- Parchi della Liguria
-
- Parco Regionale delle Alpi Liguri
Dati
Data: ottobre 2011
Regione e provincia: Liguria - Imperia
Località di partenza: Colle Melosa
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 8ore 30'
Chilometri: 16,5
Grado di difficoltà: quasi tutto EE
Descrizione delle difficoltà: Esposizione
Periodo consigliato: primavera-autunno
Segnaletica: Eccellente
Dislivello in salita: 960
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1900
Un ardito sentiero tra balze e dirupi
Sabato abbiamo visitato uno spettacolare luogo che assomiglia tanto alle Dolomiti situato a 20 Km dalle spiagge di Sanremo.
La posizione periferica e la roccia a tratti friabile e a tratti troppo compatta hanno fatto si che i monti Toraggio e Petraveccia non siano mai stati presi seriamente in considerazione dagli alpinisti.
Nell’intervallo tra le due guerre mondiali, i versanti orientali dei due monti, sono stati dotati di un tracciato ardito, dato che i pendii attraversati sono in buona parte un susseguirsi di balze scoscese, dirupi e burroni. L’opera che ha preso il nome di "Sentiero degli Alpini" viene decisa per poter disporre di un’alternativa alla mulattiera settentrionale di costruzione ottocentesca (ora Alta Via dei Monti Liguri), a quei tempi ancora italiana ma inagibile per lunghi mesi, a causa della neve; inoltre il suo tracciato era invisibile ai francesi, attestati sui rilievi a occidente del fiume Roia. Le difficoltà che si sono opposte ai costruttori di quest’opera sono state gravissime: alle avversità climatiche si sono aggiunte quelle determinate dalla natura della roccia, fortemente fessurata per effetto delle terribili sollecitazioni che hanno generato queste montagne.
Quando la mulattiera viene terminata, doveva costituire un’opera grandiosa, degna di competere con le celebrate vie degli Alpini e dei Kaiserjager sulle Alpi orientali. Oggi, dopo 40 anni di colpevole abbandono, ha perso gran parte della sua perfetta agibilità: nei tratti meno scoscesi e sotto le rupi verticali il primitivo tracciato si conserva; in altri punti, e soprattutto in corrispondenza dei numerosi selvaggi canaloni che scendono dai crinali più elevati, la mulattiera è irrimediabilmente scomparsa e le frane di massi si accaniscono contro le corde metalliche, disposte periodicamente con certosina pazienza dal CAI di Sanremo, bordighera e Ventimiglia.
L'escursione.
La traccia GPS, come tutte le altre mie escursioni, presso GPSies.com Percorsi di PIERVI
Accesso stradale: Si raggiunge colle Melosa dopo essere usciti dall'autostrada ad Imperia ovest ed aver proseguito in direzione Sanremo. Ad Arma di Taggia si svolta a dx seguendo le indicazioni Taggia - Molini di Triora. Di qui si devia a sx direzione colle Langan - Melosa.
Percorso: Melosa-Sentiero degli Alpini-P.sso Incisa-P.sso Dragurina-AVML-P.sso Incisa-p.sso Valletta-Melosa
Lasciata la comoda Ford di Nuvolo vicino al rifugio Allavena, ci siamo incamminati verso nord seguendo la carrareccia fino al 1° tornante:
Si inizia subito tra rocce e roccette:
Panorama val Nervia verso sud (mare), sulla destra il muro di roccia del Pietravecchia:
Le ferrate in diduso del monte Pietravecchia:
Dopo 40min dalla partenza si incontra una sorgente direttamente da una spaccatura della roccia:
Tutti fotografi!!!!!
Si prosegue sul versante est del Pietravecchia:
Galleria.
Verso il Psso dell'Incisa:
Il monte Toraggio con il sentiero che lo taglia di traverso dall'Incisa verso l'alto:
Il pezzo piu' spettacolare e il piu' fotografato:
Il "mauvais pas":
Il Nuvolo redentore o signore delle cime (che dir si voglia)sullo sfondo il monte Ceppo:
dopo circa 2 ore siamo quasi alla gola dell'Incisa tra Pietravecchia e Toraggio:
Bellissimi flysch nella gola dell'Incisa, caratteristica di questa zona:
La strada percorsa vista dall'Incisa:
Il sentiero degli Alpini che taglia il Toraggio sempre a est:
Ormai vicini al Psso Dragurina, un'altro "mauvais pas". Mentre Elena e' superimpegnata, Nuvolo fa il ....
Pausa pranzo alla Dragurina. Inutile dire che il pranzo e' lauto annaffiato dal buon vermentino. Grande pizza e focaccia con le olive taggiasche, salamini affumicati del sudtirolo e Grande dolce croato della mamma di Nuvolo. Tutto eccezionale.
Sono le 14 qando arriviamo alla Dragurina: abbiamo cincischiato un po troppo lungo il sentiero degli alpini ed e' un po tardi per salire in cima.
Cosi' ci accontentiamo di vederlo da qui. Io me lo son studiato ben bene sia da qui (sud) che dal famoso passaggio a nord-ovest. Intanto non scappa:
Siamo ormai sul versante opposto (ovest) e sullo sfondo le alpi Marittime: Torrioni Saragat, Rocca dell'Abisso, Clapier ecc.:
Il monte Pietravecchia dalla cresta di salita:
Da qui ancora un buon chilometro di salita (interminabile) per giungere al psso della Valletta per poi ridiscendere dapprima sul sentiero della mattina e infine sulla carrabile della Melosa.
La compagnia di Nuvolo e' stata magnifica come magnifica la sua simpatia.
