Alla ricerca di una Resolza

Vediamo se ho capito in poche parole non sono "originali", nel senso che se ho un passito di pantelleria fatto da un vitigno di passito coltivato a Pantelleria è originale, se il vitigno è sempre passito ma coltivato in veneto ho sempre un vino che non potrà essere altro che passito di pantelleria non originale!!!!

Mi era scappato questo post....no no non è un fatto di sola territorialità ma di canoni estetici ben precisi che devono essere rispettati.

E tali canoni estetici si rispettano solo se si lavora a mano usando il meno possibile gli utensili elettrici.....ecco perchè una pattadese artigianale costa "tanto".

Purtroppo non si scappa "o così o pomì" diceva una pubblicità...
 
Vediamo se ho capito in poche parole non sono "originali", nel senso che se ho un passito di pantelleria fatto da un vitigno di passito coltivato a Pantelleria è originale, se il vitigno è sempre passito ma coltivato in veneto ho sempre un vino che non potrà essere altro che passito di pantelleria non originale!!!!

O.T.
Parlando di vino è esattamente così. Penso si possa usare una formula che dice vino passito di tipo e/o lavorazione di Pantelleria, formula che comunque NON deve trarre in inganno i consumatori. ma se produci in veneto un passito non puoi chiamarlo passito di Pantelleria.


Il cugino di mia madre, innamoratosi del Picolit, aveva acquistato e messo a dimora non so quanti filari di vitigno Picolit in Emilia vicino a Piacenza, e finalmente con amore e attenzione vinificò.
Dopo qualche anno di esperienza ebbe occasione di far assaggiare il vino al Veronelli, che lo apprezzò moltissimo, si complimentò per l'alta qualità del prodotto, ma si dispiacque (ehe? ma che avrò mangiato oggi?) perchè poteva chiamarlo solo vino TIPO Picolit.
 
Nella pattadese artigianale doc il manico va rifinito a lima e carta vetrata e la satinatura è orizzontale e va fatta a mano.
Puoi indicarmi dov'è possibile trovare un disciplinare che definisca quando un coltello è "pattadese artigianale doc"?

Artigiano: Chi esercita un'arte manuale, per proprio conto e in locali propri, lavorando da solo o con la collaborazione dei familiari o di pochi aiutanti
 
Ultima modifica:
Ragazzi fermi perchè qui si rischia di fare confusione.

Qui non si vuole santificare o schifare nessuno ma solo fare chiarezza su cosa è il coltello sardo artigianale "doc".

E' un lavoro impegnativo, una tradizione carica di storia che molti valenti artigiani portano avanti facendosi il mazzo e rispettando il più possibile i canoni estetici e produttivi tradizionali.

C'è da dire anche che la vendita di coltelli ai turisti è un bel business quindi ci sono anche altri coltellinai che hanno deciso di "deviare" e semplificare il processo produttivo per abbassare i costi e aumentare il volume di vendite, come? usando il più possibile macchinari elettrici, scegliendo materiali non sempre di prim'ordine, lavorando in serie ecc.

Producono coltelli per carità che tagliano bene, ma di fattura modesta che costano poco che però mi spiace ma, indipendentemente dalle denominazioni (artigianali, semiartigianali, unpeloartigianali) non possono essere espressione della cultura sarda.

E' come dire il brandy invecchiato in botte di rovere e il brandy fatto nelle botti di acciaio con dentro i trucioli di legno.....spero capiate il senso.
Eh eh...in qualche modo stai modificando ciò che hai scritto in precedenza:biggrin:
Un consiglio: lascia perdere i discorsi su tradizione e cultura sarda. L'argomento è vasto e complesso e non si può sbrigare con due frasi.
Considera che diversi modelli di "mastri coltellinai" non hanno niente di tradizionale per stili e materiali utilizzati (es. manici in avorio, tipico materiale sardo)

Artigiano: Chi esercita un'arte manuale, per proprio conto e in locali propri, lavorando da solo o con la collaborazione dei familiari o di pochi aiutanti;)
 
