abbandonare la società e vivere liberi

il fatto e che quel tipo di pozzo non prende l acqua in pronfondita..e dubito sia possibile usare quell acqua per bere :(
uff e' un grosso problema questo..una volta che lascio tutto non voglio tornare indietro..
 
devi far fare le analisi , vedere se si può purificare, non è detto che non si possa bere , ci sono analisi chimiche e batteriologiche
 
ma ce un grandissimo problema..l acqua :°°°..non ci sono ne laghi e ne fiumi..e non so come fare :( qualche idea?l
Il pozzo artesiano è fattibile, più si scende e più ci sono probabilità di trovare acqua però non è dappertutto: bisogna trovare la falda oppure dove essa è assente occorre trovare una vena sotterranea.
La ditta costruttrice non ti garantisce l'esito positivo a meno che non ti includa nel servizio l'ispezione di un rabdomante.
Conosco una ditta che ti garantisce a metà l'esito positivo (1500 euro senza acqua-9000 euro con acqua fino a -120mt) perchè è assistita da un rabdomante molto bravo (ha fallito solo una volta su 300 pozzi scavati) ma dubito tu abiti dalle mie parti :(
Il problema del pozzo artesiano sarebbe l'energia che ti servirebbe per far salire l'acqua a quotazero.
 
1)dipende da dove si trova. se si trova sugli appennini e' un problema.

2)raccolta di acqua piovana? sarebbe la cosa piu' semplice. fai conto comunque che ti puo' servire un metro cubo al giorno, se irrighi molti di piu'
 
Per un periodo della mia vita ho vissuto sulla sottile linea che separa la società dal non sociale.
Chi vuol separarsi dalla società oggi è per un ritorno alla natura, per quel che ne rimane, ed è un desiderio bellissimo, che già di per sé è una conquista.
E' tornare a sentirsi vivi, sentirsi parte di un tutto.
E' tornare alla semplicità, amare le piccole cose, come il calore di un fuoco acceso di notte, come lasciarsi strabiliare dall'immensità di un cielo stellato.
Tutto questo è parte fondamentale di noi e ci connette alla nostra essenza.
Il cammino che vedo con tanta bellezza è quello che ci conduce nel bosco, nel selvaggio, nella libertà e ci riempie di energia e di gioia che poi riportiamo alla vita quotidiana, che diventerà inesorabilmente sempre meno sociale, ma presente al mondo e al tempo d'oggi.
Portare il bosco in città è piantare e far crescere il nostro albero.
...vivere liberi è difficile, essere liberi lo è molto di più.
 
La ditta costruttrice non ti garantisce l'esito positivo a meno che non ti includa nel servizio l'ispezione di un rabdomante.
Conosco una ditta che ti garantisce a metà l'esito positivo (1500 euro senza acqua-9000 euro con acqua fino a -120mt) perchè è assistita da un rabdomante molto bravo (ha fallito solo una volta su 300 pozzi scavati) ma dubito tu abiti dalle mie parti :(
Al paranormale per risolvere una situazione non avevo mai pensato...:azz: :rofl:
 
io ormai sono da anni che ci penso..e sento dentro che ormai manca poco all'abbandono della societa..
ne ho pure parlato con la mia compagna..lei ha qualche terreno..la mia idea e' di mettermi li..comprare una casetta di legno(quelle da40mq con5mila euro se ne trovano di carine),farmi il mio frutteto e il mio orto e sparire dalla societa..ho pensato a tutto..la cosa sarebbe fattibilissima..ma ce un grandissimo problema..l acqua :°°°..non ci sono ne laghi e ne fiumi..e non so come fare :( qualche idea?l acqua mi servirebbe sia per berla(ovviamente),sia per annaffiare e sia per lavarmi..

Dal punto di vista legale/burocratico come faresti con la casa?
Se il prefabbricato non è omologato ci sarebbero tutta una serie di costi tecnici, oltre al dover richiedere il cosidetto "diritto a costruire".
Discorso analogo per gli eventuali allacci (per chi li vuole), anche senza in ogni caso vale la considerazione fatta sopra.

Con questa domanda mi intrufolo nella discussione per la prima volta; è da parecchi mesi che valuto una soluzione del genere ma sono purtroppo sconfortato dalla burocrazia italiana che ti impedisce di ergere anche un fiammifero nonostate tu sia nel terreno edificabile di tua proprietà :(
Il mio modello di vita sarebbe qualcosa del genere http://www.freundevonfreunden.com/interviews/anthony-and-phoebe-dann/ , non proprio vivere nei boschi allo stato brado ma comunque lontano dalla società, nel verde, costruendomi una tinyhouse e rendendola energeticamente autonoma e al tempo stesso anche autonomia alimentare percui 800-1000mq adibiti ad orto.
 
la yurta è naturalmente una costruzione temporanea e non costituisce cubatura. E' facile da dimostrare. Certo che il comune non ti concederà mai l'abitabilità ma te che te ne fai? :)
 
Però appunto é considerata una soluzione temporanea, dopo un tot smonti tutto?
Il concetto di temporaneo tra l'altro non é specificato sul decreto ma lasciato a libera interpretazione ( 1 settimana, 1 mese, 1 anno? ), probabilmente ciò non gioca a nostro favore...
 
diciamo 3 anni? ma non credo che ti si possa contestare la presenz di una tenda su un tuo terreno
Dipende dal comune, in molti, per evitare l'invasione di nomadi, hanno emanato disposizioni per evitare strutture temporanee tipo roulotte, tende o quant'altro di similare.

