- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Data: 7 luglio 2014
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Rifugio ristorante Il Lupo
Località di arrivo: Rifugio Sebastiani, dopo lungo, abbondante e variegato anello che ha toccato 8 vette over2000 + altre 2 non incluse nell'elenco ufficiale
Tempo di percorrenza: 8h 40m (soste incluse)
Chilometri: >20 km (strade sterrate incluse)
Grado di difficoltà: E (solo un tratto di discesa fuori sentiero dalla Punta Trieste lo giudico EE)
Descrizione delle difficoltà: ...il tratto di discesa dalla Punta Trieste, ossia un percorso su rocce rotte, sfasciumi e ghiaietta con a destra un "piccolo" precipizio. Per il resto assolutamente nessuna
Periodo consigliato: ogni periodo ha le sue bellezze
Segnaletica: discreta, e comunque non necessaria se non nel tratto di bosco
Dislivello in salita: boh..credo oltre 1000m. considerato il continuo saliscendi fra una vetta e l'altra
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: Il Costone (2271)
Accesso stradale: entrati a Rocca di Mezzo, venendo da Ovindoli, poco dopo un benzinaio vi e' sulla sinistra la strada asfaltata che porta ai Piani di Pezza. La strada in alcuni tratti e' molto dissestata, quindi fare attenzione. La si percorre tutta e si parcheggia l'auto nei pressi del Rifugio Ristorante il Lupo
Cime raggiunte: Costone della Cerasa, Cimata della Cerasa, Costa della Tavola, Costa Stellata, Capo di Pezza, Punta Trieste, Punta Trento, Il Costone + 2 vette non incluse nell'elenco dei 2000 ufficiali (Costa Stellata sud e Capo di Pezza occidentale)
Ora direte, ma non lavora mai quello, sempre in montagna sta..
Lavoro lavoro, e' solo che il tempo libero (2 giorni a settimana) lo dedico esclusivamente alla montagna (e non posto qui nemmeno tutte le mie escursioni).
Tornando a noi, quello di ieri e' stato un meraviglioso trekking solitario, il primo da aprile, quando andai sul Cefalone, Cima dei Monti di Bagno e Serralunga.
Lasciata la macchina presso il rifugio ristorante Il Lupo (chiuso), percorro a piedi tutta la sterrata fino all'inizio del bosco, dove comincia il sentiero che porta sulle prime vette della giornata. Terminato il limite del bosco intorno ai 1850 metri, si salgono gli ultimi 250 metri fino a raggiungere il Costone della Cerasa e, poco piu' avanti, la Cimata della Cerasa. Le due vette sono molto vicine, ricordano molto Pizzo Deta e il Pratillo.
La terza vetta, la Costa della Tavola, e' invece un po' piu' distaccata dalle altre. Superata questa, si raggiunge il Vado di Castellaneta (2088 m.), da dove inizia la ripida salita per il Capo di Pezza. Tuttavia proprio alla sinistra vi e' un'altra cime, Costa Stellata, quindi decido di puntare prima su questa per poi raggiungere in cresta Capo di Pezza.
Il panorama dalla Costa Stellata e' davvero meraviglioso, si vede bene anche una parte della Piana del Fucino. Giusto per non farmi mancare nulla decido di raggiungere anche la cima sud della Costa Stellata, non inclusa nell'elenco ufficiale del Club2000.
Superata anche la cima di Capo di Pezza, proseguo su cresta senza obbligo di sentiero fino a raggiungere la sesta cima della giornata, Punta Trieste.
La discesa da Punta Trieste e' forse l'unico punto un po' delicato di tutto il percorso da me fatto. Rocce rotte si alternano a brecciolino e a rare zolle di erba, sulla destra vi e' davvero un bel precipizio, tuttavia basta solo mantenere una distanza di sicurezza e soprattutto fare attenzione e non cadere
Dopo aver raggiunto la settima vetta, Punta Trento, riscendo alla volta del Costone. Non sento assolutamente stanchezza, anche perche' quando raggiungi un certo grado di allenamento vai su che e' una meraviglia e ti godi la montagna ancora di piu'..tuttavia ho davvero bisogno di una sosta per rifocillarmi e darmi una rinfrescata.
Il Costone, vetta piu' alta di quelle da me toccate ieri, e' raggiungibile facilmente salendo su ghiaia e roccette senza obbligo di sentiero. Dalla vetta finalmente vedo l'agognato Rifugio Sebastiani , che raggiungo facilmente "sciando" su divertenti ghiaie.
