Sì si è salvato, è proprio quello che mi ha accompagnato questo sabato. Anche lui però ha riportato conseguenze psicologiche simili alle mie, paradossalmente forse più lievi.brutta storia
ma l'amico in questione si e' salvato quindi? o era l'altro presente?
guarda che non è labirintite.seguo per labirintite, emersa alcuni anni fa
... se faccio certi movimenti particolari, ad es ruotando molto la testa di lato o verso l'alto o il basso, soprattutto se li faccio velocemente, e mi parte la labirintite![]()
guarda che non è labirintite.
La labirintite è una infiammazione dell'orecchio interno che ha origini virali o batteriche.
Può diventare cronica, nel senso che resta latente e si presenta in acuto con una certa ricorrenza, ma ad innescare l'episodio acuto NON sono MAI "movimenti particolari", ma situazioni (umidità, sbalzi termici in particolare, oltre a calo di difese immunitarie come durante periodi di stress) che consentono all'agente patogeno di tornare in attività.
Inoltre, la "labirintite", non solo non ti viene per "movimenti particolari" che fai ma tantomeno - e soprattutto - ti passa se smetti di fare i movimenti cui tu ne attribuisci la causa.
Probabilmente la natura del disturbo è altrove e posso anche ipotizzare dove: o hai una piccola lesione all'apparato vestibolare oppure si tratta di vertigini da cervicale.
Te lo dico perchè ho due amiche con questi problemi. Una ha una lievissima lesione all'apparato vestibolare, provocata da un paio di furiose otiti che aveva fatto ed ora se pratica sport - che ha sempre fatto prima - con riptetuta oscillazione ritmica, come pattinaggio e sci, dopo un paio di ore spesso le insorge una nausea terribile e vertigini; l'altra soffre da anni di problemi legati alla cervicale: a volte le danno mal di testa, altre volte vertigini.
e posso crederloSì si è salvato, è proprio quello che mi ha accompagnato questo sabato. Anche lui però ha riportato conseguenze psicologiche simili alle mie, paradossalmente forse più lievi.
Ti porti dietro gli effetti di una esperienza che ti ha chiaramete traumatizzato.Da quel momento è cambiato tutto, qualsiasi pendio troppo inclinato, traverso esposto o roccetta mi causa i tipici sintomi dell'attacco di panico. Il corpo inizia a percepire un pericolo spesso in maniera esagerata, mi sudano le mani, le gambe diventano poco sicure e la testa fa solo orribili pensieri di morte.
Ciao, io mi trovo spesso nella situazione di non riuscire a mantenere l'equilibrio in presenza di vuoto a dx o sx, attenzione vuoto anche di pochi metri. La mia unica soluzione è fissare la schiena del compagno davanti stando a distanza ravvicinata, oppure se si sale sul ripido fisso i suoi piedi e così la risolvo, è capitato già diverse volte che senza riferimenti vado a 4 zampe.C'è un'altra spiegazione oltre a quelle già esposte, utile nella maggior parte dei casi è la seguente:
L'equilibrio è gestito dal nostro cervello che usa come punto di riferimento "stabile" normalmente il terreno su cui camminiamo, ma nel caso che vediamo superfici piu o meno da lontano ci si deve abituare ad usare questo riferimento (abitudine che arriva dopo pochi minuti a qualche ora a seconda della distanza, Qualche esempio a me successo: da ragazzo abitavo al quarto piano e non mi faceva nessun effetto guardare la strada sottostante. Nel seguito con traslochi fatti sempre al primo o secondo piano mi ero abituato al terreno vicino; arrivato per caso di nuovo al quarto piano mi girava di nuovo la testa.