Ciao :si:, Gianluca
 
x Piervi : sarò pessimista 3 anni mi sembrano davvero tanti; proprio perchè la normativa non è chiara a riguardo e specifica solo una sosta temporanea il concetto di "temporaneo" può essere inteso in maniera distorta a tuo svantaggio e intimarti ad alzare le tende in poche settimane ( è una mia supposizione comunque ) o pena il sequestro di tutto.

Forse a livello d'immagine e d'impatto si rischierebbe di meno con una tinyhouse costruita su un trailer come queste http://tinyhousebuild.com/photo-gallery/ ( che io adoro e sono il mio riferimento )
Ovviamente senza nessun tipo di allaccio, e personalmente non sarebbe nemmeno un problema ma anzi una sfida interessante perchè oggigiorno dal punto di vista tecnologico e del knowhow ci si può rendere energeticamente autosufficienti a basso costo.

Rimarrebbero le seguenti difficoltà:
- il trailer(rimorchio) dovrà essere immatricolato e collaudato ogni 2 anni , con tutti i problemi del caso
- La struttura abitativa in se non si può costruire in maniera autonoma perchè andrebbe anch'essa omologata (e la vedo dura riuscirci)
- Discorso precedente che le case mobili, in quanto tali, per legge non possono rimanere ferme per più di tot e per abitarci in modo continuativo (sul proprio terreno edificabile) bisogna ottenere il permesso di costruire http://www.moltocomuni.it/le-condizioni-realizzare-senza-titolo-edilizio-casa-mobile-campeggio/

Se non fosse per questi impedimenti sarei già partito in quarta con un progetto di questo genere, sono mesi che guardo terreni in vendita nei dintorni di genova ma poi non muovo un passo perchè già mi immagino in tribunale per reato di costruzione abusiva edilizia...
 
@Decagrog , casetta di legno non fissa al suolo quindi smontabile e tenda, secondo me sono la stessa cosa da un punto di vista legale-burocratico.
Secondo me non devono avere la parvenza di un'abitazione vera e propria innanzitutto nelle dimensioni.
Non credo troverai dirigenti comunali che ti troveranno da ridire se su un tuo terreno monterai una tenda se non ti lamenti perchè non ti danno le utenze.
Se tu metti una casetta chiaramente smontabile (non parliamo di quella case similsmontabili fatte apposta per prendere in giro tutti) e ti si ritrova da ridire, fai una comunicazione in comune dove dici che devi fare manutenzione ordinaria al tuo fondo (es: recinzione) e ti serve per ricoverare materiale e utensili e sei apposto per tre anni, se dopo tale data ti ritornano a rompere le balle decidi di costruire per es un cancello e via di seguito.
Non credo comunque che nessuno ti dirà nulla se metti su 5 mq di legno o yurta che dir si voglia sopratutto se il tuo fondo non è contiguo alla piazza principale del paese :). Voglio dire che il posto deve essere defilato, che tu e la costruzione non devono rompere le balle a nessuno

Foto da me scattata:
DSCN0140.JPG
 
Ultima modifica:
in molti, per evitare l'invasione di nomadi, hanno emanato disposizioni per evitare strutture temporanee tipo roulotte, tende o quant'altro di similare.
E' vero, Gianluca, per questi motivi e anche per evitare assembramenti dubbi come rave-party, molti comuni emanano ordinanze in cui si proibiscono sia campeggio che bivacco.
Mi ha spiegato, a suo tempo, un funzionario di un comune, che queste ordinanze sono per lo più illegittime (non ditemi il perchè. Mi fu spegato ma anche dimenticato) eccezion fatta per i parchi sia nazionali che regionali perchè dotati di legislazione particolare.
 
@Decagrog , casetta di legno non fissa al suolo quindi smontabile e tenda, secondo me sono la stessa cosa da un punto di vista legale-burocratico.
Secondo me non devono avere la parvenza di un'abitazione vera e propria innanzitutto nelle dimensioni.
Non credo troverai dirigenti comunali che ti troveranno da ridire se su un tuo terreno monterai una tenda se non ti lamenti perchè non ti danno le utenze.
Se tu metti una casetta chiaramente smontabile (non parliamo di quella case similsmontabili fatte apposta per prendere in giro tutti) e ti si ritrova da ridire, fai una comunicazione in comune dove dici che devi fare manutenzione ordinaria al tuo fondo (es: recinzione) e ti serve per ricoverare materiale e utensili e sei apposto per tre anni, se dopo tale data ti ritornano a rompere le balle decidi di costruire per es un cancello e via di seguito.
Non credo comunque che nessuno ti dirà nulla se metti su 5 mq di legno o yurta che dir si voglia sopratutto se il tuo fondo non è contiguo alla piazza principale del paese :). Voglio dire che il posto deve essere defilato, che tu e la costruzione non devono rompere le balle a nessuno

Foto da me scattata:
Vedi l'allegato 89715

La soluzione del ricovero attrezzi potrebbe essere un interessante escamotage, però se vengono a fare un qualche genere di controllo (dato che hai fatto comunicazione in comune) e vedono che è più una casa che altro ( nonostante sia smontabile e senza allacci ) potrebbero esserci noie...
 
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