Speriamo che almeno gli scarpifici non trasformino anche loro i mesi in 4 settimane ovvero 28 giorni !!!
Tanto è il lasso tra una fatturazione e l'altra e l'anno ha oltre tredici mesi, teniamolo bene a mente !!!
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Speriamo che almeno gli scarpifici non trasformino anche loro i mesi in 4 settimane ovvero 28 giorni !!!
Tanto è il lasso tra una fatturazione e l'altra e l'anno ha oltre tredici mesi, teniamolo bene a mente !!!
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Compro gli scarponi per andare a far funghi 10 volte l'anno (dico per dire) e sono obbligato ad usarli tutti i mesi per non essere giudicato "consumista"?
E se invece sistabilisse l' obbligo per i produttori ad indicare sulla scatola la data di scadenza come per i tubi del gas, le pile ecc?
Potrei decidere liberamente tra un modello più "ammortizzato" che scade entro un tot anni ed uno meno ammortizzato che mi dura tutta la vita.
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@giangi4: è bello avere una "visione del mondo" basata su valori etici (come la contrarietà al consumismo) ma volerci infilare dentro a forza qualsiasi cosa limita le nostre capacità di trovare la soluzione al problema.
Io la vedo più sotto un profilo di correttezza e trasparenza verso il cliente.
Se compro uno scarpone, sono in buona fede convinto di acquistare un'ottima calzatura, per di più particolarmente robusta. Questo è ciò che il produttore e il negoziante mi inducono a credere.
Le mie scarpe "da città" non si aprono dopo qualche anno, perché dovrei immaginare che un robusto scarpone potrebbe scollarsi?
Sarebbe quindi corretto un avviso del produttore che mi dice che poiché utilizza materiali che mi danno un certo vantaggio tecnico (?), allora devo mettere in conto la possibilità, non certa ma probabile, che in determinate condizioni la suola si stacchi.
Ma ciò non avverrà mai. Perché un singolo produttore corretto che indicasse questa cosa, verrebbe penalizzato sul mercato dalla semplice omertà di tutti gli altri. Sembrerebbe che i suoi prodotti siano scadenti....
Se compro uno scarpone, sono in buona fede convinto di acquistare un'ottima calzatura, per di più particolarmente robusta. Questo è ciò che il produttore e il negoziante mi inducono a credere.
Le mie scarpe "da città" non si aprono dopo qualche anno, perché dovrei immaginare che un robusto scarpone potrebbe scollarsi?
Sarebbe quindi corretto un avviso del produttore che mi dice che poiché utilizza materiali che mi danno un certo vantaggio tecnico (?), allora devo mettere in conto la possibilità, non certa ma probabile, che in determinate condizioni la suola si stacchi.
Ma ciò non avverrà mai. Perché un singolo produttore corretto che indicasse questa cosa, verrebbe penalizzato sul mercato dalla semplice omertà di tutti gli altri. Sembrerebbe che i suoi prodotti siano scadenti....
Per questo dovrebbe essere obbligatorio almeno scrivere la data di produzione ed un avviso che la scarpa tenuta in magazzino è soggetta a naturale degrado dei materiali.
Anche se non si stacca la suola (e credo che sia la maggior parte dei casi) acquistando una scarpa che è stata in magazzino per tre anni ho un prodotto non più corrispondente alle caratteristiche ed ho diritto di saperlo.
