abbigliamento di LANA: sicuri che sia obsoleto?

Gore tex, spandex, scholler, elastan, polartec, cordura, sympatex e molti, molti altri….

Chi pratica attività all’aperto è spesso letteralmente bombardato da un infinità di materiali dalle più disparate qualità, ma tutti tassativamente innovativi e moderni.

Eccheppalle….

Andando un po’ controcorrente sto abbandonando tutto l’abbigliamento ed equipaggiamento sintetico in favore di materiali meno tecnici e più naturali che hanno fatto la storia dell’outdoor essendo stati utilizzati per moltissimo tempo da chiunque abitasse o lavorasse all’aperto.

Non è la pelliccia, né il cuoio..

Fino a non molti anni fa la lana era letteralmente la regina dei materiali naturali utilizzati all’aperto.

Ha un elevata capacità di termoregolazione grazie alla naturale disposizione delle fibre, in grado di creare uno strato isolante fra il corpo e l’ambiente esterno, sia esso freddo o caldo, già perché troppo spesso si tende ad etichettare la lana come materiale unicamente caldo per proteggersi dal freddo, ma la sua grande capacità di mantenere in temperatura il corpo ne fa un ottimo materiale anche in condizioni di caldo estremo (ovviamente lavorata per creare tessuti più fini), chiedetelo ai Tebu o ai Tuareg, popoli del Sahara che fanno largo uso di tessuti di lana di cammello.

Mi è capitato di indossare la mia giacca di lana, acquistata la primavera scorsa da @Giovanni81 sia in condizioni quasi estive, che come unico capo contro il fresco della scorsa escursione (22 Ottobre), in cui ho dormito all’aperto con una t-shirt, una camicia di cotone sottile, e appunto la giacca addosso; ho notato che in entrambi i casi sono stato bene, forse mi faceva un po’ caldo quando l’ho indossata a settembre però le due condizioni erano decisamente differenti, se avessi indossato ad esempio la mia vecchia giacca invernale credo sarei subito crepato dal caldo nel primo caso mentre nel secondo non avrei avuto problemi così come non ne ho avuti con la lana, questo mi fa pensare che la lana abbia un range decisamente maggiore in termini di termoregolazione di molti capi che possiedo, ancora è presto per dirlo e non vedo l’ora di testarla questo inverno, per ora a parte questo posso aggiungere anche che indossando la berretta di lana in condizioni quasi estive la testa mi stava decisamente al caldo, ma non ho sudato, non c’era condensa, non mi fumava la testa, insomma un'altra grande differenza rispetto al sintetico è che, almeno a me e almeno per ora, la lana non fa affatto sudare, e io sono abbastanza caloroso e sudo decisamente in fretta non appena ho caldo.

Altra qualità ben nota della lana è quella di mantenere al caldo anche se umida, caratteristica da attribuire sempre alle sue fibre, capaci di intrappolare molecole d’acqua lasciando la superficie pressoché asciutta mantenendo quindi le capacità di termoregolazione sopracitate, se invece pensiamo ad esempio al cotone ci rendiamo subito conto di come anche sudando un pochino con addosso una t-shirt questa appaia subito bagnata e fredda, con quell’immancabile sensazione di fastidio sulla pelle.

Ho letto poi che la lana è in grado di incorporare nelle proprie fibre tanta acqua pari addirittura a più del 30% del proprio peso, questo comporta che ci manterrà caldi anche se molto bagnata, ma anche che arriverà a pesare davvero tanto!

