- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: 19/12/2014
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Rovere
Località di arrivo: Sperone Tiburtini
Tempo di percorrenza: 7 ore A/R (soste incluse). Se si segue fedelmente il percorso del sentiero si impiega molto meno tempo. Il fatto di aver cercato di camminare quanto piu' in cresta mi ha fatto percorrere tutte le possibili anticime e colline, facendomi perdere il poco dislivello guadagnato.
Grado di difficoltà: EE(AI)
Descrizione delle difficoltà: neve abbastanza marcia, orientamento in salita non sempre banale
Periodo consigliato: tutto l'anno, ma preferibilmente non con la nebbia: l'orientamento non e' assolutamente banale
Segnaletica: presenti bolli rossi, bandiere bianco-rosse e a volte giallo-rosse sbiadite (sentiero 14). All'andata sono quasi sempre salito fuori sentiero lungo la "cresta" (che tanto cresta non e', ma un insieme infinito di anticime e doline)
Dislivello in salita: 1300 m. circa (salita su tutte le anticime e sul Colle di Mandra Murata)
Dislivello in discesa: 1000 m. circa
Quota massima: 2128 m.
Accesso stradale: dalla strada Ovindoli-Rocca di Mezzo si raggiunge Rovere, dopo la rotonda si gira a destra verso il campo sportivo e il cimitero, poco prima del quale si parcheggia
Descrizione
Gustosissima escursione solitaria attraverso la lunga cresta settentrionale del massiccio del Sirente, che sale molto blandamente da Rovere lungo tantissime collinette, alture ed anticime varie (con relative doline e pianori), al contrario della selvaggia e ripida Val Lupara.
L'obiettivo di questa escursione era per me lo Sperone Tiburtini, una cima inclusa da poco nell'elenco ufficiale del Club2000...una Punta Macerola in miniatura diciamo
Da Rovere si puo' seguire il sentiero 14 che sale lentamente fino ai pendii meridionali del Sirente, oppure percorrere i sentieri che portano direttamente quasi sul filo di cresta, cosa che ho fatto io. In realta' non si tratta di cresta vera e propria, dato che raggiunti i primi balzi di roccia della Costa Cerasole occorre salire e scendere lungo svariate alture, dopo le quali e' possibile raggiungere il Rifugio la Vecchia, una meravigliosa baita ben curata situata proprio sopra i Balzi dell'Anatella e sotto il Colle di Mandra Murata, che di colle nel lato settentrionale ha solo il nome.
A proposito del Rif. La Vecchia, se potete lasciate un'offerta, anche simbolica, nella cassetta all'interno della baita...chi ha creato questa struttura lo ha fatto con amore e dedizione, e' un bene di tutti noi e dobbiamo esserne orgogliosi.
Lo Sperone Tiburtini comincia a essere visibile in lontananza solamente dopo un paio di km di camminata sempre con saliscendi che fanno perdere quel poco dislivello guadagnato, il tutto rigorosamente su neve "marcia" che aumenta la fatica in maniera esponenziale.
Il panorama dalla vetta e' sublime, con la Punta Macerola che svetta maestosa poco piu' avanti e la Serra di Celano che sembra un Sirente in miniatura. Facendo attenzione alle cornici di neve ci si affaccia sui verdi Prati del Sirente, situati 1000 metri piu' in giu', quasi verticalmente.
Al ritorno ho seguito fedelmente il sentiero 14 che segue la linea di una valle in direzione nord-ovest e quindi evita i faticosi saliscendi fatti all'andata.
Insomma, una vetta che davvero merita, magari fatta proprio con la neve, il che aumenta la magia di quella meravigliosa ed eterogenea montagna qual'e' il Sirente.
E' altresi' possibile raggiungerla tramite alcuni canalini di moderata difficolta' alpinistica (siamo intorno al PD), ma qui entriamo in un altro mondo.
Data: 19/12/2014
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Rovere
Località di arrivo: Sperone Tiburtini
Tempo di percorrenza: 7 ore A/R (soste incluse). Se si segue fedelmente il percorso del sentiero si impiega molto meno tempo. Il fatto di aver cercato di camminare quanto piu' in cresta mi ha fatto percorrere tutte le possibili anticime e colline, facendomi perdere il poco dislivello guadagnato.
Grado di difficoltà: EE(AI)
Descrizione delle difficoltà: neve abbastanza marcia, orientamento in salita non sempre banale
Periodo consigliato: tutto l'anno, ma preferibilmente non con la nebbia: l'orientamento non e' assolutamente banale
Segnaletica: presenti bolli rossi, bandiere bianco-rosse e a volte giallo-rosse sbiadite (sentiero 14). All'andata sono quasi sempre salito fuori sentiero lungo la "cresta" (che tanto cresta non e', ma un insieme infinito di anticime e doline)
Dislivello in salita: 1300 m. circa (salita su tutte le anticime e sul Colle di Mandra Murata)
Dislivello in discesa: 1000 m. circa
Quota massima: 2128 m.
Accesso stradale: dalla strada Ovindoli-Rocca di Mezzo si raggiunge Rovere, dopo la rotonda si gira a destra verso il campo sportivo e il cimitero, poco prima del quale si parcheggia
Descrizione
Gustosissima escursione solitaria attraverso la lunga cresta settentrionale del massiccio del Sirente, che sale molto blandamente da Rovere lungo tantissime collinette, alture ed anticime varie (con relative doline e pianori), al contrario della selvaggia e ripida Val Lupara.
L'obiettivo di questa escursione era per me lo Sperone Tiburtini, una cima inclusa da poco nell'elenco ufficiale del Club2000...una Punta Macerola in miniatura diciamo
Da Rovere si puo' seguire il sentiero 14 che sale lentamente fino ai pendii meridionali del Sirente, oppure percorrere i sentieri che portano direttamente quasi sul filo di cresta, cosa che ho fatto io. In realta' non si tratta di cresta vera e propria, dato che raggiunti i primi balzi di roccia della Costa Cerasole occorre salire e scendere lungo svariate alture, dopo le quali e' possibile raggiungere il Rifugio la Vecchia, una meravigliosa baita ben curata situata proprio sopra i Balzi dell'Anatella e sotto il Colle di Mandra Murata, che di colle nel lato settentrionale ha solo il nome.
A proposito del Rif. La Vecchia, se potete lasciate un'offerta, anche simbolica, nella cassetta all'interno della baita...chi ha creato questa struttura lo ha fatto con amore e dedizione, e' un bene di tutti noi e dobbiamo esserne orgogliosi.
Lo Sperone Tiburtini comincia a essere visibile in lontananza solamente dopo un paio di km di camminata sempre con saliscendi che fanno perdere quel poco dislivello guadagnato, il tutto rigorosamente su neve "marcia" che aumenta la fatica in maniera esponenziale.
Il panorama dalla vetta e' sublime, con la Punta Macerola che svetta maestosa poco piu' avanti e la Serra di Celano che sembra un Sirente in miniatura. Facendo attenzione alle cornici di neve ci si affaccia sui verdi Prati del Sirente, situati 1000 metri piu' in giu', quasi verticalmente.
Al ritorno ho seguito fedelmente il sentiero 14 che segue la linea di una valle in direzione nord-ovest e quindi evita i faticosi saliscendi fatti all'andata.
Insomma, una vetta che davvero merita, magari fatta proprio con la neve, il che aumenta la magia di quella meravigliosa ed eterogenea montagna qual'e' il Sirente.
E' altresi' possibile raggiungerla tramite alcuni canalini di moderata difficolta' alpinistica (siamo intorno al PD), ma qui entriamo in un altro mondo.
Allegati
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