Premessa: non sapevo dove postare questa mia piccola avventura, che non è completamente una storia di emergenza, ma una situazione un po' limite che si è risolta per il meglio (secondo me) per la preparazione fisica e psicologica...
Intro: adoro leggere racconti e diari di escursioni e adoro scrivere.
Prima di iscrivermi su avventurosamente.it ero un assiduo frequentatore di Mtb-forum.it (oltre 12500messaggi nelle sezioni tecniche...), poi abbandonato l'agonismo di Mtbike (e il lavoro di tester di componenti per un noto negozio online) per completare gli studi in ingegneria ho anche smesso di scrivere le dettagliate sintesi delle mie gare più belle. Vorrei quindi postare questa mia avventura perchè non sempre è possibile andar per boschi e quindi qualcuno, nei freddi week end invernali, potrà far viaggiare l'immaginazione...
(14-15 ottobre 2011) A voi...
Erano da prima dell'estate che volevo provare l'esperienza del trekking e sopratutto del pernottamento in solitaria, volevo confrontarmi con la natura "selvaggia" del Parco Nazionale del Pollino, volevo vedere se ero capace di vincere l'atavica paura del buoio e della solitudine notturna...(anzi diciamo che la spinta maggiore era proprio questa, il confrontarmi con me stesso ).
Passano le settimane, i mesi e il tarlo di questa intrigante avventura continua a rodermi sempre più in profondità, ma per una infinità di motivi non riuscivo mai a coronare il mio sogno... (prima gli esami, poi il pessimo meteo, poi un paio di inviti indeclinabili...) alla fine decido la cosa più sbagliata di tutte per ciò che riguarda questo genere di attività, ossia fisso la data a prescindere dal meteo, o meglio il meteo lo osservo su 4 o 5 siti e noto che è una vera schifezza (piggia a partire dal giovedì fino alla domenica mattina, con possibili nevicate già a 1300m e un fantastico -7°C alle 5.00 del mattino della domenica, ovviamente questo è il meteo di San Severino Lucano, che si trova a 850m s.l.m. io invece dovevo salire di altri 1000m e pernottare per 2 notti nel cuore del parco ).
l'itinerario che avevo programmato prevedeva di lasciare il mitico Suzukino 4x4 nel parcheggio della Sorgente Acquatremula il venerdì verso ora di pranzo, prendere la strada forestale che porta a Piano Jannace e passando dalla sorgente di "Pitt'accurc'" proseguire sul sentierino di Serra di Crispo (2053m) dare uno sguardo al parco dall'alto e ridiscendere nuovamente alla sorgente per raccogliere la legna, montare il campo, cenare e pernottare...
Il sabato avrei dovuto fare un bel giro (un po' pesante devo dire) dei 2000m del parco, (Serra di Crispo, Serra delle Ciavole passando dalla Grande porta del Pollino, Serra Dolcedorme passando dalla fonte di Acqua fredda, Monte Pollino passando per la fossa del Lupo e poi scendendo sul Piano Toscano sarei nuovamente arrivato alla Grande porta del Pollino e quindi alla sorgente di "Pitt' accurc'" ) per poi pernottare nello stesso punto della prima sera e la domenica ridiscendere la strada forestale fino ad Acquatremula.
