Data: 28 Luglio - 1 Agosto
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Cretaz (Valtournenche)
Località di arrivo: Saint Rhemy
Tempo di percorrenza: -
Chilometri: -
Grado di difficoltà: E - salita al M.Faroma EE/F-
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: Luglio/Settembre
Segnaletica: Buona
Dislivello in salita: -
Dislivello in discesa: -
Quota massima: 3072m
Dovevamo fare da Cretaz a Courmayeur in 6-7 giorni, ma ci siamo fermati a Saint Rhemy causa neve sul Col de Malatrà.
Siamo partiti da Pisa in 4 amici con una Yaris 3 porte e 4 zaini enormi, ancora non mi spiego come abbiamo fatto a entrarci tutti!! comunque ...
1 GIORNO. Siamo partiti nel primo pomeriggio da Cretaz (1500m) e raggiunto il rifugio Barmasse abbiamo deciso di continuare a camminare nonostante il nostro programma prevedesse di accamparci con la tenda lì vicino. Il tempo non prometteva niente di buono e il nostro obbiettivo è diventato (con tacito accordo) il bivacco Tsan (2500m), raggiunto quasi al buio alle 21,30, sfiniti. E' stata la nostra salvezza: al caldo della stufa e dei morbidi materassi, dalle 3 di notte alle 11 del giorno successivo abbiamo assistito a una vera tempesta.
2 GIORNO. Partiti in ritardo a causa del maltempo che non cessava, abbiamo raggiunto (bagnati lo stesso) il bellissimo bivacco Rebulaz, dove abbiamo pranzato. Ripartiti col tempo che stava migliorando, siamo arrivati al Rifugio Cuney nel tardo pomeriggio. La nostra tappa doveva concludersi al bivacco Rosaire Clermont, ma visto il ritardo, la stanchezza, e il freddo della tempesta decidiamo di fermarci al rifugio. Quest'ultimo ottimo, piccolo e accogliente: insomma un vero rifugio di alta montagna (2650m)!!
3 GIORNO. La mattina seguente ci aspetta la tipica giornata dopo la tempesta: cielo limpidissimo e aria fredda, uno spettacolo: Monte Rosa, Bianco, Cervino, Gran Paradiso e molti altri ci accompagnano fino al bel bivacco Rosaire Clermont (peccato non averlo raggiunto la sera, davvero carino e posto superbo ). Da lì al col de Vessonaz e deviazione sul Monte Faroma (3072m). Pausa pranzo e discesa interminabile (con pausa bagno/'lavata'nel torrente) nel bellissimo vallone sottostante che ci porta fino a Closè (1450m). Arriviamo sfatti e decidiamo di salire poco sopra l'abitato e di accamparci in tenda in mezzo alla boscaglia x non dare troppo nell'occhio (come tenda ferrino makalu, ARANCIONE!! ahahah). Sempre in ritardo di un paio d'ore sulla tabella, dovevamo accamparci molto piu su, poco sotto il passo.
4 GIORNO. Partiamo alla volta del col Brison (2480m) e proseguiamo con la discesa verso Rey (1400m). A metà discesa incontriamo un alpeggio, dove un camion sta x partire x il fondo valle: nonostante tutta la buona volontà non siamo riusciti a non chiedere uno strappo, con la scusa di dover recuperare il ritardo sulla tabella di marcia, colpa del maltempo del 1 giorno
Arrivati in paese x l'ora di pranzo ci sfamiamo in un piccolo bar (da Olga, consigliato! ahah) a suon di Toast dopodichè decidiamo che, dovendo farci perdonare x il vergognoso passaggio della mattina, è il caso di risalire il più possibile verso il Rifugio Champillon. A testa bassa iniziamo la salita e, passo dopo basso, eccoci al Rifugio!! Dentro sono già tutti pronti x la cena e tra noi 4 giovani c'è chi cede alla mezza pensione e chi sale ancora qualche minuto per piazzare la tenda al sicuro, sopra i fatidici 2500m che autorizzano il bivacco in tenda!! Posto fantastico e nemmeno tanto freddo, le due giornate consecutive di sole hanno scaldato l'aria.. cena, torta in rifugio e dentro il sacco a pelo, in tenda è tutta un'altra emozione!!
