Escursione Alta Via dei Monti Picentini Occidentali: Traversata del Gruppo dei Mai

Parchi della Campania
  1. Parco Regionale Monti Picentini
Data: 9 Aprile 2011
Regione e provincia: Salerno (e per alcuni tratti Avellino)
Località di partenza: Varco della Colla (sulla SP Giffoni-Serino) ore 10:00
Località di arrivo: Pizzo San Michele (17:15) - Casone de Fazio (Capo Calvanico, 18:45)
Tempo di percorrenza: 6h e 1/4 di marcia. Tot. 8h e 45' considerando la sosta pranzo in cima al Mai e un altro lungo break su Pizzo San Michele.
Chilometri: 9,5
Grado di difficoltà: EE+
Descrizione delle difficoltà: Vedi sotto
Periodo consigliato:
Segnaletica: Presente ed efficiente (a cura del Cai di SA)
Dislivello in salita: 1000m
Dislivello in discesa: 400m
Quota massima: 1607m (Cima Mai)
Accesso stradale: Dal Varco della Colla (vedi sopra).
Sentieri CAI: 116-115

NB: Va messa almeno un'auto al Casone de Fazio (Acqua Carpegna IGM), raggiungibile in mezz'ora da Capo Calvanico. Quindi contare quasi 2 ore (sic) per portarsi sul posto d'arrivo e poi raggiungere la località di partenze con le altre auto. A questo proposito, la via più veloce è senza dubbio quella a Nord (per Serino), mentre quella per Giffoni Sei Casali e Giffoni Valle Piana, forse lievemente più breve come KM, è però assai più lenta: si passa nei bei paesini del Giffonese).

Descrizione

In passato avevamo sempre fatto questa via a metà: o Varco Colla - Mai oppure Acqua Carpegna (Cas. de Fazio) - Pizzo San Michele - Mai.
Entrambe le metà sono già una bella escursione EE, +3h sola andata.
E la traversata la si fa in 6h (escluso sosta) con marcia molto veloce, se no anche 9h se la si prende con molta calma.

Dopo il Varco dell'Orso (Mt.i Tre Cappelle) il sentiero si biforca.
Il 116 prosegue dritto alla cima del Mai (20 min) con facili passaggi su roccette (possono diventare insidiosi con terreno bagnato, molto pericolosi con neve-ghiaccio) mentre in 30-35min la variante (116B) scende giù nel bosco ed aggira la cima sul lato E e per poi ritornarvi dal lato NE.

ALtro punto insidioso è la discesa dal Tuppo dell'Uovo (lato Ov):
Si passa in un canalino stretto oppure su roccette (che qualche anno fa percorsi in senso inverso a salire): questo invece è un passaggio già + delicato di quello a E della cima del Mai, valutabile come I (il più facile nella scala di difficoltà alpinistiche) anche con terreno asciutto.
Si fa tranquillamente in libera, ma il tutto si può aggirare per il bosco (anche in questo caso spostandosi sul lato N alcuni min prima di arrivare alle roccette).

Tutte Le Mie Foto
Traversata dei Picentini Occidentali (Monti Mai)
(in calce a questa pag. trovate anche i Links alle altre escursioni in zona).

MAPPA:
IGM 1:50:000: http://www.francescoraffaele.com/sentieristica/VcoColla-mtMai-SanMichele-IGM.jpg

SAT (Google) con Toponimi aggiunti da me:
http://www.francescoraffaele.com/sentieristica/Mai-PizzoSMichele_GoogleMap-CAI.jpg

Altre Notizie (Sito Lerka Minerka):
LM Forum - Traversata dei Picentini Occidentali

E infine qualche scatto qui...

Monte_Mai_Traversata-IMG_9509a.jpg

L'Acellica

Monte_Mai_Traversata-IMG_9680Rb.jpg

In PP a ds Valle d'Agnone e Mt. Lieggio. Sullo Sfondo al centro gli Alburni (Mt. Panormo e La Nuda le due cime + alte)

Monte_Mai_Traversata-IMG_9625Ra.jpg

Cima dei Mai. Sullo sfondo al Centro ' Celeca. Più dietro il Cervialto (a sin) e la lunga dorsale del Polveracchio (des.)

Monte_Mai_Traversata-IMG_9699a.jpg

Le impressionanti balze della parete ovest del Terminio (Ripre della Cannella) che sovrasta il bellissimo e selvaggio Vallone Matrunolo. In PP il Vernacolo (des.), Portella e Colle Rosso.

Monte_Mai_Traversata-IMG_9803_10.jpg

Discesa dal Tuppo dell'Uovo W, verso Serre del Torrione

Monte_Mai_Traversata-IMG_9820a.jpg

Sguardo a Ovest (WSW) verso i Lattari. Al centro si susseguono le dorsali del S. Angelo di Cava, Cerreto e S. Angelo a Tre Pizzi (col Molare che torreggia al Centro). all'estrema sin l'intaglio del Mt. Finestra (Malopasso) tra il Mt. Telefono e il Finestra.