Cerca nei link precedenti e trovi.....guarda se non ti interessi di coltelli e ti basta avere una lama che tagli lascia perdere che è meglio. Ciao!:)
Fai pure lo spiritoso, non c'è problema, ma per essere preso sul serio devi dimostrare ciò che affermi soprattutto se non sei esperto in materia; se poi non riesci a mantenere un confronto civilmente, son solo problemi tuoi.:ka:
Sai, se sputi sentenze prima o poi devi renderne conto (accidenti la parola scritta può essere riletta!:azz:)

La mia domanda era semplice: quali sono i regolamenti che definiscono il coltello pattadese artigianale doc? (le mie o le tue parole senza un disciplinare lasciano il tempo che trovano)
 
Scusate ma mi sembra che il thread stia prendendo una piega poco simpatica. E visto che sono stato io a fare la domanda, mi do anche una risposta:
Ringrazio tutti, veramente tutti per quello che hanno detto. Sono state dette molte cose e ho capito parecchio su questo affascinante mondo dei coltelli.
Ora non voglio assolutamente prendere parte per nessuno. Ma se si continua così si va avanti all'infinito e poi basta una parola scritta male o interpretata peggio e si finisce chissà dove.
Ovviamente non posso obbligare nessuno, ma forse sarebbe meglio fermarsi qui (eventualmente aprendo un altro thread sul concetto di "artigianato").
Ancora grazie a tutti
Andrea
 
Fai pure lo spiritoso, non c'è problema, ma per essere preso sul serio devi dimostrare ciò che affermi soprattutto se non sei esperto in materia; se poi non riesci a mantenere un confronto civilmente, son solo problemi tuoi.:ka:
Sai, se sputi sentenze prima o poi devi renderne conto (accidenti la parola scritta può essere riletta!:azz:)

La mia domanda era semplice: quali sono i regolamenti che definiscono il coltello pattadese artigianale doc? (le mie o le tue parole senza un disciplinare lasciano il tempo che trovano)

Dovresti saperlo visto che sei così esperto, in caso contrario se ti interessasse approfondire le tue conoscenze riguardo la coltelleria sarda ti invito nel forum Kenz'e meres.

Primo perchè qui a nessuna frega nulla un dibattito su pattade e affini secondo perchè in quel forum direttamente o indirettamente sono presenti tra i più grandi esperti di coltelleria sarda (artigiani e collezionisti).

Riguardo al "disciplinare" quelle sono regole che vengono seguite da almeno un secolo dai "grandi" della coltelleria sarda.
 
