Dati
Data: 30/08/2018
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Campo Imperatore
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 14km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: ascesa al Pizzo Cefalone con tratti di facile arrampicata (I grado) poi sentiero a tratti aereo e molto esposto in diversi punti tra il Pizzo Cefalone e Cima Giovanni Paolo II
Periodo consigliato: con il bel tempo...
Segnaletica: presente, bolli bianco/rossi e cartellonistica
Dislivello in salita: 920m
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: SS17 di Campo Imperatore o cabinovia da Fonte Cerreto
Descrizione
Il Gendarme Giovanni Paolo II è qualcosa che ha sempre affascinato sia me che il socio @Leo da solo , un fascino che però contemplava anche un certo timore reverenziale maturato le volte che - affacciati da Pizzo Cefalone - valutavamo la cresta non a caso chiamata "Malecoste" che raggiunge la grossa croce metallica in onore del papa polacco.
Molti amici ci hanno spesso detto che si tratta di un'escursione assolutamente nelle nostre capacità, che in realtà avevamo fatto cose anche più complesse, tuttavia quel prurito da impalpabile rimane e poi da cialtroni ci chiediamo sempre: quali sono le nostre capacità? Così, mentre agosto volge al termine, grazie ad un meteo previsto stabile e la giornata libera insieme decidiamo di partire per tentare questo "gendarme" e siccome siamo cialtroni decidiamo di farlo partendo di notte e gustandoci prima l'alba dal panoramicissimo Pizzo Cefalone ed è ancora buio e fa un freddo inaspettato quando lasciamo Campo Imperatore e ci dirigiamo verso il Passo del Lupo, Linda saltella rinfrancata dalla temperatura bassa, Zoe è come al solito incontenibile con la sua lucetta rossa a led al collo (sennò mi viene l'ansia che non la vedo, la luce poi si scaricherà accidenti) e noi trottiamo con un passo che mediamente non ci appartiene però fa freddo e vogliamo scaldarci... arriviamo alla base del torrione roccioso che dichiara poderoso "io sono il Pizzo Cefalone" e il desiderio di rifiatare non si sposa con l'ammirazione del panorama visto che è buio... però proviamo a farci un selfie stando fermi 20 secondi, tentativo fallito ma resterà il ricordo...
Le prime timide luci del giorno ci salutano quando siamo al cospetto dei passaggi di roccia del Pizzo Cefalone, proprio come avevamo cercato di preventivare
Ammiriamo dalle rocce la ancora sonnecchiante piana aquilana e qualche nebbia nelle valli
Siamo in vetta, prepariamo un te caldo ma fa un freddo inaspettato aspettiamo con ansia che il sole ci regali tepore e timidamente...
Di fianco a sua maestà
Sempre più vivo, un'esperienza davvero bellissima
La luce ora meno timida inizia ad impossessarsi della montagna e ci consentirà di vedere dove mettere i piedi, come dice il presidente "non siamo qui per divertirci" ed ancora infreddoliti scendiamo dalla vetta e poco sotto ci avviamo in direzione Ovest verso la famigerata cresta delle Malecoste
che subito ci fa capire che non si scherza
Zoe sembra un camoscetto tra le rocce, io devo fare finta che non ho paura per lei, ma vederla così a suo agio sulle cengette mi tranquillizza
Si passa più volta da un lato all'altro della cresta, ma il risultato non cambia: meraviglia
Meraviglia che non permette errori e distrazioni
Io e Leo ci avvicendiamo anche alla testa, guardarlo arrivare sulla cresta aguzza rende l'idea dei tratti percorsi
Poi con un raggio di sole ci appare la vetta e la sua croce
C'è anche la luna e non possiamo esimerci dal metterla in foto
La vetta si aggira da sinistra, siamo così galvanizzati dalle creste che ne facciamo (e la facciamo fare alle puzzole) una aguzza, esposta su entrambe i lati e non necessaria visto che il sentiero è appena sotto, ma val bene una foto...
E poi la vetta finalmente e la gioia mia e del socio, non per la vetta in se ma per la vita
Che facciamo adesso? E' ancora prestino... Zoe sembra dire :dai che sennò la cima delle Malecoste quando la rifacciamo e la cresta ora dolce è così invitante col sole alle spalle.
E allora andiamo, senza tempo, senza rumori, sembra di volare
fino alla cima delle Malecoste dove ci fermiamo per un meritato riposo e per godere di questa fantastica solitudine
Il tallone di Leo è dolorante, io però ho voglia di affacciarmi sulla Nord delle Malecoste e quindi parto per un breve giretto
Che merita ogni metro percorso
Ripagando con vedute inusuali di cime e valli note
Anche alle nostre spalle
Ma è tempo di tornare, la stanchezza della notte inizia a farsi sentire soprattutto per i talloni di Leo
Siamo di nuovo al gendarme che adesso ci appare ancora austero e degno di timore, ma non proibito
La cresta è divertente anche in senso opposto, il terreno pesa sotto i piedi di Leo che alterna vere e proprie corse nelle quali ci semina a soste più prolungate, io e Zoe lo attendiamo al Passo del Lupo, da qui la strada la faremo insieme fino alla macchina, fino alla birra, fino alla prossima...
Ciao!
