Escursione All'ombra del grifone: La Duchessa, Punta Trento e il Costone da Cartore

Parchi del Lazio
  1. Riserva Naturale Montagne della Duchessa
Dati

Data: 09/07/2022
Regione e provincia: Lazio (Rieti) - Abruzzo (L'Aquila)
Località di partenza: Cartore (RI)
Località di arrivo: Cartore (RI)
Tempo di percorrenza: 08h 06min comprese soste e chiacchierata con Americo
Chilometri: 24.50
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Lunghezza, dislivello, scarsa presenza di ombra ed acqua
Periodo consigliato: Quando non c'è neve e possibilmente non si muore di caldo
Segnaletica: buona, qualche volta si perde sui pratoni ma l'orientamento è sempre molto intuitivo
Dislivello in salita: 1860
Dislivello in discesa: 1860
Quota massima: 2271 m s.l.m.
Accesso stradale: Uscita Valle del Salto della A24
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...unta-trento-e-il-costone-da-cartore-107525430


Descrizione

Cartore - Lago della Duchessa per la Val di Fua - Malopasso - Capo di Teve - Punta Trento - Rifugio Sebastiani - Costone orientale - Lago della Duchessa - Val di Fua - Cartore


Ci sono giornate in cui ho semplicemente voglia di tornare in un determinato territorio senza avere una idea precisissima del giro da fare, in questo caso poi un'ulteriore motivazione è data dalla voglia di conoscere finalmente il pastore Americo.
L'ascesa per la Val di Fua è sempre meravigliosa ed estasiante, una di quelle salite in cui la natura è avvolgente e maestosa e in cui si incastrano una serie di condizioni che adoro: il fondo camminabile a passo sostenuto, la pendenza marcata ma non spiacevole, l'impressione di avanzare in una fenditura che non dà mai la percezione completa del mondo che c'è al di fuori e che per questo spinge a salire. Inoltre adoro le faggete e le pareti di roccia e qui le due cose si fondono come in pochi altri luoghi.
In circa un'ora sono agli stazzi dei pastori dove finalmente riesco a scambiare due chiacchiere con Americo che mi offre un caffè e mi fa assaggiare il suo squisito primo sale. Invito chiunque non lo conosca ad informarsi sulle sue battaglie per la salvaguardia del lago che è un delicatissimo ecosistema messo a rischio dalle mandrie incontrollate di bovini ed equini che ne alterano la chimica defecandovi all'interno.
Nonostante la lunga sosta decido comunque di allungare il giro ed ho una mezza idea di scendere a Capo di Teve per il Malopasso per poi risalire al capanno di Sevice (la settimana prima ho visto delle indicazioni per la Val di Teve lassù) e alla Fonte ma non riesco a trovare il modo e la traccia segnata sulle mie mappe GPS conduce altrove così opto per una risalita della Valle fino a Punta Trento e poi al rifugio Sebastiani per fare rifornimento di acqua.
L'avanzamento è reso difficile dal fondo a pratone e dalla stanchezza ma la vista spettacolare di cui si gode da Punta Trento ripaga di tutto.
Il bello però deve ancora arrivare: dopo una sosta al Sebastiani per l'acqua e la devastante ascesa al Costone comincia un fil di cresta mozzafiato dove si vola sospesi tra la frattura profondissima della Val di Teve, i circhi glaciali del gruppo del Velino e la impressionante parete del Costone orientale.
Un grifone rompe i miei pensieri nella più totale solitudine, uno spettacolo che dura lo spazio di un attimo: il tempo di vederlo maestoso sfruttare le correnti d'aria e proiettare la sua ombra a valle. Sparisce immediatamente, chissà dove.
L'arrivo alla Duchessa è sublime con gran parte della folla che si è dissipata e le luci che si stanno abbassando accedendo i pianori erbosi dominati dal Murolungo. Sento che anche il tempo di questa escursione, passata per larghi tratti in totale solitudine, sta per finire ma come sempre è in discesa che si raccolgono pensieri e sensazioni e si comincia ad elaborare l'esperienza appena vissuta.
Lasciato il lago l'ultimo ostacolo è costituto da tre cani da pastore che stanno conducendo il gregge verso la Val di Fua ma ormai è fatta: "tra due minuti è quasi giorno, è quasi casa, è quasi Cartore".(semi-cit.)
 

Allegati

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Ultima modifica:
Sono stato lì un paio di settimane fa, nel mio giro sul Velino, e in un'altra occasione l'anno scorso e concordo: la val di fua è uno spettacolo, per i motivi che tu citi. Personalmente in salita più godibile che in discesa, per la minor stanchezza e perché il maggiorc equilibrio lascia lo sguardo libero di spaziare.
 
Sono stato lì un paio di settimane fa, nel mio giro sul Velino, e in un'altra occasione l'anno scorso e concordo: la val di fua è uno spettacolo, per i motivi che tu citi. Personalmente in salita più godibile che in discesa, per la minor stanchezza e perché il maggiorc equilibrio lascia lo sguardo libero di spaziare.
Io non amo la discesa a meno che non sia super panoramica e non troppo tecnica. Nel caso della Val di Fua la preferisco decisamente in salita, penso sia una delle mie salite preferite in assoluto qui nel Lazio forse eguagliata dalla via panoramica del Monte Circeo.
 