Visto che sono 100%Sardo e ne sono straorgoglioso, entro umilmente e senza fare polemica in questa bella discussione, che pagina per pagina mi sono letto. Non sono un'esperto però cerco di dare il mio piccolo contributo al dibattito :).
Visto che l'estate prossima andrò in Sardegna, vorrei approfittarne per comprare una Resolza (il cotello a serramanico sardo, fra cui la tipica "pattadesa"). Qualcuno mi può consigliare un posto dove comprarne uno non troppo caro?
Andrea
Eh eh dipende da dove vai, da cosa vuoi e soprattutto da quanto vuoi spendere mon amì :).
Ottimi coltellinai e coltelli li trovi a Pattada, Arbus, Pirri, Santu Lussurgiu, Guspini, Siniscola, Dorgali, Pozzomaggiore, ecc..
Poi se vuoi qualcosa di discreto da poter utilizzare e sfruttare tutti i giorni potresti fare un giro in qualche negozio dove vendono articoli per la caccia, di sicuro troverai molti coltelli di foggia sarda!
Comunque se vai dalle parti di Pattada rivolgiti a Boitteddu Fogarizzu e figli (qui alcuni cenni sulla loro storia ), per me tra i migliori coltellinai in assoluto che la mia terra abbia mai espresso, insomma il TOP in fatto di coltelli sardi, ho tenuto in mano due esemplari di pattadesi dei Fogarizzu (valore + 300 euro l’una) ed erano un vero spettacolo, delle opere d’arte!
Sotto i 150 scordati le artigianali.
Io direi sotto i 100/120 ………. naturalmente contano anche le dimensioni!
Però a mio avviso siamo sempre lì come prezzo (se vuoi qualcosa di unico).
Aih!! non pensavo fossero così cari, soprattutto andando in Sardegna. La mia idea era quella di rimanere fra i 50 e i 100 euro. Ma possibile che non si trovi nulla di artigianale sotto i 100 euro?
Difficile a mio parere, comunque quando verrai in Sardegna ti farai un idea più concreta in merito al fatto di quanto sia vario il mondo dei coltelli di foggia sarda sia dal punto di vista dell’artigianalità che della qualità.
Poi dipende sempre da cosa vuoi tu come coltello, quali dimensione e particolarità vuoi che esso abbia!
Visto che vieni dalla Sardegna(dove ho lasciato una fetta di cuore), che ne pensi dei pusceddu?
in sardegna sono i più diffusi? (almeno nell'oristanese io ho avuto questa sensazione)
Dai Sardi vengono ritenuti artigianali, semi artigianali o un prodotto semi industriale?
I Pusceddu fanno ottimi coltelli tranquillo Cadmo e quello che hai comperato a torre Grande ne è la riprova.
In Sardegna il coltello più diffuso rimane sempre la Pattadesa o resorza (come si dice dalle mie parti).
Secondo me un arigtiano può avere anche una linea semi artigianale poiché sono convinto che per tenere il mercato bisogna vendere ………. anche qualcosa di economico e di buona qualità che sia alla portata di tutti, se no hai voglia a tenere il negozio aperto aspettando che entri qualcuno disposto a sborsare dai 100 euro in su per un arburesa da usare ogni giorno!
Inoltre senza sapere in quale parte della Sardegna si recherà, è un altro problema.
Comunque credo che non avrai difficoltà a trovare un buon coltello alle cifre da te indicate, sia da hobbisti che da professionisti. Certo non pretendere corni particolari, finiture e lame ricercate (che personalmente non amo).
Concordo pienamente con te Fabio.
E le pattadesi prodotte da questi artigiani non sono per nulla da collezione, anzi! vengono usate eccome.
Mah ………. saranno usate eccome ma difficilmente in Sardegna, io non ho mai visto un pastore, un contadino che sono strettamente collegati al mondo agropastorale o un cacciatore con in tasca una resorza da 150 e passa euro.
Eppure sono Sardo e per lungo tempo ho bazzicato/bazzico le campagne!
Poi per carità non escludo che qualcuno se lo porti in tasca (magari più per fargli prendere aria che per usarlo :p).
se è proprio il coltello sardo che vi interessa rivolgetevi a kenz'e
meres
Mah mah mah, in Sardegna abbiamo, sparsi in tutto il territorio, ottimi maestri coltellinai vecchi e giovani che fanno ottimi lavori, magari nel loro piccolo laboratorio nel loro piccolo paese, e sinceramente non credo che tutti frequentino l’ottimo sito da te citato.
Insomma non è il forum a cui partecipi che fa la differenza!
posti una foto del coltello che usano gli allevatori per rendermi conto...
Ecco Cadmo ti accontento, qui Victorinox Danko Custom ne puoi vedere due miei esemplari, il più maltrattato era di mio nonno, è un Vittorio Mura anni 60/70 credo fatto a mano (e non voglio entrare nella polemica artigiano/non artigiano ognuno vede la cosa a modo suo).
Io seguo la filosofia di cercare un coltello che non sia solo da collezione e da far "ammirare", preferisco volgere la mia attenzione verso quegli esemplari che possono venire utilizzati "concretamente" da allevatori ed agricoltori (alla fin fine restano sempre strumenti di lavoro). E, sinceramente, non credo che questi spendano 150 Euro per un coltello e comunque che i loro coltelli non siano validi.
Totalmente d’accordo con Fabio.
... secondo te la mia arburesa è atigianale o semi-artigianale come credo io???
Cadmo secondo me, giudicando solo dalla foto, può essere un prodotto semi artigianale nel senso, per esempio, che i collarini magari vengono da un foglio con il disegno pre stampato e poi adattato a mano, non so se mi spiego!
Comunque tranquillo per me è un arburesa più che valida che sono sicuro farai lavorare degnamente ;).
ora io non so se il coltello sardo tradizionale per esserlo deve avere il corno di bovino o di muflone.
Di muflone, montone o becco (maschio della capra), a dire la verità non ho mai visto dal vivo o toccata con mano una vera pattadesa con manico in corno bovino. Credo ve ne siano poche in giro tipo PATTADA NON ARTIGIANALE rispetto a quelle con il manico tradizionale.
Vittorio Mura è morto da anni, sono rimasti i figli che lavorano "in serie" usando praticamente solo macchinari elettrici.
Questa è una grande Castagna :biggrin:!
Mah a me che abito (anche se ora non sono in sede) apochi km da SantuLussurgiu non risulta proprio che i figli del Grande Maestro Vittorio Mura “lavorino solo in serie”, magari avranno una linea semi artigianale pure loro ma da quanto mi risulta realizzano ancora ottimi coltelli fatti a mano nel segno della tradizione tracciato dal loro padre che è stato un vero maestro coltellinaio, uno dei più grandi.
Quindi non so da dove tu abbia ricavato notizie in merito a: ""sono rimasti i figli che lavorano "in serie" usando praticamente solo macchinari elettrici.""
Non so, se puoi spiegarmi dove abbia appreso tali informazioni ……….