Una bella birra fresca con tanto di panino ignorante preparato dal gestore sono il giusto premio dopo questa bella cavalcata di 8 (+2) cime.
In teoria avrei davanti anche la Cimata di Puzzillo...una bella tentazione..tuttavia e' ora di riscendere verso i Piani di Pezza e ritornare quindi a casa.
Scendendo nel bosco, alternato a delle radure, raggiungo in breve tempo Valle Cerchiata e qui ho improvvisamente un flashback..riconosco le rocce e il paesaggio della mia prima salita sul Velino, con mio padre, fatta quando avevo 15 anni!
Raggiunto Capo Pezza, inizia la lunga sterrata che attraversa tutti i Piani di Pezza, un ottimo defaticante in un ambiente veramente tranquillo e silenzioso (faccio presente che durante TUTTO il percorso non ho incontrato anima viva, eccezion fatta per il gestore del rifugio Sebastiani).
Mi ricordo come da ragazzino, avendo casa a Rocca di Mezzo, venivo spesso proprio ai Piani di Pezza, sia come punto di partenza per varie escursioni che semplicemente come luogo di relax..
A meta' della sterrata mi trovo per la prima volta in vita mia ad attraversare una mandria di non meno di 150-200 mucche (!!). Sono talmente tante che non posso nemmeno aggirarle, a meno che non avessi scelto di ritornare nel bosco. Facendo quindi finta di nulla continuo sulla sterrata dei Piani di Pezza con tutte queste mucche alla mia sinistra, destra, davanti e dietro che mi guardano incuriosite, alcune infastidite, alcune sbuffanti
Fatto sta che nessuna mi ha caricato e zitto zitto ho superato l'ostacolo bovino. Magari non e' stata l'idea migliore passargli in mezzo, ma sinceramente non mi sono venute in mente altre soluzioni
Dopo un'ora raggiungo finalmente l'auto e saluto questi monti e questo ambiente cosi' familiare che mi hanno regalato l'ennesima giornata di grande montagna e serenita' interiore.
Non c'era sicuramente bisogno di questo trekking per farmi capire che io e la montagna siamo un tutt'uno.
PS
A breve il resto delle foto
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Rifugio ristorante Il Lupo
Località di arrivo: Rifugio Sebastiani, dopo lungo, abbondante e variegato anello che ha toccato 8 vette over2000 + altre 2 non incluse nell'elenco ufficiale
Tempo di percorrenza: 8h 40m (soste incluse)
Chilometri: >20 km (strade sterrate incluse)
Grado di difficoltà: E (solo un tratto di discesa fuori sentiero dalla Punta Trieste lo giudico EE)
Descrizione delle difficoltà: ...il tratto di discesa dalla Punta Trieste, ossia un percorso su rocce rotte, sfasciumi e ghiaietta con a destra un "piccolo" precipizio. Per il resto assolutamente nessuna
Periodo consigliato: ogni periodo ha le sue bellezze
Segnaletica: discreta, e comunque non necessaria se non nel tratto di bosco
Dislivello in salita: boh..credo oltre 1000m. considerato il continuo saliscendi fra una vetta e l'altra
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: Il Costone (2271)
Accesso stradale: entrati a Rocca di Mezzo, venendo da Ovindoli, poco dopo un benzinaio vi e' sulla sinistra la strada asfaltata che porta ai Piani di Pezza. La strada in alcuni tratti e' molto dissestata, quindi fare attenzione. La si percorre tutta e si parcheggia l'auto nei pressi del Rifugio Ristorante il Lupo
Cime raggiunte: Costone della Cerasa, Cimata della Cerasa, Costa della Tavola, Costa Stellata, Capo di Pezza, Punta Trieste, Punta Trento, Il Costone + 2 vette non incluse nell'elenco dei 2000 ufficiali (Costa Stellata sud e Capo di Pezza occidentale)
Ora direte, ma non lavora mai quello, sempre in montagna sta..
Lavoro lavoro, e' solo che il tempo libero (2 giorni a settimana) lo dedico esclusivamente alla montagna (e non posto qui nemmeno tutte le mie escursioni).
Tornando a noi, quello di ieri e' stato un meraviglioso trekking solitario, il primo da aprile, quando andai sul Cefalone, Cima dei Monti di Bagno e Serralunga.
