Viaggio [Africa] foto

visto che sì è parlato di africa
 

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cominciamo dalle dune.
Da un paio d'anni ho preso l'abitudine di scappare dalle feste natalizie.
Ai festeggiamenti sostituisco un trekking nel deserto.
Non è un'avventura, è il mio periodo di relax.
Non organizzo nulla e nulla voglio organizzare (vedi relax), mi fido di un'agenzia.
I percorsi sono di una decina di giorni, ci si muove a piedi e si dorme in tenda. I cammelli al seguito sono di supporto per trasportare i bagagli, il cibo e l'acqua.

La prima foto è stata scattata nel grand erg orientale.
Il signore ritratto è il capo cammelliere.

Quella allegata, stesso periodo stessa zona, ritrae ex schiavi che vivono nelle oasi.

saluti
 

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Da un paio d'anni ho preso l'abitudine di scappare dalle feste natalizie.
Ai festeggiamenti sostituisco un trekking nel deserto.
L'idea del trekking nel deserto mi ispira parecchio, ma non rinuncerei mai al mondo al cenone natalizio e ai festeggiamenti!almeno una volta all'anno vedo tutti i miei familiari! Però devo dire anche che staccare e saltare per una volta questa tradizione potrebbe dare una svolta ai sensi..ci farò un pensierino per questo 2008!
;)
 
Esattamente che zone hai attraversato?
Solo erg sabbiosi o anche zone montuose?
Hai seguito un Azalai (o simile) o era una spedizione organizzata ad hoc per voi?
 
1) sono un idiota, è occidentale non orientale

Gegio ha scritto:
Esattamente che zone hai attraversato?
Solo erg sabbiosi o anche zone montuose?
Hai seguito un Azalai (o simile) o era una spedizione organizzata ad hoc per voi?

Tipo Azalai.
La nostra base di partenza è stata Timimoun, dove avevamo un contatto con una specie di tour operator locale.
Attraverso questo signore abbiamo preso i contatti con i cammellieri, definito il giro ed i costi.
Sempre a Timimoun, abbiamo comprato acqua in bottiglia e cibo fresco, le taniche per l'acqua da cucina, le hanno fornite i cammellieri.
La zona è erg, si va dalle dune da cartolina a zone con un po' più di sassi ma fondamentalmente è sabbia.
Trovo il termine spedizione eccessivo, è stata una passeggiata di più giorni tra le dune, avremo percorso non penso più di un cento, centoventi km.
Nella parte rocciosa ci sono andato questo inverno, sempre in Algeria ma nella zona dell'Hoggar.

Varie sparse per la logistica, se ti interessa qualcosa organizzare qualcosa di simile.

Timimoun è raggiungibile in auto. Da quel che ho visto e mi è stato raccontato della strada: è asfaltato, qualche buca e deviazione la si trova, ma è tutto percorribile anche con un'auto normale.

Gli europei che partono da casa con il fuoristrada preferiscono passare per la Tunisia, evitandosi l'atlante.

I tour operator sono contattabili anche in loco. Contattare direttamente i cammellieri è più difficile perchè in genere vengono dalle oasi della zona.

Durante il percorso abbiamo incontrato alcune oasi in cui fare rifornimento d'acqua.

Ci sono anche delle piste per fuoristrada, alcune più semplici altre ad occhio decisamente meno. Malgrado ciò non abbiamo incrociato nessun tour in 4x4 durante il nostro tragitto.

La gente è traquilla ed abbastanza riservata, non abbiamo subito l'assalto al turista tipico del nord africa.
Anche se nel sud non ha fatto grossi danni, una guerra civile il segno lo lascia.

saluti
 

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L'anno dopo decido di ripetere l'esperienza.
Stessa nazione (l'Algeria), stesso periodo (le vacanze di natale) stesso tipo di trekking, cambia il paesaggio e di molto.
l'Hoggar è un altipiano vulcanico nel sud dell'algeria, dista circa 2000 km da Algeri e circa 400 dal Niger. E' zona di tuareg e di "mori", i primi sono i discendenti dei leggendari mercanti del deserto, i secondi degli schiavi catturati in Niger o in Mali e portati come merci. E' un deserto molto famoso e molto battuto, figuratevi che in un giorno ci è capitato di incontrare altre due persone. Scherzi a parte è veramente un posto battuto, ma non ovunque. Se si finisce all'Assekrem si possono trovare un centinaio di persone, appena ci si sposta il numero di persone cala sensibilmentre e quando ci si allontana dalle piste dei fuoristrada
si finisce per essere soli.

