a -8°C nel Parco Nazionale del Pollino...

Premessa: non sapevo dove postare questa mia piccola avventura, che non è completamente una storia di emergenza, ma una situazione un po' limite che si è risolta per il meglio (secondo me) per la preparazione fisica e psicologica...

Intro: adoro leggere racconti e diari di escursioni e adoro scrivere.
Prima di iscrivermi su avventurosamente.it ero un assiduo frequentatore di Mtb-forum.it (oltre 12500messaggi nelle sezioni tecniche...), poi abbandonato l'agonismo di Mtbike (e il lavoro di tester di componenti per un noto negozio online) per completare gli studi in ingegneria ho anche smesso di scrivere le dettagliate sintesi delle mie gare più belle. Vorrei quindi postare questa mia avventura perchè non sempre è possibile andar per boschi e quindi qualcuno, nei freddi week end invernali, potrà far viaggiare l'immaginazione...

(14-15 ottobre 2011) A voi...

Erano da prima dell'estate che volevo provare l'esperienza del trekking e sopratutto del pernottamento in solitaria, volevo confrontarmi con la natura "selvaggia" del Parco Nazionale del Pollino, volevo vedere se ero capace di vincere l'atavica paura del buoio e della solitudine notturna...(anzi diciamo che la spinta maggiore era proprio questa, il confrontarmi con me stesso :) ).
Passano le settimane, i mesi e il tarlo di questa intrigante avventura continua a rodermi sempre più in profondità, ma per una infinità di motivi non riuscivo mai a coronare il mio sogno... (prima gli esami, poi il pessimo meteo, poi un paio di inviti indeclinabili...) alla fine decido la cosa più sbagliata di tutte per ciò che riguarda questo genere di attività, ossia fisso la data a prescindere dal meteo, o meglio il meteo lo osservo su 4 o 5 siti e noto che è una vera schifezza (piggia a partire dal giovedì fino alla domenica mattina, con possibili nevicate già a 1300m e un fantastico -7°C alle 5.00 del mattino della domenica, ovviamente questo è il meteo di San Severino Lucano, che si trova a 850m s.l.m. io invece dovevo salire di altri 1000m e pernottare per 2 notti nel cuore del parco :D ).

l'itinerario che avevo programmato prevedeva di lasciare il mitico Suzukino 4x4 nel parcheggio della Sorgente Acquatremula il venerdì verso ora di pranzo, prendere la strada forestale che porta a Piano Jannace e passando dalla sorgente di "Pitt'accurc'" proseguire sul sentierino di Serra di Crispo (2053m) dare uno sguardo al parco dall'alto e ridiscendere nuovamente alla sorgente per raccogliere la legna, montare il campo, cenare e pernottare...
Il sabato avrei dovuto fare un bel giro (un po' pesante devo dire) dei 2000m del parco, (Serra di Crispo, Serra delle Ciavole passando dalla Grande porta del Pollino, Serra Dolcedorme passando dalla fonte di Acqua fredda, Monte Pollino passando per la fossa del Lupo e poi scendendo sul Piano Toscano sarei nuovamente arrivato alla Grande porta del Pollino e quindi alla sorgente di "Pitt' accurc'" ) per poi pernottare nello stesso punto della prima sera e la domenica ridiscendere la strada forestale fino ad Acquatremula.

Ok quindi, l'itinerario era pronto e alcuni punti gps li avevo già salvati, il meteo faceva schifo, ma non mi son preoccupato più di tanto, mancava lo zaino leggero e alcuni componenti... e allora mi son rivolto al forum per cercare un sacco a pelo leggerissimo e poco ingombrante (il ferrino 700 duvet woman http://www.avventurosamente.it/vb/1...cco-ferrino-lightec-700-duvet-woman-ss11.html ) e lo zaino (ferrino HL lite 45 http://www.avventurosamente.it/vb/118-zaini-marsupi/12455-zaino-ferrino-hl-lite-45-a.html ). Preparo tutto in maniera maniacale, divido l'attrezzatura in sottogruppi utilizzando le sacche in nylon e riesco ad ottenere un BAckpack di 11,2kg Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: Zaino ferrino high lab lite 45 (+ attrezzatura 72h) (con 3litri di acqua e 0.5L di latte, alla fine tutta quest'acqua risulterà inutile, ma andiamo con ordine :) )