Ok quindi, l'itinerario era pronto e alcuni punti gps li avevo già salvati, il meteo faceva schifo, ma non mi son preoccupato più di tanto, mancava lo zaino leggero e alcuni componenti... e allora mi son rivolto al forum per cercare un sacco a pelo leggerissimo e poco ingombrante (il ferrino 700 duvet woman http://www.avventurosamente.it/vb/1...cco-ferrino-lightec-700-duvet-woman-ss11.html ) e lo zaino (ferrino HL lite 45 http://www.avventurosamente.it/vb/118-zaini-marsupi/12455-zaino-ferrino-hl-lite-45-a.html ). Preparo tutto in maniera maniacale, divido l'attrezzatura in sottogruppi utilizzando le sacche in nylon e riesco ad ottenere un BAckpack di 11,2kg Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: Zaino ferrino high lab lite 45 (+ attrezzatura 72h) (con 3litri di acqua e 0.5L di latte, alla fine tutta quest'acqua risulterà inutile, ma andiamo con ordine )
La sera del giovedì svuoto nuovamente lo zaino e lo rifaccio per controllare di non aver scordato nulla, punto la sveglia alle 7.30 e vado a nanna, un caldo e pesante sonno mi prende, ho dormito benissimo, la mattina ero super gasato, faccio colazione con calma, vado a salutare la mia dolce metà (che mi da del MATTO ) e via a macinare i quasi 300km di asfalto che mi separano dal mio amato parco
Più risalgo il tacco, più la temperatura scende, arrivato sulla Sinnica, la temperatura è di 15°C e più mi avvicino a San Severino, più scende. Arrivato all'eliporto (una delle ultime costruzioni in cemento prima del bosco) la temperatura è di 5°C e qui iniziano i primi dubbi e i primi santi si affacciano dalle nuvole, perchè giustamente la nebbia si taglia con il coltello e l'umidità è indecente... Non dispero, il morale è molto alto, mangio il super panino che mi ero fatto fare in paese (eh si, paninazzo con crudo, mozzarella e pomodori secchi all'olio piccante sono un MUST delle mie escursioni ), mi metto lo zaino in spalla, chiudo l'auto, mi sistemo il poncho sulle spalle e inizio a camminare sul sentiero?! NO, nella nebbia... visibilità 5-6m, molto molto figa come cosa, era tutto ovattato, era tutto strano, poi fortunatamente il bosco si è fatto più fitto e la nebbia ha iniziato a diradarsi (la visibilità è arrivata a 30-40m), ma una specie di pioggerellina sottilissima e fredda ha iniziato a cadere, nessun problema, il poncho resiste alla grande, io son ben coperto e troppo emozionato per curarmi di qualsiasi problema!
cammina cammina lo zaino sembra non esserci, il passo che ho portato è stato bello fluido, quasi veloce, con tutto che il fango spesso si "mangiava" gli anfibi e che alcune salite erano pietrose e viscide!
la cosa più bella è stata l'impossibilità di pensare che ero da solo nel bosco, avevo talmente tanti pensieri per la testa che non riuscivo a metterne a fuoco nessuno (è stato come quando esco in barca a vela da solo o come quando mi allenavo sotto il sole di agosto per decine di km in mtbike... un senso di assoluta libertà!)
arrivato a piano jannace, la nebbia nel pratone si rifà fitta, e per fortuna che quel sentiero l'ho fatto varie volte ed è ben segnato, altrimenti avrei sbagliato strada, continuo a camminare per rientrare nel boschetto, ma poco prima mi fermo per bere e far pipì... In quel momento sento un forte scalpiccio alla mia destra, non riesco a vedere bene, ma sembra che un grosso quadrupede stia per attraversare il sentiero... e dopo qualche istante... eccolo, un fantastico cavallo color caffè passa quasi al galoppo a pochi metri da me, non nascondo di essermi leggermente spaventato, era veramente enorme e poi vederlo sbucar fuori all'ultimo momento nella nebbia è stato incredibile...
inizio a sentir freddo, mi ero fermato per 5min e mi stavo ghiacciando... ricomincio a camminare e va subito meglio, arrivo alla sorgente di "Pitt'accurc'" bevo una sorsata di acqua gelata (ma BUONISSIMA!!) e anche se il meteo è veramente pessimo e si è alzato un vento moderatamente forte e freddo, decido di prendere il sentiero per arrivare sulla vetta di Serra di Crispo (volevo capire se la nebbia e le nuvole erano basse e di passaggio o se la perturbazione era una super coperta che non sarebbe passata nel giro di poche ore...), mentre salgo per il sentierino la temperatura continua a scendere e il vento si fa sempre più forte, non arrivo all'omino di pietra di Serra di Crispo, perchè so bene che è a filo di burrone e che per arrivarci ci son alcuni scalini di roccia, la visibilità non è buona, pioviggina e il vento è forte, ho "visto abbastanza", torno alla sorgente indossando un'ulteriore felpa perchè l'umidità mi è ormai entrata nelle ossa e quando arrivano le raffiche non riesco a trattenere un brivido...