Lasciata la macchina presso il rifugio ristorante Il Lupo (chiuso), percorro a piedi tutta la sterrata fino all'inizio del bosco, dove comincia il sentiero che porta sulle prime vette della giornata. Terminato il limite del bosco intorno ai 1850 metri, si salgono gli ultimi 250 metri fino a raggiungere il Costone della Cerasa e, poco piu' avanti, la Cimata della Cerasa. Le due vette sono molto vicine, ricordano molto Pizzo Deta e il Pratillo.
La terza vetta, la Costa della Tavola, e' invece un po' piu' distaccata dalle altre. Superata questa, si raggiunge il Vado di Castellaneta (2088 m.), da dove inizia la ripida salita per il Capo di Pezza. Tuttavia proprio alla sinistra vi e' un'altra cime, Costa Stellata, quindi decido di puntare prima su questa per poi raggiungere in cresta Capo di Pezza.
Il panorama dalla Costa Stellata e' davvero meraviglioso, si vede bene anche una parte della Piana del Fucino. Giusto per non farmi mancare nulla decido di raggiungere anche la cima sud della Costa Stellata, non inclusa nell'elenco ufficiale del Club2000.
Superata anche la cima di Capo di Pezza, proseguo su cresta senza obbligo di sentiero fino a raggiungere la sesta cima della giornata, Punta Trieste.
La discesa da Punta Trieste e' forse l'unico punto un po' delicato di tutto il percorso da me fatto. Rocce rotte si alternano a brecciolino e a rare zolle di erba, sulla destra vi e' davvero un bel precipizio, tuttavia basta solo mantenere una distanza di sicurezza e soprattutto fare attenzione e non cadere
Dopo aver raggiunto la settima vetta, Punta Trento, riscendo alla volta del Costone. Non sento assolutamente stanchezza, anche perche' quando raggiungi un certo grado di allenamento vai su che e' una meraviglia e ti godi la montagna ancora di piu'..tuttavia ho davvero bisogno di una sosta per rifocillarmi e darmi una rinfrescata.
Il Costone, vetta piu' alta di quelle da me toccate ieri, e' raggiungibile facilmente salendo su ghiaia e roccette senza obbligo di sentiero. Dalla vetta finalmente vedo l'agognato Rifugio Sebastiani , che raggiungo facilmente "sciando" su divertenti ghiaie.
Una bella birra fresca con tanto di panino ignorante preparato dal gestore sono il giusto premio dopo questa bella cavalcata di 8 (+2) cime.
In teoria avrei davanti anche la Cimata di Puzzillo...una bella tentazione..tuttavia e' ora di riscendere verso i Piani di Pezza e ritornare quindi a casa.
Scendendo nel bosco, alternato a delle radure, raggiungo in breve tempo Valle Cerchiata e qui ho improvvisamente un flashback..riconosco le rocce e il paesaggio della mia prima salita sul Velino, con mio padre, fatta quando avevo 15 anni!
Raggiunto Capo Pezza, inizia la lunga sterrata che attraversa tutti i Piani di Pezza, un ottimo defaticante in un ambiente veramente tranquillo e silenzioso (faccio presente che durante TUTTO il percorso non ho incontrato anima viva, eccezion fatta per il gestore del rifugio Sebastiani).
Mi ricordo come da ragazzino, avendo casa a Rocca di Mezzo, venivo spesso proprio ai Piani di Pezza, sia come punto di partenza per varie escursioni che semplicemente come luogo di relax..
A meta' della sterrata mi trovo per la prima volta in vita mia ad attraversare una mandria di non meno di 150-200 mucche (!!). Sono talmente tante che non posso nemmeno aggirarle, a meno che non avessi scelto di ritornare nel bosco. Facendo quindi finta di nulla continuo sulla sterrata dei Piani di Pezza con tutte queste mucche alla mia sinistra, destra, davanti e dietro che mi guardano incuriosite, alcune infastidite, alcune sbuffanti
Fatto sta che nessuna mi ha caricato e zitto zitto ho superato l'ostacolo bovino. Magari non e' stata l'idea migliore passargli in mezzo, ma sinceramente non mi sono venute in mente altre soluzioni
Dopo un'ora raggiungo finalmente l'auto e saluto questi monti e questo ambiente cosi' familiare che mi hanno regalato l'ennesima giornata di grande montagna e serenita' interiore.
Non c'era sicuramente bisogno di questo trekking per farmi capire che io e la montagna siamo un tutt'uno.
PS
A breve il resto delle foto
Allegati
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