Data: 30/08/2018
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Campo Imperatore
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 14km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: ascesa al Pizzo Cefalone con tratti di facile arrampicata (I grado) poi sentiero a tratti aereo e molto esposto in diversi punti tra il Pizzo Cefalone e Cima Giovanni Paolo II
Periodo consigliato: con il bel tempo...
Segnaletica: presente, bolli bianco/rossi e cartellonistica
Dislivello in salita: 920m
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: SS17 di Campo Imperatore o cabinovia da Fonte Cerreto
Descrizione
Il Gendarme Giovanni Paolo II è qualcosa che ha sempre affascinato sia me che il socio @Leo da solo , un fascino che però contemplava anche un certo timore reverenziale maturato le volte che - affacciati da Pizzo Cefalone - valutavamo la cresta non a caso chiamata "Malecoste" che raggiunge la grossa croce metallica in onore del papa polacco.
Molti amici ci hanno spesso detto che si tratta di un'escursione assolutamente nelle nostre capacità, che in realtà avevamo fatto cose anche più complesse, tuttavia quel prurito da impalpabile rimane e poi da cialtroni ci chiediamo sempre: quali sono le nostre capacità? Così, mentre agosto volge al termine, grazie ad un meteo previsto stabile e la giornata libera insieme decidiamo di partire per tentare questo "gendarme" e siccome siamo cialtroni decidiamo di farlo partendo di notte e gustandoci prima l'alba dal panoramicissimo Pizzo Cefalone ed è ancora buio e fa un freddo inaspettato quando lasciamo Campo Imperatore e ci dirigiamo verso il Passo del Lupo, Linda saltella rinfrancata dalla temperatura bassa, Zoe è come al solito incontenibile con la sua lucetta rossa a led al collo (sennò mi viene l'ansia che non la vedo, la luce poi si scaricherà accidenti) e noi trottiamo con un passo che mediamente non ci appartiene però fa freddo e vogliamo scaldarci... arriviamo alla base del torrione roccioso che dichiara poderoso "io sono il Pizzo Cefalone" e il desiderio di rifiatare non si sposa con l'ammirazione del panorama visto che è buio... però proviamo a farci un selfie stando fermi 20 secondi, tentativo fallito ma resterà il ricordo...
Le prime timide luci del giorno ci salutano quando siamo al cospetto dei passaggi di roccia del Pizzo Cefalone, proprio come avevamo cercato di preventivare
Ammiriamo dalle rocce la ancora sonnecchiante piana aquilana e qualche nebbia nelle valli
Siamo in vetta, prepariamo un te caldo ma fa un freddo inaspettato aspettiamo con ansia che il sole ci regali tepore e timidamente...
Di fianco a sua maestà
Sempre più vivo, un'esperienza davvero bellissima
La luce ora meno timida inizia ad impossessarsi della montagna e ci consentirà di vedere dove mettere i piedi, come dice il presidente "non siamo qui per divertirci" ed ancora infreddoliti scendiamo dalla vetta e poco sotto ci avviamo in direzione Ovest verso la famigerata cresta delle Malecoste
che subito ci fa capire che non si scherza
Zoe sembra un camoscetto tra le rocce, io devo fare finta che non ho paura per lei, ma vederla così a suo agio sulle cengette mi tranquillizza
Si passa più volta da un lato all'altro della cresta, ma il risultato non cambia: meraviglia
Meraviglia che non permette errori e distrazioni
Io e Leo ci avvicendiamo anche alla testa, guardarlo arrivare sulla cresta aguzza rende l'idea dei tratti percorsi
Poi con un raggio di sole ci appare la vetta e la sua croce
C'è anche la luna e non possiamo esimerci dal metterla in foto
La vetta si aggira da sinistra, siamo così galvanizzati dalle creste che ne facciamo (e la facciamo fare alle puzzole) una aguzza, esposta su entrambe i lati e non necessaria visto che il sentiero è appena sotto, ma val bene una foto...
E poi la vetta finalmente e la gioia mia e del socio, non per la vetta in se ma per la vita
Che facciamo adesso? E' ancora prestino... Zoe sembra dire :dai che sennò la cima delle Malecoste quando la rifacciamo e la cresta ora dolce è così invitante col sole alle spalle.
E allora andiamo, senza tempo, senza rumori, sembra di volare
fino alla cima delle Malecoste dove ci fermiamo per un meritato riposo e per godere di questa fantastica solitudine
Il tallone di Leo è dolorante, io però ho voglia di affacciarmi sulla Nord delle Malecoste e quindi parto per un breve giretto
Che merita ogni metro percorso
Ripagando con vedute inusuali di cime e valli note
Anche alle nostre spalle
Ma è tempo di tornare, la stanchezza della notte inizia a farsi sentire soprattutto per i talloni di Leo
Siamo di nuovo al gendarme che adesso ci appare ancora austero e degno di timore, ma non proibito
La cresta è divertente anche in senso opposto, il terreno pesa sotto i piedi di Leo che alterna vere e proprie corse nelle quali ci semina a soste più prolungate, io e Zoe lo attendiamo al Passo del Lupo, da qui la strada la faremo insieme fino alla macchina, fino alla birra, fino alla prossima...
Ciao!
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