Davvero lì si può vedere il Grifone (Gyps fulvus)? :woot:

Grifoni, orapi, camosci e genziana per fare il liquore... che ti credi? qui mica stiamo a pettinare le bambole :biggrin:
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Splendido e vario itinerario. Hai ragione: è un ambiente che rasserena. Non so se sai che in Val di Fua e in Val di Teve ci sono due eremi rupestri. Il primo non sono mai riuscito a scovarlo, anche se so dove è.
 
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Splendido e vario itinerario. Hai ragione: è un ambiente che rasserena. Non so se sai che in Val di Fua e in Val di Teve ci sono due eremi rupestri. Il primo non sono mai riuscito a scovarlo, anche se so dove è.
Non ne avevo idea. Dove si trovano?
P.S. Ma esiste un modo per salire da Capo di Teve al rifugio di Sevice direttamente o bisogna per forza passare per il Bicchero?
 

Sì cercavo proprio questa traccia che tra l'altro si intravede sul ghiaione ma non ho trovato l'imbocco. L'avevo anche sulle mappe Open Cycle ma in pratica non c'era alcun segno né alcuna via visibile ed ho desistito.

Ma che figata l'eremo di San Costanzo, l'altro mi pare di capire che sia un'avventura di esplorazione.
 
Sì cercavo proprio questa traccia che tra l'altro si intravede sul ghiaione ma non ho trovato l'imbocco. L'avevo anche sulle mappe Open Cycle ma in pratica non c'era alcun segno né alcuna via visibile ed ho desistito.

Ma che figata l'eremo di San Costanzo, l'altro mi pare di capire che sia un'avventura di esplorazione.
Guarda, i segni sono pochi ma ci sono.
Costanzo è facile, Leonardo ci sono stato due volte (trovi anche la seconda volta sul mio sito) ma non l'ho trovato. Eppure è lì.
Le coordinate presunte sono queste 42°10'26.03"N 13°18'51.15"E.
 
Guarda, i segni sono pochi ma ci sono.
Costanzo è facile, Leonardo ci sono stato due volte (trovi anche la seconda volta sul mio sito) ma non l'ho trovato. Eppure è lì
Le coordinate presunte sono queste 42°10'26.03"N 13°18'51.15"E.

La prossima volta mi porto la tua traccia magari, delle mappe mi fido il giusto perché non possono recepire i cambiamenti del sentiero nel tempo a differenza di quelle di chi l'ha percorso da poco. Io un po' ho cercato l'imbocco ma nulla, c'era invece un altro sentiero segnato che si tiene più a destra ma dopo qualche centinaio di metri, oltre ad averlo trovato sbarrato dagli alberi, ho capito che mi avrebbe condotto altrove.
Come è messa la salita? A vederla da sotto quel ghiaione fa paura...

Non sarebbe male riuscire a trovarlo, a quando risale l'ultima testimonianza della sua esistenza?
 
La prossima volta mi porto la tua traccia magari, delle mappe mi fido il giusto perché non possono recepire i cambiamenti del sentiero nel tempo a differenza di quelle di chi l'ha percorso da poco. Io un po' ho cercato l'imbocco ma nulla, c'era invece un altro sentiero segnato che si tiene più a destra ma dopo qualche centinaio di metri, oltre ad averlo trovato sbarrato dagli alberi, ho capito che mi avrebbe condotto altrove.
Come è messa la salita? A vederla da sotto quel ghiaione fa paura...

Non sarebbe male riuscire a trovarlo, a quando risale l'ultima testimonianza della sua esistenza?
La salita in alcuni tratti è ripida e ghiaiosa ma niente di difficile. Leggiti le mie descrizioni che trovi anche qui
https://www.avventurosamente.it/xf/threads/monte-velino.44160/

Con le mie indicazioni è riuscito a raggiungerlo ultimamente un mio amico che mi ha detto che ero sulla buona strada.
https://www.facebook.com/search/top?q=eremo di san leonardo fua

E c'è stato anche Mauro Pancaldi
https://maupanphoto.com/component/i...le/monti-della-duchessa/eremo-di-san-leonardo
 
La salita in alcuni tratti è ripida e ghiaiosa ma niente di difficile. Leggiti le mie descrizioni che trovi anche qui
https://www.avventurosamente.it/xf/threads/monte-velino.44160/

Con le mie indicazioni è riuscito a raggiungerlo ultimamente un mio amico che mi ha detto che ero sulla buona strada.
https://www.facebook.com/search/top?q=eremo di san leonardo fua

E c'è stato anche Mauro Pancaldi
https://maupanphoto.com/component/i...le/monti-della-duchessa/eremo-di-san-leonardo

Ottimo grazie. Ho in testa di salire dalla Val di Fua salire a Sevice da Capo di Teve per poi scalare il Sevice (o il Velino stesso) e riscendere da Rosciolo...Dura ma spettacolare e anche messa benino con le fonti d'acqua perché si rifornisce alla partenza, poi a Fontana di Sevice e in teoria a S.Maria in Valle tornando a Cartore.

Bene quindi è lì da qualche parte l'eremo, tocca solo trovarlo. Non nego che mi affascina molto questa ricerca non escludo di tentare.

Grazie mille per i report e i link.
 
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