Abbasso il prosecco

Leggendo queste storie ci si rammarica di non essere astemi.
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Non si riesce a far capire ai miei corregionali che stanno svalutando una eccellenza del territorio....
Tutti vogliono produrre prosecco perché va per la maggiore,ma quando si satura il mercato poi il prezzo lo fanno i clienti.
 
Ammetto di non conoscere molto il territorio... ma Conegliano e Valdobbiadene sono i due luoghi d'eccellenza del prosecco, mi pare quasi strano che non siano già stati quasi interamente adibiti a territorio vitivinicolo. Discorso diverso sarebbe se venissero coinvolti in egual maniera paesi che non hanno la "tradizione" del prosecco per convertirli in maniera massiva, disboscando un'intera regione.
 
Ora che tiri in ballo quelle zone, mi ricordo di aver visto un servizio in tv dove, causa il massiccio uso di pesticidi nei vitigni di glera, l'odore nauseabondo toglieva il fiato agli abitanti nei pressi delle viticulture, tanto da doversi barricare in casa. Alla fine, intervistati, i viticoltori per poco non menano ai giornalisti...
 
mah,per qualcuno forse era meglio una raffineria? Poi ovvio che si dessero una regolata e facessero qualche modo alternativo invece di impestare di pesticidi il mondo
 
Finché non ci sarà una legge a tutela, su scala nazionale, di qualsiasi aggregazione boschiva 'ste schifezze saranno sempre all'ordine del giorno.
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Be', in fondo si tratta di piante per altre piante...

Perchè olmi e frassini avrebbero più diritti di una vite?

Boiata pazzesca: forse non conosci la differenza tra un bosco e una monocoltura in termini di valore ecologico.
Poi è chiaro che se hanno abbattuto singoli esemplari, magari di alberi non autoctoni e piantati, il discorso è diverso.
 
Sono decenni che le aree boschive in Italia sono in aumento non sarà certo qualche ettaro di vigneto che invertirà la tendenza per cui manteniamo la calma e w il prosecco, se poi ci aggiungiamo un po' di campari è il top
 
Oddio rammaricarmi di non essere astemio ...... parliamone ....... il vino è l'unica cosa che mette d'accordo onnivori, vegetariani, vegani, crudisti, pastafariani ......

L'unica volta che mi sono rammaricato di non essere astemio è quando ho finito gli alcoolici, il vino e la birra ...... da allora una bottiglia di "quel" non è mai più mancata.

Piuttosto abbasso lo champagne.

Ciao :si:, Gianluca
 
conoscendo la zona ed avendo fatto dei giri nei loro boschi, un po' mi spiace.

e' vero che i boschi sono in aumento ma li, a parte inflazionare il prodotto (che ora si trova veramente in tutto il mondo, ma prima o poi passera' la moda), c'e' qualche problemino idrogeologico non da poco (il molinetto della croda non e' cosi' lontano...).

sembra poi che manchino autorizzazioni e che si sia disboscato ben piu' del permesso/dichiarato

https://tribunatreviso.gelocal.it/t...gneti-di-prosecco-basta-disboscare-1.37292236

https://www.dissapore.com/notizie/p...ole-tagliano-gli-alberi-per-piantare-vigneti/
 
a me non piaciono in genere "questi" vini champagne compreso sia ben chiaro sebbene il confine sia entro l'orizzonte per il tipo di ambiente che richiamano.

La sciantosa che con la musica tisch tisch tisch sgallina con fare sguaiato al pari dell'uomo zerbino a me fanno schifo.

sarà che preferisco il ciucatume da osteria dove l'età media li pone in rischio se entra un virus ma almeno è gente un goccio più vera
 
Sulla mappa (cartacea e OpenCycleMap) è 1757... la discrepanza è tale che mi fa pensare che il gps dell' autore avesse qualche problema...
E' che siamo tutti ecologisti con il culo i boschi degli altri.

;)

No, io lo sono soprattutto con i miei a guai a chi li tocca.
Inoltre, vedi, l'errore sta proprio qui: il bosco non è di qualcuno ma di tutti e con "tutti" non mi limito al genere umano.
 
Non condivido il titolo del post.
Che vuol dire "abbasso il prosecco"?
Il vino in sè, preso (con moderazione), è buono e fa bene alla salute.
Prima un appunto: fino a qualche decina di anni fa, le zone tipiche dove ora si coltiva il glera (il vitigno del prosecco) erano assai misere, e si faceva fatica a campare e tirare avanti.
E' stato il lavoro costante e paziente dei contadini del posto, la bravura degli enologi e una buona strategia commerciale a tirar fuori un prodotto che poi è diventato un successo.
Tanto che poi la coltivazione ha esaurito la zona tipica (ora quasi tutto sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene sono coltivate a glera) e si è portata in altre zone.
A volte anche in zone non proprio portate per la coltivazione del vino, e per cui serve una maggiore quantità di trattamenti chimici.
Il mercato è un grosso traino per questo processo: sta di nuovo alle persone che vivono e gestiscono il territorio (contadini e gli agronomi che li supportano, enologi e autorità del posto) a non far depauperare il territorio, tagliando così il ramo su cui sono seduti.
 
Be', in fondo si tratta di piante per altre piante...

Perchè olmi e frassini avrebbero più diritti di una vite?
Io mi ricordo di un pieghevole che illustrava le bellissime piste ciclabili della zona, panoramiche, con vari livelli di difficoltà, tutto bello bello bello, che si chiudeva con una noticina scritta in piccolo piccolo : " VIETATO GIRARE ALL'APERTO NEI MESI DI ....... PER IRRORAZIONI NEI VIGNETI"
VIETATO, non sconsigliato.
Non si tratta di piante al posto di altre piante, si parla di scempio ecologico per monocoltura intensiva.
 
Dopo aver lavorato nel mondo del catering, ho visto tante di quelle schifezze che la metà mi sarebbe bastata per menare ceffoni a destra e manca in faccia a gente che il rispetto per ciò che ha attorno, non sa né si immagina cosa sia. Non è questione di gusto, o di lavoro, ma di rispetto. L'ecosistema poggia su equilibri minuscoli, ma è pur vero che si deve mangiare e brindare...
 
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