Il tutto A.M.M.P. come sempre!

Comunque andreasamar, se può esserti utile, per farti un’idea della varietà dei coltelli sardi ti posto qualche sito interessante in cui puoi trovare anche la descrizione delle varie tipologie in commercio.
Coltelli a Serramanico - Folding Knives
Coltellinai sardi - Autori di coltelli artigianali, maschere e gioielli
Coltelli - Vendita online Coltelli
Antica Pattada di Santino Pudda :: Produzione artigianale coltelli sardi. sardinian knife - Home Page. Artigianato Sardegna
Piero Fogarizzu Coltelli Pattada
Coltelli Sardi Di Francesco Casula
Coltelli artigianali Sardi, Sabiu.it - Coltello Sardo che passione!
Coltello sardo | Francesco Piredda | Coltellinaio | Knifemaker
����� Coltelli��sardi��artigianali �Guspinesi - Home
Arte Coltelli Giuseppe Cadeddu - coltelli di Pattada, coltello artigianale pattadese, coltello sardo, coltelli sardi, resolza

Un Saluto.
Dk.
 
Non sono molto d'accordo con quello che scrivi, Vittorio Mura è stato un bravo artigiano, certo non un "grande" della coltelleria sarda.

I figli lavorano tutto a carteggiatrice e si vede.

Per il resto ripeto come avevo scritto prima.....alcuni canoni estetici classici della pattadase sarda tradizionale sono la satinatura orizzontale, la pintadura fatta a mano, il piedino a testa di montone con la curva stretta......dettagli che NON sono realizzabili a macchina.

Il non rispettare questi canoni NON vuol dire fare coltelli scarsi, vuol dire però fare coltelli che NON rispettano le regole della pattadese classica.

Diciamo che sono coltelli "tipo" pattada in quanto simili di forma ma non pattadesi.
 
Danko, grazie mille per le informazioni. In Sardegna andrò un po' a zonzo nella parte meridionale dell'isola (quindi non proprio vicino a Pattada). In compenso sarò per una settimana a Portoscuso, quindi non molto lontano da Guspini e Arbus, dove conto fare una scappata per vedere quello che trovo. Mi intriga molto il coltello Guspinese detto a "lametta", perché è un tipo di lama che non conosco per niente e mi diverte per la sua forma buffa. Inoltre mi sa che essendo un po' meno ricercato, forse riesco a spuntare pure un prezzo migliore.
 
Dovresti saperlo visto che sei così esperto, in caso contrario se ti interessasse approfondire le tue conoscenze riguardo la coltelleria sarda ti invito nel forum Kenz'e meres.

Primo perchè qui a nessuna frega nulla un dibattito su pattade e affini secondo perchè in quel forum direttamente o indirettamente sono presenti tra i più grandi esperti di coltelleria sarda (artigiani e collezionisti).

Riguardo al "disciplinare" quelle sono regole che vengono seguite da almeno un secolo dai "grandi" della coltelleria sarda.
Mi sarebbe piaciuto molto che fossero intervenuti questi artigiani, invece devo leggere le parole di un inesperto e, in tema di culture e tradizioni sarde, di un ignorante.
La mia isola può essere considerata un mini-continente: è composta di regioni che hanno usi, costumi, tradizioni, culture, lingue in diversi casi talmente differenti che definire standards risulta un'impresa ardua.
Alcuni dei nomi che hai fatto utilizzano materiali che con la tradizione non hanno nulla a che fare tipo ironwood, ebano, radiche amboina, micarta, avorio, titanio. Ci hai presentato una pattadese di Davide Steri fatta a Quartu Sant'Elena (CA). Quindi non parlarmi di tradizionale e denominazioni d'origine.

