Acronimo ICE: In Case of Emergency

Gegio ha scritto:
Domanda per Gegio: e se ti trovi all'estero?
In effetti a questo non ho mai pensato.
In viaggio porto sempre appresso una lista dei numeri utili a me (ambasciate, numeri d'emergenza, ecc) ma non ho mai pensato a qualcosa di utile ad un eventuale soccorritore.
Mi rimane però il dubbio di questo ipotetico soccorritore (magari con tanto di turbante e cammello-ambulanza) che scorrendo la rubrica del mio cellulare si chieda "Ghiaccio? e chi sarà mai 'sto signor Ghiaccio?" :lol:

Il tuo messaggio ma fatto pensare, e ti devo dar ragione.
Per cui ho cercato di risolvere l'eventuale problema modificando ICE in I.C.E.
 
in quasi tutti i paesi dell-ex blocco sovietico ogni individuo e'
identificato da un codice alfanumerico (tipo codice fiscale ma
piu' complesso) dal quale si estraggono molti suoi dati.Questo
codice viene riportato su tutti i documenti (patente,passaporto,
carta di identita' ecc.).basta una chiamata alla banca dati del
loro Ministero dell'Interno tramite consolato e identifichi
chiunque.
 
stiamo addirittura dietro l'ex URSS....stiamo proprio messi male, insomma.

la cosa migliore, come già detto, è un foglio plastificato nel portafogli o nel portapatente (non si rompe, non si scarica, lo sanno usare tutti).



p.s.: comunque anche le vecchie, metalliche, rumorose, funzionali, belle e molto dure piastrine, no??? :D
 
anche un microchip sottocutaneo, come si fa con i cani. Non sto scherzando: non fa male inserirlo, non si perde, e permette di tenere un sacco di informazioni utili, che si possono anche leggere a distanza (per esempio quando passi per un varco, con un lettore tipo quello antitaccheggio nei negozi).
 
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