Come scrive Regine Pernoud, storica francese medioevalista, autrice di un bellissimo e serio studio sui Templari, la sete di mistero, di “segreti”, connessa alla natura umana “per una sorta di rivincita istintiva sembra affermarsi più che mai nelle epoche in cui pare si rigetti ogni mistero: ricordiamo che i processi per stregoneria si sono moltiplicati proprio al tempo di Cartesio e che la massoneria è nata proprio all'inizio del XVIII secolo razionalista, che il nostro XX secolo scientifico è anche quello della proliferazione delle sette e di una rinascita dell'occultismo, e così via.”
Il primo articolo postato da Mas (
Croci templari nel sottosuolo di Napoli?) l'ho scritto io (e non “La Macchina del Tempo”) per
Napoli Underground (sito di informazione dedicato alla speleologia urbana e carsica). Con l'articolo “
Cavalieri e croci templari nel sottosuolo di Napoli?” smonto punto per punto quello che per me è solo l'ennesimo caso sensazionalista creato per attirare attenzione.
I simboli cruciformi trovati in tutto l'acquedotto greco-romano (ripeto in tutto e non solo in una piccola parte), compreso il Carmignano del '600 (altro acquedotto partenopeo), sono legati, a mio parere, a coloro i quali passavano la gran parte della loro vita al buio (e non avevano le comodità di cui oggi dispongono gli speleologi!). Naturalmente oltre ai segni di natura devozionale, che nelle forme risentivano della "moda" del tempo, vi erano anche quelli legati ad esigenze pratiche, quelli detti di "utilità" (formati da lettere, numeri, figure geometriche, figure degli strumenti di lavoro). Lì sotto non si facevano riunioni segrete o passeggiate (era complicato raggiungere quei posti ed era scomodo sostarvi), lì si sudava e moriva facilmente, un po' come accade oggi a coloro che lavorano nelle miniere senza alcuna norma di sicurezza, ma solo quelle dettate dalla "corporazione". Ogni volta che ci si avventurava lì sotto si affidava l'anima a Dio o a qualche santo protettore (da qui croci e altarini incisi nel tufo) per benedire il proprio lavoro e sperare di riveder le stelle.
il cunicolo dei templari si presume fosse per iniziare un cammino di inizzazione, era molto più curato degli altri rami e studiato ( sempre per ipotesi ) con un sistema di paratie che dovevano fungere da piccole dighe ( come lo stretto di panama ) che si allagavano e svuotavano.. tra strane feritoie e pota lunimi elaborati, si incrociavano delle croci sempre più curate e sofisticate, il cunicolo con una leggera salita portava esattamente sotto l'altare della basilica, i muri nell'ultimo tratto erano molto più alti e privi di intonaco impermeabilizzante.
Il cunicolo (uno dei rami laterali del Formale di via Tribunali) è così alto perchè probabilmente hanno cominciato a scavarlo da via del Sole (che è in salita). I cavatori si saranno resi conto dell'errore di quota a scavo iniziato e per giungere al livello del Formale principale hanno cominciato a scavare verso il basso e in seguito per collegare i cunicoli hanno abbassato il piano di calpestio del primo, è per questo che hai notato “i muri nell'ultimo tratto più alti”. Hai visto “molti rami che si dividono in altri rami” perchè così è fatto l'acquedotto della Bolla, ogni edificio del centro antico aveva il suo accesso all'acqua. Naturalmente per fare luce lì sotto cavatori e pozzari si servivano di apposite lucerne che erano stipate in nicchiette scavate lungo i cunicoli. Le “piccole dighe” di cui parli servivano a svuotare le cisterne dell'acqua per la manutenzione (si trovano in tutti gli antichi acquedotti). Quelle tipologie di muri con feritoie (le “strane feritoie” di cui parli) sono comunemente definiti “filtri” e la loro funzione è quella di consentire il deflusso delle acque ma non il passaggio umano (in alcuni casi è possibile trovare in alternativa cancelli in ferro), venivano realizzate principalmente all'imbocco di cisterne a servizio di fabbricati nobiliari o chiese proprio per evitare di trovare sgraditi ospiti nella proprietà.
Per chi volesse informarsi seriamente sul sottosuolo di Napoli consiglio questo link:
Downloads | Storia
P.S. Non lamentiamoci del “berlusconismo” (siamo bravi a creare capri espiatori!), la cultura del “consumo” e della “visibilità” a tutti i costi sono i mali della nostra epoca e la gran parte della popolazione ne è responsabile. Passiamoci una mano sulla coscienza prima di giudicare...
Sperando che questo non sia un “affossa topic” auguro a tutti buona lettura!
Selene Salvi (Napoli Underground)