mi permette di risparmiare il filo, ha una buona lama e tanti altri utensili utili con il mio caro vecchio affezionato op 9 (da poco recensito con i suoi pregi e difetti dal buon alfredo) o l'hultrafors gk. Il mio raginamento e quello di dire il vic con tutte le sue cose e la motosega che si porta dietro è ottimo, ma la prima donna da lavoro lo fa uno dei due. Volevo portarli tutti e tre e sfatare qualche mito a favore dell'opinel ma spyro mi disse non ti sembra esagerato!!
E va bene mi sono detto lascio acasa l'op. Una settimana prima della partenza per sfizio mi ero ordinato due carboniosi economici un mora 511 (€ 5.50) e un finmann (€ 6.00) (ossia un kellam s-line sotto mentite spoglie). Quando è che arrivano sti due lo stesso giorno della partenza direttamente dalla finlandia e va bene mi sono detto li porto tutti voglio vedere come se la cavano!!

Il vic ha lavorato di seghetto e nemmeno ci perdo tempo a decantare le qualità di questo attrezzo. La lama ha lavorato per il cibo essendo quella più pulita, il cavatappi l'ho utilizzato per allentare i nodi, il punteruolo per fare il buchetto appendi cucchiaio su quello di crock. Posso dirvi senza rimorso di coscienza compratevi un forester perchè ha il blocco a molla e non a cilindretto di ottone, perchè la lama si trova al centro e quando fate torsione lavora bene e poi effettivamente per la qualità di quest'oggetto 30€ non sono tanti anzi a mio avviso ne vale pure di più. Il seghetto è veramente grandioso e chi ne possiede uno lo sa. Le dimensioni non sono eccessivamente lunghe che uno le prime volte è perplesso. Ma quando lo usa lo apprezza in pratica con lui ho smesso di portarmi dietro la sega a serramanico da giardiniere!!

La lama fissa è ottima perchè risulta più robusta e aiuta nei lavori di carpenteria. Potrete non avere il vic ma in bushcraft/survival/woodcraft il lama fissa pratico e manegevole sono la regola se poi fate uno scandi e il vic forester secondo me avete risolti tutti i vostri problemi!!

Passiamo a una recensione dei tre scandy economici che a mio avviso non sono per nulla da paragonare al Rey Mears di Crok Spencer come qualità di lama la differnza c'è e si vede prorpio tutta, ma proprio perchè economiche uno può anche buttarsi sul batoning senza remore. Si tratta di lame senza grosse pretese e in alcuni casi si vede prorpio (finnman) ma che complessivamente per come lavorano (TUTTE E TRE AL CARBONIO!! SUL LEGNO MOOOOLTO INCISIVE) VALGONO DI SICURO UN 10/15€ A TESTA IN PIù DI QUELLE CHE LE HO PAGATE:
- HULTRAFORS GK €9.80
- FINNMAN €6.00
- MORA 511 €5,50

DAL PUNTO DI VISTA COSTRUTTIVO SONO PRESSOCHE' IDENTICI: manico in plastica, lama al carbonio da 10 cm circa con profilo scandy, stick tang per tutti lungo il manico che è appunto occupato per più dei tre quarti della sua lunghezza (verificato con magnete). Manico in plastica resistente quindi agli agenti atmosferici così come il fodero dotati tutti di foro di scarico per l'acqua. insomma economicità e praticità!! Due concetti vincenti a mio avviso se li perdi, li rompi, li graffi , li rovini con 10 euro ne compri un'altro....mica male con sta crisi!!

Premesso che per la mia manualità il falkniven di Crok per la mia mano non sarebbe stato adeguato anzi conoscendomi forse anche un pericolo per me. Mentre lui con il mears e il falk e riuscito a lavorare bene.

La lama....finnman e mora hanno lo stesso spessiore 2,5 mm diciamo il minimo sindacale che a seconda della manualità dell'utilizzatore possono fare la differenza, mentre il gk è di 3 mm questo spessore è risultato molto utile sul batoning della torcia in pratica il filo incide, il bisello entra e al secondo colpo questo fa da cuneo, al terzo entra in gioco tutto lo spessore della lama e il gioco è fatto!! Mentre il falck di crok a colpo secco a fatto tutto certo differenza di peso, ma anche di qualità. Mora e finnman per lo stesso lavoro con un colpo in più rispetto al gk vabbè differenze stupide. I tre mm del gk sulla costruzione della posata da campo mi hanno un po infastidito in compenso ha un manico un po più lungo con una buona presa e secondo me è indicato per chi ha le mani grandi cosa apprezzata da crok con i suoi delicatissimi badili!!. Il fodero, se lo metti a testa sotto il coltello non si stacca. Non ha un buon attacco alla cintura, ma ha un occhiello dentro al quale ho inserito un anello per le chiavi e come attacco con un moschettone uso quello. In definitiva però un buon arnese da lavoro robusto e da utilizzare senza risparmio.