@Agos80 ha poi detto in questa discussione (che vi consiglio di leggere per avere altre info in merito alla lana) che se lasciata all’aperto perde ben presto i cattivi odori, non conoscevo questa caratteristica ma proprio qualche settimana fa, dopo un escursione, ho steso all’aperto la mia giacca di lana assieme ad un telo tenda di cotone, entrambi erano stati esposti per diverse ore al fuoco e avevano il classico odore di affumicatura, bè, dopo un pomeriggio all’aria, la giacca non presentava praticamente più odori mentre il poncho di cotone, per quanto migliorato, puzzava…anzi profumava ancora di fumo.:)

Un'altra ottima caratteristica della lana per chi è solito scaldarsi col fuoco è quella di essere uno dei tessuti naturali più ignifughi che ci siano, basti pensare che fra l’equipaggiamento della militia vigilum, i vigili del fuoco dell’antica Roma, vi erano i centones, drappi di lana impregnati d’acqua utilizzati per soffocare gli incendi, ma non so in tempi più recenti fino a quando i VdF abbiano sfruttato la lana per combattere le fiamme, per cui provo a evocare @henri nella speranza che possa togliermi/toglierci qualche dubbio.

Da citare anche i guanti da fuochista sempre in lana, ne ho un paio che uso per i barbecue, davvero eccezionali.

Per cui, se avrete addosso una coperta di lana potrete riposarvi vicino al fuoco senza rischiare di svegliarvi con addosso un groviera pieno di buchi causati dalle scintille.

A proposito di coperte di lana, noi italiani ne sappiamo qualcosa, il nostro esercito ha utilizzato per molti anni la buona vecchia coperta di lana che molti di noi possiedono, ormai iniziano a diventare sempre più difficili da trovare ma negli states sono un must have per molti bushcrafter tanto che si trovano a prezzi folli come 200$...Se volete approfondire sulla coperta di lana dell’esercito, vi invito a leggere questa discussione aperta da @Crafter a riguardo.

Altro punto a favore della lana per le attività outdoor è la grande robustezza e resistenza all’abrasione; i vecchi capi di lana avevano una vita davvero lunga e non era raro che un maglione venisse tramandato dal padre al figlio ed utilizzato per molti anni. Per chi pratica escursionismo fuoripista trovandosi spesso a camminare a contatto con rami e sterpaglie, la robustezza di un capo di lana potrebbe essere una scelta migliore rispetto ad una giacca tecnica, sicuramente più leggera ma molto più fragile.

Oltre all’eccessivo peso rispetto ai capi tecnici moderni, va detto che la lana non ha propriamente un ottimo feeling con la pelle; abbastanza ruvida e “secca”, se indosseremo un capo di lana direttamente a contatto della pelle infatti non troveremo la morbidezza e comfort che altri tessuti sanno dare, questo se escludiamo però la lana merino, forse l’ultimo baluardo che oggi ancora resiste e fa valere le sue doti specialmente come intimo tecnico; un pelo di una pecora di razza merino ha un diametro inferiore ai 20 micron, che per la cronaca sono 20 millesimi di millimetro, va da se che il tessuto che se ne ricava è eccezionalmente confortevole, con le solite doti di termoregolazione, un eccezionale capacità di assorbire e far traspirare il sudore, e, come gli altri tipi di lana, naturalmente antibatterico ed in grado di non generare cattivi odori laddove una maglietta super tecnica di poliestere puzzerebbe da far schifo…



Fra i capi che possiedo di lana, alcuni dei quali ancora da testare bene sul campo, questo inverno mi godrò la mia coperta di lana dell’esercito, dei calzettoni di lana di pecora e cammello con una piccola percentuale di canapa e cotone (utilizzati come filati), calzamaglia di lana misto cotone e lupetto di lana (ex dotazione EI), camicia di flanella di lana (ex alpini), berretta di lana, e giacca swanndri mosgiel bushshirt.

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Fra gli outdoorsman moderni che preferiscono la lana ai capi tecnici spiccano certamente il buon Ray Mears, nella foto proprio con la swanndri mosgiel.

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Dave Canterbury, con la Columbia Monarch pass e la berretta watch cap.

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Nicole Apelian, con la Swanndri Ranger shirt (in particolare se avete visto il programma di histori channel Alone, noterete che la maggioranza dei partecipanti indossano maglioni o giacche di lana)

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E, perchè no, la lana può essere un opzione anche come indumento indossato nel quotidiano.

