Allevamento di animali: causa numero uno al riscaldamento globale, deforestazione e molto altro

Ciao a tutti,

Devo segnalare questo documentario, magari qualcuno lo conosce già.
L'ho visto recentemente, e mi ha scioccata.
Non si tratta di diritti animali.
Si tratta dell'impatto globale dell'allevamento di bestiame. Ne viene fuori che è la causa NUMERO UNO al riscaldamento globale, deforestazione, estinzione delle specie, consumo delle risorse idriche, inquinamento delle acque e sparizione dei pesci dagli oceani.

Io ero all'oscuro di tutto ciò, non pensavo ad una portata del genere.
La cosa più agghiacciante è che le agenzie ambientalistiche principali come Greenpeace e WWF (per fare due esempi) contribuiscono a mantenere all'oscuro le persone al problema. Incredibile, ma ovviamente l'interesse principale è il denaro.

Il documentario si chiama "cowspiracy", e presenta anche alcune soluzioni al problema.
Ecco qua il trailer, buona visione:

 
Peccato che non abbiano raccolto più soldi...... magari avremmo letto i sottotitoli in Italiano.

Saranno contenti i vegani :), grazie per la segnalazione.

Se l'hai visto qual'è il tuo giudizio & opinione ?

Ciao :si:, Gianluca
 
Ma scusa i sottotitoli in italiano puoi scaricarli gratuitamente.
Io l'ho visto, si, l'opinione mia è chiara: ridurrò il consumo di carne e prodotti animali, anche se sono molto amante di grigliate e formaggi ;)
 
C

ciclotore2

Guest
Grizzly macche' vuoi ridurre? Non fai fai mica grigliate tuttii i giorni?
Il problema e' articolato. In Cina sorge una centrale a carbone alla media di una alla settimana che scarica in atmosfera tonnellate di gas, certo l'allevamento intensivo nelle americhe o altrove crea enormi problemi, ma non e' la causa principale. Soprattutto in Europa dove l'allevamento di animali di carne in batteria non e' massivo.
Lascia perdere un certo tipo di ambientalismo allarmista e fai le tue grigliate tranquilla. ;)
 
No, non travisate la cosa, non è per niente ambientalismo allarmista, ma è la realtà. I dati sono veritieri. Le stime più conservative mettono comunque la produzione dei gas serra da animali al 20% del totale, che è una fetta importante. E' pari o più a quello che è causato dall'industria pesante, oppure da tutti i mezzi di trasporto messi insieme.
Anche in Europa l'allevamento di animali è un problema, non solo in America, dove purtroppo si ingozzano di carne (più di due etti al giorno in media!). Non continuiamo a pensare che i problemi siano sempre altrove... In realtà anche in Europa di carne se ne consuma e tanta.
Poi.... purtroppo i gas serra non restano all'interno dei confini di chi li produce.......

Il documentario non solleva problemi etici (che tutti già conosciamo: avessi lo spazio ritornerei ad allevare qualche gallina per conto mio). Il problema è la produzione di gas serra ma soprattutto la devastazione del territorio per produrre cibo per gli animali. E' necessario molto più territorio per il cibo delle mucche rispetto al cibo per gli umani.
Di fatto, anche solo guardando nel mio piccolo intorno a dove abito, la deforestazione qua è principalmente per produrre foraggio per quelle poche mucche della foresta nera... e per biomasse per la produzione di metano... unica vera fonte di reddito agli agricoltori (per le sovvenzioni statali tedesche).

Io le grigliate e i formaggi ovviamente non li escluderò dalla dieta, ma bisogna essere consapevoli. Ne mangerò meno. Già da tempo abbiamo ridotto notevolmente il consumo di carne, riducendola a uno o due volte alla settimana senza troppi sacrifici. Anni fa ne mangiavo molta di più. Alla fine né ci serve davvero né fa bene alla salute...
 
Ultima modifica:
Ma trovo tutto il documentario ? ..... non è per essere "tirchi" ma c'è la possibilità di vederlo on line o bisogna per forza pagare per scaricarlo ? (ok parliamo di 5 dollari scarsi non un capitale).

Ciao :si:, Gianluca

Ecco qua ho chiesto al mio uomo:

link

E' un link diretto al file torrent per il film completo.
 
Secondo me un punto importante "derivato" è anche questo: ammettiamo che tutte le persone diventino "magicamente" più consapevoli e anzichè mangiare prodotti animali 7 giorni su 7, li mangiano solo 5 su 7.
Vorrebbe dire che una bella fetta di territori non sarebbero più strettamente necessari alla produzione di cibo per animali. Il restante territorio è sufficiente per colmare il fabbisogno di cibo (anche se sarebbe perfino ancora in eccedenza rispetto a quanti siamo!).

Che fare del territorio "non più utilizzato"???
Io, perchè sono amante dei boschi, ci ripianterei dei boschi, per rinaturalizzare l'area :) Perchè bisogna proprio sfruttare la terra così tanto?
E' veramente triste esplorare la terra da google maps e vedere più che altro campi coltivati.
Purtroppo sono convinta che qualcuno trovi altri modi per sfruttare questi territori, traendone profitti in altre maniere :(

Che cavoli, se fossimo solo un pochino più modesti nei consumi :(
 
Nulla da eccepire, in fin dei conti non si sta dicendo nulla di concettualmente sbagliato, potremmo discutere se i numeri sono reali o se le conseguenze dei vari estratti hanno effettivamente quelle portate ma non cambierebbe il concetto che siamo in tanti e, ovviamente, più siamo e più "impattiamo", non importa se questo avviene perché onnivori o vegetariani.