Supero di poco la sorgente, scollino nel boschetto vicino e cerco un albero/cespuglio abbastanza fitto da farmi da protezione per il vento... trovo uno spazio ideale, piatto e ben riparato, poggio lo zaino e cerco subito le pietre per il fuoco... è tutto bagnato, ogni secondo che passa mi fa avere più freddo (e qui ho avuto qualche secondo di paura, perchè ho avuto improvvisamente un forte freddo alle mani, mi son reso conto che era tutto fradicio, che non avevo un punto per poggiare l'attrezzatura al riparo dall'acqua, che il vento mi avrebbe fatto impazzire durante il montaggio della tenda ecc...).
Improvvisamente è ricomparsa la razionalità, ho sorriso, mi son "scrollato" il freddo di dosso, mi son sistemato i vestiti e ho iniziato rapidamente la costruzione del cerchio di pietre (che devo dire è venuto proprio bene!) poi raccolgo la legna e con i primi rami e rametti accendo il fuoco (con la diavolina e il cotone imbevuto), ha preso subito fuoco ed ero strafelice, ho aggiunto subito altra legna e son andato a cercarne altra... dopo aver circondato il cerchio di pietre con la legna (per farla asciugare) ho preso un grosso sasso per farne uno sgabello, a questo punto ero pronto a montare la tenda (Geler Solo http://www.avventurosamente.it/vb/119-tende-tarp-amache/12452-tenda-monoposto-gelert.html ) metto il sotto catino (bustone di plastica aperto) e lo fermo con 4 pietre, monto la tenda e metto subito dentro la stuoia, il sacco, il cuscino e alcune cose che potrebbero servirmi la notte...fatto questo torno al mio fuocherello che brucia bene e (stranamente) con poco fumo! (o forse è il nebbione freddo a non farmi notare il fumo!) comunque mi ci metto praticamente dentro e mi sento molto meglio, si asciugano anche un po' i vestiti e quasi completamente il poncho che riesco a piegare e riporre nella custodia!
QUALCHE FOTO... Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: trekking 14-15 ottobre... "Siberia Italica" (-8°C )
Intro: adoro leggere racconti e diari di escursioni e adoro scrivere.
Prima di iscrivermi su avventurosamente.it ero un assiduo frequentatore di Mtb-forum.it (oltre 12500messaggi nelle sezioni tecniche...), poi abbandonato l'agonismo di Mtbike (e il lavoro di tester di componenti per un noto negozio online) per completare gli studi in ingegneria ho anche smesso di scrivere le dettagliate sintesi delle mie gare più belle. Vorrei quindi postare questa mia avventura perchè non sempre è possibile andar per boschi e quindi qualcuno, nei freddi week end invernali, potrà far viaggiare l'immaginazione...
(14-15 ottobre 2011) A voi...
Erano da prima dell'estate che volevo provare l'esperienza del trekking e sopratutto del pernottamento in solitaria, volevo confrontarmi con la natura "selvaggia" del Parco Nazionale del Pollino, volevo vedere se ero capace di vincere l'atavica paura del buoio e della solitudine notturna...(anzi diciamo che la spinta maggiore era proprio questa, il confrontarmi con me stesso ).
Passano le settimane, i mesi e il tarlo di questa intrigante avventura continua a rodermi sempre più in profondità, ma per una infinità di motivi non riuscivo mai a coronare il mio sogno... (prima gli esami, poi il pessimo meteo, poi un paio di inviti indeclinabili...) alla fine decido la cosa più sbagliata di tutte per ciò che riguarda questo genere di attività, ossia fisso la data a prescindere dal meteo, o meglio il meteo lo osservo su 4 o 5 siti e noto che è una vera schifezza (piggia a partire dal giovedì fino alla domenica mattina, con possibili nevicate già a 1300m e un fantastico -7°C alle 5.00 del mattino della domenica, ovviamente questo è il meteo di San Severino Lucano, che si trova a 850m s.l.m. io invece dovevo salire di altri 1000m e pernottare per 2 notti nel cuore del parco ).
l'itinerario che avevo programmato prevedeva di lasciare il mitico Suzukino 4x4 nel parcheggio della Sorgente Acquatremula il venerdì verso ora di pranzo, prendere la strada forestale che porta a Piano Jannace e passando dalla sorgente di "Pitt'accurc'" proseguire sul sentierino di Serra di Crispo (2053m) dare uno sguardo al parco dall'alto e ridiscendere nuovamente alla sorgente per raccogliere la legna, montare il campo, cenare e pernottare...