La sera del giovedì svuoto nuovamente lo zaino e lo rifaccio per controllare di non aver scordato nulla, punto la sveglia alle 7.30 e vado a nanna, un caldo e pesante sonno mi prende, ho dormito benissimo, la mattina ero super gasato, faccio colazione con calma, vado a salutare la mia dolce metà (che mi da del MATTO :D ) e via a macinare i quasi 300km di asfalto che mi separano dal mio amato parco :)

Più risalgo il tacco, più la temperatura scende, arrivato sulla Sinnica, la temperatura è di 15°C e più mi avvicino a San Severino, più scende. Arrivato all'eliporto (una delle ultime costruzioni in cemento prima del bosco) la temperatura è di 5°C e qui iniziano i primi dubbi e i primi santi si affacciano dalle nuvole, perchè giustamente la nebbia si taglia con il coltello e l'umidità è indecente... Non dispero, il morale è molto alto, mangio il super panino che mi ero fatto fare in paese (eh si, paninazzo con crudo, mozzarella e pomodori secchi all'olio piccante sono un MUST delle mie escursioni :D ), mi metto lo zaino in spalla, chiudo l'auto, mi sistemo il poncho sulle spalle e inizio a camminare sul sentiero?! NO, nella nebbia... visibilità 5-6m, molto molto figa come cosa, era tutto ovattato, era tutto strano, poi fortunatamente il bosco si è fatto più fitto e la nebbia ha iniziato a diradarsi (la visibilità è arrivata a 30-40m), ma una specie di pioggerellina sottilissima e fredda ha iniziato a cadere, nessun problema, il poncho resiste alla grande, io son ben coperto e troppo emozionato per curarmi di qualsiasi problema!

cammina cammina lo zaino sembra non esserci, il passo che ho portato è stato bello fluido, quasi veloce, con tutto che il fango spesso si "mangiava" gli anfibi e che alcune salite erano pietrose e viscide!

la cosa più bella è stata l'impossibilità di pensare che ero da solo nel bosco, avevo talmente tanti pensieri per la testa che non riuscivo a metterne a fuoco nessuno (è stato come quando esco in barca a vela da solo o come quando mi allenavo sotto il sole di agosto per decine di km in mtbike... un senso di assoluta libertà!)

arrivato a piano jannace, la nebbia nel pratone si rifà fitta, e per fortuna che quel sentiero l'ho fatto varie volte ed è ben segnato, altrimenti avrei sbagliato strada, continuo a camminare per rientrare nel boschetto, ma poco prima mi fermo per bere e far pipì... In quel momento sento un forte scalpiccio alla mia destra, non riesco a vedere bene, ma sembra che un grosso quadrupede stia per attraversare il sentiero... e dopo qualche istante... eccolo, un fantastico cavallo color caffè passa quasi al galoppo a pochi metri da me, non nascondo di essermi leggermente spaventato, era veramente enorme e poi vederlo sbucar fuori all'ultimo momento nella nebbia è stato incredibile...

inizio a sentir freddo, mi ero fermato per 5min e mi stavo ghiacciando... ricomincio a camminare e va subito meglio, arrivo alla sorgente di "Pitt'accurc'" bevo una sorsata di acqua gelata (ma BUONISSIMA!!) e anche se il meteo è veramente pessimo e si è alzato un vento moderatamente forte e freddo, decido di prendere il sentiero per arrivare sulla vetta di Serra di Crispo (volevo capire se la nebbia e le nuvole erano basse e di passaggio o se la perturbazione era una super coperta che non sarebbe passata nel giro di poche ore...), mentre salgo per il sentierino la temperatura continua a scendere e il vento si fa sempre più forte, non arrivo all'omino di pietra di Serra di Crispo, perchè so bene che è a filo di burrone e che per arrivarci ci son alcuni scalini di roccia, la visibilità non è buona, pioviggina e il vento è forte, ho "visto abbastanza", torno alla sorgente indossando un'ulteriore felpa perchè l'umidità mi è ormai entrata nelle ossa e quando arrivano le raffiche non riesco a trattenere un brivido...
Supero di poco la sorgente, scollino nel boschetto vicino e cerco un albero/cespuglio abbastanza fitto da farmi da protezione per il vento... trovo uno spazio ideale, piatto e ben riparato, poggio lo zaino e cerco subito le pietre per il fuoco... è tutto bagnato, ogni secondo che passa mi fa avere più freddo (e qui ho avuto qualche secondo di paura, perchè ho avuto improvvisamente un forte freddo alle mani, mi son reso conto che era tutto fradicio, che non avevo un punto per poggiare l'attrezzatura al riparo dall'acqua, che il vento mi avrebbe fatto impazzire durante il montaggio della tenda ecc...).

