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Equipaggiamento Affrontare pioggia, neve ed altri inconvenienti meteo

Un'altra cosa .... non vorrei passare per un genovese retrograde :lol: .... non ho nulla contro il tessuto tecnico particolare che sia, la comodità piace anche al sottoscritto, se qualcuno spende dieci ieri per due mutande tecniche e non di cotone perché a lui sta bene così.... buon per lui.... io ne spendo otto per una canottiera di cotone.

Ciao :si:, Gianluca
 
comunque era una battuta la mia ;)
la tecnologia fa passi avanti ogni giorno in tutti i campi, anche in quello sportivo, sta poi ad ognuno di noi capire cosa ci serve.
come scritto prima uso ancora magliette in cotone perché ciò che ho provato non mi soddisfa, ma questo non significa che non ci sia sul mercato qualcosa di meglio e parlare delle proprie esperienze è un'ottima fonte di informazione.
per la cronaca sono almeno tre anni o forse più che non ho la tv, mia madre invece non potrebbe stare senza e se gli si rompesse mi manderebbe subito a comprarne un'altra :D :D :D
 
Personalmente la discussione non mi crea nessun problema, anzi. Posso non condividere una opinione ma alla fine, normalmente, ho aumentato la mia conoscenza per cui, anche in disaccordo, ho un ritorno positivo.

E' quello che sta le righe che mi preoccupa non tanto per una mala fede in chi le scrive, ma per chi potrebbe non avere ancora gli adeguati strumenti per fare le sue valutazioni e non subire semplicemente il "fascino" di chi le scrive, probabilmente pecco del sentimento di mamma, nel mio caso papà, chioccia ;)

Poi ognuno ha le sue idee.

Tutto quì :)

Ciao :si:, Gianluca
 
mah questa sorta di protezione preventiva la vedo meglio negli aspetti che riguardano la sicurezza, come manovre di corde ed altro.
chi è succube del marketing e cerca con i prodotti di sopperire o sostituire all'esperienza non si fa certo convincere da due frasi scritte.
vedi ad esempio le discussioni sui coltelli, pagine e pagine su roba da rambo che di fatto non serve realmente.
ma a chi la compra questo non interessa, sono contenti del loro giocattolo, è sbagliato?
boh, sono fatti loro...e non è che bisogna mettere i disclaimer per i neofiti perché anche questi come tutti faranno i propri errori, impareranno e troveranno la propria strada.
 
In effetti ..... l'amministratore @AndreaDB forse potrebbe prendere in considerazione di separare tutti i post e metterli in un altro thread rispetto al contenuto iniziale, magari lasciando solo un link a questo spostamento.

E, forse, @Anfisbena potrebbe pensare di aggiungere una postilla indicando che quanto espresso da lei è fatto guardando in particolar modo prodotti più facilmente reperibili che a prodotti specialistici.

..... forse :) ..... o più semplicemente potrei farmi gli affari miei e piantarla nel dire cosa gli altri dovrebbe fare :si:

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
.... chi è succube del marketing e cerca con i prodotti di sopperire o sostituire all'esperienza non si fa certo convincere da due frasi scritte.
Chi lo è probabile, come probabilmente neanche vi entra in un forum, o in questo forum, chi non lo è ancora perché invece è in cerca di notizie e non di slogan potrebbe, condizionale d'obbligo, invece interpretare le due frasi scritte come un dogma se chi le scrive è in grado di vincere la diffidenza di una persona.

Questo non vuol dire che però bisogna parlare solo dopo aver scritto tre papiri sul concetto che ognuno ha la facoltà di spendere dove vuole bla bla bla ..... semplicemente ritengo che i vari interlocutori del thread debbano prendere in considerazione opinioni differenti ed anche divergenti cercando di ridurre al minimo i preconcetti ..... e che siamo diversi :)

Ciao :si:, Gianluca
 
In attesa che la discussione venga spostata altrove, dico solo:

mah questa sorta di protezione preventiva la vedo meglio negli aspetti che riguardano la sicurezza, come manovre di corde ed altro.
chi è succube del marketing e cerca con i prodotti di sopperire o sostituire all'esperienza non si fa certo convincere da due frasi scritte.

Non saranno mica tutti "drogati" di marketing, o magari chi non lo è potrebbe diventarlo leggendo solo recensioni di cose costose (come chi leggesse solo di esperienze con roba meno tecnica potrebbe trovarsi a pentirsi di un acquisto economico che non lo soddisfa).

vedi ad esempio le discussioni sui coltelli, pagine e pagine su roba da rambo che di fatto non serve realmente.

Ad esempio, quando sono entrato nel forum non conoscevo "l'universo delle lame" ma sentivo la necessità di un coltello robusto.