Il trekking parte da Tamarraset, leggendaria città di tende dei tuareg, ora ridotta ad un "cesso" in piena ed incontrollata espansione edilizia.
In città ci fermiamo un giorno prendiamo contatto con i cammelieri e facciamo spesa: verdure, farina, qualche scatola, corde e taniche.
(continua)
 

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A Tamanrasset ho un amico che fà la guida su 4x4 (il classico tizio che ha mollato tutto ed ha cambiato vita...), mi ha invitato ad andare a trovarlo (come fosse dietro l'angolo: un giorno di nave e tre di auto!) e chissà che prima o poi non ci vada davvero.
 
Gegio ha scritto:
A Tamanrasset ho un amico che fà la guida su 4x4 (il classico tizio che ha mollato tutto ed ha cambiato vita...), mi ha invitato ad andare a trovarlo (come fosse dietro l'angolo: un giorno di nave e tre di auto!) e chissà che prima o poi non ci vada davvero.

vale la pena, tamarraset è brutta ma i dintorni sono spettacolari


saluti
 
Quando non trovo nessuno con cui partire (e putroppo capita più di quanto vorrei) si.
E' molto lontano dall'essere perfetta, talvolta anche dall'essere buona ma non avendoci il pelo di partire solo è un'alternativa al rimanere a casa.

saluti
 
Land storico a Tamarraset. Ormai in Africa di fuoristrada inglesi o si trovano quelli degli europei, oppure quelli molto vecchi.
I 4X4 locali, giusto o sbagliato che sia, sono ormai in schiacciante maggioranza toyota.
 

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L'hoggar è un massiccio montuoso, un altipiano pietraia a 2000 metri dal quale ogni tanto spuntano degli urli rocciosi.
La zona è dei tuareg, che abbandonate le carovane si sono messi a vivere stanziali in piccolissimi villaggi in prossimità dei pozzi.
Alcuni sono diventati pastori ed agricoltori, altri guide per turisti.
Percorrere l'altipiano anche a piedi è semplice, le punte fattibili sono poche. La gran parte richiederebbe buone doti di rocciatore ed incoscienza, perche sono dritte e la roccia è friabile.
 

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Ogni tanto si incontra qualche donna o qualche bambino che portano a pascolare le capre, a piedi i turisti sono pochi.
Si intravedono solo sui 4x4 quando si incrocia la strada.
 

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In inverno sull'hoggar non fa caldo.
Di giorno camminando si può stare anche in maniche corte, ma basta l'ombra di una roccia o una nuvola e la temperatura cala subito. Di notte fa freddo, si finisce ampiamente sottozero.
Si dorme nei wadi, nel letto secco dei fiumi, le sponde offrono riparo dal vento ed l'unico posto in cui il fondo è sabbioso.
Per il fuoco si trovano per di più sterpi e sterco di cammello, i tronchi sono molto rari.
Talvolta lungo i wadi si possono trovare affioramenti d'acqua.
 

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L'unica notte sotto un tetto la si passa al rifugio dell'assekrem.
E' raggiungibile dell'auto, è una delle poche montagne salibili facilmente, c'è vissuto un certo padre Fucault e c'è un bel panorama, quindi si trovano turisti.
 

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Christmas trekking!!

Sono già diversi anni che il giorno di Natale sfuggo a quella che mi sembra una folata di follia schizoide...
in genere scappo sui colli euganei dove ,in uno dei pochissimi gioni all'anno, non ci sono umani seminatori di sacchetti e sigarette. Il deserto dev'essere un luogo di grande magia...
 
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