Improvvisamente è ricomparsa la razionalità, ho sorriso, mi son "scrollato" il freddo di dosso, mi son sistemato i vestiti e ho iniziato rapidamente la costruzione del cerchio di pietre (che devo dire è venuto proprio bene!) poi raccolgo la legna e con i primi rami e rametti accendo il fuoco (con la diavolina e il cotone imbevuto), ha preso subito fuoco ed ero strafelice, ho aggiunto subito altra legna e son andato a cercarne altra... dopo aver circondato il cerchio di pietre con la legna (per farla asciugare) ho preso un grosso sasso per farne uno sgabello, a questo punto ero pronto a montare la tenda (Geler Solo http://www.avventurosamente.it/vb/119-tende-tarp-amache/12452-tenda-monoposto-gelert.html ) metto il sotto catino (bustone di plastica aperto) e lo fermo con 4 pietre, monto la tenda e metto subito dentro la stuoia, il sacco, il cuscino e alcune cose che potrebbero servirmi la notte...fatto questo torno al mio fuocherello che brucia bene e (stranamente) con poco fumo! (o forse è il nebbione freddo a non farmi notare il fumo!) comunque mi ci metto praticamente dentro :D e mi sento molto meglio, si asciugano anche un po' i vestiti e quasi completamente il poncho che riesco a piegare e riporre nella custodia!

QUALCHE FOTO... Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: trekking 14-15 ottobre... "Siberia Italica" :D (-8°C )
 
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parte II...

Sono le 18 e qualche minuto, la visibilità è quasi nulla, decido di cenare e di mettermi nel sacco al caldo (seeeee ti piacerebbe Alex... ), un fantastico risotto coop e un brodino di carne mi riportano a temperatura (e riesco anche a tessere lodi sul nuovo fornello della Providus ( http://www.avventurosamente.it/vb/1...ornello-gas-providus-fm-100-attacco-vite.html ), che senza parafiamma ha fatto il suo dovere in una manciata di minuti! così come la Spork della Ferrino in titanio che anche se mescolava il risotto e il brodo bollenti, non si arroventava!OTTIMA!)

finita la frugale, ma calda cena, trovo il coraggio di spogliarmi dei vestiti, sistemarli in maniera comoda nella tenda e indossare gli indumenti termici per la notte... spengo il fuoco (che avevo lasciato consumare pian pianino) e mi ficco nel sacco (ah si, lo zaino ferrino l'ho lasciato fuori dalla tenda dentro un super sacco per immondizia ben chiuso, tutto perfetto!).

nel sacco si sta benino, ma penso che il motivo sia che ero appena entrato... poi mi rendo conto di non avere le calze e che dove finiva la stuoia, avevo freddo (perchè comunque il sacco è sottile, non è quel materasso da 2kg in sintetico dell'esercito che è super spesso!) e allora sistemo il pantalone e sopra la felpa nella zona delle gambe (e penso anche, così durante la notte, con il calore del corpo asciugo anche i pantaloni e la felpa ;) )... va meglio e inizio a dormicchiare con il cappellino di lana e lo scalda collo di pile, ero stanco, ma sento ancora freddo, chiudo completamente il sacco fino a lasciare un forellino di 3cm di diamentro per respirare, ma fa ancora freddo... decido di aprire 2 scaldini chimici (per fortuna ne porto sempre un paio con me...).

la lunga notte nella Gelert va abbastanza bene, ok, non ho dormito come in estate, ho sentito a tratti freddo, mi son svegliato 3 o 4 volte (la peggiore alle 3.45 di mattina xkè volevo far pipì!!! ma son rimasto nel sacco perchè il termometro segnava -8°C, avrei volentieri pisciato nella borraccia per usare la pipì come una borsa dell'acqua calda, ma avevo con me solo una bottiglia da 500ml di acqua e mi serviva tenerla per la colazione, ormai avevo capito che l'altra acqua che avevo protato si era congelata all'esterno :) )

