Proposta 6-7 ottobre Dolomiti senza confini @Rif. Carducci/Pian di Cengia

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thecek

Guest
Salve a tutti,
vorrei sfruttare questo spazio per dare luce all'evento
DOLOMITI SENZA CONFINI, che si svolgerà nei giorni 6 e 7 ottobre, rispettivamente nei rifugi Carducci e Pian di Cengia.
Questa manifestazione, nata con l'intento di avvicinare due mondi e due culture diverse, sarà a cavallo, ed è proprio il caso di dire così, fra Veneto e Trentino.
Il rifugio Carducci e il Pian di Cengia sono separati dalla forcella Giralba e da pochi chilometri, tuttavia rappresentano le estremità di due realtà diverse.
La prima è quella veneta, vicina alle comunità bellunesi di Auronzo, mentre la seconda è quella della Pusteria.
Si nota particolarmente questa cosa dalla parlata dei gestori dei rifugi.
Al Carducci si parla dialetto bellunese, o per lo meno l'accento è quello; al Pian di Cengia invece va per la maggiore il tedesco e ladino.
La festa sarà dunque itinerante. Il primo giorno si parte al Carducci per poi scendere il giorno seguente al Pian di Cengia, dove continuare i bagordi.
Come potete vedere dalla locandina allegata, ci saranno anche degli intrattenimenti vari. Uno di questi sarà l'esibizione dei Lafayette trio, la mia band.
http://imageshack.us/a/img580/3131/rifugi.jpg

Un piccolo aneddoto. La mia partecipazione, assieme alla mia band, a questa iniziativa non è casuale, noi non abbiamo etichette, agenzie o altro.
Semplicemente, il 14/15/16 agosto, io e altri due amici, fra cui il cantante del trio, abbiamo fatto una tre giorni attorno alle tre cime, scendendo poi verso Auronzo. L'ultima notte l'abbiamo passata al Carducci, dove abbiamo conosciuto il simpatico gestore e fatto amicizia con l'intero staff. La sera, complice qualche grappino e una chitarra acustica abbandonata in un angolo, ci siamo lanciati in un'esibizione improvvisata, davanti ad un pubblico piacevolmente stupito di un così inusuale e non programmato evento. Così il giorno dopo, prima di partire, siamo stati invitati a partecipare alla festa.
Sarei ben lieto che questo invito andasse a buon segno, non tanto per la festa in se, ma per quella magnifica atmosfera che si crea in queste occasioni, data dai paesaggi, dalla compagnia, e dall'ospitalità di queste persone, ben diversa da quella più formale dei grandi rifugi-albergo-ristorante.
Che altro dire...Credo che iniziative del genere siano da incoraggiare e sostenere, e spero che altre come questa, prendano piede in altre zone.

Saluti
 

NOTA AMMINISTRATORE: gli eventi proposti sono regolati dall'articolo 7 del regolamento, prendine visione. Richiedi la compilazione del modulo informativo per chiarire: le difficoltà dell'evento, l'equipaggiamento, le capacità e l'esperienza necessaria.
Organizza e partecipa agli eventi in sicurezza, con criterio, umiltà e competenza, qualità fondamentali per praticare le attività outdoor.

Allegati

  • rifugi.jpg
    rifugi.jpg
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Veramente una bella iniziativa!
Sono piacevolmente colpito da questo tipo di eventi e, se riusciro a ritagliare un po di tempo, saro presente!
 
T

thecek

Guest
Allora, siamo tornati ieri dopo una tre giorni di fuoco. Ecco un breve resoconto.
Il vuic end è iniziato venerdì, con un concerto che si è protratto fino a tarda ora, ad una festa della birra dalle nostre parti.
Sabato mattina, dopo 2 ore di sonno, alle 6.30 eravamo già in auto; a misurina abbiamo preso la strada a pedaggio per le tre cime, con pass prenotato dal gestore del rifugio. Ci siamo sentiti delle rockstar..ahah
Poi è iniziata la sfacchinata fino al rifugio Carducci, con zaini e strumenti in spalla. La prossima volta lascio a casa la chitarra e mi porto solo l'ukulele.
Come al solito, il paesaggio e le vedute prendono a calci la stanchezza, il sonno, il mal di testa...effetto terapeutico della natura. Fra l'altro c'era un bel sole, in netto contrasto con le nuvole addensate nelle vallate a creare quell'effetto tappeto che ti separa dal resto, e che ti fa credere di essere in un altro mondo...
Arrivati al rifugio, una breve pausa e una ripulita alla buona, e primo round musicale concluso con successo verso le otto di sera.
Cena e relativa pausa post abbiocco, durante la quale altri musicisti hanno suonato (aldo de lotto, con i suoi canti autoctoni e il quartetto desueto che per l'occasione si è ristretto in un duo)
Secondo round musicale. Instancabile il pubblico che richiede altre canzoni.
Altro cambio di musicisti e ancora festa.
Terzo ed ultimo round. In condizioni pietose affrontiamo i classici brani da canzoniere, scelti al momento...il nostro repertorio era ormai esaurito da tempo.
Nottata.
Al risveglio, dopo un'ottima colazione ci avviamo verso il rifugio Pian di Cengia, dove ci aspettano per un'altra suonata.
Al contrario della giornata precedente, fa freddo e tira vento, e quando arriviamo al rifugio inizia anche a venir giù qualche pagliuzza ghiacciata.
Breve suonata, finchè il tempo ha tenuto, poi pranzo veloce e siamo corsi a casa, e il termine correre non è usato a caso.
Sfortunatamente eravamo tirati con i tempi e non abbiamo potuto rimanere nel pomeriggio. Dopo di noi dovevano esibirsi altri musicisti, forse tedeschi e avremmo voluto ascoltarli e fare un po' di festa assieme.
Un ultima sorpresa. Arrivati all'auto, questa ha deciso di non partire causa batteria scarica. Per fortuna siamo riusciti a fermare un'auto e a fare ponte con le batterie.

Che dire...
Un'esperienza fantastica. I posti già li conoscevamo, e comunque, come già detto, non deludono mai...
Avevamo l'incognita del pubblico, ma anche su questo versante siamo stati largamente ripagati. C'era molta gente, e tutti a cantare, ballare, battere le mani a tempo...a chiedere bis e ter a non finire..Credo che questo per un musicista sia il massimo.
Infine l'accoglienza che in entrambi i rifugi è stata calorosissima, soprattutto al Carducci, dove già ci conoscevano, è stato come arrivare a casa di amici che non vedevamo da tempo; e in un certo senso è stato proprio così.
Da ricordare anche i ragazzi che si esibivano con la slackline. Per chi non lo sapesse, quelli che fanno slackline sono dei pazzi scatenati, che attraversano strapiombi sospesi in equilibrio su una fune, alla quale sono assicurati con una fettuccia.
Da vedere sono spettacolari. Non so come riescano a fare cose del genere, bisogna avere un senso dell'equilibrio e sangue freddo da vendere.
Beh, che altro dire...Spero di riuscire a caricare qualche foto, appena mi arriveranno.

Saluti
 
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