Escursione A zonzo ad est ed owest di Prati di tivo( Cima alta e cascate del Rio Arno)

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 3/01/2017
Partenza: piazzale di Prati di tivo
Tempi di percorrenza,dislivelli non calcolati.
Tragitto: dal piazzale fino all'ingresso della val Maone alle cascate del Rio Arno,poi ritorno al piazzale,per ripartire dalla parte opposta fino a cima alta o cima del sacro cuore di Maria(da cartello).
Grado di difficoltà:EAI
Difficoltà incontrate: dalla Giumenta alle cascate ghiaccio vetrato con qualche cm di neve fresca sopra a complicare le cose. Comunque la vera difficoltà è stata una trentina di metri di discesa sul sentiero in questo tratto,solo all'andata :ritorno con neve fresca (10 cm).
Descrizione:
Ieri un imprevisto mi aveva impedito di andare col socio Francesco ed un'altro amico sulla sella di monte corvo,oggi ero libero ma il meteo non era affatto benevolo:precipitazioni piovose e neve sopra i 1400 ,per cui ,non volendo allontanarmi troppo dalla civiltà,ho deciso di girare un po' a zonzo attorno ai Prati di Tivo. Incamminarsi senza un obbiettivo,improvvisare seguendo qualcuno,una scia o solo per il gusto di percorrere un sentiero innevato immerso nella natura senza grandi obbiettivi se non quello di stancarsi un po' e respirare pulito,devo dire che mi da un senso di spensieratezza che la direzione di un obbiettivo o una vetta non riescono a darmi.In questo approccio l'obbiettivo si pone ogni qualvolta che la curiosità colpisce la mia attenzione ,non si pone propio, o,il più delle volte,cresce strada facendo. Arrivato al piazzale la temperatura non era molto rigida,anzi,e cadeva una debole neve pesante e grossa.Corno piccolo tendeva a coprirsi ma era ancora appena visibile quando ho poggiato l'occhio sul fianco owest,la decisione di mettere gli scarponi dentro la val Maone e la cascata del Rio Arno è nata quasi spontanea. Camminare "a zonzo" permette anche di provare abbigliamento e/o attrezzature,così oggi ho testato le nuove calze di misto lana merinos,i guanti pesantucci con il touchscreen e soprattutto aspettavo una copiosa nevicata per confutare i miei dubbi sul guscio che uso tutto l'anno ,è qui la nota stonata di questi test:guscio bocciato in invernale,il resto ottima resa.
Il sentiero attraversa brevemente il bosco fino alla prima apertura/incrocio detto Giumenta,credo, per poi passare di fronte al Picco dei Caprai e Pio XI,visibili ancora per poco,e dove i ricordi ,di quella bella avventura ,mi hanno tenuto compagnia fino alla cascata. Alla Giumenta ho incrociato 4 temerari muniti di tanto cordame e annessi, che andavano in val Maone a scalare non so dove,li ho lasciati poco sopra la cascata. Due chiacchiere con uno di loro ,conosciuto qualche anno prima quando stava lavorando al Franchetti, e poi ,come sempre ,ognuno per la sua strada tenendoci sempre un'occhio addosso perché il sentiero ora si faceva un po' pericoloso:discesa con ghiaccio vetrato,con poca neve sopra per nascondere, e un bel salto di lato. Io,ma anche gli altri ho visto dopo, per non montare i ramponi per questo breve tratto, ho costeggiato il sentiero tra pietre e cespugli dove la presa era migliore. La cascata pensavo fosse più ghiacciata ,ma oggi fa propio "caldo"(un paio di gradi) e già uno "strato" di abbigliamento non è più buono ,fradicio di sudore e acqua.La neve si è fatta più insistente e l'orizzonte si chiude sempre di più,per cui ho ripreso la strada del ritorno,lasciando sparire tra nembi e neve gli avventurosi incontrati prima. (Prati /cascate circa 40 minuti)
Sulla via a ritroso il tempo,per lo meno la nebbia, sembrava riaprirsi e all'altezza di un ottimo riparo naturale ,fatto di roccia e con una piccola grotta,la pausa era d'obbligo,anche se breve la vista del Picco davanti fa sempre piacere. La mezz'ora che mi separano dalla macchina ora si è fatta di neve fitta e con accumulo rapido da agevolare anche i passaggi sul ghiaccio dell'andata . Arrivati al piazzale stavo quasi per montare in macchina quando addirittura il sole fa capolino per qualche secondo,e comunque era ancora solo mezzogiorno per cui anche se ha ripreso a nevicare mi ributto nei boschi in direzione opposta verso la croce di cima Alta,per lo meno con l'intenzione di camminare ancora un po'. La sterrata,rispetto a due settimane fa',ora è comoda da camminare senza quel lastrone di ghiaccio sotto i piedi, il bosco da questa parte è molto più "caldo" e accogliente,famigliole con bob e simili si divertono lungo la via e un bel pupazzo di neve fa subito,finalmente, inverno. Arrivati alla croce in una piacevolissima passeggiata su neve fresca e tanta altra che scendeva dal celo, la visibilità, a tratti,era veramente pessima e la speranza di replicare la bella foto di corno grande che spunta dietro(posto anche questa vecchia bella foto) andava oramai scemando,ma ormai l'obbiettivo era in mente per cui un affaccio su questa croce con una bellissima scultura merita sempre. Al ritorno approfitto di una pausa di venti minuti di neve non più forte il the caldo ha coronato un'altra gran bella giornata in mezzo al bianco,tanto atteso. Alla prossima.
P.S.- Per le foto tempo di ricaricare qualche giga al telefono.... più tardi insomma
 