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Allora, che mi dite della lana? L’avete mai utilizzata?E' da considerare assolutamente passato come materiale? esperienze a riguardo?


Gabri
 
Non credo nessuno demonizzi la lana...
E' una scelta ottima. In città d'inverno vesto con la lana. Anche se vado a fare due passi fuori porta.

Ma se si svolge attività fisica intensa - basta una lunga salita - allora ti ritrovi alla fine completamente bagnato...
Questo è un fatto. Può fare piacere o no, ma è così.

Se così non fosse non si capisce bene perché eserciti di montanari, nati con la lana, si sono convertiti ai materiali più tecnici... Masochismo? Non credo.
 
W

Woodvivor

Guest
Obsoleta la lana ?? Ma doveeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ;) :) Bestemmia, ahahah
Io l'adoro per svariati motivi... ci sono cresciuto, calzettoni enormi, maglioni che già da asciutti pesavano parecchio ed erano dei bestioni ;) ecc... Ma uaho... che caldi sempre e che comodi ;)
Caldi, comodi... non nego che ogni tanto, non sò il perché solo ogni tanto, mi creano pruriti temporanei... ma vabbé.

Poi la adoro in quanto la trovo mille-mila volte meglio da lavorare, per farsi da soli del materiale. Maglioni, guanti, calze, sciarpe, berretti, ecc....

Non condivido pienamente la questione sudore-lana... nel senso che prima di tutto dipende da che lana, spessore sia della lana stessa che della tramatura e moltissimo dalla persona.
Ci sono persone che indifferentemente dal capo sudano un botto (per esempio io) e anche in pianura oltretutto... scomodissimo e molto imbarazzante, ahah Ci sono quelli che con il maglione grosso... dopo una bella gita, mi dicono ancora "frescolino", ahah
Dipende dalle persone ;) Ci sono persone che ritengono "un fatto" che i capi tecnici fanno sudare di più e malamente,... insomma... é tutto soggettivo, di universale-assoluto c'é ben poco ;)

Da amante principalmente del "contro corrente", ma in questo caso anche della lana... non posso che farti i complimenti per la crociata che hai intrapreso ;) COMPLIMENTI ;)
Sarà tutto un altro mondo, ma sicuramente non per questo meno piacevole o prestante ;)
 
Io ho sempre amato la lana e la uso spesso, però quasi mai sotto sforzo xkè la trovo poco traspirante, e mai a contatto con la pelle.
concordo sul range di temperatura.
i guanti da BBQ invece ce li ho in fibra di kevlar che AFAIK è la fibra regina x il fuoco oggi.
Sull' abbigliamento probabilmente dovrei ri-provare qualche capo, la merinos ad es, cara ma la coperta che ho è eccezzionale, dovrei decidermi a provare qualche capo tecnico in merino
 
a me la hanno fatta odiare,quando ero a naja perchè finchè era una tal data "dovevi" indossare quell'odioso maglione verde oliva anche se faceva un caldo carogna. Inoltre io non ho trovato poi così calde le coperte EI ,anzi alcune fanno proprio pena. Quando facevo prove a casa per vedere cosa valeva la pena tenere o no in vista del trasloco,bè ho trovato valide delle pesantissime vecchie trapunte ma le coperte EI hanno fatto pena.
Una ho dovuto addirittura fissarla piantando una vite perchè sapeva solo scappare via e lasciare i piedi scoperti. Progettata per i nani? Forse...Inoltre non teneva per niente caldo. Posso dirlo pu' pu' pu'
Idem tante coperte e copriletto fatti da mia nonna in giorni e giorni di lavoro,soppiantati TUTTI dalle prime coperte moderne ,e senza rimpianti.