Se avessi letto solo i commenti di alcuni, sarei dovuto andare in Finlandia a farmi costruire a mano un coltello da un sami (o qualcosa del genere). E invece sono andato con soddisfazione per due anni con un coltello da cucina e un vic (ultimamente ho preso anche un coltello-scalpello bahco a15€ ... sono peccatore anch'io :D).
 
Gli scarponi di cuoio li ho dovuti cambiare non perché rovinati ma perché per parecchio tempo sono stato fermo per lavoro e hanno fatto la muffa (come quelli militari) .... diversamente li avrei ancora hai piedi perché mi ero affezionato .... sembra assurdo affezionarsi a degli scarponi ma è così

Vecchio scarpone
Quanto tempo è passato
Quante illusioni
Fai rivivere tu
Quante canzoni
Sul tuo passo ho cantato
Che non scordo più
.......
Lassù tra le bianche cime

Di nevi eterne immacolate al sol
Cogliemmo le stelle alpine
Per farne dono ad un lontano amor


Canzone che spesso canticchio mentre salgo lassù dove la mia anima si trova a proprio agio col mio corpo, mentre indosso i miei nuovi col Gore.
Più comodi solo perchè non hanno bisogno di manutenzione infatti, se quelli vecchi vengono sistematicamente ingrassati, sono impermeabili e morbidi come i nuovi.
Conservo sempre gli ultimi di cuoio, suola cucita con lo spago e ogni tanto me li guardo ricordando gli anni belli, la neve, le sciate (perchè si sciava con quelli) e anche gli amori montanari che son stati i più belli.
:cry:
Della serie: non sei l'unico @znnglc (Gianluca) :)
 
Ciao, ben ritrovati, ero sui monti (innevati), ma il lavoro mi ha ricacciato a valle.

eh per non far passare l'idea che in montagna è indispensabile roba tecnica, si esalta quella dell'alpinista duro e puro.
Io per esempio sono lontanissima dal modello dell'alpinista duro e puro. A me non piace soffrire il freddo, non mi piace fare bivacchi senza sacco a pelo, non mi piace stare con i vestiti bagnati a lungo... possiedo quelle due o tre cose che mi servono e funzionano, alcune sono moderne o modernissime (il sacco a pelo che ho ora, i bastoncini, la giacca, le ciaspole...) e altre sono un po' demodé (la camicia di flanella, lo zaino Cassin di mia madre, il piumino di 20 anni fa...). Le cose che non funzionavano le ho pensionate in fretta (ad esempio i pantaloni di fustagno che si inzuppano solo a veder arrivare le nubi) altre che funzionano le tengo e non ho la curiosità di provarne altri... La mia curiosità di solito si soddisfa camminando ;)

boh, sono fatti loro...e non è che bisogna mettere i disclaimer per i neofiti perché anche questi come tutti faranno i propri errori, impareranno e troveranno la propria strada.

Ognuno si regolerà da solo, va bene. Però io vorrei far passare il messaggio che per iniziare non serve veramente nulla e che tutta quella bellezza che certi scorci di montagna hanno è accessibile con il solo sforzo delle gambe.
Qualche giorno fa un ragazzino di 11 anni, intelligentissimo ma con pochi mezzi economici, che avevo accompagnato in montagna con la sua classe mi ha detto: " mi piacerebbe andare in montagna come fate voi alpinisti, ma purtroppo non abbiamo i soldi e non me lo posso permettere". Ecco, io voglio spiegare alla famiglia di questo ragazzino che non è vero che ci vogliono i soldi: ci si può arrangiare con poco, in sicurezza, stando bene e la montagna è lì, a mezz'ora da casa.

E, forse, @Anfisbena potrebbe pensare di aggiungere una postilla indicando che quanto espresso da lei è fatto guardando in particolar modo prodotti più facilmente reperibili che a prodotti specialistici.
Ma nell'articolo ho citato di tutto, dal poncho con il sacco della spazzatura alla giacca in Gore-tex tre strati... :oops:
 
Ultima modifica:
sul contenuto del messaggio mi trovi d'accordo, sul modo no.
tanto meno quando mi sento criticato perché pur avendo provato una certa soluzione, non mi ci trovo e cerco un'alternativa seppur costosa.
 
Ma nell'articolo ho citato di tutto, dal poncho con il sacco della spazzatura alla giacca in Gore-tex tre strati... :oops:
Sì è vero ma l'impronta secondo me era quella, ovvero la mia impressione è che tu ti sia dedicata più a descrivere la parte, concedimi il termine, popolar&faidate piuttosto che il capo tecnico ..... poi per carità il mio voleva essere solo un suggerimento di compromesso, non una critica.