Anche se non si stacca la suola (e credo che sia la maggior parte dei casi) acquistando una scarpa che è stata in magazzino per tre anni ho un prodotto non più corrispondente alle caratteristiche ed ho diritto di saperlo.
nessuna eticità, semplice considerazione e confronto col mondo che fu, quando una cosa veniva comprata per essere usata fino all'impossibile... e allora giustamente aveva una qualità e una durata molto elevata e un costo alto... il cliente era ignorante come adesso (anche di più visto che oggi come oggi c'è pure internet per informarsi).
ma oggi il cliente vuole un prodotto da usare poco e che costi ancora meno, e le ditte lo forniscono e nella maggior parte dei casi ha pure una buona durata che venga utilizzato o meno.
come scritto il mercato fornisce ciò che i clienti chiedono... stai pur sicuro che se tutti quelli che vogliono uno scarpone comprassero roba solo dai 200 euro in su, pretendendo roba che duri al 100%, i produttori farebbero solo quella.
ma così non è, i clienti nella maggior parte dei casi vogliono spendere poco, il meno possibile, perché la roba non la usano o se la usano preferiscono cambiarla spesso, essere alla moda, e tutto questo si chiama consumismo.
infatti negli Stati Uniti, patria del consumismo, è prassi per la gente svuotare i garage, pieni di roba nuova mai utilizzata.
è una questione di scelta, ogni volta che si fa un acquisto si mettono sulla bilancia tante caratteristiche, la durata attualmente sta molto molto dietro al prezzo.
e stando al tuo esempio, la persona che va a funghi 10 volte l'anno nella maggior parte dei casi compra uno scarpone da 50-100 euro perché "tanto lo uso 10 volte l'anno"... il bello è che nella maggior parte delle volte ha pure ragione e il suo scarpone economico avrà prestazioni e durata consone e solo una bassa percentuale avrà problemi dopo 6-10 anni.
@giangi insomma sei per la cara vecchia legge del Menga. Anche questa è un' etica.
Ultima modifica:
Non corriamo troppo,stranamente i problemi PEGGIORI si hanno con la roba più costosa. Lo ho già visto per esempio nelle tavole da snowboard dove quelle economiche forniscono si prestazioni mediocri ma durano e mi è capitato che una nidecher NBX si spaccasse in due senza motivo perchè aveva ceduto un longherone in carbonio.
Altra roba di marche minori e materiali meno buoni invece durava molto di più.
Sul discorso conservazione bè gli stress legati al calore si sanno i danni che fanno,se poi in casa c'è il gentil sesso che rompe e le fa conservare sul balcone è una mina alla loro durata ,specie se ci batte il sole sopra
Altra roba di marche minori e materiali meno buoni invece durava molto di più.
Sul discorso conservazione bè gli stress legati al calore si sanno i danni che fanno,se poi in casa c'è il gentil sesso che rompe e le fa conservare sul balcone è una mina alla loro durata ,specie se ci batte il sole sopra
Questo sgretolamento e distaccamento della suola mi è capitato due volte.
- Trezeta. Esperienza molto simile a quella del post iniziale: poco utilizzo nonostante le avevo da circa tre anni.
- La Sportiva. Dopo 6/7 anni e svariati chilometri: sono venute via tutte e due in contemporanea lo stesso giorno.
Le ho portate da 'Il risuolatore' e con 50 euro sono tornate nuove:
- Trezeta. Esperienza molto simile a quella del post iniziale: poco utilizzo nonostante le avevo da circa tre anni.
- La Sportiva. Dopo 6/7 anni e svariati chilometri: sono venute via tutte e due in contemporanea lo stesso giorno.
Le ho portate da 'Il risuolatore' e con 50 euro sono tornate nuove:
Interessante! Si ripristina anche quel minimo di potere ammortizzante che giustifica (a dire dei fabbricanti di scarpe) il famigerato PU?
chiaro che si ripristina tutto, la suola è attaccata all'intersuola, se non la cambi, la suola non si attacca.
e poi è certamente più facile sostituire tutto lo scatolato... a differenze dell'Eva dove si cambia normalmente solo la suola visto che l'intersuola è relativamente semplice come forma (e quindi ottengo uno scarpone "usurato nell'ammortizzamento")
e poi è certamente più facile sostituire tutto lo scatolato... a differenze dell'Eva dove si cambia normalmente solo la suola visto che l'intersuola è relativamente semplice come forma (e quindi ottengo uno scarpone "usurato nell'ammortizzamento")
Ciao a tutti, questo è il mio primo post sul forum.
