Dati
Data: 12/08/2020
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pian della Mussa
Località di arrivo: Pian della Mussa
Tempo di percorrenza: 10 ore
Chilometri: 17 km
Grado di difficoltà: PD-
Descrizione delle difficoltà: ghiacciai, passi di arrampicata (II-)
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: 2.000
Dislivello in discesa: 2.000
Quota massima: 3.638
Accesso stradale: Arrivati a Pian dell Mussa parcheggiare
Descrizione
Bella gita con Doriana e @eleutheria in una zona dove c'era qualche conto in sospeso.
Si lascia la macchina a Pian della Mussa ( 1.800 metri) e si sale sulla sx per il sentiero che porta al rifugio Gastaldi.
Si sale il sentiero delle capre e arrivati a Pian dei Morti (2.200 metri) si lascia il sentiero per il rifugio sulla destra e si sale a Pian del Gias (2.600 metri), qui si supera il torrente delle Capre sul nuovo ponte in legno e si giunge al vecchio ghiacciaio del Collerin, ormai ridotto a qualche nevaio.
Qui c'è un lungo tratto in falsopiano su neve o se prefrite su pietraie.
Si va un lungo arco sulla sinistra fino ad arrivare in vista della salita per il colle Chalanson.
Qui facciamo una sosta e qualcuno si ferma a raccogliere...
Non c'è più sentiero, solo qualche sparuto ometto, si può passare su nevaio o su pietraie, in salita optiamo per la roccia.
Passato il tratto di roccia rimane un nevaio un po' inclinato da attraversare, ma la neve è morbida e si passa senza problemi.
Superato ci aspetta un bel tratto sfasciumoso sino al colle Chalanson.
Intanto a sinistra spunta il Collerin
e a destra l'Albaron
giunti al colle (3.300 metri) ci troviamo davanti il ghiaccaio da attraversare per raggiungere la sella.
aggiriamo il ghiaccio vivo sulla destra, le ragazze mettono i ramponi, io proseguo senza
Non approcciamo la sella nel punto più basso, ma andiamo a sinistra dove le pendenze sono più morbide, qui raggiungiamo gli sfasciumi, e ci togliamo i ramponi.
in breve siamo sulla sella a due passi dal Collerin.
Su traccia raggiungiamo in breve la vetta che non presenta alcuna difficoltà ulteriore.
Prima vetta di giornata: Monte Collerin 3.475 metri, sulla cima la statua di una madonnina.
davanti a noi la Bessanese, abbiamo un appuntamento per Settembre...
Dietro di noi la cresta che ci aspetta.
Dopo qualche foto di rito scendiamo di nuovo alla sella e ci accingiamo a salire la cresta rocciosa dell'Albaron.
Le difficoltà sono ridotte max II- e mai obblòigate, l'esposizione poco o nulla.
C'è una traccia e vari ometti a segnare la via, tenere il filo di cresta salvo in un paio di occasioni dove si può aggirare sulla destra.
L'arrampicata è divertente la roccia discreta.
Le ragazze vanno alla grande, non so dove però
L'ultima difficoltà e siamo all'anticima
Dall'anticima si vede la vetta ormai vicinissima.
Ed in breve eccoci sull'Albaron di Savoia 3.638 metri dove ci attende un omettone
Qualche panorama
La Ciamarella
verso la Francia
Iniziano ad arrivare le nubi
decidiamo che è meglio scendere per le 15 è previsto peggioramento.
Ecco la cresta vista dall'alto.
Scendiamo abbastanza agevolmente, la neve ha mollato un po' e permette una discesa rapida e a basso rischio.
Il tempo peggiora e veniamo inghiottiti dalla nebbia.
Arrivati a Pian die Gias guardo su un ambiente spettacolare
Arrivati a pian dei morti arriva immancabile il temporale, ci becchiamo una bella lavata, ma niente fulmini per fortuna.
In breve siamo alla macchina bagnati come pulcini ma soddisfatti.
Bellissima gita in ottima compagnia e così abbiamo chiuso anche il conto con il Collerin che era rimasto in sospeso.
Alla prossima
Data: 12/08/2020
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Pian della Mussa
Località di arrivo: Pian della Mussa
Tempo di percorrenza: 10 ore
Chilometri: 17 km
Grado di difficoltà: PD-
Descrizione delle difficoltà: ghiacciai, passi di arrampicata (II-)
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: 2.000
Dislivello in discesa: 2.000
Quota massima: 3.638
Accesso stradale: Arrivati a Pian dell Mussa parcheggiare
Descrizione
Bella gita con Doriana e @eleutheria in una zona dove c'era qualche conto in sospeso.
Si lascia la macchina a Pian della Mussa ( 1.800 metri) e si sale sulla sx per il sentiero che porta al rifugio Gastaldi.
Si sale il sentiero delle capre e arrivati a Pian dei Morti (2.200 metri) si lascia il sentiero per il rifugio sulla destra e si sale a Pian del Gias (2.600 metri), qui si supera il torrente delle Capre sul nuovo ponte in legno e si giunge al vecchio ghiacciaio del Collerin, ormai ridotto a qualche nevaio.
Qui c'è un lungo tratto in falsopiano su neve o se prefrite su pietraie.
Si va un lungo arco sulla sinistra fino ad arrivare in vista della salita per il colle Chalanson.
Qui facciamo una sosta e qualcuno si ferma a raccogliere...
Non c'è più sentiero, solo qualche sparuto ometto, si può passare su nevaio o su pietraie, in salita optiamo per la roccia.
Passato il tratto di roccia rimane un nevaio un po' inclinato da attraversare, ma la neve è morbida e si passa senza problemi.
Superato ci aspetta un bel tratto sfasciumoso sino al colle Chalanson.
Intanto a sinistra spunta il Collerin
e a destra l'Albaron
giunti al colle (3.300 metri) ci troviamo davanti il ghiaccaio da attraversare per raggiungere la sella.
aggiriamo il ghiaccio vivo sulla destra, le ragazze mettono i ramponi, io proseguo senza