Sapendo pochissimo della mia persona, non puoi conoscere il mio grado di sardità. Molte delle cose che tu leggi nei forum, io le ho assorbite in famiglia, apprese andando nei paesi, partecipando a manifestazioni popolari tradizionali, visitando laboratori, parlando con le persone, incontrando allevatori ed agricoltori nelle mie frequentazioni campagnole.
Quando cerco un prodotto artigianale, e possibilmente tradizionale, il mio interesse è rivolto non ad un prodotto bello, da collezione, da far vedere ad amici e conoscenti ma bensì ad un manufatto che sia la sintesi di una cultura, degli usi e costumi di un popolo, di una tradizione, che trasmetta sensazioni ed emozioni.

Per evitare certe affermazioni erronee
Lo hanno messo per dare una "parvenza" di artigianalità. Dopo tutto il sospetto viene anche guardando le finiture, dal fatto che il corno è bovino....
vi inserisco un link sul disciplinare del "coltello artigiano - Sardegna" della Regione Sardegna che forse qualche delucidazione in più la darà.;)
 
Ultima modifica:
Gran parte di questi "pilastri" della coltelleria sarda che hanno definito i canoni della pattadese classica sono morti o sono troppo vecchi per scrivere su un forum.

Se avessi l'umiltà di andarti a leggere qualcosa riguardo la storia della pattadese non faresti certi discorsi, ma daltronde non ci si può aspettare molto da chi mischia i lavori di Davide Steri con roba comprata al mercato e che pensa che la cultura sarda sia rappresentata da lavori di dubbia nonchè scarsa fattura.

Inoltre il fatto di essere sardi ha poco a che fare con la conoscenza della coltelleria sarda, tu ne sei la dimostrazione.
 
Gran parte di questi "pilastri" della coltelleria sarda che hanno definito i canoni della pattadese classica sono morti o sono troppo vecchi per scrivere su un forum.

Se avessi l'umiltà di andarti a leggere qualcosa riguardo la storia della pattadese non faresti certi discorsi, ma daltronde non ci si può aspettare molto da chi mischia i lavori di Davide Steri con roba comprata al mercato.

Inoltre il fatto di essere sardi ha poco a che fare con la conoscenza della coltelleria sarda, tu ne sei la dimostrazione.
:rofl:
Ma ti rendi conto di quello che scrivi?!
Come? Tutti morti o troppo vecchi? Su kenz'e meres allora chi scrive?:mumble:
Mai detto che i manufatti di Steri siano come quelli del mercato.

Fin da piccolo ho visto l'uso dei coltelli sardi nell'attività quotidiana di allevatori ed agricoltori, i coltelli sono nati per questo: per venire utilizzati.
Sulla conoscenza della coltelleria sarda posso saperne poco, ma finora tu non hai aggiunto nulla se non parlare per "sentito" dire.
Al riguardo, ti invito a leggere bene cos'hai scritto nella tua firma.;)
 
Tanto per fare un esempio hai mai sentino parlare di gente come Barore Fogarizzu, Tatanu Spanu, Boiteddu Fogarizzu?.....non mi sto riferendo agli artigiani di Kenz'e meres ma a chi gettò le basi della coltelleria sarda.

Per il resto non vedo perchè artigiani e collezionisti, che scrivono in un forum specifico di coltelli, dovrebbero prendere e venire in un altro forum, dove l'interesse per la coltelleria sarda è poco o nullo, a discutere con te. Considerando anche il fatto che le porte di là sono aperte a tutti.
 
@ andreasamar
Quest'anno, se non sbaglio, c'è Arresojas, la biennale del coltello sardo che si tiene a Montevecchio, vicino Arbus e Guspini (e Piscinas, che coi coltelli non c'entra ma è da vedere :D)
Io sono andato la scorsa edizione, nel 2011, ed è sicuramente un evento interessante. Trovi informazioni sulla storia del coltello sardo ma non solo, lavorazioni complete dal vivo, incontri con coltellinai e mostra-mercato.
 
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