Mentre Fin e Mora mi ci sono trovato subito. Gk e Fin sono stati affilati da Crok che su questo è veramente un mostro ma di tutti mi ha colpito il Mora, che non ha necessitato di nessuna affilatura. L'uniformità con cui lavora la lama, l'incisività e la praticità (mi trovo meglio con i 2,5), l'impugnatura i livelli di definizione della lama per un economico secondo me ne fanno veramente un buon coltello alla portata di tutti rispetto alla concorrenza economica. La guardia mi lascia un po perplesso e l'allaccio del fodero alla cintura è deboluccio. Però se lo metti a testa sotto lo squoti, lo sbatti non cade.

Andiamo al Finnman che diciamo per dimensioni di manico spessore lama è molto simile al mora. La lama è molto incisiva, ma il Mora non si batte. Purtroppo la lama all'attaccatura al manico presenta un'imperfezione grave, cioè il manico è chiuso male e alla base della lama sia a dx che a sx c'è 1,5mm di spazio veramente tanto per un processo industriale!! Il manico non si è mosso col batoning Però per curiosità ho fatto un ricciolo di legno di circa 2 cm di lunghezza che è entrato per tutta la sua lunghezza ergo da li ci passa l'acqua e non è buono per un acciaio carbonioso. Con Crock ci siamo detti che potrebbe essere rimanicato o al limite ci si pò fare una colata di plastica lungo il buco per sigillarlo ma con ìl senno di poi anche se la lama è buona non lo riacquisterei. Di sicuro lo dovrò rehandle e rifare il fodero! Inoltre il fodero che presenta una clip rivoltabile molto utile appena lo si rovescia e scuote leggermente il coltello cade!! Promosso per la lama bocciato per tutto il resto e "me channo" fregato 0.50 cent in più del mora!!

Che dire mora, mora mora !! Il fodero può essere facilmente modificato per avere un firesteel insomma che dire!! (vedi foto alla fine)


a tale proposito questa panoramica russa dove c'è anche il mio incriminato potrebbe essere utile!!: Knife Life -
 

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parte seconda

dando un’occhiata nel forum, mi sono reso conto che del surge se ne parla in tanti altri threads così, pur ritenendolo un ottimo strumento, mi risparmio la fatica di recensirlo ulteriormente :D

Passo pertanto direttamente al
Mora wood carving 162
che dire di questo attrezzo da lavorazione del legno?
Che nella sua filosofia d’uso è semplicemente perfett.
Certo, serve esclusivamente ad una cosa (intagliare) ma quella cosa la fa dannatamente bene, una volta afferrata la tecnica..

Con questo gioiellino ci siamo costruiti i cucchiai in legno, ma la cosa divertente di questo attrezzo è farlo lavorare su un bastone per scortecciarlo, e vedere che in una sola passata riuscivo a pulire i ½ - ¾ della circonferenza!
Ottimo anche per create da un ramo riccioli estremamente minuti e facilmente infiammabili.
per il resto.. beh, nulla di eclatante, ma è un attrezzo molto leggero, dalla lama in acciaio al carbonio ben affilata.
L’impugnatura secondo me è perfettibile, perchè per una mano come la mia è forse un po’ corta, ma sicuramente questo non rappresenta un problema nell’utilizzo normale.

Dettagli negativi:
1°: vista la forma affilarlo è una cosa che rende pazzi
2°: manca completamente di un fodero
il punto 2° è rimediabile abbastanza facilmente con un po’ di fai da te, tuttavia sarebbe carino se venisse venduto con un fodero.

P.S.:
Un caveat!
per quanto sembri piccolo ed innocuo, questo coltellino è un mangiadita!
se ne prenderete uno (cosa che consiglio) ricordatelo e trattatelo col rispetto che ne consegue! ;)
 
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Ebbravo crok di meglio non potevi dire. E' stato molto divertente e interessante il nostro buon azalin mi ha insegnato (grazie!!) la tecnica e poi via. Si tratta di una lma con cui fare molta attenzione perchè taglia come un rasoio e da tutti i lati!! Però è un attrezzo utile e divertente con il quale si può dar esfogo alla propria fantasia sul legno.
 
Rey mears: mmmmm...Delicious!!