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P.S.: curiosità: ho incontrato un po' di zanzare e mi pareva un po' strano , che fossero davvero ":lol:zanzare polari"? :rofl:
 

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Bellissimo. Condivido ogni tua parola. È difficile resistere al fissare una meta, una vetta. Ma quando ci si riesce si entra quasi in un altro mondo. Un approccio più introspettivo.
Complimenti.
Grazie! Diciamo che se mi ci metto sono unartista del cazzeggio :lol: scherzi a parte si può dire che senza una meta ci si guarda un po' di più ,senza ansie o velleità,giusto e solo per il piacere di camminare,lasciandosi trasportare più dalle emozioni e ambiente circostante,.....anche se io poi le chiamo camminate di rimedio o a zonzo. Ah! Importante rimane sempre il fatto di avere questi posti a un'ora sola di macchina,e ti assicuro che rende queste opzioni più fattibili. Il peso dei manicaretti di Natale poi aiuta a non voler fare o strafare:biggrin:
 
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Incamminarsi senza un obbiettivo,improvvisare seguendo qualcuno,una scia o solo per il gusto di percorrere un sentiero innevato immerso nella natura senza grandi obbiettivi se non quello di stancarsi un po' e respirare pulito,devo dire che mi da un senso di spensieratezza
Bellissima filosofia! Complimenti!
A giudicare dalle foto mi pare una gita favolosa
Ciaoooo!!!!!!!!!!!!!!
 
Tanta tanta tanta ,ma tanta tanta tanta neve ghiacciata,tornerai in un Abruzzo glaciale :lol::lol::lol::woot::woot::lol::lol::lol:
La prossima uscita l'ha potremmo anche fare sulle colline dietro casa con ramponi e piccozza :biggrin:
 
Accipicchia, mi assento per un po' e guarda quante belle escursioni mi perdo. Cercherò di mettermi in pari. Bell'ambiente e bella filosofia che anche io mi sforzo di seguire ma poi non ci riesco. Bella anche la zanzara, che mi sembra un po' spaesata; anche se il posto dove mi divorarono letteralmente vivo fu la Groenlandia, dove ce n'erano così tante che venivano anche in foto.
 
Accipicchia, mi assento per un po' e guarda quante belle escursioni mi perdo. Cercherò di mettermi in pari. Bell'ambiente e bella filosofia che anche io mi sforzo di seguire ma poi non ci riesco. Bella anche la zanzara, che mi sembra un po' spaesata; anche se il posto dove mi divorarono letteralmente vivo fu la Groenlandia, dove ce n'erano così tante che venivano anche in foto.
Ah ma allora le zanzare di oggi si sono adattate anche ai climi rigidi del nord!?! Più che spaesata credo sia rimasta ibernata,ingannata da un anticiclone di qualche giorno prima. Forse potresti provare a"zonzare" in posti più vicini casa possibile, così da non dover fare tante ore di macchina, magari rimane più facile....anche se poi faremo fatica a riconoscerti senza tanti km sulle gambe:biggrin:
Grazie della visita Presidente!!
 
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