Ciao :si:, Gianluca
 
Io puntavo di più ad indirizzare i neofiti. Penso che, una volta che una persona si è fatta un po' di esperienza, possa valutare meglio da solo e orientarsi sul mercato a seconda delle sue esigenze. Poi non mi pare di avere le competenze per scrivere diffusamente di Gore-tex e altre membrane... Se qualcuno vuole provare a stilare una classifica e a descriverle secondo la sua esperienza è benvenuto. :si:
 
Concordo con te ma il problema nasce, probabilmente, nel momento in cui la tua "risorsa" è letta da chi non è più neofita e ritiene opportuno fare le proprie considerazioni (cosa che trovo ovviamente logica).

Ripeto il mio voleva essere solo un suggerimento, non una critica. Due righe di apertura in attesa di chi lo completerà..... se ti pare sensato ovviamente.

Io competenze in quel settore sono zero per cui lascio la palla ad altri :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Salve,
ho sempre letto con piacere le risorse di Anfisberna per come sono presentate,e le trovo tecnicamente utili per neofiti o pionieri. Desidero ringraziarla, trovando doveroso farlo,anche se in ritardo.Chapeau, V.☺
 
Non parlo di critica diretta ma di quella sottointesa.
Per quanto mi riguarda è giusto proporre un modo economico per andare in montagna ma se uno vuole spendere 500 euro per una giacca sono fatti suoi.
Invece è partita la gara a chi ha speso meno e questo lo trovo sbagliato esattamente come sentirsi obbligati a spendere tanto.
Perché quello che è importante è il modo di andare in montagna (o collina bosco ecc) mentre quanto spendo rimane un fatto privato.
E se ho scelto una maglietta sintetica al posto di quella in cotone non ha alcuna importanza che costi 5 o 50 euro, al massimo posso dare un mio parere sul rapporto prezzo/prestazioni ma poi il focus dovrebbe concentrarsi sulle qualità della mia scelta e sui confronti con altri prodotti.
E questa è invece la mia critica, questa si diretta, di voler mescolare discorsi diversi, uno che riguarda i materiali e l'altro che riguarda la propria filosofia di vita.
Tu hai il tuo modo di andare in montagna, ed è giusto che di quello parli, delle tue esperienze e di quello con cui ti trovi bene ma rimane il tuo modo e non per forza il modo giusto e neanche l'unico.
Si parla di materiali e di materiali si deve parlare.
Poi personalmente mi scuso di essere andato un pò ot.
 
Ma io quando ho scritto la risorsa ho citato di tutto, dal sacco della spazza alla giacca 3 layer per cercare di coprire tutto il panorama. Volevo dire di provare a partire con quel che si ha a casa o che si può recuperare con poco. Se non è soddisfacente, c'è tutto il resto del mercato. Volevo in qualche modo rispondere a chi scrive i post chiedendo se per andare al rifugetto sulla strada è meglio la giacca xy da ennemila euro o quella yz da ennemila euro al cubo. La mia filosofia è: prima prova ad arangiarti, poi scopri cosa non funziona e compra di conseguenza. Ognuno si fermerà laddove reputa opportuno. Personalmente cerco di adattarmi e non sono così interessata alla ricerca del materiale.

Da lì poi si è innestato il discorso della filosofia di vita, e non nego di praticare un'esistenza molto parca e di sostenere una filosofia di riduzione dei consumi. La suggerisco, ma lungi da me imporla.

@cross : grazie mille :biggrin:
 
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party-poncho-papera.jpg
il poncho è senza dubbio il più versatile! per ovviare al fatto che con il vento svolazza! basta legarlo con un cordino o in caso estremo con un pezzo di nastro telato sotto al cavallo e non da più problemi !
 
Per la pioggia in montagna, sto pnsando al Poncho, che copre anche le gambe e può dare uno strato d'aria tale da renderlo meno problematico nei confronti della condensa epr sudorazione.
Per l'intimo, penso che uno dei migliori - come prodotto-brevetto in commercio, sia la liena X-Bionic, ma è costosissima.
Per l'inverono prediligo Polipropilene ed elastometro, combinato ad intimo di lana merinos a trama media (peso medio).
Ho presouna maglia a MM intimo di icebreaker, ma solo una costa assai...
Di norma, d'iverno - sulla neve adotto due strategie:
1- Molto freddo, neve e vento: giacca foderata in micropile con cappuccio della Alphine-Pro , articolo della europea Cecoslovacchia di fascia media - mi segue ormai da 8 anni con un intimo in lana merinos sotto come maglia manica lunga e nient'altro. Ghette e pantalone Colmar foderato.
2- Condizioni medie: jacket in Polartec di Ferricno o Euider e Salewa soft shell con fodera in micropile, alta trasparabilità nessuna protezione da pioggia o neve.
Sempre, collare in micropile wind-breaker della Tucano Urbano (non c'entra nulla col trekking ma va benissimo) e berretta The-North-Face.
3- Primavera - autunno: Jacket della montura con cappuccio e zip ed un Quechua jacket leggero.
Cerco solo un particolare guanto Salewa leggero, caldo e wind-breaker - ma costa assai.
 
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