Non approcciamo la sella nel punto più basso, ma andiamo a sinistra dove le pendenze sono più morbide, qui raggiungiamo gli sfasciumi, e ci togliamo i ramponi.
in breve siamo sulla sella a due passi dal Collerin.
Su traccia raggiungiamo in breve la vetta che non presenta alcuna difficoltà ulteriore.
Prima vetta di giornata: Monte Collerin 3.475 metri, sulla cima la statua di una madonnina.
davanti a noi la Bessanese, abbiamo un appuntamento per Settembre...
Dietro di noi la cresta che ci aspetta.
Dopo qualche foto di rito scendiamo di nuovo alla sella e ci accingiamo a salire la cresta rocciosa dell'Albaron.
Le difficoltà sono ridotte max II- e mai obblòigate, l'esposizione poco o nulla.
C'è una traccia e vari ometti a segnare la via, tenere il filo di cresta salvo in un paio di occasioni dove si può aggirare sulla destra.
L'arrampicata è divertente la roccia discreta.
Le ragazze vanno alla grande, non so dove però

L'ultima difficoltà e siamo all'anticima
Dall'anticima si vede la vetta ormai vicinissima.
Ed in breve eccoci sull'Albaron di Savoia 3.638 metri dove ci attende un omettone
Qualche panorama
La Ciamarella
verso la Francia
Iniziano ad arrivare le nubi
decidiamo che è meglio scendere per le 15 è previsto peggioramento.
Ecco la cresta vista dall'alto.
Scendiamo abbastanza agevolmente, la neve ha mollato un po' e permette una discesa rapida e a basso rischio.
Il tempo peggiora e veniamo inghiottiti dalla nebbia.
Arrivati a Pian die Gias guardo su un ambiente spettacolare
Arrivati a pian dei morti arriva immancabile il temporale, ci becchiamo una bella lavata, ma niente fulmini per fortuna.
In breve siamo alla macchina bagnati come pulcini ma soddisfatti.
Bellissima gita in ottima compagnia e così abbiamo chiuso anche il conto con il Collerin che era rimasto in sospeso.

Alla prossima
