Ai Corni di Canzo e la malattia dei Castagni: il "Cinipide Galligeno"

La settimana scorsa sono andato "oltre confine", ovvero in Lombardia :)biggrin:) ospite di Alessio (Kramer). Ormai, grazie alla guida del mio amico, le montagne del Lecchese le conosco abbastanza bene, sia nel riconoscimento dei loro profili (Moregallo, Barro, San Primo, Cornizzolo, Resegone, Grignetta, Grignone, San Martino, Legnone, etc...) sia per quanto riguarda la flora di questa fetta di Prelpi, per certi versi simile a quella degli Appennini più elevati, ma con specificità tipiche di queste latitudini (anche grazie alla strettissima vicinanza delle Alpi!).

Nella nostra ultima escursione siamo saliti alla vetta occidentale dei Corni di Canzo, una bellissima montagna dalla sagoma inconfondibile! Amo questo monte perchè percorrendo i suoi sentieri (che, neanche a dirlo, sono tanti, puliti, e ben segnati...come tutti quelli del Nord!!! :cool:) si ha la possibilità di conoscere ambienti molto diversi tra loro. In 6 ore di camminata ho visto alpeggi, boschi di castagno, betulle e faggi secolari, aceri e carpini, oscuri boschi di conifere e distese di aglio selvatico in fiore (un odore di bruschetta assurdo... ahah!!!:p) e anche delle squisite fragoline di bosco (per rifarci i sensi)!

In questo scenario quasi bucolico mi sono però imbattuto in molte piante malate: alcuni castagni infatti avevano delle escrescenze tra le giovani foglie, dei "bitorzoli" anche un po' schifosi a vedersi e toccarsi!
Lì per lì, distratto dalle chiacchiere con il mio socio, ho pensato fossero normali protuberanze della pianta, magari, uno stadio intermedio tra fiore e frutto... certo, qualcosa non andava, poichè avevamo notato che alcune di queste "palline" erano state forate da un insetto...
Poi mentre camminavamo ho pensato che (almeno) nei boschi dei Prenestini (nel Lazio) il castagno fiorisce a Giugno, e quindi non era possibile che in un clima anche più fresco come quello lombardo, quelle escrescenze fossero stadi intermedi tra fiore e frutto (i fiori ancora devono uscire!!!)!

vespa-cinese-galle-castagno-byfitosanitarioER-450.jpg


Ho cercato in internet e ho trovato che le protuberanze che abbiamo visto sono in realtà delle "GALLE", in pratica dei tumori a carico di gemme, foglie e amenti del castagno, provocati dal cinipide galligeno, Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu, un insetto originario della Cina che oggi ha invaso Stati Uniti, Giappone e mezza Europa.
L’insetto è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo, e oggi ha invaso anche Lazio, Toscana, Campania, Sardegna, ,Friuli, Emilia... e Prealpi Lombarde!!:eek:


galle_cinipide.jpg



images


Riporto quanto trovato in vari documenti:

"Da queste galle nel mese di giugno e luglio fuoriescono le femmine alate che vanno a depositare le uova nelle gemme presenti.
Dalle uova fuoriescono le larve che si sviluppano molto lentamente, sempre all’interno delle gemme, senza che queste presentino sintomi esterni della infestazione.
Nella primavera successiva, alla ripresa vegetativa, si ha un rapido sviluppo delle larve che determina la formazione di caratteristiche galle, prima verdastri e poi tendenti al rosso.
Le larve stesse spesso determinano un arresto dello sviluppo delle gemme, da cui si sviluppano foglie di dimensioni ridotte.
In caso di forte attacco del parassita si può avere un consistente calo della produzione (fino all'80%).
"

A quanto ho capito per distruggere, o almeno limitare il diffondersi di questo flagello dei nostri castagneti (che sono una risorsa economica importante per molte realtà agricole italiane), si può fare ben poco. I fitofarmaci e gli antiparassitari non sono efficaci, sia perchè la larva protetta dallo scudo della galla non risente dei veleni sia per la vasta scala del fenomeno che non permette interventi così invasivi su intere foreste!

