Escursione Ad un anno e tre mesi dall'infortunio, in giro per i boschi di casa (alpi Cozie)

Data: 30 aprile 2019
Regione e provincia: Piemonte, Torino
Località di partenza: Cels
Località di arrivo: Cels


Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Quasi tutto il percorso è fuori sentiero con brevi e facili tratti di roccia, necessario saper seguire le piste degli animali ed avere esperienza di scalata
Periodo consigliato: Primavera/estate


Ad un anno e tre mesi dall’infortunio, nonostante i dolori persistano ed il piede non fletta ancora, ed in attesa dell’ennesima visita fisioterapica programmata per la prossima settimana ho deciso di ricominciare una preparazione fisica come si deve, non che mi sia lasciato troppo andare ma non potendo camminare a dovere è stato difficile mantenere una forma decente.


Approfittando della splendida giornata dopo un periodo di pioggia incessante ho deciso di sfruttare il miglioramento dell’articolazione (soprattutto in termini di resistenza e minor dolore) per riprendere a sgambare come si deve; ho scelto un tratto di bosco affrontato la prima volta 6 anni fa quando arrivai in paese, il programma era quello di salire dritto per dritto nel bosco seguendo le piste degli animali, aggirare una parete rocciosa e recuperare un vecchio sentiero che si trova sopra la stessa, per poi riavviarmi verso casa.


Mi ricordavo abbastanza bene l’ambiente da attraversare, un classico bosco alpino di querce,
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(un passaggio surreale all'interno di una quercia decisamente tormentata, quello che si vede nella foto è tutto albero, niente roccia...)

larici, pini, aceri, pioppi e qualche betulla -oltre agli immancabili cespugli pungenti di ginepro, prugnolo, crespino, rosa canina e biancospino- molto inclinato, un tratto esposto su terreno smosso dal passaggio dei camosci
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(il terreno è bello inclinato, sullo sfondo si vede il Rocciamelone, che con i suoi 3538 Mt domina la Valle di Susa)

con qualche brevissimo tratto di facile arrampicata che mi avrebbe portato sotto un paretone
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da aggirare seguendo sempre le piste degli animali
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fino ad arrivare a dei vecchi terrazzamenti e poco sopra ad una traccia di vecchia mulattiera che mi avrebbe riportato poi sul tracciato CAI del GTA.


La salita è stata inaspettatamente agevole, e questo nonostante il famoso piede che si è comportato -per quel che può- egregiamente, solo in un paio di punti si è fatto sentire un po di sano timore là dove ho traversato un tratto di roccia molto esposta e dove mi son dovuto fidare della tenuta, rivelatasi perfetta, della caviglia.


Non ho preso rischi eccessivi, va precisato, ho valutato bene sia il terreno dove mi sono mosso e la condizione generale del mio fisico e del piede.


Poco prima di giungere sui terrazzamenti, tra varie giovani piante di Tasso barbasso,
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(Giovane Tasso barbasso, tra i suoi vari utilizzi le foglie, resistenti e morbide, sono un'ottima...carta igienica vegetale...)

ho trovato alcuni resti -una vertebra ed un pezzo di mascella- di quello che poteva sembrare un cervo,
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mi sono quindi guardato bene attorno e pochi metri più su, incastrato fra due alberi, ho trovato il cranio completo di corna di quello che effettivamente si è rivelato ciò che avevo immaginato. Purtroppo il reperto non era in buone condizioni, soprattutto il teschio rivelatosi molto deteriorato, ho quindi deciso di recuperare solo le corna, anch’esse non troppo in salute, ma possono sempre far comodo.
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Poche decine di metri sopra il ritrovamento come previsto ho incrociato la vecchia mulattiera e quindi via, verso casa ed il risotto ai funghi…

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Come spiegato il tragitto non è segnato, ma dall'attacco e seguendo in maniera razionale le evidenti tracce lasciate dagli animali (in maggioranza cinghiali e camosci) il tragitto si dispiega da sé. Giova ripetere che è un itinerario dedicato a chi si sa muovere in ambiente ed ha esperienza di arrampicata, ci sono tratti molto esposti sia su roccia che su terreno smosso. Se qualcuno fosse interessato al giro e volesse avere ragguagli sull'attacco della passeggiata mi contatti in MP.
Buoni boschi, Marco.
 
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