Premessa:
Mi sono conosciuto con Luciano nel settembre del 2015, sui Pirenei subito dopo il confine con la Francia. Lui veniva a piedi da Torino, dove viveva, precisamente da Val della Torre, mentre io da San Jean Pied du Port. Con noi c'era anche Syds, un'olandese anche lui partito da casa. Insieme abbiamo percorso per 24 giorni tutto il cammino di Santiago fino a Finisterre. Luciano alla fine totalizzerà circa 2200 km., Syds più di tremila. Nel 2016 mi sono rivisto nuovamente con Luciano poco prima di Finisterre, lui in viaggio a piedi lungo il cammino del Norte, mentre io stavolta in bici. Poi nel 2017 l'ho accompagnato per una decina di giorni a piedi nel massiccio centrale francesce, era di ritorno da Santiago per casa. Nel 2018 ha deciso di fermarsi con i cammini, mentre per il prossimo anno ha deciso di fare casa/Santiago attraverso due differenti itinerari, per un totale di 4600 km da fare in 5 mesi di viaggio.
Quindi quest'anno ha voluto fortemente che lo andassi a trovare a casa sua, per farmi conoscere le sue montagne e io ho raccolta l'invito. ... ps Luciano a dicembre compirà 68 anni
Noi due a Santiago nel 2015
Fine della premessa.
Siccome di post su queste mete ce ne sono assai, ho deciso di fare un post unico, tipo foto-racconto, di questi 4 giorni passati in Val di Susa, dove abbiamo fatto 4 diverse escursioni:
Rocciamelone 3538 mt (una grande classica, con dei piacevolissimi incontri)
11,5 km - 1500 dislivello positivo
Saliti dal parcheggio La Reposa: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...archeggio-della-riposa-versante-susa-28757464
Sullo sfondo il rifugio Ca' d'Asti 2850 mt. tra le cime più avanti spicca il Monviso
Per fortuna le nuvole si sono tenute basse tutto il giorno
La parte finale del percorso
Il ghiacciaio del Roccia Melone, ormai ridotto di molto. Da questa parte è possibile vedere la vetta del Monte Bianco, il Gran Paradiso, Le Grandes Jorasses, Il Cervino e il Monte Rosa
La madonna del Rocciamelone, è posizionata nel punto più alto della montagna. E' stata portata su dagli Alpini nel 1899, pesa 800 kg,
Penso di aver assistito a due eventi storici per questa montagna.
Il signore con la giacca rossa si chiama Guido e ha 93 anni compiuti, mentre il signore con la barba e la camicia a scacchi si chiama Fulgido e ha salito il Rocciamelone 1180 volte. Abbiamo accompagnato Guido in alcuni momenti della sua salita, ha un fisico forte e un passo sicuro, ripeteva spesso: 'è l'ultima volta, è l'ultima volta'... chissà
Bella gente, momenti di convivialità veramente intensi e veri. Abbiamo condiviso dolci, grappa e vino.
Luciano con Fulgido. Grazie a questo signore, storico gestore del rifugio Ca' d'Asti da circa 40 anni, che il sentiero del Rocciamelone è tenuto in maniera impeccabile.
Una gran bella persona.
Il signor Guido nella fase di discesa
Sacra di San Michele per la ferrata Carlo Giorda
km 6,5 - 630 mt dislivello positivo
Giro ad anello partendo dal paese di Sant'Ambrogio, discesa lungo la mulattiera:
https://it.wikiloc.com/percorsi-alpinismo/sacra-di-san-michele-per-la-ferrata-carlo-giorda-28757605
La ferrata della Sacra di San Michele, ha uno sviluppo verticale di 600 metri precisi. Qui una delle placche iniziali. E' tenuta benissimo, cose del genere non le ho mai viste da altre parti, Dolomiti comprese: cavi d'acciaio rivestiti con guaina di plastica, fittoni, nuovissimi, cavo presente dall'inizio alla fine della ferrata, ponti sospesi, indicazioni precise alla basa della ferrata, etc Penso che tutto il ferro utilizzato per questa sola ferrata sia superiore a tutte le nostre ferrate del Gransasso
Il divertimento sta nel salire la ferrata senza l'aiuto del cavo per la progressione.
Il nuovo ponte tibetano sospeso di 80 metri, è il fiore all'occhiello di questa ferrata. Pensate che è collaudato per il passaggio contemporaneo di 30 persone. Le cose le fanno bene lì.
