Per quel poco che so, se un prodotto è BIO dovrebbe essere specificato nell'etichetta, per questo devono attenersi a delle regole rigide e vengono sottoposti a controlli specifici, ma se un prodotto non è BIO, non è detto che non sia OGM...il dubbio ci può sempre essere, e quando compro al supermercato, al fruttivendolo, macellaio, ecc, sono consapevole di mangiare cibo NON privo di OGM.
Comunque, proprio per rimanere in argomento, stanno trasmettendo in questo momento in onda su Report, rai tre, "Agricoltura insostenibile". Roba da mettersi le mani nei capelli!!!!
E ho visto, ma Report è sempre connotato da impressionante sfoggio di scarsa professionalità giornalistica. Devi fare veramente fatica a trovare un po' di arrosto in mezzo a tutto il fumo. A un certo ho dovuto cambiare canale perché ne sparavano troppe. E' il peggiore esempio di giornalismo che abbia visto in vita mia, e c'ho qualche decennio sulle spalle. Danno costantemente l'impressione che anziché cercare di capire loro e far capire agli altri, cerchino solo di alzare polveroni, ma senza averci capito nulla loro tanto per cominciare. Alla fine le domande te le fanno loro anziché darti le "risposte", ma la domanda, tipicamente, è già sbagliata. E' giornalismo scandalistico, Novella2000 in salsa giornalismo d'inchiesta.
La trasmissione sugli OGM sembra impostata sul fatto che non è il contadino a scegliere cosa piantare, nessuno lo obbliga a fare affari con Monsanto.
La parte col tizio con il 60% di semi OGM Monsanto nella sua piantagione che diceva che in una certa curva gli era arrivato un po' di polline sul camion era spassosa (ma si sa, la multinazionale ha torto per definizione, il contadino furbo ha ragione per definizione).
A me gli OGM non piacciono ma non mi va nemmeno che chi li produce (secondo una logica imprenditoriale) venga dipinto come un ricco approfittatore affamatore di poveri contadini senza alternative, 'ché così non è. Anche il contadino aderisce o meno a quel tipo di coltivazione secondo una logica di convenienza personale.
Anzi se dici, come dici, che dopo pochi anni il prodotto diventa obsoleto comunque (perché gli infestanti diventano resistenti e la convenienza economica ad usare l'OGM si riduce) stai ancora più sostenendo il punto di vista del produttore di OGM che deve rientrare in pochi anni dell'investimento in ricerca e sviluppo che ha fatto, e che ha un prodotto intrinsecamente poco durevole (questo depone contro la logica di uso degli OGM ma non contro la logica commerciale con cui vengono venduti).
Enormemente più interessante per noi italiani sarebbe stato informare sul caso del contadino che ha piantato mais OGM e dopo lungo contenzioso l'ha avuta vinta perché le norme europee avrebbero in materia precedenza sulle più restrittive norme italiane (boh, mah, comunque il tema cruciale è stato appena sfiorato). Io penso che gli OGM andrebbero evitati come la peste in un paese dove il problema non è la ricerca della massima produttività, è semmai scegliere la via delle produzioni di qualità, di prestigio.
Comunque ne hanno sparate di tutti i tipi, ad esempio la creazione ogni anno di nuove specie (?).
E comunque è ridicolo che la contaminazione accidentale dei pollini portati dal vento possa mettere fine a tutte le varietà esistenti. Allo stesso modo le varietà esistenti "contaminano" le varietà geneticamente modificate, e questo dovrebbe porre fine agli OGM! Le ibridazioni spontanee sono sempre esistite non le hanno inventate gli OGM.
Ci sono sparate un po' dappertutto. Poi alla fine intervistano il coltivatore che dice "non c'è problema con la contaminazione, per la semina evito di prendere le piante vicino al confine" ed ecco smontato tutto l'asse portante della trasmissione, cioè che il contadino si trova involontariamente "contaminato", e poi rovinato dalle multinazionali assetate di sangue e pronte ad estorcergli montagne di denaro. Se quell'intervista fosse stata all'inizio tutto il resto della puntata la potevano mettere direttamente nel secchio.
Su Carrara fanno veramente incazzare. Se uno ha titolo di proprietà, ha titolo di proprietà, che c'entra la concessione?
Se ce l'ha dal 1751, e nel 1861 è stato riconosciuto, diventa un titolo di proprietà dello stato italiano, mica scade! Che imbecillità è dire che se uno è proprietario dal 1751 è proprietario da troppo tempo? Forse che un contadino ha un campo in proprietà dopo un certo numero di decenni viene restituito al demanio? Non sanno proprio di cosa parlano.
E la strada per portare i marmi al porto? Prima dicono che i proventi comunali provenienti dall'attività estrattiva vanno a finanziare la strada. Poi quando la strada è fatta c'è il tizio che dice: "i soldi sono nostri e la strada è loro". Bello, scegli: o dici niente cave (e allora niente soldi) o dici che le cave vanno bene, portano soldi, ma fanno polveri, usi (parte dei) i soldi per allontanare le polveri, di che ti lamenti?
Fanno cadere le braccia.