Escursione Alla cascata Pra Lavino

Parchi della Lombardia
  1. Parco Alto Garda Bresciano
Dati
Data: 20 aprile 2015
Regione e provincia: Lombardia - Brescia
Località di partenza: parcheggio allo sbarramento Enel delle acque del torrente S.Michele (m.580)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 7 ore e mezza, comprese soste fotografiche (alla cascata quasi un'ora) e pranzo
Chilometri: 18
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: sentiero molto sconnesso in alcuni tratti, segnaletica molto scarsa, lunghezza dell'escursione
Periodo consigliato: primavera/estate/autunno però anche in inverno, con idonea attrezzattura si potrebbe fare
Segnaletica: molto scarsa, come detto
Dislivello in salita: 900 metri
Dislivello in discesa: 900 metri
Quota massima: 1.470
Accesso stradale: dal quadrivio di Sermerio (riconoscibile su Google Maps pechè sembra un +) si prende la stradina sterrata che si inoltra nella Valle di S.Michele (segnalato l'eremo) e dopo circa 4 km si parcheggia allo sbarramento Enel delle acque del torrente S.Michele
Traccia GPS:
http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7308


Descrizione
Escursione abbastanza lunga, molto bella e gratificante che mi ha fatto conoscere un territorio a me, abitante della pianura, molto poco noto.
Dal laghetto artificiale creato dallo sbarramento Enel alle acque del torrente San Michele ho ignorato il cartello che indica l'eremo di San Michele (avevo intenzione di farci un salto al ritorno, ma poi non ho fatto in tempo...) e ho preso la strada sterrata che piega a sinistra.
La strada sale molto dolcemente costeggiando il corso di un torrentello: siamo su strade militari della guerra del 15/18 che si intersecano, alcune ancora ben conservate, nell'entroterra gardesano al confine con il Trentino.
Arrivato a Malga Negrini, nell'omonima valle, si prende sempre sulla sinistra il sentiero 225 detto "sentiero delle tracce perse", lungo cui sono posizionati numerosi pannelli che raccontano la flora e la fauna del luogo, che però poi ho abbandonato allargando il giro.
Qui la salita comincia a farsi molto più ripida, il sentiero non è segnato ma risulta molto evidente da seguire e regala scorci panoramici davvero splendidi.
Dopo aver scollinato, non senza alcuna fatica, mi ricongiungo al sentiero 225 passando da una pozza per l'abbeverata nel bosco ed infine, sbucato in una bella radura, arrivo all'imponente Malga Lorina, da cui la vista spazia davvero a 360°.
Giusto il tempo di rifiatare un po', mi rimetto in marcia seguendo nuovamente una agevole strada militare che si addentra nel bosco e che dopo una serie di tornanti porta all'imponente cascata di Pra Lavino, meta principale della mia escursione, il cui scroscio si sente in lontananza molto prima di arrivarci
Dopo una bella sessione fotografica ed un paio di panini sono pronto a ripartire in direzione della radura di Malga Cà de L'era, che già si vede in lontananza, dove alcuni faggi spettacolari si fanno subito notare.
Proseguo poi lungo la strada che si inerpica alle spalle della Malga e arriva al Passo della Cocca, dove al bivio prendo la strada a destra fino ad arrivare alla Malga Pra Pià, superata la quale si prende il sentiero 222 (qui qualche segnalazione la si trova) e si comincia a scendere, prima dolcemente poi sempre più decisamente e con un sentiero in alcuni tratti davvero molto sconnesso.
Il lungo sentiero nella parte finale costeggia ed attraversa più volte il torrente San Michele regalando alcuni scorci e cascatelle davvero incantevoli: purtroppo la stanchezza ed il ritardo accumulato per un errore nella traccia gps che mi ero preparato a tavolino e che stavo seguendo mi impedisce di dedicare a questo tratto di sentiero l'attenzione - anche fotografica - che meriterebbe.
Alla fine, quindi, sono costretto a saltare la deviazione verso l'Eremo di San Michele che mi ero ripromesso di visitare per raggiungere subito l'auto e ritornare verso casa.
A parte la stanchezza, questa escursione mi ha lasciato tutto il piacere che si prova vivendo la montagna - anche se non certo estrema - in assoluta pace e solitudine (andare di lunedì è stato fantastico!) godendosi i silenzi ed i rumori dei boschi e lo scroscio dell'acqua delle cascate e dei torrenti.
Spero di tornare a visitare queste valli in un prossimo futuro!
Ora vi lascio qualche immagine, sperando che possano trasmettere meglio delle mie parole la bellezza di questi luoghi.
Marco

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