5 GIORNO. Partiamo dal rifugio e raggiungiamo in breve il col de Champillon (2700m) e scendiamo a lungo verso Saint Rhemy, dove arriviamo per l'ora di pranzo. Quì decidiamo di concludere la nostra avventura sia per la stanchezza, sia x le condizioni del Col de Malatrà, che i rifugisti ci dicono essere sempre innevato. Consumiamo l'ultimo pranzo da trekkers in una piazzola a bordo strada in attesa di un nostro carissimo amico di Aosta che ci viene a recuperare in macchina.
Bellissima esperienza e posti favolosi, peccato per la rinuncia al col de malatrà, ma per me e un altro degli altri 3 ragazzi la vacanza valdostana è proseguita il giorno seguente con la Ferrata del Monte Emilius, anche quella bellissima escursione.
Un saluto a tutti e grazie dei consigli che mi avete dato!!
Ciarde
PS piccola considerazione: noi eravamo molto carichi, lo zaino pesava minimo 15kg, ma è anche vero che siamo tutti 20 enne e abbastanza allenati, e che qui da me in toscana stiamo molto molto sotto i tempi del CAI. Lì sull'alta via 1 alcuni tempi di percorrenza, secondo la nostra esperienza, sono scavolati, o meglio mooooolto ottimisti (e in montagna non dovrebbe essere così, anzi!). Un mio amico ha letto che recentemente erano stati modificati in quanto scoraggiavano troppo l'escursionista a raggiungere rifugi ecc. Ho voluto specificare perchè diverse volte ci hanno 'sorpreso' e potrebbero mettere in difficoltà.
saluti
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Cretaz (Valtournenche)
Località di arrivo: Saint Rhemy
Tempo di percorrenza: -
Chilometri: -
Grado di difficoltà: E - salita al M.Faroma EE/F-
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: Luglio/Settembre
Segnaletica: Buona
Dislivello in salita: -
Dislivello in discesa: -
Quota massima: 3072m
Dovevamo fare da Cretaz a Courmayeur in 6-7 giorni, ma ci siamo fermati a Saint Rhemy causa neve sul Col de Malatrà.
Siamo partiti da Pisa in 4 amici con una Yaris 3 porte e 4 zaini enormi, ancora non mi spiego come abbiamo fatto a entrarci tutti!! comunque ...
1 GIORNO. Siamo partiti nel primo pomeriggio da Cretaz (1500m) e raggiunto il rifugio Barmasse abbiamo deciso di continuare a camminare nonostante il nostro programma prevedesse di accamparci con la tenda lì vicino. Il tempo non prometteva niente di buono e il nostro obbiettivo è diventato (con tacito accordo) il bivacco Tsan (2500m), raggiunto quasi al buio alle 21,30, sfiniti. E' stata la nostra salvezza: al caldo della stufa e dei morbidi materassi, dalle 3 di notte alle 11 del giorno successivo abbiamo assistito a una vera tempesta.
2 GIORNO. Partiti in ritardo a causa del maltempo che non cessava, abbiamo raggiunto (bagnati lo stesso) il bellissimo bivacco Rebulaz, dove abbiamo pranzato. Ripartiti col tempo che stava migliorando, siamo arrivati al Rifugio Cuney nel tardo pomeriggio. La nostra tappa doveva concludersi al bivacco Rosaire Clermont, ma visto il ritardo, la stanchezza, e il freddo della tempesta decidiamo di fermarci al rifugio. Quest'ultimo ottimo, piccolo e accogliente: insomma un vero rifugio di alta montagna (2650m)!!
