Dati
Data: 6 settembre 2016
Regione e provincia: Sardegna, Nuoro
Località di partenza: località senza nome sulla SP3 qualche km oltre Lula
Località di arrivo: Punta Catirina (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 2h10' + 2h10'
Chilometri: 3.6 km + 6.1 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: mezza stagione
Segnaletica: Buona, sentiero ottimamente tracciato.
Dislivello in salita: 600 m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1127 m (Punta Catirina)
Accesso stradale: parcheggio disagevole sulla SP3.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7755
Descrizione
In vacanza per qualche giorno (di mare) a La Caletta di Siniscola, ho sempre trovato bellissimo quel monte bianchissimo e roccioso che sovrasta Siniscola stessa. Il massiccio risponde al nome di Monte Albo (molto appropriatamente) e, prima ancora del Gennargentu, alla prima giornata di troppo vento per andare al mare abbiamo deciso io e la mia compagna di andare a farci un giro.
Prima difficoltà è trovare l'attacco del sentiero e parcheggiare: il primo non è difficile (c'è un pannello e delle paline ai lati della strada, oltre che a un sedile di automobile, a indicare il punto esatto del sentiero), parcheggiare si rivelerà non altrettanto semplice. Alla fine sistemiamo l'auto in una stradina bianca in forte discesa, sperando che il freno a mano tenga...
Pronti via, la prima parte sale decisamente con numerose svolte in mezzo al bosco, la parete da salire vista da lontano è molto ripida, finché si emerge dal bosco e inizia la bellissima roccia:
Il sentiero è tracciato molto bene anche attraverso queste suggestive rocce calcaree.
Discreti panorami anche da qui:
Si sale si sale e finalmente si scavalla arrivando ad un altopiano dal nome evocativo di "Su campu e susu". Il posto è di una bellezza assoluta:
In quest'ultima foto, sulla sinistra, si scorge Punta Catirina che è uno dei due punti più alti del massiccio, ed è anche la nostra meta.
Attraversato l'altopiano si ricomincia pian piano a salire e gli abitanti locali si affacciano incuriositi:
Ultimo piccolo strappo verso la vetta:
Ed in breve si è in cima, con un panorama da urlo:
Il Campu e susu visto dalla cima:
L'altro punto più alto del massiccio, Punta Turuddò, alto esattamente quanto Punta Catirina:
Al ritorno chiudiamo un anello, scendendo dal versante sudest della Catirina fino al colle che la separa da Turuddò, attraverso un bel sentiero roccioso e boscoso:
fino ad una strada locale che immette di nuovo sulla SP3 e quindi alla macchina.
Immagine Google Earth del percorso:
A presto!
Data: 6 settembre 2016
Regione e provincia: Sardegna, Nuoro
Località di partenza: località senza nome sulla SP3 qualche km oltre Lula
Località di arrivo: Punta Catirina (e ritorno)
Tempo di percorrenza: 2h10' + 2h10'
Chilometri: 3.6 km + 6.1 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: mezza stagione
Segnaletica: Buona, sentiero ottimamente tracciato.
Dislivello in salita: 600 m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1127 m (Punta Catirina)
Accesso stradale: parcheggio disagevole sulla SP3.
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7755
Descrizione
In vacanza per qualche giorno (di mare) a La Caletta di Siniscola, ho sempre trovato bellissimo quel monte bianchissimo e roccioso che sovrasta Siniscola stessa. Il massiccio risponde al nome di Monte Albo (molto appropriatamente) e, prima ancora del Gennargentu, alla prima giornata di troppo vento per andare al mare abbiamo deciso io e la mia compagna di andare a farci un giro.
Prima difficoltà è trovare l'attacco del sentiero e parcheggiare: il primo non è difficile (c'è un pannello e delle paline ai lati della strada, oltre che a un sedile di automobile, a indicare il punto esatto del sentiero), parcheggiare si rivelerà non altrettanto semplice. Alla fine sistemiamo l'auto in una stradina bianca in forte discesa, sperando che il freno a mano tenga...
Pronti via, la prima parte sale decisamente con numerose svolte in mezzo al bosco, la parete da salire vista da lontano è molto ripida, finché si emerge dal bosco e inizia la bellissima roccia:
Il sentiero è tracciato molto bene anche attraverso queste suggestive rocce calcaree.
Discreti panorami anche da qui:
Si sale si sale e finalmente si scavalla arrivando ad un altopiano dal nome evocativo di "Su campu e susu". Il posto è di una bellezza assoluta:
In quest'ultima foto, sulla sinistra, si scorge Punta Catirina che è uno dei due punti più alti del massiccio, ed è anche la nostra meta.
Attraversato l'altopiano si ricomincia pian piano a salire e gli abitanti locali si affacciano incuriositi:
Ultimo piccolo strappo verso la vetta:
Ed in breve si è in cima, con un panorama da urlo:
Il Campu e susu visto dalla cima:
L'altro punto più alto del massiccio, Punta Turuddò, alto esattamente quanto Punta Catirina:
Al ritorno chiudiamo un anello, scendendo dal versante sudest della Catirina fino al colle che la separa da Turuddò, attraverso un bel sentiero roccioso e boscoso:
fino ad una strada locale che immette di nuovo sulla SP3 e quindi alla macchina.
Immagine Google Earth del percorso:
A presto!
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