So cos'è un processo produttivo, ho un'azienda che lavora il grezzo fino al prodotto finito. Ma è li, nella tempra, che si sono verificati gli errori di cui parla Stefano. E che in alcuni casi hanno reso mediocre un acciaio con ottime caratteristiche di base.per processo di lavorazione si intende tutta la sequenza produttiva che va dalla barra di ferroacciaio, fino all'immagazzinamento del coltello finito, non obbligatoriamente l'errore deve avvenire in fase di trattamento termico
Bisogna mettersi d'accordo su cosa si intende per produzione industriale....perchè, PER ME, posso considerare "industriale" la produzione di coltelli da cuoco di Zwilling e Wusthof, di sicuro non quella di aziende, per quanto conosciute, come Esee, Kabar etc...ancor meno di Bark River e altre semi artigianali. Infatti le tedesche si affidano a colossi tipo Thyssen e Sandvik per i loro materiali, non hanno una loro fonderia come Esee con Rowen, ad esempio....e di sicuro a Rowen gli errori non saranno insignificanti, l'importante è che se ne accorgano prima di mettere in commercio il coltello. Detto questo, pure io penso che sul venduto, da parte di marchi con un certo nome, le possibilità di trovare una lama problematica siano pressochè insignificanti....nel 99% dei casi le rotture le ascriverei a utilizzi "natural demenziali" o "volutamente demenziali" per testare fin dove si potrebbe arrivare.essendo i processi di lavorazione dell'acciaio standardizzati la possibilità che un errore esista, sono reali, ma, su una produzione industriale il margine di errore è insignificante. Probabilmente il problema è forse più sentito in ambito artigianale
Bisogna mettersi d'accordo su cosa si intende per produzione industriale....perchè, PER ME, posso considerare "industriale" la produzione di coltelli da cuoco di Zwilling e Wusthof, di sicuro non quella di aziende, per quanto conosciute, come Esee, Kabar etc...ancor meno di Bark River e altre semi artigianali. Infatti le tedesche si affidano a colossi tipo Thyssen e Sandvik per i loro materiali, non hanno una loro fonderia come Esee con Rowen, ad esempio....e di sicuro a Rowen gli errori non saranno insignificanti, l'importante è che se ne accorgano prima di mettere in commercio il coltello. Detto questo, pure io penso che sul venduto, da parte di marchi con un certo nome, le possibilità di trovare una lama problematica siano pressochè insignificanti....nel 99% dei casi le rotture le ascriverei a utilizzi "natural demenziali" o "volutamente demenziali" per testare fin dove si potrebbe arrivare.
questo è mancanza di knowout, non è economizzare una lavorazioneI problemi del Carnera c'erano sulla prima serie perché chi faceva il trattamento lo infornava assieme al 440c per economia di esercizio. Peccato che poi così fatto usciva temprato troppo alto e si spaccava. Ricordo un 62 hrc.
Ok, quello l'ho capito.....non capisco il nesso con il Carnera...non vorrai mica dirmi che consideri la Viper "un'industria"???Dissento su questo messaggio
no le patate vanno nel forno con il D2, il segreto di una perfetta cottura si cela nella patataIo mi sto un po’ perdendo ragazzi..
Sto benedetto d2 lo devo mette in forno con il branzino o con il cinghiale?
Le patate a parte?