40 anni fa dov'eravate?

Sempre se eravate già nati!!!
Ve lo chiedo perché in questi giorni del gennaio 1985 si verificò la cosiddetta "nevicata del secolo". Nella mia città, ieri e ieri l'altro (di 40 anni fa), -21° C (a proposito di anomalie climatiche... da noi la media delle minime di gennaio è intorno a qualche grado sotto lo zero!). E poi, un metro buono di neve. In città. Sulla riva del Po!

Qualche foto nell'articolo al link: https://www.liberta.it/news/cronaca...i-fa-la-nevicata-del-secolo-anche-a-piacenza/

Io, purtroppo, ero chiuso in casa con un bel gambaletto di gesso, causa incidente in moto e rottura di 3 o 4 ossicini...:( e voi? Dov'eravate?
 
Io ero molto piccolo, ma a quanto sò ero chiuso in casa perché in esterna c'era troppa neve ;)
Quota sui 1100 m.s.m, zona in cui eravamo gli unici abitati per svariati chilometri. Un luogo dove solitamente nevicava più di 3 metri a stagione invernale, in quei giorni due metri in pochi giorni. Anche in pianura aveva fatto anche 150 cm di neve in città.

Sogno che faccia ancora tanta neve in pianura ogni inverno ;)
 
Ero nello stesso appartamento in cui ancora vivo, purtroppo a Roma le nevicate - in genere sui 10cm - portano mezz' ora di gioia ed almeno 24 ore di pena, per la totale mancanza di mezzi (ma direi anche di una cultura) adeguati a prevenire disagi importanti.

Feci delle foto dal balcone e non credo in quella giornata di aver combinato molto di più, sembrandomi assurdo dover mettere le catene per uscire in auto e vivendo in una zona in cui senza auto non arrivi da nessuna parte.
 
Date le scuole chiuse, ne approfittai per mettermi tuta, scarponi e sci per fare qualche "discesina" sul prato in pendenza di casa dei miei. Da noi (pianura pordenonese) la temperatura scese bene al di sotto dello zero e vennero circa 50 cm di neve. La maggior parte degli ulivi del giardino morirono, rigettando l'anno dopo dalla base. Devo avere la foto da qualche parte...
 
Il 6 gennaio 1985, avevo 15 anni, a Roma ci fu una nevicata fuori dal comune. Circa 15 centimetri di neve che tra lo stupore e la meraviglia provocarono la chiusura degli aeroporti di Ciampino e Fiumicino.
Era il giorno della Befana, con la scuola chiusa ero in casa.
 
io avevo 14 anni, non ho ricordi precisi, ma mi sembra di non averla percepita come un evento così estremo, era normale che d'inverno nevicasse molto e che la neve ammucchiata restasse per mesi, date le basse temperature diurne di allora.
Vagamente ricordo che era "solo" una nevicata più intensa del solito.
Sicuramente più a sud sarà stata percepita come estremamente abbondante.
 
Fu l'anno che in Emilia gelarono gran parte dei vitigni, le temperature scesero oltre i -15 in pianura.
Mi ero da poco congedato dal milite e il ricordo indelebile è di una domenica passata con amici a Febbio, località sciistica del monte Cusna(2000 slm).
C'era una neve strepitosa, rara averla in Appennino, sciavamo con -22, piste quasi deserte, ti accorgevi che faceva freddo solo perchè ogni tanto dovevi toglierti i ghiaccioli, che si formavano come stalattiti all'interno del naso.
Fu mitico, ancora ogni tanto se ne parla.
"Una Domenica da Leoni"
 
io ero giovane, 11 anni, non son manco sicuro che le immagin che ho siano esattamente di quella nevicata. Ho questa immagine del tentativo di mettere le catene alla 500 di mia mamma. Erano quelle vecchie che dovevi stendere a terra, un disastro. Freddo vero ma non ho altre immagini, tendo a dimenticare queste cose
 
Ho vissuto qui giorni sia a Bologna, dove frequentavo l'Università, e camminando per le strade senza protezione per la testa mi sembrava mi cadessero le orecchie, sia poi a casa.