Poi: abitavo al secondo piano e un giorno sono dovuto andare sul tetto (sopra il terzo piano) per fissare una antenna: solo il fatto di mettere il piede fuori dall'abbaino mi girava la testa e camminavo a passo d'oca attaccato al muro. Per fissare l'antenna ci è voluto piu di una ora: alla fine giravo per il tetto come fossi a casa mia. Terzo e ultimo esempio molto piu alto: la Torre Eiffel: al primo ascensore gia sentivo agitazione, al secondo e ultimo ascensore (quello piu lungo) mi sentivo già cadere e stavo attaccato ai miei. Non lo dico quando sono uscito: giravo pianissimo attaccato al muro e non riuscivo a guardare giu. Dopo un'ora circa giravo sullo stesso pianerottolo come se fossi quasi a casa. Ultimo: Sono salito su una piattaforma porta persone gia a 20 metri mi tremavano le gambe. I tecnici che ci lavoravano ci stavano come fossero a casa. E' tutto dovuto al riferimento che usa il cervello che si abitua pensare come piano di "terra" quello normalmente usato. Ma se pensiamo che la superficie della terra dove camminiamo potrebbe ad esempio essere mille metri sopra un enorme fossato profondo appunto mille metri, ci sentiremmo tremare. Provate a sfilare i pantaloni in equilibro su una gamba sola: se guardate il piede che si muove per sfilare il pantalone non ce la fate a stare in piedi; se invece fissate un punto fisso davanti a voi non c'é poblema a stare in equilibrio ! Aggiungo un aio di foto ormai classiche sulla altezza da grattacielo, quando ci si abitua !
Il mio problema non è guardare giù, è guardare avanti e non vedere cosa ho sotto ai piedi, sul balcone se guardo avanti e nel mio campo visivo non c'è la ringhiera o una colonna o una persona io vado all'indietro. In moto sulle strade delle alpi Francesi dove non c'è un guardrail neanche a pagarlo, quando sono dal lato a valle non riesco a tenere la moto dritta.No, non ti gira la testa la ragione che dici.
Il capogiro (o giramento di testa) per il solo guardare in basso da elevata altezza ha solo ed esclusivamente natura psichica, tant'è che chi ha queste fobie, se non guarda in basso, il giramento di testa lo risolve immediatamente, ma gli resta la paura fino a quando non si allontana da quello che percepisce come un pericolo.
Se fosse come dici, uno avrebbe giramenti di testa e nausea per diverso tempo anche dopo essere rientrato nell'appartamento dopo aver guardato giù dal terrazzo. Ma non è così.
Inoltre, fosse come dici, il problema si presenterebbe ogni volta che uno si trova a cambiare il proprio orizzonte, ogni volta che uno guarda dall'alto in basso.
Invece, come dici tu, dopo un po' che hai familiarizzato con l'ambiente ti passa la paura! Perchè a passarti è esattamente questa.
Tutte le sensazioni di cui parli sono prodotte e mediate dalla paura e risiedono nella psiche. Infatti, nemmeno provavi a guardare giu.
Ammettere di aver paura è dura, è difficile, perchè spesso le persone vivono con vergogna la cosa, come se si trattasse di ammettere una debolezza che li rende inferiori, inadeguati.
Invece, bisogna superare questo preconcetto e accettare la cosa: non siamo tutti uguali e nella variabilità delle cose, ci sta che uno possa aver paura di qualcosa, sia più timoroso di un altro.
L'errore che stai facendo è questo: confondi la capacità di mantenere l'equilibrio con i capogiri!
Non è vero, io ci sono sempre riuscito benissimo! In ogni caso l'equilibrio si può allenare: guarda i ginnasti ad esempio.
La capacità di mantenere l'equilibrio è una cosa completamente diversa dall'avere i capogiri!!
Ti faccio un esempio pratico: la prima volta che sali su una slackline, fatichi a mantenere l'equilibrio indipendentemente dal fatto che questa sia a 30 centimetri da terra o più in alto e continuerai a cadere giù, ma senza che ti venga la nausea o il capogiro. Certo, se guardi un punto fisso davanti a te invece dei piedi, aiuta, ma non è lì il punto.