In mezzo ai pini...crik e crok si sono guardati e hanno pensato a tutto quello che c'è scritto sui libri in merito al the di aghi pino. Non hai nulla sei im montagna e hai bisogno di una bibita calda niente di meglio che spezettare degli aghi di pino e farli bollire il risultato una bibita calda e ricca di vitamina C che è uno dei carburanti che il nostro corpo ha bisogno dopo una giornata in mezzo alla natura e non abbiamo saputo resistere:D

Stavolta usiamo un fornellino ad alcool autocostruito. Lo assaggiamo un po titubanti ci guardiamo in faccia pensando al faccione rassicurante e pacioccone di Rey Mears: "mmmmm.....delicious!!". :azz: Mmmmmm...puahhh che schifezza non sa di niente, un gusto strano slavato, restiamo un po delusi!. Certo se uno ha freddo meglio questo dell'acqua bollita. Insomma ragazzi ci siamo sacrificati per voi, ma se penso a quel traditore di rey mears..... mannagg... :-x. Dopodichè per rappresaglia mi sono fatto un caffè, istantaneo, ma sempre caffè era!! :) (vedi sfondo il caffè caffè è pronto per le emergenze)
 

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uhmmm o.o ma ce ne avevate messi così pochi? e solo gli aghi?

io ce ne metto molti di più e compresi i rametti che li sostengono.. certo non è che sia una bevanda saporitissima ma non è male, ha un sapore delicato ma piacevole :p
 
a proposito di intaglio mi permetto di segnalare i pukko. evitare quelli che vendono adesso con la lama da 12-13cm (ne posseggo uno) e puntare ai ben più tradizionali da 7,5-8cm (che conto di comprare al più presto).
credo che assieme al mora facciano una splendida accoppiata (avendo però anche un coltello).
 
uhmmm o.o ma ce ne avevate messi così pochi? e solo gli aghi?

io ce ne metto molti di più e compresi i rametti che li sostengono.. certo non è che sia una bevanda saporitissima ma non è male, ha un sapore delicato ma piacevole :p

Onestamente a dirla tutta pensando al faccione pacioccone di mears al primo sorso non ho pensato nulla al secondo ma li mort...ci:biggrin:
 
a proposito di intaglio mi permetto di segnalare i pukko. evitare quelli che vendono adesso con la lama da 12-13cm (ne posseggo uno) e puntare ai ben più tradizionali da 7,5-8cm (che conto di comprare al più presto).
credo che assieme al mora facciano una splendida accoppiata (avendo però anche un coltello).

Evitare quelli da 13 cm per una questione di manualità o altro???
Compà detto fra noi il 511 per le quattro lire che costa mi ha lasciato a bocca aperta...ma devi vedere che è quello di rey mears ecco li si che ci farei un pensierino apparte il fatto che è bello è artigianale ma è perfetto chissa quante ore di lavoro e poi i materiali e il taglio li veramente stiamo su un altro pianta.:biggrin:

posta qualche link per quelli da 7/8...parlavi degli opinel?? ;)
 
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NODI (poncho) & AMACHE

Anche in questo caso mi sento di dover fare una premessa: fino a relativamente poco tempo fa ero capace di annodare solo i lacci delle mie scarpe e le cuffie del mio walkman (e questi ultimi nodi risultavano molto più solidi dei primi ^^”), poi un giorno ho deciso che dovevo imparare qualcosa di più serio, e l’ho fatto.
Questo non fa di me un esperto, e come sempre in questi casi, quello che funziona per me potrebbe non funzionare per altri, o potrebbe risultare “troppo”.
Spiego quest’ultima affermazione: il mio peso è ben oltre i 100 kg, di conseguenza quando faccio nodi per amaca o per sospendermi giocoforza questi devono essere solidi, ed a rilascio veloce, o l’unica maniera per disfarli è tagliare.

Ultima precisazione prima di iniziare davvero: questi nodi li ho studiati su fonti inglesi, per cui non ne conosco il nome in italiano, ma mi sforzerò di recuperali.

Detto questo vado ad illustrare in che modo i pochi nodi che ho mandato a memoria mi sono serviti durante questi giorni, e di come con un poco di inventiva e delle basi solide si possa creare qualcosa di estemporaneo, ma che fa il suo sporco lavoro. :)

Cadmo mi ha chiesto di parlare in particolare dei nodi di trazione o tensione, che sono in effetti quelli più utili ai fini del posizionamento di tarp/poncho ed amaca, quindi mi concentrerò su quelli.

