Dati
Data: 17/18/19 agosto 2011
Regione e provincia: Campania(SA)
Località di partenza:Corpo di cava
Località di arrivo: Bomerano
Tempo di percorrenza:3 ore il primo giorno 10 il secondo 10 il terzo
Chilometri: 3 il primo giorno 8 il secondo 20 il terzo ( attenzione il conto dei kilometri l'ho effettuato sulla mappa senza tenere conto del dislivello,anzi se qualcuno conosce la distanza reale sarei contento di saperla
)
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: alcuni pezzi leggermente esposti,tratti di sentiero pieni rovi
Periodo consigliato: primavera,autunno
Segnaletica: ottima sulla maggior parte del percorso,quasi assente in alcuni tratti(salita al Cerreto,Megano e nella prima parte della discesa da Capo muro a Bomerano)
Dislivello in salita: 600m primo giorno 350m secondo giorno 600m terzo giorno
Dislivello in discesa: 0 primo giorno 500m secondo giorno 700m terzo giorno
Quota massima: 1316
Descrizione
Desideravo fare quest'escursione da tanto tempo,ma non avevo mai trovato un qualcuno che mi accompagnasse.Così mi sono deciso e sono partito da solo
Dovevo partire la mattina del 17 con il pullman diretto a Corpo di cava,ma per vari motivi ho fatto tardi e ho imboccato il sentiero numero 6 del cai alle 16 circa.Sotto un sole bestiale e dopo essermi perso un paio di volte
arrivo a Foce di tramonti (980m) dove si inizia ad intravedere la fantastica visuale che mi accompagnerà per tutti e tre i giorni.Da un lato Salerno ed i picentini,dall'altro le cime dei lattari e sullo sfondo il vesuvio.
In breve preparo la pappa,monto l'amaca e dopo qualche foto sono nel sacco a pelo.La notte passa tranquillamente,tranne per il caldo e un pò per le zanzare.
Finalmente alle 6 si parte per la cima del Mt Finestra (1140mt),dove dopo aver lasciato traccia del mio passaggio nel libro di vetta,incontro due simpatici escursionisti con una ancor più simpatica beagle. Qualche minuto di chiacchiere e ci salutiamo,poichè loro vanno verso l'avvocata,quindi nella direzione opposta.
(purtroppo dalla foto rimpicciolita non si distingue bene,comunque sullo sfondo ci sono i tre pizzi, il cerreto,il valico, il vesuvio e a destra monte sant angelo)
Da qui fino a pietrapiana il sentiero sarà tutto per creste sassose.Prietrapiana è il posto ideale per pranzare essendo presenti tavoli ed una fontana(l'acqua è di cisterna) e mi fermo a mangiare il pane preparato la sera prima. La successiva discesa verso il valico di Chiunzi(656m) è tranquilla,apparte il solito ,costante sole che mi riscalda la capoccia e questa povera lepre morta.
Al valico avrò l'incontro più gradito di tutta l'escursione:
Dopo questa breve pausa incomincio la salita verso il Mt Cerreto(1316m),passando dietro il ristorante "la torre".
(la strada percorsa fin'ora)
Dopo qualche decina di metri di piacevole salita all'ombra del bosco di castagni il sentiero diventa viene invaso dai rovi e devo proseguire menando fendenti di bastone che manco don chisciotte contro i mulini a vento. Finalmente il sentiero ridiventa "normale" ed arrivo a Tuoro di stellate,dove trovo un invitante rifugio e decido di fermarmi e non continuare la salita, visti i pochi minuti di luce rimasti. Questa volta non ho bisogno di montare l'amaca,per cui dopo aver mangiato una busta di tortellini da 4 porzioni,ed aver avvistato un bel gufo(barbaggianni? bho...) mi metto a nanna soddisfatto.
Il mattino dopo mi avvio di buon ora verso la cima del cerreto,la seconda montagna più alta dei lattari.
Il sentiero è molto ripido,ma almeno non è ricoperto da rovi.In cima si gode una vista a 360 spettacolare e al riposino nella reggia di "Ocialan"
segue una piacevole discesa,su un sentiero molto ben tenuto(ma con segnaletica quasi assente) fino ad i piani del Megano(1000m),dove chiedo indicazioni con annessa chiacchierata ad un pastore. Scoperto con mia grande sorpresa che sto andando nella direzione giusta,mi avvio,deviando rispetto all'alta via,verso santa maria dei monti e poi da lì verso la fonte del Verecciaro. Percorro il sentiero insieme ad un simpatico pastore a bordo di un bel ciuccio, con il quale la chiacchierata si protrae anche alla fonte,tanto che finisco col mangiare insieme a lui sotto la fresca chioma di un albero.In grande ritardo,ma con la convinzione di voler fare il pecoraro da "grande",riparto, attraversando la parte alta della valle delle ferriere su una mulattiera molto ben tenuta.Da colle san angelo,dove c'è il bivio per scendere ad Agerola,salgo verso crocella.
I tre pizzi sono ormai sopra di me,ma si è fatto molto molto tardi,per cui decido di lasciare definitivamente l'alta via,per arrivare a monte pertuso attraverso il sentiero 02 del cai.Dopo un altro pò di strada in salita, inizia una brutta discesa nel fitto del bosco,su un terreno argilloso e molto friabile.Una nuova salita mi porta a Capo Muro dove si gode di uno splendido panorama.
Cambiando nuovamente itinerario,sempre per problemi di tempo(erano quasi le 18e30),mi dirigo in discesa su sentiero n 47 verso Bomerano/Agerola, dapprima lungo una insidiossissima pietraia e poi su comoda (ma non per i miei piedi) strada alfaltata.A Bomerano mi attendono degli amici che mi hanno gentilmente risparmiato il ritorno in pullman,e che verranno ripagati con un dolce da De riso(si,sono entrato da De riso dopo tre giorni di montagna e puzzolente come una capra
)
Mi scuso per la lunghezza del post
vorrei aggiungere anche alcune considerazioni post-escursione sull'equipaggiamento:
Oggetti che avrei dovuto portare: antizanzare(con l'amaca senza zanzariera è obbligatorio), salviette imbevute(utilissime visto il continuo sudare e la preziosità dell'acqua)
Oggetti che avrei potuto lasciare a casa:uno dei due pile (ne ho usato a stento uno), poncho-tarp per l'amaca (visto il tempo poteva rimanere a casa,tanto avevo il classico sacco nero per le emergenze)
Data: 17/18/19 agosto 2011
Regione e provincia: Campania(SA)
Località di partenza:Corpo di cava
Località di arrivo: Bomerano
Tempo di percorrenza:3 ore il primo giorno 10 il secondo 10 il terzo
Chilometri: 3 il primo giorno 8 il secondo 20 il terzo ( attenzione il conto dei kilometri l'ho effettuato sulla mappa senza tenere conto del dislivello,anzi se qualcuno conosce la distanza reale sarei contento di saperla

Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: alcuni pezzi leggermente esposti,tratti di sentiero pieni rovi
Periodo consigliato: primavera,autunno
Segnaletica: ottima sulla maggior parte del percorso,quasi assente in alcuni tratti(salita al Cerreto,Megano e nella prima parte della discesa da Capo muro a Bomerano)
Dislivello in salita: 600m primo giorno 350m secondo giorno 600m terzo giorno
Dislivello in discesa: 0 primo giorno 500m secondo giorno 700m terzo giorno
Quota massima: 1316
Descrizione
Desideravo fare quest'escursione da tanto tempo,ma non avevo mai trovato un qualcuno che mi accompagnasse.Così mi sono deciso e sono partito da solo
Dovevo partire la mattina del 17 con il pullman diretto a Corpo di cava,ma per vari motivi ho fatto tardi e ho imboccato il sentiero numero 6 del cai alle 16 circa.Sotto un sole bestiale e dopo essermi perso un paio di volte



In breve preparo la pappa,monto l'amaca e dopo qualche foto sono nel sacco a pelo.La notte passa tranquillamente,tranne per il caldo e un pò per le zanzare.
Finalmente alle 6 si parte per la cima del Mt Finestra (1140mt),dove dopo aver lasciato traccia del mio passaggio nel libro di vetta,incontro due simpatici escursionisti con una ancor più simpatica beagle. Qualche minuto di chiacchiere e ci salutiamo,poichè loro vanno verso l'avvocata,quindi nella direzione opposta.