ah mi son scordato di dire che appena entrato in tenda ha iniziato a piovere sempre più forte, ad un certo punto sono andato in paranoia, perchè pensavo "e se adesso la tenda non regge? mollo tutto e corro a valle senza attrezzatura...poi torno su con il fuoristrada..." per fortuna la tenda (anche se testata con soli 1500mm di acqua ha resistito alla grande! ah la condensa era minima e non ha gocciolato sulla rete interna). Altra aggiunta, prima di mezzanotte la pioggia si è trasformata in qualcosa di più compatto, ho intuito fosse acqua neve, e poi successivamente quando mi son svegliato perchè dovevo far pipì ho avuto la sensazione che stesse nevicando, ma nel dormiveglia ho pensato quasi di sognare (ah inutile dire che ad ogni interruzione del sonno, qualche santo cadeva dal letto :D )

arrivano le 6.30 (finalmente!) apro un filo la tenda e con la frontale mi rendo conto che fuori è tutto imbiancato, CHE SPETTACOLO!!! fa un freddo boia, il vento non si è per nulla calmato e le folate sono bianche di cristalli di neve (avrei voluto avere la video camera, era eccezionale!)
aspetto per circa 1h nel sacco sorridendo per la piccola impresa che avevo compiuto e ragionando sul da farsi, mi rendo conto di non avere l'attrezzatura giusta per questa situazione e decido di tornare a casa (a malincuore, perchè ad avere una tenda più grande che permettesse di cambiarsi all'interno e un sacco più caldo, avrei fatto anche il secondo pernottamento, magari riducendo l'anello del sabato... anzi, in realtà se non avesse piovuto, e avesse fatto solo freddo, probabilmente avrei affrontato anche il secondo pernottamento, dormendo completamente vestito!) stavo ancora pensando, quando sento dei rumori, come dei passi abbastanza leggeri, ma comunque udibili per via del crepitio della neve... apro pian piano la tenda, c'è nebbia, ma abbastanza luce per vedere ad una 20ina di metri, all'inizio non riesco a vedere niente, poi con la coda dell'occhio vedo un animale (no ragazzi, non era un lupo affamato...tutt'altro..) era qualcosa di simile ad un cerbiatto/capriolo (di questi animali non me ne intendo,mi piacerebbe sapere cosa fosse! e comunque è stato un fulmine, appena ho fatto per spostarmi un pochino per vedere meglio,ho fatto rumore ed è sparito!! :( )

Esco dal sacco e come un contorsionista mi vesto nella tenda, senza però togliermi il completo termico, mi seggo sul bordo, calzo gli anfibi e inizio a chiudere l'attrezzatura, mentre chiudo il sacco a pelo, inizio a crepar di freddo, tremo, e dopo poco mi fanno male le mani (al punto che non riuscivo a tirar via i picchetti dalla terra!). infilo i guanti di cuoio foderati di pile e finisco il lavoro (ovviamente ho cercato di infilare tutta l'attrezzatura nel modo migliore possibile, ma sapendo di non dover affrontare un altro giorno di trekking, alcune cose le semplicemete inserite nello zaino senza ordine).

Chiuso tutto, mi metto lo zaino in spalla e giù sulla strada del ritorno, felice di avercela fatta, sgranocchio una barra di cioccolata bianca nocciolata (e mi sento l'uomo più felice del pianeta), la temperatura è d -3°C (il che mi fa supporre che durante la notte sia scesa oltre i -8°C che ho letto alle 3.45 di mattina). Le sorprese non sono finite perchè ripassando da piano jannace, proprio dove il giorno prima il cavallo mi aveva tagliato la strada, vedo una scena BELLISSIMA! arriva una volata di vento che sposta un banco di nebbia e ho il tempo di vedere 2 cavalli e un puledro che brucano l'erba, l'immagine dura pochi secondi e poi la nebbia nasconde nuovamente tutto, come un sipario... (avrei voluto avere la reflex, ma fa troppo freddo anche per cercare sotto i vari strati di indumenti il cellulare!).