Il ponte è finito
La Val di Susa vista dall'alto
Un breve ponte tibetano con un'unica fune
Finalmente arrivati alla mitica Sacra di San Michele
Non poteva mancare una visita
Chaberton 3130 mt
km 16,5 - 1270 mt dislivello positivo
Partiti dal paese del Monginevro (Francia)
https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/chaberton-dal-monginevro-28757694
Lo Chaberton a sinistra visto dal casello autostradale di Oulx
La vetta dello Chaberton dal versante francese, si attraversa una bellissima valle glaciale.
Poco prima del Colle dello Chaberton a quota 2630 mt.
Una volta il confine italiano passava sulla cresta delle montagne qui davanti, ora è Francia
Poco prima della vetta
Il forte dello Chaberton. E' stato costruito proprio in vetta, spianandola e abbassandola di qualche metro, tra il 1898 e il 1910. Era costituito da 8 alte torri dove erano posizionati altrettanti cannoni che dominavano sia la Val di Susa che la valle di Briancon. Al di sotto c'erano i locali per i militari. E' rimasto inattivo fino alla seconda guerra mondiale, quando le cannonate francesi hanno distrutto 6 degli 8 cannoni e ucciso 9 soldati italiani
Scendendo dallo Chaberton
Per buona metà del percorso abbiamo corso... Luciano dice che è meglio scendere così per le ginocchia
Musinè 1150 mt
km 9,7 - 800 mt dislivello positivo
Salita dal paese di Caselette e arrivo a Val della Torre
https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/chaberton-dal-monginevro-28757694
Il Musinè è un grande classico per i Valsusini. I pendii partono dal paese di Caselette e in 3 km si fanno 750 metri di dislivello per arrivare in vetta. Per questo motivo molte persone lo utilizzano come palestra per la corsa in montagna. Volevo salirlo in modalità escursionistica, quindi avevo una zaino pesantino e calzoni lunghi, ma poi Luciano ha insistito che la facessi a tutta.. insomma alla fine sono salito il 46 minuti e 4 secondi (il record è intorno alla mezz'ora)
Al ritorno siamo tornati per boschi e stradine di campagna al bel paese di Val della Torre, dove sono stato ospite per questi bellissimi giorni trascorsi in valle.
Mi sono conosciuto con Luciano nel settembre del 2015, sui Pirenei subito dopo il confine con la Francia. Lui veniva a piedi da Torino, dove viveva, precisamente da Val della Torre, mentre io da San Jean Pied du Port. Con noi c'era anche Syds, un'olandese anche lui partito da casa. Insieme abbiamo percorso per 24 giorni tutto il cammino di Santiago fino a Finisterre. Luciano alla fine totalizzerà circa 2200 km., Syds più di tremila. Nel 2016 mi sono rivisto nuovamente con Luciano poco prima di Finisterre, lui in viaggio a piedi lungo il cammino del Norte, mentre io stavolta in bici. Poi nel 2017 l'ho accompagnato per una decina di giorni a piedi nel massiccio centrale francesce, era di ritorno da Santiago per casa. Nel 2018 ha deciso di fermarsi con i cammini, mentre per il prossimo anno ha deciso di fare casa/Santiago attraverso due differenti itinerari, per un totale di 4600 km da fare in 5 mesi di viaggio.
Quindi quest'anno ha voluto fortemente che lo andassi a trovare a casa sua, per farmi conoscere le sue montagne e io ho raccolta l'invito. ... ps Luciano a dicembre compirà 68 anni
Noi due a Santiago nel 2015
Fine della premessa.
Siccome di post su queste mete ce ne sono assai, ho deciso di fare un post unico, tipo foto-racconto, di questi 4 giorni passati in Val di Susa, dove abbiamo fatto 4 diverse escursioni:
Rocciamelone 3538 mt (una grande classica, con dei piacevolissimi incontri)
11,5 km - 1500 dislivello positivo
Saliti dal parcheggio La Reposa: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...archeggio-della-riposa-versante-susa-28757464
Sullo sfondo il rifugio Ca' d'Asti 2850 mt. tra le cime più avanti spicca il Monviso
Per fortuna le nuvole si sono tenute basse tutto il giorno
La parte finale del percorso
Il ghiacciaio del Roccia Melone, ormai ridotto di molto. Da questa parte è possibile vedere la vetta del Monte Bianco, il Gran Paradiso, Le Grandes Jorasses, Il Cervino e il Monte Rosa
La madonna del Rocciamelone, è posizionata nel punto più alto della montagna. E' stata portata su dagli Alpini nel 1899, pesa 800 kg,
Penso di aver assistito a due eventi storici per questa montagna.