Il sabato avrei dovuto fare un bel giro (un po' pesante devo dire) dei 2000m del parco, (Serra di Crispo, Serra delle Ciavole passando dalla Grande porta del Pollino, Serra Dolcedorme passando dalla fonte di Acqua fredda, Monte Pollino passando per la fossa del Lupo e poi scendendo sul Piano Toscano sarei nuovamente arrivato alla Grande porta del Pollino e quindi alla sorgente di "Pitt' accurc'" ) per poi pernottare nello stesso punto della prima sera e la domenica ridiscendere la strada forestale fino ad Acquatremula.
Ok quindi, l'itinerario era pronto e alcuni punti gps li avevo già salvati, il meteo faceva schifo, ma non mi son preoccupato più di tanto, mancava lo zaino leggero e alcuni componenti... e allora mi son rivolto al forum per cercare un sacco a pelo leggerissimo e poco ingombrante (il ferrino 700 duvet woman http://www.avventurosamente.it/vb/1...cco-ferrino-lightec-700-duvet-woman-ss11.html ) e lo zaino (ferrino HL lite 45 http://www.avventurosamente.it/vb/118-zaini-marsupi/12455-zaino-ferrino-hl-lite-45-a.html ). Preparo tutto in maniera maniacale, divido l'attrezzatura in sottogruppi utilizzando le sacche in nylon e riesco ad ottenere un BAckpack di 11,2kg Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: Zaino ferrino high lab lite 45 (+ attrezzatura 72h) (con 3litri di acqua e 0.5L di latte, alla fine tutta quest'acqua risulterà inutile, ma andiamo con ordine )
La sera del giovedì svuoto nuovamente lo zaino e lo rifaccio per controllare di non aver scordato nulla, punto la sveglia alle 7.30 e vado a nanna, un caldo e pesante sonno mi prende, ho dormito benissimo, la mattina ero super gasato, faccio colazione con calma, vado a salutare la mia dolce metà (che mi da del MATTO ) e via a macinare i quasi 300km di asfalto che mi separano dal mio amato parco
Più risalgo il tacco, più la temperatura scende, arrivato sulla Sinnica, la temperatura è di 15°C e più mi avvicino a San Severino, più scende. Arrivato all'eliporto (una delle ultime costruzioni in cemento prima del bosco) la temperatura è di 5°C e qui iniziano i primi dubbi e i primi santi si affacciano dalle nuvole, perchè giustamente la nebbia si taglia con il coltello e l'umidità è indecente... Non dispero, il morale è molto alto, mangio il super panino che mi ero fatto fare in paese (eh si, paninazzo con crudo, mozzarella e pomodori secchi all'olio piccante sono un MUST delle mie escursioni ), mi metto lo zaino in spalla, chiudo l'auto, mi sistemo il poncho sulle spalle e inizio a camminare sul sentiero?! NO, nella nebbia... visibilità 5-6m, molto molto figa come cosa, era tutto ovattato, era tutto strano, poi fortunatamente il bosco si è fatto più fitto e la nebbia ha iniziato a diradarsi (la visibilità è arrivata a 30-40m), ma una specie di pioggerellina sottilissima e fredda ha iniziato a cadere, nessun problema, il poncho resiste alla grande, io son ben coperto e troppo emozionato per curarmi di qualsiasi problema!
cammina cammina lo zaino sembra non esserci, il passo che ho portato è stato bello fluido, quasi veloce, con tutto che il fango spesso si "mangiava" gli anfibi e che alcune salite erano pietrose e viscide!
la cosa più bella è stata l'impossibilità di pensare che ero da solo nel bosco, avevo talmente tanti pensieri per la testa che non riuscivo a metterne a fuoco nessuno (è stato come quando esco in barca a vela da solo o come quando mi allenavo sotto il sole di agosto per decine di km in mtbike... un senso di assoluta libertà!)