Continua la discesa, la temperatura sale un po' il vento nel bosco si sente meno e io ho ripreso temperatura e a passo svelto polverizzo i km che mi separano dalla macchina :)

finisce qui la mia avventura, andandomene, il mio sguardo vola verso le nere e nuvolose montagne, son felice quanto triste, è stata una fantastica avventura che mi è servita moltissimo e della quale farò tesoro. Non credo di essere stato in pericolo neanche per 1 secondo, sicuramente non è stata un'esperienza 100% di piacere, ma sono convinto che mi è servita. (come dicevo all'inizio il fattore psicologico è stato determinante, la sera appena arrivato al campo e la mattina sono stati i momenti peggiori per il freddo e il meteo, in entrambi i casi la mia parte razionale, le tante letture fatte qui sul forum e le passate esperienze mi hanno permesso di non dare di matto e fare operazioni utili al mio benessere.) REGOLA N1. mai farsi prendere dal panico. ;)


alex
 
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Bellissima avventura e raccontata molto bene, bravo Offroadisnotracrime! :)

Il Pollino può essere una montagna difficile già in questa stagione, e con condizioni meteo così avverse, poi! Meno male che sei esperto e ben allenato. Ma credo che la bellissima esperienza abbia compensato le difficoltà che hai dovuto affrontare.

P.s. L'animale che hai visto fuori alla tenda era probabilmente un capriolo autoctono dell'Orsomarso. Una volta era rarissimo, quasi estinto, ma il suo areale sul Pollino sembra si sia esteso abbastanza negli ultimi anni.
 
Grazie Antonello!
Si, verissimo! il Pollino può risultare veramente tosto, e in tante escursioni fatte, questa è stata quella con le condizioni peggiori!

(ribadisco che se avesse fatto solo freddo, ma fosse stato tutto asciutto, avrei avuto meno problemi!)

ho cercato le foto del Capriolo dell'Orsomarso, e penso proprio che sia lui :D un giovane esemplare di Capriolo! Che bello!!
 
REGOLA N1. mai farsi prendere dal panico. ;)

alex

Scorso anno,altopiano centrale...in Islanda. Dopo 90 km di sterrato(ero in bici) mi ero perso. Tutto intorno a me deserto subartico.
Stava facendo notte e il tutto lasciava intendere un temporale iceland style in arrivo. Due secondi di panico,faccio un grosso respiro e cerco di razionalizzare. Pianto la tenda qui,non cerco di ritrovare la strada(?) con il buio e aspettiamo domani mattina.
Dopo la notte,dopo il temporale,la mattina era splendida. Con più calma ho scoperto di essere solo più in la nella pista. Avevo fatto più km,ma la pista era giusta. Tè con acqua di torrente glaciale e su in bici verso la N1.

questo per dirti che hai perfettamente ragione. Se uno riesce a mantenere la calma,il più è fatto.

P.S.
Escludendo una notte passata in giardino,davanti casa,per testare il materiale,ho praticato il mio primo campeggio in Islanda :biggrin:
 
Grazie per la bella e dettagliata cronaca:)
Sei pregato di fare una nuova escursione e quindi un nuovo racconto al piu' presto!
 
Grazie per la bella e dettagliata cronaca:)
Sei pregato di fare una nuova escursione e quindi un nuovo racconto al piu' presto!

:D scommetto qualcosa di ancora più estremo per allietare le vostre letture! :biggrin::biggrin: ahahaha comunque spero a fine mese di bissare in condizioni migliori ;)


Bella ed utile esperienza...

grazie!!

Bellissima esperienza, dev'essere stata. :si:

PS Bel fuoco. Altro che cerchio di pietre, è un muretto a secco salentino. :D

si, confermo che è stata bellissima, anche se tosta!

ps: si, ma ho sempre fatto il cerchio in questo modo, è molto più sicuro in caso di vento e ci si può avvicinare molto perchè il calore arriva attraverso le pietre.


Spostiamoci un pochino piu' a nord: secondo me causa freddo ha provato ad alzare un trullo:)

ahahahaha

Alberobello Survival... :D

PS Scusate l'OT

PPS Meno OT, il mio desiderio, ora, di avere un piccolo termometro digitale con sonda
da portare in escursione. Non solo per giocare col sacco a pelo, anche per testare il meteo.


Alberobello extreme :D

io ho un semplice termometro preso dalla decatlon (è integrato con un fischietto-bussola-lente) molto comodo!


Bello *-* complimenti!

Un solo consiglio: metti il fuoco un pò più lontano dalla tenda, non si sa mai :)

grazie :D

si ok è vicino, ma il vento portava esattamente nella direzione opposta, poi comunque l'umidità era altissima e il telo della tenda era super bagnato. Normalmente il fuoco (anche per una questione di odore) lo faccio più lontano rispetto alla zona della tenda (almeno 3 metri)
 
Premessa: non sapevo dove postare questa mia piccola avventura, che non è completamente una storia di emergenza, ma una situazione un po' limite che si è risolta per il meglio (secondo me) per la preparazione fisica e psicologica...