Dire che è obsoleta e superata NO....ovvio che hanno inventato qualcosa di meglio. Io non posso prendere per il di dietro una vecchia giulia o altre similari nonne a 4 ruote del passato. Semplicemente posso dire che nella produzione moderna c'è roba piu' comoda

Un altro difetto della lana e che di fatto è una rete da pesca e quindi col vento non tiene un tubo. Oltre al peso.

Diciamo che non la disprezzo ma non la cerco. Giusto per essere logici.

Ho odiato anche le odiose canotte che da piccolo mia nonna mi faceva portare sempre,anche d'estate ....pagliaccia! Se lei era un semifreddo non era detto che anche gli altri dovevano esserlo.

Oltretutto al giorno d'oggi la lana ,a parte poche persone specializzate è stata quasi "acchiappata" come altri oggetti dai finti alternativi che girano in centro con cappottoni di mezzo secolo fa,e poi hanno il melafonino sempre attaccato all'orecchio,oltre al cicchino e la barbetta da pirla.
Eh ,no è proprio un mondo che non mi attira.
 
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Non credo nessuno demonizzi la lana...
E' una scelta ottima. In città d'inverno vesto con la lana. Anche se vado a fare due passi fuori porta.

Ma se si svolge attività fisica intensa - basta una lunga salita - allora ti ritrovi alla fine completamente bagnato...
Questo è un fatto. Può fare piacere o no, ma è così.

Se così non fosse non si capisce bene perché eserciti di montanari, nati con la lana, si sono convertiti ai materiali più tecnici... Masochismo? Non credo.

Concordo: l'abbigliamento di lana, se non fai attività fisica, è eccezionale per ripararti dal freddo.

Una eccezione quando facevo le gare di corsa campestre, che si svolgono d'inverno, anche con la neve, ed allora utilizzavo sempre una maglia bianca di lana a maniche lunghe sulla quale inodossavo la canottiera sociale.

Al contrario non ripara dal vento ed un bel maglione di lana pesa ed è ingombrante per cui in escursione è un particolare da tenere in considerazione.
In escursione d'inverno, però, uso sempre calzettoni di lana fatti a maglia da mia nonna e guanti di lana, sempre fatti dalla nonna.
 
Grazie, mi fa piacere leggere le vostre opinioni a riguardo, ma andiamo con ordine.

se si svolge attività fisica intensa - basta una lunga salita - allora ti ritrovi alla fine completamente bagnato...
Questo è un fatto. Può fare piacere o no, ma è così.
Grazie Ale, quella di non poterci lavorare è una cosa che vorrò capire provando la, per moltissimo tempo in tutto il mondo la lana è stata utilizzata da chi lavorava all'aperto, sia per scaldarsi che per sfruttarne la robustezza e idrorepellenza, però se hai più esperienze in merito sicuramente vorrà dire che a confronto di materiali moderni non è così comoda, proverò e ti dirò! :si:

Se così non fosse non si capisce bene perché eserciti di montanari, nati con la lana, si sono convertiti ai materiali più tecnici... Masochismo? Non credo
Bé non voglio certo idealizzare la lana, capi moderni presentano indubbiamente vantaggi rispetto alla lana, in primis costi decisamente ridotti e un peso estremamente inferiore, però ho un amico, ex alpino, che ancora rimpiange la lana, seppur la odiava per il peso elevato, ancora oggi da escursionista non ha trovato capi tecnici che sappiano tenerlo al caldo da bagnati e che siano resistenti come la lana.