Da me a Rimini il picco fu -17°C, la mia preoccupazione più grande erano i miei pappagalli che allevavo in voliere all'aperto; cambiavo loro l'acqua nei beverini 2-3 volte al giorno perchè immediatamente ghiacciava.
Tuttavia non ebbi alcun decesso e la primavera successiva si riprodussero regolarmente, segno che non subirono danni fisici.
 
mi ero sposata da poco e abitavo non sulla costa ma nelle prime propaggini collinari della Liguria e venne la neve anche sui moli e le palme del lungomare morirono in quantità così come gli ulivi e i limoni.
Due cari amici restarono impossibilitati ad arrivare a casa e si fermarono un paio di giorni da noi, la notte della nevicata uscimmo quindi a guardare questa tormenta inusuale: vento e fiocchi di neve grandi diversi centimetri, mai visti nella nostra zona!
Mentre giravamo a notte fonda a piedi per la piccola frazione, consci che tanto la mattina successiva di andare al lavoro non se ne sarebbe nemmeno parlato, vedemmo i fanali di un'auto sbandare nella curva dell'incrocio in fondo alla via e poi fermarsi.
Immagino lo stupore dell'autista che a notte fonda, alla luce dei fanali, dopo essere finito fuori strada e rimasto in bilico con una o due ruote (sinceramente non rammento) penzoloni dal muretto che delimitava il marciapiede più basso del manto stradale, ha visto tra la furia dei fiocchi grandi e numerosi agitati dal vento, quattro figure intabarrate che si muovevano verso di lui.
Io e la mia amica ci ponemmo nelle due direzioni per avvertire se fossero arrivate altre auto per mettersi al riparo e i tre maschietti tirarono nuovamente sulla strada l'auto che poté così ripartire per raggiungere casa, poco lontana del resto.
Avevamo da poco effettuato questo "salvataggio" e stavamo tornando verso casa quando un rumore inusuale ci colpì... Non ci mettemmo molto a capire che il grosso capannone della segheria e deposito di legname che si trovava in un piazzale dietro il palazzo in cui abitavamo era crollato con fragore a causa del peso della neve...
La mattina tutto bianco, trasformato in un modo impensabile per quella zona, la neve era così alta che, nel parcheggio del palazzo, in un angolo, sapevamo esserci un cinquino, quello dell'amministratore che abitava al secondo piano, il cinquino non c'era più, completamente sepolto dalla neve, si notava solo una sorta di lieve rigonfiamento in quell'angolo, una sorta di misera collinetta che si ergeva morbidamente per non più di una trentina di centimetri dal piano innevato circostante.
 
ricordo il freddo intenso che, il sabato notte, bloccò un mucchio di auto diesel a cui si gelò la paraffina nei filtri
io stesso arrivai a casa appena, a velocità minima con protezione di emergenza su radiatore per mantenere caldo il vano motore e quindi il filtro della mia uno turboD
dopo il grande freddo la domenica pomeriggio iniziò a nevicare e ne fece oltre un metro
 
Sempre se eravate già nati!!!
Ve lo chiedo perché in questi giorni del gennaio 1985 si verificò la cosiddetta "nevicata del secolo". Nella mia città, ieri e ieri l'altro (di 40 anni fa), -21° C (a proposito di anomalie climatiche... da noi la media delle minime di gennaio è intorno a qualche grado sotto lo zero!). E poi, un metro buono di neve. In città. Sulla riva del Po!

Qualche foto nell'articolo al link: https://www.liberta.it/news/cronaca...i-fa-la-nevicata-del-secolo-anche-a-piacenza/

Io, purtroppo, ero chiuso in casa con un bel gambaletto di gesso, causa incidente in moto e rottura di 3 o 4 ossicini...:( e voi? Dov'eravate?
Aggiungo una piccola nota auto biografica. Essendo il bòcia del palazzo, toccava sempre a me spalare lo scivolo. Ma, essendo ingessato, per quella volta saltai il turno!:p:roll:
Non tutto il male vien per nuocere, insomma!
 