(purtroppo dalla foto rimpicciolita non si distingue bene,comunque sullo sfondo ci sono i tre pizzi, il cerreto,il valico, il vesuvio e a destra monte sant angelo)
Da qui fino a pietrapiana il sentiero sarà tutto per creste sassose.Prietrapiana è il posto ideale per pranzare essendo presenti tavoli ed una fontana(l'acqua è di cisterna) e mi fermo a mangiare il pane preparato la sera prima. La successiva discesa verso il valico di Chiunzi(656m) è tranquilla,apparte il solito ,costante sole che mi riscalda la capoccia e questa povera lepre morta.

Al valico avrò l'incontro più gradito di tutta l'escursione:

Dopo questa breve pausa incomincio la salita verso il Mt Cerreto(1316m),passando dietro il ristorante "la torre".

(la strada percorsa fin'ora)
Dopo qualche decina di metri di piacevole salita all'ombra del bosco di castagni il sentiero diventa viene invaso dai rovi e devo proseguire menando fendenti di bastone che manco don chisciotte contro i mulini a vento. Finalmente il sentiero ridiventa "normale" ed arrivo a Tuoro di stellate,dove trovo un invitante rifugio e decido di fermarmi e non continuare la salita, visti i pochi minuti di luce rimasti. Questa volta non ho bisogno di montare l'amaca,per cui dopo aver mangiato una busta di tortellini da 4 porzioni,ed aver avvistato un bel gufo(barbaggianni? bho...) mi metto a nanna soddisfatto.


Il mattino dopo mi avvio di buon ora verso la cima del cerreto,la seconda montagna più alta dei lattari.

Il sentiero è molto ripido,ma almeno non è ricoperto da rovi.In cima si gode una vista a 360 spettacolare e al riposino nella reggia di "Ocialan"


segue una piacevole discesa,su un sentiero molto ben tenuto(ma con segnaletica quasi assente) fino ad i piani del Megano(1000m),dove chiedo indicazioni con annessa chiacchierata ad un pastore. Scoperto con mia grande sorpresa che sto andando nella direzione giusta,mi avvio,deviando rispetto all'alta via,verso santa maria dei monti e poi da lì verso la fonte del Verecciaro. Percorro il sentiero insieme ad un simpatico pastore a bordo di un bel ciuccio, con il quale la chiacchierata si protrae anche alla fonte,tanto che finisco col mangiare insieme a lui sotto la fresca chioma di un albero.In grande ritardo,ma con la convinzione di voler fare il pecoraro da "grande",riparto, attraversando la parte alta della valle delle ferriere su una mulattiera molto ben tenuta.Da colle san angelo,dove c'è il bivio per scendere ad Agerola,salgo verso crocella.

I tre pizzi sono ormai sopra di me,ma si è fatto molto molto tardi,per cui decido di lasciare definitivamente l'alta via,per arrivare a monte pertuso attraverso il sentiero 02 del cai.Dopo un altro pò di strada in salita, inizia una brutta discesa nel fitto del bosco,su un terreno argilloso e molto friabile.Una nuova salita mi porta a Capo Muro dove si gode di uno splendido panorama.

Cambiando nuovamente itinerario,sempre per problemi di tempo(erano quasi le 18e30),mi dirigo in discesa su sentiero n 47 verso Bomerano/Agerola, dapprima lungo una insidiossissima pietraia e poi su comoda (ma non per i miei piedi) strada alfaltata.A Bomerano mi attendono degli amici che mi hanno gentilmente risparmiato il ritorno in pullman,e che verranno ripagati con un dolce da De riso(si,sono entrato da De riso dopo tre giorni di montagna e puzzolente come una capra
Mi scuso per la lunghezza del post
Oggetti che avrei dovuto portare: antizanzare(con l'amaca senza zanzariera è obbligatorio), salviette imbevute(utilissime visto il continuo sudare e la preziosità dell'acqua)
Oggetti che avrei potuto lasciare a casa:uno dei due pile (ne ho usato a stento uno), poncho-tarp per l'amaca (visto il tempo poteva rimanere a casa,tanto avevo il classico sacco nero per le emergenze)
Ultima modifica di un moderatore: