Acquisti "tecnici" low cost: l' altra faccia del consumismo?

Sia chiaro: la "madre di tutti i consumisti" è l'esibizione di oggetti percepiti come fighi / alla moda / che fanno (sognare) "promozione sociale" come pure il piacere ineffabile dell' oggetto in sé un piacere segreto personalissimo, come indossare un orologio speciale nascosto sotto la manica che nessuno vede ecc ecc

Questo consumismo mainstream trova una sua controparte nel consumo spesso eccessivo di oggetti a basso costo, spesso acquistati "per approfittare di una occasione".

Come sa chi abbia letto (o visto il film) "I love shopping", la motivazione di un certo tipo di consumista non è nella necessità dell' oggetto ma dalla gratificazione che si riceve approfittando di uno sconto / offerta speciale / sottocosto gratificazione che però dura solo fino a quando ci si rende conto (e non sempre avviene) di avere acquisito un ingombro inutile di cui presto o tardi ci si dovrà disfare per recuperare spazio.

Diverse possono essere le motivazioni che spingono ad acquistare un oggetto "cheap ma funzionante" ci si può anche esercitare ad indagarle perché dobbiamo ammetterlo, escursionisti, survivalisti, "avventurosi" in generale non è che ne siano esenti...

Passione, necessità, pulsione consumistica, istinto di emulazione, curiosità, sperimentazione, passatempo (shopping), perfino affarismo...

Passione: forse è l'unica motivazione da escludere a priori, l' appassionato tende a spendere più del necessario, non certo meno

Necessità: forse non è la più frequente, ma certo non possiamo escluderla. Ci sarà senz' altro qualcuno a cui l'oggetto (la riflessione nasce da una diatriba sul perché comprare un coltellino al discount) serve veramente e già mettere in campo un budget di ualche euro gli sembra anche tanto. Ciascuno ha la sua dimensione economica, se è sincero in ciò che fa merita rispetto, amen.

Curiosità, sperimentazione
: dopo la necessità sono le motivazioni più "razionali", purché siano sincere e non nascondano qualcos'altro. Io stesso devo ammettere che alcune attività che mi hanno accompagnato per un tratto felice della mia vita sono iniziate con l'acquisto di un attrezzo (esempio: pattini a rotelle) a basso costo preso così, "tanto per provare", salvo poi scoprire (non è raro!) che era meglio dell' attrezzo di marca che poi si è pensato di acquistare (mi è successo proprio con i pattini!).

Pulsione consumistica, passatempo (shopping), affarismo: motivazioni inconfessabili, che nessuno quindi ammetterà mai, forse nemmeno a sé stesso, nonostante ammetterle renderebbe la cosa molto più umana. Sono diverse sfumature della stessa pulsione: ricevere gratificazione dall' aver ottenuto qualcosa che vale più di ciò che costa, in una vita in cui si è duramente e tristemente costretti a subire il contrario quotidianamente. Se non rispetto queste pulsioni meriterebbero almeno un po' comprensione.

Istinto di emulazione: non necessita di spiegazioni - "Lo fanno gli altri, lo faccio anche io", perché, inconsciamente, farlo mi fa sentire parte di un gruppo percepito come composto da "fighi". Per evitare la trappola forse l'unica è stare alla larga da gruppi (forum e quant' altro) in cui si rischia quel rinforzo reciproco che ci spinge a fare qualcosa di inutile se non dannoso solo perché il gruppo era come preso da una infatuazione collettiva e ciascuno sia pure indirettamente non fa che incoraggiare l'altro.

Tutto ciò è bello / brutto, giusto / sbagliato, morale (etico) / immorale ecc ecc?
Prima di giudicare propongo di riflettere su una vecchia massima latina:

Umano sono, e nulla di ciò che è umano mi è estraneo.

(«Homo sum, humani nihil a me alienum puto»)
 
mi permetto di esporre una considerazione: il consumismo è male? si perchè compriamo continuamente oggetti che rimpiazzano oggetti simili che già possedevamo e che finiscono nella spazzatura, quindi inquiniamo mare, cielo e terra....ma con delle ben ponderate politiche di riciclo l'inquinamento lo possiamo ridurre e comprare il bene desiderato. il consumismo ha un ruolo importante nel nostro sviluppo economico, se tutti ci ritiriamo a vivere in fattorie e capanne ( magari) consumando solo ciò che possiamo produrre da soli vorrebbe dire far chiudere fabbriche, bloccare la ricerca e lo sviluppo tecnologico. praticamente tornare nel medio evo...o diventare un paese del terzo mondo. è solo la mia opinione, non voglio offendere nessuno e correggetemi pure se mi sfugge qualcosa.
 