Intro: adoro leggere racconti e diari di escursioni e adoro scrivere.
Prima di iscrivermi su avventurosamente.it ero un assiduo frequentatore di Mtb-forum.it (oltre 12500messaggi nelle sezioni tecniche...), poi abbandonato l'agonismo di Mtbike (e il lavoro di tester di componenti per un noto negozio online) per completare gli studi in ingegneria ho anche smesso di scrivere le dettagliate sintesi delle mie gare più belle. Vorrei quindi postare questa mia avventura perchè non sempre è possibile andar per boschi e quindi qualcuno, nei freddi week end invernali, potrà far viaggiare l'immaginazione...

(14-15 ottobre 2011) A voi...

Erano da prima dell'estate che volevo provare l'esperienza del trekking e sopratutto del pernottamento in solitaria, volevo confrontarmi con la natura "selvaggia" del Parco Nazionale del Pollino, volevo vedere se ero capace di vincere l'atavica paura del buoio e della solitudine notturna...(anzi diciamo che la spinta maggiore era proprio questa, il confrontarmi con me stesso :) ).
Passano le settimane, i mesi e il tarlo di questa intrigante avventura continua a rodermi sempre più in profondità, ma per una infinità di motivi non riuscivo mai a coronare il mio sogno... (prima gli esami, poi il pessimo meteo, poi un paio di inviti indeclinabili...) alla fine decido la cosa più sbagliata di tutte per ciò che riguarda questo genere di attività, ossia fisso la data a prescindere dal meteo, o meglio il meteo lo osservo su 4 o 5 siti e noto che è una vera schifezza (piggia a partire dal giovedì fino alla domenica mattina, con possibili nevicate già a 1300m e un fantastico -7°C alle 5.00 del mattino della domenica, ovviamente questo è il meteo di San Severino Lucano, che si trova a 850m s.l.m. io invece dovevo salire di altri 1000m e pernottare per 2 notti nel cuore del parco :D ).

l'itinerario che avevo programmato prevedeva di lasciare il mitico Suzukino 4x4 nel parcheggio della Sorgente Acquatremula il venerdì verso ora di pranzo, prendere la strada forestale che porta a Piano Jannace e passando dalla sorgente di "Pitt'accurc'" proseguire sul sentierino di Serra di Crispo (2053m) dare uno sguardo al parco dall'alto e ridiscendere nuovamente alla sorgente per raccogliere la legna, montare il campo, cenare e pernottare...
Il sabato avrei dovuto fare un bel giro (un po' pesante devo dire) dei 2000m del parco, (Serra di Crispo, Serra delle Ciavole passando dalla Grande porta del Pollino, Serra Dolcedorme passando dalla fonte di Acqua fredda, Monte Pollino passando per la fossa del Lupo e poi scendendo sul Piano Toscano sarei nuovamente arrivato alla Grande porta del Pollino e quindi alla sorgente di "Pitt' accurc'" ) per poi pernottare nello stesso punto della prima sera e la domenica ridiscendere la strada forestale fino ad Acquatremula.

Ok quindi, l'itinerario era pronto e alcuni punti gps li avevo già salvati, il meteo faceva schifo, ma non mi son preoccupato più di tanto, mancava lo zaino leggero e alcuni componenti... e allora mi son rivolto al forum per cercare un sacco a pelo leggerissimo e poco ingombrante (il ferrino 700 duvet woman http://www.avventurosamente.it/vb/1...cco-ferrino-lightec-700-duvet-woman-ss11.html ) e lo zaino (ferrino HL lite 45 http://www.avventurosamente.it/vb/118-zaini-marsupi/12455-zaino-ferrino-hl-lite-45-a.html ). Preparo tutto in maniera maniacale, divido l'attrezzatura in sottogruppi utilizzando le sacche in nylon e riesco ad ottenere un BAckpack di 11,2kg Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: Zaino ferrino high lab lite 45 (+ attrezzatura 72h) (con 3litri di acqua e 0.5L di latte, alla fine tutta quest'acqua risulterà inutile, ma andiamo con ordine :) )