Non condivido pienamente la questione sudore-lana... nel senso che prima di tutto dipende da che lana, spessore sia della lana stessa che della tramatura e moltissimo dalla persona.
Infatti Luca la mia esperienza si limita al solo berretto, proverò i calzettoni magari in casa, e ti saprò dire meglio, ciò che è certo però, è che la lana è un materiale naturale, e che il poliestere di qualunque tipo è in sostanza plastica, da qui a capire che fa spesso (ma non sempre) sudare di più il passo è breve. :D

dovrei decidermi a provare qualche capo tecnico in merino
Anche io! Mannaggia a me che l'anno scorso mi son preso maglia e calzamaglia termici della mico, usati una volta, bellissimi e buonissimi ma vorrei proprio provare la merino... Qualcuno li vuole? :p

iscritto :)

domanda: la lana e' antistatica?
Non saprei, vediamo se qualcuno è informato in merito

a me la hanno fatta odiare,quando ero a naja perchè finchè era una tal data "dovevi" indossare quell'odioso maglione verde oliva
Ah bé, da ex militare non mi aspetto certo che tu sia un amante della lana! :p fra l'obbligo di indossarla anche in contesti sbagliati e la qualità di certi capi, non deve essere stato un bel rapporto...

In escursione d'inverno, però, uso sempre calzettoni di lana fatti a maglia da mia nonna e guanti di lana, sempre fatti dalla nonna.
Slendido, mi ero dimenticato di dirvi che nella mia famiglia mia nonna ha sempre confezionato pantofole di lana, le uso ancora oggi, ne ho diverse paia :biggrin:

Bravo @GreenGabri .
Vi dicevo io anni fa di come si vestono i popoli del nord, ma all'epoca avevo incontrato tante critiche, guardatevi un'altra volta quelle pagine... forse non è tutto da buttare (come sembra):biggrin:
Grazie Aleks, bè al nord infatti sanno bene quanto può essere utile la lana, posta qualche foto come quei bei giacconi dell'unione sovietica! :si:
 
Dipende che devi fare... io faccio più che altro trekking/hiking fino a 3mila metri e soprattutto in inverno è fondamentale che si asciughi in fretta.

Personalmente la ritengo ottima per lo strato intermedio: sopra una t-shirt in poliestere, una classica manica lunga misto lana, leggera, ragionevolmente calda e traspirante

Tempi di asciugatura:
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da novellino del settore mi pongo sempre un quesito.
cosa devo fare in escursione?
se come scrive @andreapaiola sono a 3000 metri in trekking lunghi serve un qualcosa che traspiri velocemente, e qui la lana non aiuta.
Se invece come scrive @GreenGabri faccio un'uscita in stile bushcraft con una attività fisica media più bassa e presenza di fuoco nelle vicinanze il sintetico si sostituisce egregiamente con la lana. Dipende dalle esigenze e dalle necessità di ognuno. Altri parlano del fatto che la lana a maglie larghe fa passare aria fredda tra le trame del tessuto. Io personalmente lo uso come vantaggio: se ho caldo migliora la traspirabilità, se invece ho freddo mi copro con qualcosa che blocchi l'aria. IMHO
 
Giusto Stefano,
Al di là che un tempo i materiali fossero meno e ci si adattava con poco, se sono previste certe attività come trekking la lana non è certo il top, invece se si presenta un po' di attività fisica o semplicemente di sostare nei boschi ecco che le sue qualità vengono a galla.
Senza fare nomi (anche perché non mi ricordo bene chi erano) ricordo che a qualche raduno di avventurosamente qua in Romagna, ad una persona seduta vicino al fuoco si è creato un bel buco nei pantaloni, ovviamente in tessuto tecnico da trekking, a causa di un piccolo tizzone arrivato dal fuoco; ad un altro sempre durante un raduno, in una fase di trekking per i boschi si è rovinata la giacca nella manica dopo essersi impigliata in un cespuglio... Insomma ad ogni attività i giusti materiali, e per quante alternative valide vi siano alla lana, per ciò che faccio io continua a piacermi sempre di più :)
 
ti dirò che non avendo avuto il "periodo tecnico" ma partendo direttamente con i capi in lana vedo più pregi che difetti in quest'ultima. poi magari mi troverò a 2000 metri a patire il freddo mentre qualcun altro se la spassa coperto dal suo softshell xyz, ma fino a quel momento va bene così.
 