Amen!
Data: ottobre 2011
Regione e provincia: Liguria - Imperia
Località di partenza: Colle Melosa
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 8ore 30'
Chilometri: 16,5
Grado di difficoltà: quasi tutto EE
Descrizione delle difficoltà: Esposizione
Periodo consigliato: primavera-autunno
Segnaletica: Eccellente
Dislivello in salita: 960
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 1900
Un ardito sentiero tra balze e dirupi
Sabato abbiamo visitato uno spettacolare luogo che assomiglia tanto alle Dolomiti situato a 20 Km dalle spiagge di Sanremo.
La posizione periferica e la roccia a tratti friabile e a tratti troppo compatta hanno fatto si che i monti Toraggio e Petraveccia non siano mai stati presi seriamente in considerazione dagli alpinisti.
Nell’intervallo tra le due guerre mondiali, i versanti orientali dei due monti, sono stati dotati di un tracciato ardito, dato che i pendii attraversati sono in buona parte un susseguirsi di balze scoscese, dirupi e burroni. L’opera che ha preso il nome di "Sentiero degli Alpini" viene decisa per poter disporre di un’alternativa alla mulattiera settentrionale di costruzione ottocentesca (ora Alta Via dei Monti Liguri), a quei tempi ancora italiana ma inagibile per lunghi mesi, a causa della neve; inoltre il suo tracciato era invisibile ai francesi, attestati sui rilievi a occidente del fiume Roia. Le difficoltà che si sono opposte ai costruttori di quest’opera sono state gravissime: alle avversità climatiche si sono aggiunte quelle determinate dalla natura della roccia, fortemente fessurata per effetto delle terribili sollecitazioni che hanno generato queste montagne.
Quando la mulattiera viene terminata, doveva costituire un’opera grandiosa, degna di competere con le celebrate vie degli Alpini e dei Kaiserjager sulle Alpi orientali. Oggi, dopo 40 anni di colpevole abbandono, ha perso gran parte della sua perfetta agibilità: nei tratti meno scoscesi e sotto le rupi verticali il primitivo tracciato si conserva; in altri punti, e soprattutto in corrispondenza dei numerosi selvaggi canaloni che scendono dai crinali più elevati, la mulattiera è irrimediabilmente scomparsa e le frane di massi si accaniscono contro le corde metalliche, disposte periodicamente con certosina pazienza dal CAI di Sanremo, bordighera e Ventimiglia.
L'escursione.
La traccia GPS, come tutte le altre mie escursioni, presso GPSies.com Percorsi di PIERVI
Accesso stradale: Si raggiunge colle Melosa dopo essere usciti dall'autostrada ad Imperia ovest ed aver proseguito in direzione Sanremo. Ad Arma di Taggia si svolta a dx seguendo le indicazioni Taggia - Molini di Triora. Di qui si devia a sx direzione colle Langan - Melosa.
Percorso: Melosa-Sentiero degli Alpini-P.sso Incisa-P.sso Dragurina-AVML-P.sso Incisa-p.sso Valletta-Melosa
Lasciata la comoda Ford di Nuvolo vicino al rifugio Allavena, ci siamo incamminati verso nord seguendo la carrareccia fino al 1° tornante:
Si inizia subito tra rocce e roccette:
Panorama val Nervia verso sud (mare), sulla destra il muro di roccia del Pietravecchia:
Le ferrate in diduso del monte Pietravecchia:
Dopo 40min dalla partenza si incontra una sorgente direttamente da una spaccatura della roccia:
Tutti fotografi!!!!!
Si prosegue sul versante est del Pietravecchia:
Galleria.
Verso il Psso dell'Incisa:
Il monte Toraggio con il sentiero che lo taglia di traverso dall'Incisa verso l'alto:
Il pezzo piu' spettacolare e il piu' fotografato:
Il "mauvais pas":
Il Nuvolo redentore o signore delle cime (che dir si voglia)sullo sfondo il monte Ceppo:
dopo circa 2 ore siamo quasi alla gola dell'Incisa tra Pietravecchia e Toraggio:
Bellissimi flysch nella gola dell'Incisa, caratteristica di questa zona:
La strada percorsa vista dall'Incisa:
Il sentiero degli Alpini che taglia il Toraggio sempre a est:
Ormai vicini al Psso Dragurina, un'altro "mauvais pas". Mentre Elena e' superimpegnata, Nuvolo fa il ....
Pausa pranzo alla Dragurina. Inutile dire che il pranzo e' lauto annaffiato dal buon vermentino. Grande pizza e focaccia con le olive taggiasche, salamini affumicati del sudtirolo e Grande dolce croato della mamma di Nuvolo. Tutto eccezionale.
Sono le 14 qando arriviamo alla Dragurina: abbiamo cincischiato un po troppo lungo il sentiero degli alpini ed e' un po tardi per salire in cima.
Cosi' ci accontentiamo di vederlo da qui. Io me lo son studiato ben bene sia da qui (sud) che dal famoso passaggio a nord-ovest. Intanto non scappa:
Siamo ormai sul versante opposto (ovest) e sullo sfondo le alpi Marittime: Torrioni Saragat, Rocca dell'Abisso, Clapier ecc.:
Il monte Pietravecchia dalla cresta di salita:
Da qui ancora un buon chilometro di salita (interminabile) per giungere al psso della Valletta per poi ridiscendere dapprima sul sentiero della mattina e infine sulla carrabile della Melosa.
La compagnia di Nuvolo e' stata magnifica come magnifica la sua simpatia.
Amen!
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