C'è però una cosa che negli ultimi anni osservo nel mio piccolo.

Negli anni le nazioni più industrializzate, chi più chi meno, ha ritenuto che l'energia non dovesse essere più di origine fossile ma di tipo rinnovabile. Fra le varie fonti si è scelto anche quella dei biodigestori che, attraverso determinati processi, si ha la coproduzione di metano e fluidi termici. Fin quí nulla di particolare se i biodigestori sono alimentati con scarti, anzi, peccato che in questi anni, ripeto nel mio piccolo, non sono più scarti ma intere produzioni che vengono mandate letteralmente in vacca per essere utilizzati come combustibile ma che se curate sarebbero "buone" per l'alimentazione umana o animale, d'altro canto sino a qualche anno fa lo erano.

Questo avviene perché si è fatta una scelta che da una parte è concettualmente "ecologica" ma che nell'altra parte impatta..... in che misura non ne ho idea ma se siamo sempre di più e parte delle culture sono sacrificate mi sembra ovvio che si debba aumentare la coltivazione.

Probabilmente bisognerebbe fare valutazioni alternative sul fronte energetico...... forse...... sia come fonte che ovviamente come rese, alias, sprechi, tra parentesi queste tecnologie sono tutto tranne che economicamente autosostenibili.

Oppure, cinicamente parlando, si dovrà ridurre le bocche da sfamare..... che è poi il metodo cosiddetto naturale (ecco perché ritengo che la natura sia una gran putt...).

Ciao :si:, Gianluca
 
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la causa numero uno del riscaldamento è semplicemente l'uomo... siamo troppi e continuiamo a crescere.
diminuire il consumo di carne serve solo a rallentare certe dinamiche, ma qual è il paese che comincia a ridurre per primo il proprio numero di abitanti?
 
posso essere feroce? conosco bene quel documentario. e ha fatto piu' danni che altro.

e' palesemente di parte filo vegano, ed e' stato ampiamente smontato. con il simpatico risultato che parecchia gente, sentendosi presa in giro, se prima si sarebbe interessata a cercare di rispettare la natura ora si sente autorizzata a pulircisi le chiappe.

penso che poche cose abbiano fatto male agli ecosistemi e alla natura come certi movimenti che si autodefiniscono "green".

edit: e sia chiaro, mi va benissimo dire che il consumo eccessivo di carne (specie in usa e nei paesi anglosassoni) e' un problema. ma anche l'opposto ne pone moltissimi.
 
Capisco.... insomma allora non poniamoci neppure il problema e andiamo pure avanti con i soliti cliché:

- Siamo in troppi
- In documentario è filo vegano

I due punti qui sopra sono più che sufficienti per auto-giustificarsi a non informarsi sul problema (molto fastidioso, meglio evitarlo, no?), senza insospettirsi nemmeno un po' circa a quanto descrivono a riguardo delle associazioni ambientalistiche.
 
Capisco.... insomma allora non poniamoci neppure il problema e andiamo pure avanti con i soliti cliché:

- Siamo in troppi
- In documentario è filo vegano
Siamo tanti, a mio avviso non è un cliché ma una realtà come è una realtà che il documentario è vegano poichè asserisce più volte che è l'unica alternativa.

Detto questo, personalmente, trovo difficoltà ad accettare visioni assolutistiche ovvero a senso unico, per tanto, guardando solo il documentario, come tale, la mia opinione è :no: nel senso che non è un documentario informativo ma una serie di osservazioni ed estrapolazioni atte a dimostrare l'assunto di base "il veganismo è l'unica soluzione".

Parallelamente non vuol dire che non abbia espresso anche concetti condivisibili ma con i dovuti distinguo.

Detto questo, informarsi, concettualmente, non è mai un male, ovviamente informarsi non vuol dire uniformarsi, per tanto, ringrazio per l'opportunità ma non mi ha aggiunto motivi validi per cambiare il mio regime alimentare che cerca di prediligere, il più possibile, prodotti derivanti da tecniche di produzione non intensiva (relativamente allo scomparto carne, per il pesce sono meno specifico anche perchè non è presente, come vorrei, nella mia dieta).

Ciao :si:, Gianluca
 
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la causa numero uno del riscaldamento è semplicemente l'uomo... siamo troppi e continuiamo a crescere.
diminuire il consumo di carne serve solo a rallentare certe dinamiche, ma qual è il paese che comincia a ridurre per primo il proprio numero di abitanti?
Politiche sulla procreazione sono state condotte più volte in determinate nazioni proprio con questo fine, probabilmente con il seno del poi tanto sbagliate non erano, ma ritengo che sia un argomento molto difficile da affrontare poichè, banalmente, senza volontà di essere una analisi, dipendente dalle circostanze economiche del luogo che però possono variare in funzione anche della disponibilità di "braccia" oltre che dalle condizioni sanitarie che invece potrebbero migliorare in virtù di una riduzione di "braccia".

Lungimiranza, bigottismo estero, stato di necessità, o quant'altro, sta di fatto che certe strade sono state percorse anche in quel senso ma che, ad oggi, mi sembra che siano state abbandonate salvo quelle, ovviamente, derivanti dallo stato di necessità.

Detto questo la mia "paura", da sempre, è che la riduzione di bocce avverrà come conseguenza di atti cruenti, ovvero, mediante guerre più che per scelte ideologiche.

Ciao :si:, Gianluca
 
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