La sera del giovedì svuoto nuovamente lo zaino e lo rifaccio per controllare di non aver scordato nulla, punto la sveglia alle 7.30 e vado a nanna, un caldo e pesante sonno mi prende, ho dormito benissimo, la mattina ero super gasato, faccio colazione con calma, vado a salutare la mia dolce metà (che mi da del MATTO :D ) e via a macinare i quasi 300km di asfalto che mi separano dal mio amato parco :)

Più risalgo il tacco, più la temperatura scende, arrivato sulla Sinnica, la temperatura è di 15°C e più mi avvicino a San Severino, più scende. Arrivato all'eliporto (una delle ultime costruzioni in cemento prima del bosco) la temperatura è di 5°C e qui iniziano i primi dubbi e i primi santi si affacciano dalle nuvole, perchè giustamente la nebbia si taglia con il coltello e l'umidità è indecente... Non dispero, il morale è molto alto, mangio il super panino che mi ero fatto fare in paese (eh si, paninazzo con crudo, mozzarella e pomodori secchi all'olio piccante sono un MUST delle mie escursioni :D ), mi metto lo zaino in spalla, chiudo l'auto, mi sistemo il poncho sulle spalle e inizio a camminare sul sentiero?! NO, nella nebbia... visibilità 5-6m, molto molto figa come cosa, era tutto ovattato, era tutto strano, poi fortunatamente il bosco si è fatto più fitto e la nebbia ha iniziato a diradarsi (la visibilità è arrivata a 30-40m), ma una specie di pioggerellina sottilissima e fredda ha iniziato a cadere, nessun problema, il poncho resiste alla grande, io son ben coperto e troppo emozionato per curarmi di qualsiasi problema!

cammina cammina lo zaino sembra non esserci, il passo che ho portato è stato bello fluido, quasi veloce, con tutto che il fango spesso si "mangiava" gli anfibi e che alcune salite erano pietrose e viscide!

la cosa più bella è stata l'impossibilità di pensare che ero da solo nel bosco, avevo talmente tanti pensieri per la testa che non riuscivo a metterne a fuoco nessuno (è stato come quando esco in barca a vela da solo o come quando mi allenavo sotto il sole di agosto per decine di km in mtbike... un senso di assoluta libertà!)

arrivato a piano jannace, la nebbia nel pratone si rifà fitta, e per fortuna che quel sentiero l'ho fatto varie volte ed è ben segnato, altrimenti avrei sbagliato strada, continuo a camminare per rientrare nel boschetto, ma poco prima mi fermo per bere e far pipì... In quel momento sento un forte scalpiccio alla mia destra, non riesco a vedere bene, ma sembra che un grosso quadrupede stia per attraversare il sentiero... e dopo qualche istante... eccolo, un fantastico cavallo color caffè passa quasi al galoppo a pochi metri da me, non nascondo di essermi leggermente spaventato, era veramente enorme e poi vederlo sbucar fuori all'ultimo momento nella nebbia è stato incredibile...

inizio a sentir freddo, mi ero fermato per 5min e mi stavo ghiacciando... ricomincio a camminare e va subito meglio, arrivo alla sorgente di "Pitt'accurc'" bevo una sorsata di acqua gelata (ma BUONISSIMA!!) e anche se il meteo è veramente pessimo e si è alzato un vento moderatamente forte e freddo, decido di prendere il sentiero per arrivare sulla vetta di Serra di Crispo (volevo capire se la nebbia e le nuvole erano basse e di passaggio o se la perturbazione era una super coperta che non sarebbe passata nel giro di poche ore...), mentre salgo per il sentierino la temperatura continua a scendere e il vento si fa sempre più forte, non arrivo all'omino di pietra di Serra di Crispo, perchè so bene che è a filo di burrone e che per arrivarci ci son alcuni scalini di roccia, la visibilità non è buona, pioviggina e il vento è forte, ho "visto abbastanza", torno alla sorgente indossando un'ulteriore felpa perchè l'umidità mi è ormai entrata nelle ossa e quando arrivano le raffiche non riesco a trattenere un brivido...
Supero di poco la sorgente, scollino nel boschetto vicino e cerco un albero/cespuglio abbastanza fitto da farmi da protezione per il vento... trovo uno spazio ideale, piatto e ben riparato, poggio lo zaino e cerco subito le pietre per il fuoco... è tutto bagnato, ogni secondo che passa mi fa avere più freddo (e qui ho avuto qualche secondo di paura, perchè ho avuto improvvisamente un forte freddo alle mani, mi son reso conto che era tutto fradicio, che non avevo un punto per poggiare l'attrezzatura al riparo dall'acqua, che il vento mi avrebbe fatto impazzire durante il montaggio della tenda ecc...).