Perché secondo te è l'altra faccia?
E' secondo me una semplice diversificazione, un occupare una nicchia di mercato, guarda la estendo anche agli ambiti del lavoro, con un esempio banale, se non hai l'amico a cui chiederlo, ma devi fare dei lavoretti a casa e ti serve il trapano, magari ti compri un modello dal cinese perché il suo funzionare un paio di volte è per te sufficiente al lavoro assolutamente straordinario che devi fare (straordinario nell'accezione di non abituale).

Se non posso o non voglio comprare le pinze letherman, mi compro il modello scrauso per bullarmi nella cerchia di miei pari, alla fine l'importante è l'idea o la percezione che tu e gli altri date di un certo bene, non se ce l'abbia veramente. (Anche perché forse nn ce l'ha.)
 
Signori e signore qualcuno ha scoperto i "bubblemaker" ...termine inventato da quelli che gestiscono il diving pianeta blu per identificare certi personaggi che più per CATTIVA GUIDA da chi li ha consigliati che per mancanze economiche fanno errori di attrezzatura.

E bene o male ci sono caduto pure io. Personalmente mi ricordo che il mio primo paio di sci montavano degli attacchi tirollya di emme che si spaccavano le plastiche.
E facevi cadute senza senso

Personalmente ricordo anche una certa reticenza del commesso a VENDERTI (non ho detto regalarti sia ben chiaro) un qualcosa di migliore.

Tanto è vero che la prima volta hanno cambiato mezza talloniera (e avevo perso mezza giornata sulla neve). la seconda volta l'altra mezza talloniera. Perchè una crepa si stava aprendo.

Poi ho cominciato ad avere voce in capitolo e allora con la complicità di mio zio mario ne avevo preso un paio di sci già in materiali moderni che montavano i marker con i molloni e non sono più stato un bubblemaker dello sci.!

In ogni caso va fatto un discorso più generalista. Ci sono prodotti validi ed economici che fanno la loro parte. E ci sono le "super marche"

Purtroppo come giustamente ha detto qualcuno super marca spesso identifica un prodotto che magari non ci possiamo permettere e magari c'è un altro prodotto di marca decatlon o similari che fa la stessa funzione.

Bisogna sapere scegliere e bene
 
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... il consumismo ha un ruolo importante nel nostro sviluppo economico ...
Ma certo, in una società in cui la ricchezza è distribuita in modo diseguale necessitano meccanismi di ridistribuzione, ed il ciclo produzione / consumo, oltre a produrla, la ricchezza, serve anche a ridistribuirla.

Ma tenere in piedi una attività produttiva con l'unico scopo di redistribuire è senz' altro più svantaggioso rispetto ad una attività che oltre a ridistribuire produce qualcosa che sia anche utile, come ad esempio una infrastruttura (un ponte, un collegamento in fibra ottica, un satellite per telecomunicazioni...)

A questo aggiungi che oggi l' oggettistica low cost è tutta proveniente dall' estero, si può ben dire quindi che più che ridistribuire si vanno ad arricchire commercianti (importatori e quant' altro) le aziende estere che producono.

Paradossalmente in Italia i consumi di lusso "ridistribuiscono" meglio di quelli ultra economici, perché gran parte del lusso rientra nel cosiddetto "made in Italy", tutto quell' ambaradam economico che, pur avvalendosi eventualmente di sub fornitori esteri se non di vere e proprie delocalizzazioni degli impianti, va comunque ad arricchire aziende se non proprio italiane almeno della UE.
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... i "bubblemaker" ...
Abbiamo tutti passato almeno una volta l'esperienza del "bubblemaker", ma certo essere rimasti vittime di un commerciante che ci ha rifilato un fondo di magazzino non ha a che fare con il consumismo quanto con le normali dinamiche del consumo.
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...e ti serve il trapano, magari ti compri un modello dal cinese perché il suo funzionare un paio di volte è per te sufficiente al lavoro assolutamente straordinario che devi fare ...
Ma certo, in questo caso si rientra nella motivazione "di necessità" anche se sarebbe più giusto chiamarla "opportunità".

E' bene poi distinguere la soluzione low-cost (=economica ma efficace) dal prodotto "cheap" (=privo di valore, inefficace per lo scopo che si prefigge).
 