Imo il vantaggio maggiore è il fuoco, il pail ha + o - tutte le altre proprietà della lana, con la differenza che pesa molto meno, costa molto meno, asciuga più infretta. Ma per il fuoco è preferibile la lana, ad esempio pompieri, militari, piloti di auto da corsa ecc non usano baselayer sintetici, perchè in caso di ustione è davvero peggio, invece usano materiali ignifughi, ormai non credo siano più di lana, però l'idea è quella.

La merinos la ho usata per un certo tempo, qualche tempo fa da decathlon vendevano le t shirt in merinos per pochi euro e ne ho prese un po'. Sarà la marca, o forse no, ma mi si sono rovinate tutte dopo pochi lavaggi, forse perchè appunto è supersottile ecc, ma anche più fragile, quindi nel caso vi sconsiglio di usare la lavatrice. Non decathlon hanno costi assurdi.
Le ho provate anche d'estate, ma stavo morendo, e ho accannato. Con il fresco invece sono ideali.

Mio nonno mi raccontava che ai tempi suoi, i ragazzi si cucivano addosso pantaloni e camicia di lana a ottobre, e se li toglievano a maggio. Intendo proprio cucivano, per mantenere il caldo.
Una cosa così con il sintetico e dopo 3 giorni vai a cercare aria fresca tra le capre.
 
È vero che il pile in parte somiglia alla lana, però aggiungerei anche che, almeno per le mie esperienze, se non si acquista un capo in pile di buona qualità, dopo poche ore come hai giustamente riportato si puzzerà tanto da essere schifati dai mufloni... E in più a me il pile fa sudare davvero tanto, avevo un paio di guanti e una berretta, indossandoli anche di inverno all'aperto non c'era verso di non sudare, all'epoca pensavo addirittura che fossero ottimi perché sudando voleva dire che tenevano molto caldo... :azz:
 
bravo gabriele, hai proposto un altro argomento di assoluto interesse.

Appartengo alla categoria dei fautori dei materiali naturali, lana compresa.
Purtroppo sono in parte allergico e di conseguenza devo limitare l'uso di questo materiale naturale evitandone il contatto diretto sulla pelle.

E' comunque giusto fare dei distinguo fra materiali e destinazioni d'uso, come del resto avete già fatto.
Le tecnologie moderne applicate ai materiali consentono di avere ottime performance, ma a mio avviso danno il meglio negli sport aerobici quali ad esempio la corsa o la camminata sostenuta.

Nei miei allenamenti, molto intensi ed eseguiti a ritmo sostenuto, scelgo solo capi sintetici di qualità. In ogni stagione, anche se d'inverno sono tentato di provare ad andare ad allenarmi con l'abbigliamento di Stallone in Rocky4 nella gelida Russia!:D

Nelle escursioni, amo il ritmo lento ed il mio vestiario ricorda quello di un nonno, non solo per i capelli imbiancati!
Scegliendo di vestirsi a strati, la lana è davvero un toccasana, ho fatto pure la rima.
 
è già stato detto tutto, aggiungo la mia opinione anche se è superflua.

la lana, come capo per vivere all'aperto, penso sia ancora imbattibile, come lo sono tutti i materiali con la minor tecnologia possibile e che pure fanno adeguatamente il loro lavoro.

tra molti i PRO che non sono stati citati c'è la facilità di riparazione: un tessuto in lana o in altre fibre non tecnologiche, può essere rattoppato da chiunque, senza capacità tecniche particolari (es toppe speciali per goretex ecc.)

inoltre, tra gli "odori" che non trattiene, c'è quello di sudore: chi pratica hiking in nord europa, o comunque fa trek di molti giorni, preferisce un intimo in lana, perchè non puzza mai anche senza lavarlo (entro limiti ragionevoli). ci sono, a quanto mi hanno detto, anche aziende che producono intimo sportivo in lana finissima, pensato proprio per le attività motorie all'aperto e non è roba economica.