Probabilmente già li conoscerete, e proprio per fugare ogni dubbio desidero iniziare con lo spiegare cosa intendo con nodi di trazione:
sono nodi creati appositamente per tendere (o rilasciare) una corda legata alle due estremità senza per questo slegarla.
Ne conosco essenzialmente due: il “
taut line hitch” ed il “trucker’s hitch” (con un mio twist che ne semplifica il rilascio).
Sono tutti i nodi di cui necessito per l’80% delle legature che devo fare, e reggono il mio “dolce” peso senza problemi pur essendo facili e veloci da rilasciare quando è ora di smontare il campo in fretta e furia.
Se già li conoscete, beh, non occorre che andiate avanti a leggere ^^”
A questi aggiungo i classici nodi di giunzione, debitamente rinforzati (con la gravità non si scherza: è La Legge!).

Iniziamo con il taut line hitch

questo video illustra il classico... il mio è solo lggermente differente, ma è questa differenza che lo rende molto più resistente.
http://www.youtube.com/watch?v=1jkN3K5G8eE
guardatevi il video prima di leggere ulteriormente: risulterà tutto più chiaro poi.

fatto?

Bene, proseguiamo.
Le modifiche sono molto semplici: un giro in più sulla corda NEL loop, ed un giro in più sulla corda fuori DAL loop.

Tutto qui?
Si e no: ultimo tocco, invece di chiudere il tutto infilano il capo della corda tra i così 5 “giri”, create un’asola per rendere il nodo a rilascio veloce.
Facile, pulito, resistente e facile da snodare.
Attenzione però a due particolari: il primo è che bisogna stringere bene il nodo perchè funzioni, il secondo è che se fate più di un giro oltre a quelli visti nel video, il nodo sarà impossibile da chiudere bene, e quindi inservibile.
Questo nodo è stato testato a dovere da me, ed è il nodo che tende l’amaca in cui vedete Cadmo riposare beato.
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(l’amaca è volutamente stata lasciata bassa: nessuno vuole scoprire che i propri nodi non reggono nella maniera più dolorosa ^^”)

Passiamo poi al Trucker’s hitch
Questo è il classico nodo come da questo video http://youtu.be/InwfA4_O12w , con la seguente differenza : invece di fare una gassa o uno scorsoio semplice come terminazione utilizzo un taut line hitch fatto con la tecnica sopra descritta. Questo rende tutto molto solido, da' una possibilità di tendere il tutto senza snodare (anche se limitata) ed é facile da disfare.
Il sistema di fissaggio all'albero in particolare mi piace molto dato che aiuta a distribuire il peso su un'area più ampia, anche se utilizza un po' di corda in più.
Questo è il nodo migliore, in un mondo ideale :)
Quello che invece ho fatto per la mia amaca è stato un filo differente:
Il motivo è essenzialmente che la mia amaca viene senza corda, e che tagliare volta per volta la lungezza necessaria porterebbe alla fine ad avere tanti inutili piccoli pezzetti di corda, ed un’amaca a terra :)

Di conseguenza la mia soluzione al problema prevede l’utilizzo di una corda sola per entrambi i vertici, passando sopra l’amaca, il che crea l’ulteriore vantaggio di potervi appoggiare un poncho/tarp per coprirsi in caso di vento e pioggia

Qui sotto vedete il nodo che è venuto fuori. brutto, ma lavora bene e snodarlo è stato un attimo
3CiOHOunpe9DjraBlGRqaK77JGMBwUAVDFrnFrdn8E5sibLzztMuCgz-5hHhGanD_NFmDkSsUqcLT-AyPBRNohinpbL8ceKw.jpg



Purtroppo la foto ne rivela solo una parte, la parte con il moschettone è rimasta fuori, ma il sistema è molto simile a quello del trucker’s hitch e tramite questo “groviglio” mi è stato possibile regolare l’altezza dell’amaca, e come si può vedere da quest’altra foto... mi regge!

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Ed infine, ecco come risultava l’amaca con sopra il poncho, sfruttando la corda che passa sopra l'amaca:
wHQ-h4zCLDyAgV7L1FBVr3L0J-fwQ9QURVD83gQpeomdVRy0LqjB1dFFoiYX-myKDhGRlX-Uhugs8uMSxoDw2EywT_OUKgf8.jpg


Spero che questa mia piccola esperienza con i nodi vi possa essere gradita.
Se così fosse fatemelo sapere, e cercherò di palare anche di altri argomenti (paracord/para-cord/corda tra gli altri);
se invece pensate che io debba finirla qui, fatemi sapere anche quello, così mi risparmio la fatica di scrivere altro ;P
 
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Prossimamente su questa discussione:

- il moschettone delle meraviglie *
- Accendino piezoelettrico antivento, affilatore portatile *
- incontri notturni misteriosi *
- incontri diurni pericolosi *
- topografia, fare il ...punto *
- Trovare l'asse nord-sud di giorno e di notte.
- cucina west bannok * and beans
- Dormire con il tarp
- resoconto finale di crik
;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)
 
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