Accetta da taglio - Info per costruzione di un nuovo manico in legno

Buongiorno a tutti.

Avrei la necessità di realizzare un nuovo manico per una vecchia accetta che giace da tempo in cantina. Purtroppo non mi intendo molto di legnami, e non saprei come riconoscere quello più adatto per un’accetta da taglio. Curiosando nei vecchi post ho visto come sia molto indicato il noce americano, ma visto che non saprei dove trovarlo, avrei pensato all’olmo, ma anche all’ulivo o al melo, essenze che non ho difficoltà a reperire tra il bosco e il frutteto di famiglia. Come vanno? Sono un buon compromesso pur magari non essendo ai livelli del noce americano?

Mi risulta che dovendo tagliare il pezzo sia consigliabile farlo in luna calante. E’ giusto?

Ho poi dei dubbi su come muovermi dopo aver scelto il pezzo. E’ consigliabile lasciarlo seccare per un annetto prima di lavorarlo? E se sì, è necessario farlo levandogli la corteccia oppure lasciare che si asciughi al “naturale”. Oppure posso cominciare a sagomarlo da subito avendo cura di impiantarvi l’accetta soltanto dopo diversi mesi quando ormai è seccato e posso fare gli ultimi aggiustamenti senza temere che l’essicazione ne riduca ulteriormente la sezione?

Accetto consigli e suggerimenti.



PS

Ho cercato discussioni precedenti, ma non sono riuscito a trovare nulla. Se l’argomento fosse già stato trattato prego i mods di cancellare il post senza problemi!! ;)
 
Ti posso dire qualcosa sull'ulivo, avendolo usato spesso. Innanzitutto se devi trasformarlo in manico deve essere ben secco. Il problema é che l'ulivo, durante l'asciugatura, si spacca facilmente. Non lo lasciare asciugare all'esterno e togli tutta la corteccia. Il legno verde, asciugandosi, si restringe, e quindi col tempo si allenterà negli incastri. Per quanto riguarda l'olmo e il melo non saprei non avendoli mai usati. Ci sono anche altri legni che puoi usare. Ma certamente in questo sito non mancano esperti che possono darti migliori delucidazioni delle mie.
 
Ti posso dire qualcosa sull'ulivo, avendolo usato spesso. Innanzitutto se devi trasformarlo in manico deve essere ben secco. Il problema é che l'ulivo, durante l'asciugatura, si spacca facilmente. Non lo lasciare asciugare all'esterno e togli tutta la corteccia. Il legno verde, asciugandosi, si restringe, e quindi col tempo si allenterà negli incastri. Per quanto riguarda l'olmo e il melo non saprei non avendoli mai usati. Ci sono anche altri legni che puoi usare. Ma certamente in questo sito non mancano esperti che possono darti migliori delucidazioni delle mie.

Ti ringrazio molto! Riconosco molto preziosa l'indicazione sulla corteccia da togliere. Per quanto riguarde le spaccature mi sono accorto che siano presenti soltanto su alcuni pezzi, mentre altri ne sono assolutamente privi.
 
S

Sconosciuto

Guest
Ciao
il Leccio - e il Kaki o Cachì - è un ottimo legno per costruirci il manico .
 
Ciao
il Leccio - e il Kaki o Cachì - è un ottimo legno per costruirci il manico .

Grazie per l'ottima info! Anche perchè di legna di leccio ne riesco a trovare parecchia. Per il Kaki ... mhm... ho una pianta dalla quale raccolgo i frutti, ma non ricordo rami sufficientemente lunghi e diritti per ricavarne un manico di accetta. In ogni caso provo a guardare meglio... ;)
 
S

Sconosciuto

Guest
Ciao
Niente da eccepire su "Diresta" per quanto riguarda la manualità e bravura nel costruirsi vari attrezzi, ma per quanto riguarda il lavoro da boscaiolo nell'abbattere la Pianta, è decisamente scadente, tanto per non dire imbranato.
 
bello esteticamente,ma sconsigliato per il motivo che la massa dal battente si sposta nel manico,squilibrando il tutto e rendendo meno efficace il lavoro,poi il manico perde elasticità tipica del legno e le vibrazioni si riperquotono nelle mani facendo dolore coll'uso, se vogliamo è anche freddo (prendetelo in mano dopo una nottata freddina), meglio in alternativa il nylon ,la resina (VTR) è anch'essa rigida e fragile
 
S

Speleoalp

Guest
Il Rovere può andare bene, robusto e solido. Ovviamente facendo in modo che le venature siano nel verso giusto.
 

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E’ consigliabile lasciarlo seccare per un annetto prima di lavorarlo? E se sì, è necessario farlo levandogli la corteccia oppure lasciare che si asciughi al “naturale”. Oppure posso cominciare a sagomarlo da subito avendo cura di impiantarvi l’accetta soltanto dopo diversi mesi quando ormai è seccato e posso fare gli ultimi aggiustamenti senza temere che l’essicazione ne riduca ulteriormente la sezione?

In questo topic ho ricevuto anche io dei consigli del genere e anche un falegname mi ha consigliato di lasciarlo asciugare per diversi mesi a seconda di quanto è grande il pezzo. Togliere la corteccia e lasciarlo fuori alzato da terra e coperto con qualcosa in modo che l'aria possa circolare!
Per il tipo di legno io sapevo che anche il faggio si presta però non sono uno che se ne intende molto!
 
ACACIA se ne trovano grandi quantità , fa tronchi dritti e cresce praticamente ovunque. fila come la mozzarella campana da verde ma diventa solido come il frassino e più duro&
Il faggio è tosto ma attento che si rovina con l'acqua lasciato all'esterno
 
li metto alla rinfusa senza nessun ordine specifico ed alcuni saranno già stati detti in precedenza....olmo faggio carpino rovere frassino castagno acero bosso nocciolo ontano cedro thuja gigante tasso olivo acacia ciliegio pero...
 
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