Nei regolamenti che ho letto si raccomanda di segnalare alle autorità la presenza nel territorio dei castagni malati:
-se le piante hanno meno di 3 anni si distrugge l'intera pianta e le vicine in un raggio di 20 m :)shock:!!!);
- se di età maggiore di 3 anni si fa una potatura precoce e si attua la distruzione della parti malate delle piante bruciandole (ohibò!:roll:)!
-Nei cedui castanili è necessario tagliare a raso tutte le ceppaie infestate, comprese le matricine, e tutti i polloni in vicinanza del fusto. La ramaglia andrà bruciata sul posto. I fusti ed i pali di castagni ottenuti dovranno essere scortecciati in loco e le cortecce bruciate.:)

Le nuove prospettive su cui si sta puntando è l'introduzione del "nemico naturale" "un insetto parassitoide antagonista della vespa cinese, il Torymus sinensis: questo parassita è stato inserito in modo sperimentale in alcuni castagneti già infestati dalla vespa, già segnati quindi dalla comparsa delle galle, ed ha mostrato di comportarsi come un ectoparassita monofago, insediandosi nelle galle stesse e compromettendo la proliferazione della vespa."

Sembra che dal Cuneese stiano arrivando i primi segnali positivi di questo tipo di intervento, sebbene sia piuttosto difficile allevare questi insetti parassitoidi e liberarli nei boschi al momento giusto, nè troppo presto (non vi sarebbero larve da parassitare) nè troppo tardi (le larve sarebbero già insetti maturi).




Qui alcuni articoli che ho consultato per chi vuole approfondire:

- Torymus sinensis vs Vespa cinese, partita aperta nel castagneto - AgroNotizie - Vivaismo e sementi

- Cinipide galligeno del castagno: le cose da fare.

- Nuove misure contro il Cinipide galligeno del castagno
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ogni tanto mi è capiato (e capita) di trovare addiritura dei volantini con tanto di foto appesi lungo i sentieri, che invitano i camminatori di segnalare la prenseza di alcuni insetti "esotici" proprio perchè pericolosi per ecosistema locale!
tempo fà giravano foto tipo ricercato di una spcede di scarabeo che divorava "la polpa" dei tronchi delgi alberi! :eek::(

Sapere che adesso c'è un problema del genere nei boschi dove sono cresiuto (sui corni andavo anche a dormirci in tenda quando avevo 14 anni) mi rattrista molto! :-x:(
 
è peggio degli insetti che mangiano le palme..almeno quelle non sono autoctone!! (anche i castagni provengono dall'asia ma fanno parte della nostra storia molto piu' che le palme)
 
è peggio degli insetti che mangiano le palme..almeno quelle non sono autoctone!! (anche i castagni provengono dall'asia ma fanno parte della nostra storia molto piu' che le palme)

Eh sì, siamo sempre davanti a "epidemie", in quel caso mi sembra sia un coleottore il responsabile della morte della pianta! Però le palme sono un fenomeno più da giardino e da viali alberati, mentre i castagni sono spesso boschi che ricoprono intere colline e montagne!!! Sarebbe interessante nel nostro piccolo monitorare il fenomeno con le segnalazioni degli avventurosi di tutta Italia!:D
 
quindi dobbiamo attivarci per segnalarlo alle autorità?? e chi sono?? ma dici che si attiverebbero davvero? perchè vedendo un pò come vanno le cose in Italia di solito se ne fregano abbastanza..però un tentativo lo si può fare..da chi devo andare?

comunque è deciso Marco!!devi andare a fare un lavoro che c'entra con le piante!! :D sei dotato!! potresti inserirti nel ramo dell'investigazione sulle provenienze delle malattie delle piante e cercare rimedi!!! :p
 
bé questo è un post per gruccione :D
Grazie Kiwi. Io ero già da tempo al corrente del problema e lo avevo segnalato a mio cognato produttore di castagne in quel di Carpineto romano.
Molte essenze arboree e arbustive sono soggette a infezione galligena: querce, faggi, rose, ecc Però le specie selvatiche vivono in genere in equilibrio con il parassita mentre il castagno importato dall'Asia dai tempi dei Romani e oggetto di numerose selezioni atte alla produzione di frutti sempre più grossi e saporiti non è stato capace di difendersi dall'aggressione. Ricordo che il castagno può sopravvivere solo grazie alle cure umane. In effetti occupa l'ambiente del bosco misto (acero, orniello, carpino, querce caducifoglie varie, ecc)
 
di galle su alberi ne ho viste parecchie in montagna (provincia nord di torino), negli anni, anche su piante diverse dal castagno, ma non ho mai notato che fossero un problema grave nè infestante come quanto segnalato (per fortuna)
 
Però le palme sono un fenomeno più da giardino e da viali alberati,
Però una palma da giardino che ha visto l'unità d'Italia fa male vederla morire!

Come già detto l'insetto è presente ormai dal 2002, proviene dall'Asia e si è sviluppato già in diverse parti del mondo mappa.