arrivato a piano jannace, la nebbia nel pratone si rifà fitta, e per fortuna che quel sentiero l'ho fatto varie volte ed è ben segnato, altrimenti avrei sbagliato strada, continuo a camminare per rientrare nel boschetto, ma poco prima mi fermo per bere e far pipì... In quel momento sento un forte scalpiccio alla mia destra, non riesco a vedere bene, ma sembra che un grosso quadrupede stia per attraversare il sentiero... e dopo qualche istante... eccolo, un fantastico cavallo color caffè passa quasi al galoppo a pochi metri da me, non nascondo di essermi leggermente spaventato, era veramente enorme e poi vederlo sbucar fuori all'ultimo momento nella nebbia è stato incredibile...
inizio a sentir freddo, mi ero fermato per 5min e mi stavo ghiacciando... ricomincio a camminare e va subito meglio, arrivo alla sorgente di "Pitt'accurc'" bevo una sorsata di acqua gelata (ma BUONISSIMA!!) e anche se il meteo è veramente pessimo e si è alzato un vento moderatamente forte e freddo, decido di prendere il sentiero per arrivare sulla vetta di Serra di Crispo (volevo capire se la nebbia e le nuvole erano basse e di passaggio o se la perturbazione era una super coperta che non sarebbe passata nel giro di poche ore...), mentre salgo per il sentierino la temperatura continua a scendere e il vento si fa sempre più forte, non arrivo all'omino di pietra di Serra di Crispo, perchè so bene che è a filo di burrone e che per arrivarci ci son alcuni scalini di roccia, la visibilità non è buona, pioviggina e il vento è forte, ho "visto abbastanza", torno alla sorgente indossando un'ulteriore felpa perchè l'umidità mi è ormai entrata nelle ossa e quando arrivano le raffiche non riesco a trattenere un brivido...
Supero di poco la sorgente, scollino nel boschetto vicino e cerco un albero/cespuglio abbastanza fitto da farmi da protezione per il vento... trovo uno spazio ideale, piatto e ben riparato, poggio lo zaino e cerco subito le pietre per il fuoco... è tutto bagnato, ogni secondo che passa mi fa avere più freddo (e qui ho avuto qualche secondo di paura, perchè ho avuto improvvisamente un forte freddo alle mani, mi son reso conto che era tutto fradicio, che non avevo un punto per poggiare l'attrezzatura al riparo dall'acqua, che il vento mi avrebbe fatto impazzire durante il montaggio della tenda ecc...).
Improvvisamente è ricomparsa la razionalità, ho sorriso, mi son "scrollato" il freddo di dosso, mi son sistemato i vestiti e ho iniziato rapidamente la costruzione del cerchio di pietre (che devo dire è venuto proprio bene!) poi raccolgo la legna e con i primi rami e rametti accendo il fuoco (con la diavolina e il cotone imbevuto), ha preso subito fuoco ed ero strafelice, ho aggiunto subito altra legna e son andato a cercarne altra... dopo aver circondato il cerchio di pietre con la legna (per farla asciugare) ho preso un grosso sasso per farne uno sgabello, a questo punto ero pronto a montare la tenda (Geler Solo http://www.avventurosamente.it/vb/119-tende-tarp-amache/12452-tenda-monoposto-gelert.html ) metto il sotto catino (bustone di plastica aperto) e lo fermo con 4 pietre, monto la tenda e metto subito dentro la stuoia, il sacco, il cuscino e alcune cose che potrebbero servirmi la notte...fatto questo torno al mio fuocherello che brucia bene e (stranamente) con poco fumo! (o forse è il nebbione freddo a non farmi notare il fumo!) comunque mi ci metto praticamente dentro e mi sento molto meglio, si asciugano anche un po' i vestiti e quasi completamente il poncho che riesco a piegare e riporre nella custodia!
QUALCHE FOTO... Avventurosamente.it - Offroadisnotacrime/i album: trekking 14-15 ottobre... "Siberia Italica" (-8°C )
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