Vi scrivo perchè anche io ho avuto un esperienza pessima con Aku; dopo appena un mese dall'acquisto le suole delle mie Aku camana air gtx si sono parzialmente scollate, qui comincia il calvario
- torno dal negoziante, che mi promette di provvedere
- il negoziante, devo dire onesto, mi fa leggere la mail di AKU, che se ne lava le mani perchè asserisce che le scarpe sono rimaste troppo tempo in magazzino e la garanzia di due anni è scaduta.
- telefono ad Aku, che gentilmente mi liquida e mi dice di rivolgermi al negoziante.
- il negoziante le fa incollare, le scarpe si scollano quasi subito e a quel punto le cambia con un nuovo paio, le aku slope micro gtx
- Dopo meno di un mese le nuove Aku si scollano.
Adesso le butterei dalla finestra.
Credo che chiamerò di nuovo Aku ed il negoziante ma in definitiva sconsiglio vivamente l'acquisto di queste calzature. Le mie ultime scarpe da trekking di un altra marca sono durate dieci anni tra neve, fango e rocce appuntite.
Posso comprendere tutti i discorsi sulla vulcanizzazione della gomma, la colla che si secca e quant'altro, ma qui secondo me si tratta di palesi errori progettuali e scarsa assistenza clienti.
Allego le foto delle due scarpe.
Che ne pensate?
penso che hai comprato fondi di magazzino che il negoziante aveva lì da oltre due anni visto che l'aku non risponde.
e che il negoziante da cui ti servi non mi sembra molto professionale visto che se il PU si sgretola non si può reincollare la suola ma bisogna cambiarla completamente.
e penso che se lo scarpone è a posto con 50 euro rimetti la suola.
e che il negoziante da cui ti servi non mi sembra molto professionale visto che se il PU si sgretola non si può reincollare la suola ma bisogna cambiarla completamente.
e penso che se lo scarpone è a posto con 50 euro rimetti la suola.
Ciao giangi4 , grazie della risposta. Sono d'accordo con te, il commerciante ha ammesso che le scarpe erano li da tempo, da quanto non è dato saperlo. Trovo però inaccettabile che delle scarpe si autodistruggano dopo un paio d'anni. Design italiano, colla rumena.
Nella mia zona, Catania, non conosco risuolatori specifici, ho visto questi online: https://www.ilrisuolatore.it/ , potrei spedirli
Che ne pensate?
Nella mia zona, Catania, non conosco risuolatori specifici, ho visto questi online: https://www.ilrisuolatore.it/ , potrei spedirli
Che ne pensate?
Ultima modifica:
Ovviamente deleterio il caldo...... per non parlare di chi li fa asciugare vicino alla stufa o addirittura sul termosifone per poi lamentarsi che si scollano.
Il luogo di conservazione dovrebbe essere fresco ed asciutto. Sono in vendita anche bustine assorbenti di umidità che si possono mettere nella scatola
aku semplicemente ha detto che il prodotto è fuori garanzia e che quindi il problema lo deve risolvere il negoziante.
l'unica cosa che poteva fare in più era proporre un preventivo di risuolatura ma per mille motivi può essere non lo facciano e quindi non può proporlo.
il risuolatore che citi è una garanzia... se vuoi risparmiare sulla spedizione, mandagli una mail e fatti dire il punto di raccolta più vicino a te (di solito palestre d'arrampicata sportiva).
l'unica cosa che poteva fare in più era proporre un preventivo di risuolatura ma per mille motivi può essere non lo facciano e quindi non può proporlo.
il risuolatore che citi è una garanzia... se vuoi risparmiare sulla spedizione, mandagli una mail e fatti dire il punto di raccolta più vicino a te (di solito palestre d'arrampicata sportiva).