credo che nessuno metta i vantaggi della lana in discussione, ma i CONTRO sono il peso, l'ingombro e la difficoltà ad asciugarsi. queste caratteristiche sono fondamentali oggi, meno in passato, visto che chi fa escursionismo non cammina al passo lento che tradizionalmente avevano i montanari, magari per stare al passo con le bestie. oggi quasi si corre sui sentieri, o perlomeno così faccio io, non tanto per cercare la performance quanto per fare attività sportiva, dal momento che non se ne fa più al lavoro (almeno chi lavora in ufficio).

per un'uscita "bushcraft", che si è più carichi, non si percorrono distanze enormi, si cammina più lentamente, capi meno tecnici sono anche migliori, per la maggior resistenza all'usura e tutto il resto. chiaro che se si vuole la stessa impermeabilità, specie d'inverno o col maltempo, dovremmo tutti girare con vestiti di pelle animale, pellicce e quant'altro. non credo sia una strada sostenibile, a meno che non ci mettiamo ad allevare volpi o ungulati in grande quantità per mangiarli e recuperarne le pelli (benché già la pelle di vitello/bovino, come usavano i nativi americani, forse basterebbe allo scopo).
 
Secondo me bisogna fare un grandissimo distinguo tra vivere e lavorare all'aria aperta , quello che molti oggi chiamano bushcraft e che i nostri nonni e bisnonni chiamavano "vivere e basta" e tutto quello che è escursionismo su percorsi lunghi e impegnativi, sport e attività fisiche ludiche all'aperto.
Secondo me per lavori semistatici prevalentemente muscolari e poco aerobici tipo tagliare e trasportare legna, accendere il fuoco, cacciare e pescare, costruire un riparo per la notte, che non richiedono grandi sudate la lana è ottima .
Da bambino non esistevano materiali molto tecnici e in montagna ci vestivano con lana , fustagno e velluto.
Mai avuto grossi problemi e sono ancora vivo , se poi faccio cose in cui mi muovo poco adoro la lana.
Se invece devo fare lunghi trekking con grandi dislivelli e temperature miti allora anche io opto per materiali più leggeri e a più rapida asciugatura.
In ambito caccia la lana è molto apprezzata perchè essendo fondamentalmente pelo animale ha un bassissimo indice di riflessione della luce , non riflettendo luce ma anzi assorbendola da molto meno facilmente la tua posizione in un bosco, inoltre la lana a differenza dei sintetici anche se sudi puzza poco e si pulisce e deodora da sola. Un cacciatore vestito sintetico puzzerà di umano molto più di uno vestito di lana e questo verrà rilevato più facilmente dalle sensibili narici animali.
 
credo che nessuno metta i vantaggi della lana in discussione, ma i CONTRO sono il peso, l'ingombro e la difficoltà ad asciugarsi. queste caratteristiche sono fondamentali oggi, meno in passato, visto che chi fa escursionismo non cammina al passo lento che tradizionalmente avevano i montanari, magari per stare al passo con le bestie. oggi quasi si corre sui sentieri, o perlomeno così faccio io, non tanto per cercare la performance quanto per fare attività sportiva, dal momento che non se ne fa più al lavoro (almeno chi lavora in ufficio).

per un'uscita "bushcraft", che si è più carichi, non si percorrono distanze enormi, si cammina più lentamente, capi meno tecnici sono anche migliori, per la maggior resistenza all'usura e tutto il resto. .

Concordo ed effetivamente anche io in montagna vedo tanta gente letteralmente correre , a volte anche rischiando un po perchè un sentiero non è prevedibile e sicuro come una pista, sarà come dici tu che io per lavoro faccio già un sacco di fatica e attività fisica che quando sono in montagna neanche mi sogno di andare di fretta. Anche perchè lavorando di fatica so quanto poco basta per farsi male. E poi ti perdi un sacco di presenze animali , paesaggi , odori e informazioni sulla vita del bosco e della montagna che correndo non avresti tempo per registare e imparare
 
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