3 GIORNO. La mattina seguente ci aspetta la tipica giornata dopo la tempesta: cielo limpidissimo e aria fredda, uno spettacolo: Monte Rosa, Bianco, Cervino, Gran Paradiso e molti altri ci accompagnano fino al bel bivacco Rosaire Clermont (peccato non averlo raggiunto la sera, davvero carino e posto superbo ). Da lì al col de Vessonaz e deviazione sul Monte Faroma (3072m). Pausa pranzo e discesa interminabile (con pausa bagno/'lavata'nel torrente) nel bellissimo vallone sottostante che ci porta fino a Closè (1450m). Arriviamo sfatti e decidiamo di salire poco sopra l'abitato e di accamparci in tenda in mezzo alla boscaglia x non dare troppo nell'occhio (come tenda ferrino makalu, ARANCIONE!! ahahah). Sempre in ritardo di un paio d'ore sulla tabella, dovevamo accamparci molto piu su, poco sotto il passo.
4 GIORNO. Partiamo alla volta del col Brison (2480m) e proseguiamo con la discesa verso Rey (1400m). A metà discesa incontriamo un alpeggio, dove un camion sta x partire x il fondo valle: nonostante tutta la buona volontà non siamo riusciti a non chiedere uno strappo, con la scusa di dover recuperare il ritardo sulla tabella di marcia, colpa del maltempo del 1 giorno
Arrivati in paese x l'ora di pranzo ci sfamiamo in un piccolo bar (da Olga, consigliato! ahah) a suon di Toast dopodichè decidiamo che, dovendo farci perdonare x il vergognoso passaggio della mattina, è il caso di risalire il più possibile verso il Rifugio Champillon. A testa bassa iniziamo la salita e, passo dopo basso, eccoci al Rifugio!! Dentro sono già tutti pronti x la cena e tra noi 4 giovani c'è chi cede alla mezza pensione e chi sale ancora qualche minuto per piazzare la tenda al sicuro, sopra i fatidici 2500m che autorizzano il bivacco in tenda!! Posto fantastico e nemmeno tanto freddo, le due giornate consecutive di sole hanno scaldato l'aria.. cena, torta in rifugio e dentro il sacco a pelo, in tenda è tutta un'altra emozione!!
5 GIORNO. Partiamo dal rifugio e raggiungiamo in breve il col de Champillon (2700m) e scendiamo a lungo verso Saint Rhemy, dove arriviamo per l'ora di pranzo. Quì decidiamo di concludere la nostra avventura sia per la stanchezza, sia x le condizioni del Col de Malatrà, che i rifugisti ci dicono essere sempre innevato. Consumiamo l'ultimo pranzo da trekkers in una piazzola a bordo strada in attesa di un nostro carissimo amico di Aosta che ci viene a recuperare in macchina.
Bellissima esperienza e posti favolosi, peccato per la rinuncia al col de malatrà, ma per me e un altro degli altri 3 ragazzi la vacanza valdostana è proseguita il giorno seguente con la Ferrata del Monte Emilius, anche quella bellissima escursione.
Un saluto a tutti e grazie dei consigli che mi avete dato!!
Ciarde
PS piccola considerazione: noi eravamo molto carichi, lo zaino pesava minimo 15kg, ma è anche vero che siamo tutti 20 enne e abbastanza allenati, e che qui da me in toscana stiamo molto molto sotto i tempi del CAI. Lì sull'alta via 1 alcuni tempi di percorrenza, secondo la nostra esperienza, sono scavolati, o meglio mooooolto ottimisti (e in montagna non dovrebbe essere così, anzi!). Un mio amico ha letto che recentemente erano stati modificati in quanto scoraggiavano troppo l'escursionista a raggiungere rifugi ecc. Ho voluto specificare perchè diverse volte ci hanno 'sorpreso' e potrebbero mettere in difficoltà.
saluti
Allegati
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