Ero a scuola quando inizió: essendo centro omnicomprensivo mi ricordo la mega battaglia a palle di neve tra noi liceali, ITC ed ITIS. Eppoi tre giorni a casa da scuola. Abitando in una via chiusa nessuno passò a spalare la neve e ci si spostava con gli sci da fondo chi lo aveva…. E ricordo anche con piacere gli slittini sulle rampe dei box
Ps provincia di Milano
 
Milano, era nato da un mese emmezzo il nostro secondogenito...bel bambino, 3,4 kg, mamma con quantitativi importanti di latte...ma Giorgio era tutto rosso e squamoso e quindi lo portammo con il babypullman dal pediatra (usare l'auto senza saper poi dove ri- parcheggiare era escluso) che sentenziò "Crosta Lattea" e ci smistò alla clinica dermatolgica, vicina al Policlinico...la ricerca del taxi complicò la giornata sucessiva di mia moglie, che comunque riuscì a far vedere il piccolo, tornando a casa con una terapia ( non del tutto indolore, il neonato strillava come un'aquila ) consistente nell'eliminazione del latte materno per passare al latte di soia e bagni con permanganato di potassio due volte al giorno...
Francamente non mi sono divertito per niente...allora poi non si parlava di "gomme winter" quindi anche andare al lavoro era una vera avventura...da allora solo veicoli 4x4...e gomme M+S.
 
Sempre se eravate già nati!!!
Ve lo chiedo perché in questi giorni del gennaio 1985 si verificò la cosiddetta "nevicata del secolo". Nella mia città, ieri e ieri l'altro (di 40 anni fa), -21° C (a proposito di anomalie climatiche... da noi la media delle minime di gennaio è intorno a qualche grado sotto lo zero!). E poi, un metro buono di neve. In città. Sulla riva del Po!

Qualche foto nell'articolo al link: https://www.liberta.it/news/cronaca...i-fa-la-nevicata-del-secolo-anche-a-piacenza/

Io, purtroppo, ero chiuso in casa con un bel gambaletto di gesso, causa incidente in moto e rottura di 3 o 4 ossicini...:( e voi? Dov'eravate?
Io ero all'asilo, ricordo benissimo i mucchi di neve lungo le strade, a febbraio (carnevale) si camminava ancora sopra!!!

Tra l'altro a quei tempi il servizio di pulizia delle strade era fai da te e nel mio comune passava mio padrino che era assessore e avendo un'azienda agricola aveva i mezzi per sgomberare un pochino le strade...
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io ero in 4° superiore
Sono arrivato a scuola a Mestre con grosse difficoltà in autobus, per scoprire che la scuola era chiusa e che il traffico ormai era paralizzato del tutto.
ho fatto una decina di km a piedi da solo prima che mio papà riuscisse a intercettarmi per gli ultimi 5 e darmi un passaggio in macchina
Viva i cellulari!!!
Scommetto che era meglio allora lo stesso vero? Almeno in questi casi si accendeva il cervello e lo si faceva funzionare...
 
Io ero appena partito per la naja e ricordo il freddo per il semplice motivo che essendo appena arrivato eravamo gli ultimi a farsi la doccia che era in un locale a parte senza finestre e senza porte, quindi un freddo cane. Dopo un paio di giorni senza lavarmi alla fine ho dovuto farmi la doccia in ambiente quasi esterno e con l'acqua calda finita. Vi lascio immaginare le grida di noi pochi temerari (per necessità) che andavamo a farci la doccia in quelle condizioni. "Fortuna" vuole che essendo in provincia di Napoli era "meno freddo" che da noi in Veneto.
 
io stavo gia' rompendo le balle e dimostrando a chiunque quanto sono un fastidiosissimo essere malvagio, ma non mi ricordo cosa ho fatto 10 minuti fa, figurati se mi ricordo di quando ero un neonato :poke:
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CUT

Viva i cellulari!!!
Scommetto che era meglio allora lo stesso vero? Almeno in questi casi si accendeva il cervello e lo si faceva funzionare...

a me e' successo nel 1999, arrivato a scuola miracolosamente in bici ci hanno rimandati a casa perche' nella mia classe eravamo in 3, ed eravamo gia' piu' che in altre classi :p :D
 
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