Il signore con la giacca rossa si chiama Guido e ha 93 anni compiuti, mentre il signore con la barba e la camicia a scacchi si chiama Fulgido e ha salito il Rocciamelone 1180 volte. Abbiamo accompagnato Guido in alcuni momenti della sua salita, ha un fisico forte e un passo sicuro, ripeteva spesso: 'è l'ultima volta, è l'ultima volta'... chissà
Bella gente, momenti di convivialità veramente intensi e veri. Abbiamo condiviso dolci, grappa e vino.
Luciano con Fulgido. Grazie a questo signore, storico gestore del rifugio Ca' d'Asti da circa 40 anni, che il sentiero del Rocciamelone è tenuto in maniera impeccabile.
Una gran bella persona.
Il signor Guido nella fase di discesa
Sacra di San Michele per la ferrata Carlo Giorda
km 6,5 - 630 mt dislivello positivo
Giro ad anello partendo dal paese di Sant'Ambrogio, discesa lungo la mulattiera:
https://it.wikiloc.com/percorsi-alpinismo/sacra-di-san-michele-per-la-ferrata-carlo-giorda-28757605
La ferrata della Sacra di San Michele, ha uno sviluppo verticale di 600 metri precisi. Qui una delle placche iniziali. E' tenuta benissimo, cose del genere non le ho mai viste da altre parti, Dolomiti comprese: cavi d'acciaio rivestiti con guaina di plastica, fittoni, nuovissimi, cavo presente dall'inizio alla fine della ferrata, ponti sospesi, indicazioni precise alla basa della ferrata, etc Penso che tutto il ferro utilizzato per questa sola ferrata sia superiore a tutte le nostre ferrate del Gransasso
Il divertimento sta nel salire la ferrata senza l'aiuto del cavo per la progressione.
Il nuovo ponte tibetano sospeso di 80 metri, è il fiore all'occhiello di questa ferrata. Pensate che è collaudato per il passaggio contemporaneo di 30 persone. Le cose le fanno bene lì.
Il ponte è finito
La Val di Susa vista dall'alto
Un breve ponte tibetano con un'unica fune
Finalmente arrivati alla mitica Sacra di San Michele
Non poteva mancare una visita
Chaberton 3130 mt
km 16,5 - 1270 mt dislivello positivo
Partiti dal paese del Monginevro (Francia)
https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/chaberton-dal-monginevro-28757694
Lo Chaberton a sinistra visto dal casello autostradale di Oulx
La vetta dello Chaberton dal versante francese, si attraversa una bellissima valle glaciale.
Poco prima del Colle dello Chaberton a quota 2630 mt.
Una volta il confine italiano passava sulla cresta delle montagne qui davanti, ora è Francia
Poco prima della vetta
Il forte dello Chaberton. E' stato costruito proprio in vetta, spianandola e abbassandola di qualche metro, tra il 1898 e il 1910. Era costituito da 8 alte torri dove erano posizionati altrettanti cannoni che dominavano sia la Val di Susa che la valle di Briancon. Al di sotto c'erano i locali per i militari. E' rimasto inattivo fino alla seconda guerra mondiale, quando le cannonate francesi hanno distrutto 6 degli 8 cannoni e ucciso 9 soldati italiani
Scendendo dallo Chaberton
Per buona metà del percorso abbiamo corso... Luciano dice che è meglio scendere così per le ginocchia
Musinè 1150 mt
km 9,7 - 800 mt dislivello positivo
Salita dal paese di Caselette e arrivo a Val della Torre
https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/chaberton-dal-monginevro-28757694
Il Musinè è un grande classico per i Valsusini. I pendii partono dal paese di Caselette e in 3 km si fanno 750 metri di dislivello per arrivare in vetta. Per questo motivo molte persone lo utilizzano come palestra per la corsa in montagna. Volevo salirlo in modalità escursionistica, quindi avevo una zaino pesantino e calzoni lunghi, ma poi Luciano ha insistito che la facessi a tutta.. insomma alla fine sono salito il 46 minuti e 4 secondi (il record è intorno alla mezz'ora)
Al ritorno siamo tornati per boschi e stradine di campagna al bel paese di Val della Torre, dove sono stato ospite per questi bellissimi giorni trascorsi in valle.