Improvvisamente è ricomparsa la razionalità, ho sorriso, mi son "scrollato" il freddo di dosso, mi son sistemato i vestiti e ho iniziato rapidamente la costruzione del cerchio di pietre (che devo dire è venuto proprio bene!) poi raccolgo la legna e con i primi rami e rametti accendo il fuoco (con la diavolina e il cotone imbevuto), ha preso subito fuoco ed ero strafelice, ho aggiunto subito altra legna e son andato a cercarne altra... dopo aver circondato il cerchio di pietre con la legna (per farla asciugare) ho preso un grosso sasso per farne uno sgabello, a questo punto ero pronto a montare la tenda (Geler Solo http://www.avventurosamente.it/vb/119-tende-tarp-amache/12452-tenda-monoposto-gelert.html ) metto il sotto catino (bustone di plastica aperto) e lo fermo con 4 pietre, monto la tenda e metto subito dentro la stuoia, il sacco, il cuscino e alcune cose che potrebbero servirmi la notte...fatto questo torno al mio fuocherello che brucia bene e (stranamente) con poco fumo! (o forse è il nebbione freddo a non farmi notare il fumo!) comunque mi ci metto praticamente dentro :D e mi sento molto meglio, si asciugano anche un po' i vestiti e quasi completamente il poncho che riesco a piegare e riporre nella custodia!

QUALCHE FOTO... Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: trekking 14-15 ottobre... "Siberia Italica" :D (-8°C )


Bel racconto, io sarei stato almeno 2-3 giorni.
Adesso che abbiamo uno zaino e un saccoapelo uguali, ti invito quest'inverno in Sila, ti farò provare i -20!!!
ciao
Francesco
 
Bel racconto, io sarei stato almeno 2-3 giorni.
Adesso che abbiamo uno zaino e un saccoapelo uguali, ti invito quest'inverno in Sila, ti farò provare i -20!!!
ciao
Francesco

ahahah Ciao Francesco, ah lo zaino l'hai preso alla fine? :D

i -20°C con il sacco attuale sono IMPOSSIBILI a meno che non mi porto dietro una coperta e una super giacca a vento, ma a questo punto il discorso peso e ingombro va a farsi friggere :)

quindi nel caso prenderei un sacco diverso, come un ferrino diablo 1000 :lol:

a meno che non andiamo in rifugio!
 
ahahah Ciao Francesco, ah lo zaino l'hai preso alla fine? :D

i -20°C con il sacco attuale sono IMPOSSIBILI a meno che non mi porto dietro una coperta e una super giacca a vento, ma a questo punto il discorso peso e ingombro va a farsi friggere :)

quindi nel caso prenderei un sacco diverso, come un ferrino diablo 1000 :lol:

a meno che non andiamo in rifugio!

Te ne do uno mio e ci metti dentro il tuo!
Come faccio io, anche se mi porto quasi due chili di sacchi! :woot:
 
Offroadisnotacrime,

grazie per aver condiviso con noi la tua emozionante esperienza!!


Bel racconto, io sarei stato almeno 2-3 giorni.
Adesso che abbiamo uno zaino e un saccoapelo uguali, ti invito quest'inverno in Sila, ti farò provare i -20!!!
ciao
Francesco

scusami spinnmode,

ma affronti i -20 con il Sacco Ferrino LIGHTEC 700 DUVET WOMAN ss11???
 
grazie :D

si ok è vicino, ma il vento portava esattamente nella direzione opposta, poi comunque l'umidità era altissima e il telo della tenda era super bagnato. Normalmente il fuoco (anche per una questione di odore) lo faccio più lontano rispetto alla zona della tenda (almeno 3 metri)

Immagino che in quella situazione di umidità l'ultima preoccupazione sia il fuoco :) e hai ragione!
Più che altro era per non ritrovarsi un fastidioso buchino sul telo, con conseguente infiltrazione d'acqua. Lo dico perchè anche io ero convinto che con la pioggia la mia tenda non si sarebbe mai bucata, e invece.....
 
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