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DEVO pensare a un vestito di Halloween per il mio gatto.
Che ne dite di questo?
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E adesso che abbiamo affrontato la parte seria del post, una cosa un po piu' divertente: Uno dei migliori in questo campo e' un tipo che si chiama Paco Underhill. Il suo libro piu' famoso e utile, sopratutto per sentirsi di essere un po' superiori a quelli che comprano ma non sanno perche', si chiama: "Why we buy, the science of shopping". A proposito, libro mirato perfettamente alla fascia di mercato solidamente ancorata sul quarto gradino della piramide dei bisogni di Maslow.
 
Io dormirei "preoccupato"..... senza che te ne accorgi ti diventa come questo

ma no dai .... che ne sai? potrebbe avere buone ragioni per essere indemoniato,
io per esempio ho avuto una gatta che per quanto matta ho chiamato Harley Queen
che però era stata separata dai suoi cuccioli appena nati perchè gravemente ferita e aveva avuto la coda staccata
dal morso di un cane....... e si è ritrovata da me che di cani ne avevo 4.
era piuttosto indemoniata all'inizio per medicarla mi baradavo tutto e mettevo guantoni da sci.
Col tempo si è calmata e abituata ai cani
per abituarsi a me ci è voluto molto più tempo :biggrin::biggrin:
 
vittime di un commerciante che ci ha rifilato un fondo di magazzino
magari fosse stato un fondo di magazzino. Era una serie sfigata,altri si erano rotti. Che poi abbia fatto un penoso errore di dimensionamento siamo d'accordo tutti visto che per non sganciare indebitamente dovevano essere precaricati del tutto.

Anche perchè la differenza con un modello migliore non era molta.

E così è continuato per un mare di prodotti.

Per esempio gli stivali che si usano nel parco di casa mia,avevo trovato "a prezzo" un modello che si chiama tanker di cofra (era l'ultimo) e sono 5 anni che si fanno un tombino così tra fango,rovi e schifezze. E stanno andando molto meglio di quelli a scarso prezzo (durassero già il doppio si sono ripagati).

Per il discorso dei pattini mi è venuto in mente un curioso episodio con gianluca. Avevamo comprato al continente a torino due paia di pattini da usare al ruffini.
Molto a"prezzo" bè sono stati comunque il trampolino per lui e una volta ripreso i miei bauer....
Bè la differenza si sentiva e difatti gli ho dato l'altro paio scrauso per girare visto che nel frattmpo si era rotto un carrello dei suoi.
 
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Per il discorso dei pattini mi è venuto in mente un curioso episodio con gianluca. Avevamo comprato al continente a torino due paia di pattini da usare al ruffini.
Molto a"prezzo" bè sono stati comunque il trampolino per lui e una volta ripreso i miei bauer....
Bè la differenza si sentiva
aspetta
che se parliamo di pattini penso di poter dire la mia, che ho insegnato pattinaggio per diversi anni.
All'inizio dicevo che per iniziare a muovere i primi passi coi roller non era necessario
usare pattini buoni che tanto....
Mi sono radicalmente ricreduto la volta che ho provato un paio di pattini del LIDL
che avevamo preso appunto da prestare ai principianti.
Sembravano anche dei pattini discreti, con carrello in alluminio e carini,
ma messi ai piedi ....erano praticamente inutilizzabili, uno bravo non riusciva a pattinarci.

Recuperate ruote e cuscinetti, buttati in discarica.
 
La fregatura è sempre in agguato, più che recensioni spesso si trovano video di influencer, pur sapendolo si cerca di leggerli in filigrana per cercare di cavarne qualcosa di utile ma non sempre si riesce.

D' altro canto se parliamo di consumismo cioè di acquisti che non hanno lo scopo primario di soddisfare un bisogno possiamo dire che l' importante non è vincere ma... partecipare!
 
Io rispondo semplicemente allegando un concetto messo bello in evidenza proprio su questo forum, e che ho sempre cercato di seguire (proprio quelle volte che ci sono cascato, me ne hanno mostrato la validità).

Al che mi domanderei: tanti aforismi vengono esibiti solo come belle declamazioni, oppure come spunti di ispirazione e di vita ?
 

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Utente 31342

Guest
Il problema è sta gente , non chi compra le magliette su Wish.
Mi viene da ridere perché hanno pure il coraggio di dirti che ci tengono all ambiente

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