Se lo si vuole segnalare, si può prendere contatto con il servizio fitosanitario regionale, qui quello della Campania, l'importante quando si avvista l'insetto è fare qualche foto e "etichettare" la pianta colpita in modo da rendere più agevole il ritrovamento del castagno da parte degli addetti.
Per la lotta il discorso è un pò difficoltoso. La lotta chimica è alquanto difficile da affrontare, sia perchè è difficile pensare di poter intervenire in ambiente montano con i mezzi adatti sia per il ciclo vitale dell'insetto. La lotta con l'insetto predatore come già detto da Zimmer presenta problemi quando si cerca di far combaciare i cicli dei due antagonisti.
Nei regolamenti che ho letto si raccomanda di segnalare alle autorità la presenza nel territorio dei castagni malati:
-se le piante hanno meno di 3 anni si distrugge l'intera pianta e le vicine in un raggio di 20 m (!!!);
- se di età maggiore di 3 anni si fa una potatura precoce e si attua la distruzione della parti malate delle piante bruciandole (ohibò!)!
-Nei cedui castanili è necessario tagliare a raso tutte le ceppaie infestate, comprese le matricine, e tutti i polloni in vicinanza del fusto. La ramaglia andrà bruciata sul posto. I fusti ed i pali di castagni ottenuti dovranno essere scortecciati in loco e le cortecce bruciate.
E non hai idea di quello che si deve attuare quando si ha a che fare con malattie batteriche!
 
Il mio castagneto è pieno di quegli schifosissimi, maledetti, antipatici, parassiti, infami, bastardi e brutti insetti...cattivi cattivi cattivi!!! :no::no::no:...a me questo non me lo dovevate fare :(:cry::cry::cry::cry::cry:
La situazione sembra essere davvero critica, speriamo si risolva prima che sia troppo tardi.
Ciao
Adriano
 
mi spiace.. ma stai provando a fare qualcosa per salverli o stai solo sperando?

Quello che c'era da fare l'ho fatto: nel 2008, quando il cinipede fece la sua comparsa anche in campania, ha pensato bene di venire a trovare i miei castagni...che gentile che è stato:-x; a quell'epoca,il trattamento attuato da tutti e richiesto dalla guardia forestale era la potatura dei rami "malati"...cosa che io feci, ma non ho fatto altro che tamponare. Quest'anno la situazione è precipitata ed ha assunto proporzioni direi bibliche (non parlo solo dei miei castagni...forse saprai che dove abito molte gente vive di questa attività, quindi, lascio immaginare quanti ettari di castagneti vi sono) tant'è che hanno deciso di...come dire... infestare la zona con quell'insetto antagonista (di cui non ricordo il nome), il quale avrebbe dovuto in qualche modo eliminare (probabilmente mangiando la calla di questo maledetto cinipede)...ma i risultati non sono stati positivi. E come dissi Troisi: Non ci resta che piangere!
 
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Il mio castagneto è pieno di quegli schifosissimi, maledetti, antipatici, parassiti, infami, bastardi e brutti insetti...cattivi cattivi cattivi!!! :no::no::no:...a me questo non me lo dovevate fare :(:cry::cry::cry::cry::cry:
La situazione sembra essere davvero critica, speriamo si risolva prima che sia troppo tardi.
Ciao
Adriano

Anche al paese mio, sui Prenestini, il castagneto è stato colpito! Ho notato molte meno foglie e, purtroppo, molti meno fiori di castagno quest'anno! Tempi duri!
So che a Palestrina (una cittadina vicina al mio paese) hanno liberato il parassita del cinipede... però il fatto che che da te non ha funzionato non mi fa sperare molto ...:(
 
Anche al paese mio, sui Prenestini, il castagneto è stato colpito! Ho notato molte meno foglie e, purtroppo, molti meno fiori di castagno quest'anno! Tempi duri!
So che a Palestrina (una cittadina vicina al mio paese) hanno liberato il parassita del cinipede... però il fatto che che da te non ha funzionato non mi fa sperare molto ...:(

Forse oggi sono stato troppo pessimista!In realtà è un pò presto per darsi per vinti: dal momento in cui rilasciano il parassita del cinipede (nel mio paese è stato liberato un mese fà) al momento in cui esso faccia realmente il suo mestiere passa un bel pò di tempo, in quanto deve ambientarsi,proliferarsi...bah, vedremo!
E come disse...non ricordo chi: a tutto c'è rimedio fuorchè alla morte!;)
 
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