Monte_Mai_Traversata-IMG_9846-47Ra.jpg

Qui siamo a due passi da Pizzo S. Michele e si vede tutta la seconda metà della traversata. Il Mai è la seconda cima da destra (all'estrema ds il Faiostello e il Varco omonimo che lo separa dal Mai). Al Centro il Tuppo dell'Uovo (il sentiero non passa per la sua cima ma segue a mezza costa, ma bisogna poi scendere l'ultimissimo tratto W usando le mani, come detto sopra). Al Centro le 5 (?) groppe delle Serre del Torrione che uniscono la Dorsale Faiostello - Mai - TdUovo - Garofano con Quella di Pizzo S Michele - Serrapiana.
Dalla cima a des (Faiostello) si Stacca la dorsale detta Ripe del Fornello, che è separata dalle Serre d Torrione dal Vallone Faggeto (possibile via di discesa per chi voglia arrivare al Mai da Pizzo San Michele e senza ripetere i saliscendi delle Serre Torrione)

Monte_Mai_Traversata-IMG_9892-97Rb.jpg

Panoramica con prospettiva assai falsata (volutamente) della chiesetta longobarda su Pizzo San Michele (vano sempre aperto per bivaccare, con camino e libro di vetta)

Monte_Mai_Traversata-IMG_9866Rb.jpg

Dentro la sala sempre aperta della Chiesetta di S. Michele

Come detto tutte le altre foto qui:
Traversata dei Picentini Occidentali (Monti Mai)

Fate pure domande se ne avete

Francesco Raffaele
 
Ultima modifica di un moderatore:
Per evitare le due ore di auto dal Casone de Fazio al Varco della Colla si potrebbe variare il percorso scendendo dal Pizzo San Michele verso Solofra (sentiero 117, lungo più o meno il doppio del 115 e considerato EE ma comunque da fare in discesa). In tal modo da Solofra al punto di partenza è molto più vicino.
Comunque bella traversata, con numerose varianti su entrambi i versanti.

Piuttosto non ho mai capito le reali differenze tra le difficoltà alpinistiche di I e II grado: anche qui, sebbene in discesa, mi pare che ci si debba muovere con un arto per volta.
Sarebbe interessante confrontare l'immagine con quella di un percorso di II grado.
 
complimentissimi ! splendido sentiero (non lo conosco interamente ma ho fatto con la neve P. S. Michele - creste del Torrione - Tuppo dell'Uovo - M. Mai) e splendide foto. Ottime anche le descrizioni ! GRAZIE !
 
Bellissima escursione!
Mi piace la n. 5 e 6 in modo particolare.

Piuttosto non ho mai capito le reali differenze tra le difficoltà alpinistiche di I e II grado:

Per me la distinzione tra le due e' che la prima non necessita legarsi in cordata, la seconda si.

Infatti per la foto 5 e 6, un po' di corda a me non dispiacerebbe.;)
 
Per me la distinzione tra le due e' che la prima non necessita legarsi in cordata, la seconda si.

Infatti per la foto 5 e 6, un po' di corda a me non dispiacerebbe.;)

una cordata credo sia eccessiva, intendi piuttosto una corda fissa, soprattutto in presenza di neve o ghiaccio o in discesa.
ma forse è l'approccio che è sbagliato, infatti la salita mi sembra molto più semplice.
 
una cordata credo sia eccessiva, intendi piuttosto una corda fissa, soprattutto in presenza di neve o ghiaccio o in discesa. ma forse è l'approccio che è sbagliato, infatti la salita mi sembra molto più semplice.

Guardando la foto mi pare una salita (o discesa) con difficolta' alpinistica di 2° grado,
qiundi la difficolta' escursionistica EE+ dichiarata e' un po sottostimata.
Sempre e solo secondo il mio modo di vedere.....
 
Guardando la foto mi pare una salita (o discesa) con difficolta' alpinistica di 2° grado,
qiundi la difficolta' escursionistica EE+ dichiarata e' un po sottostimata.
Sempre e solo secondo il mio modo di vedere.....

hai ragione perché il grado di difficoltà riportato da francesco è quello relativo al percorso segnato che aggira queste rocce passando per un canalino laterale; invece loro hanno preferito fare tutta la cresta compreso il salto qui in foto.
anche a me sembra di difficoltà II, da cui il mio primo post dubbioso... ma non ho assolutamente esperienza in merito: mi sono trovato qualche volta a salire a quattro zampe ma niente di particolarmente difficile, per cui chiedevo a chi ne sa più di me.
per l'approccio "probabilmente" sbagliato intendo dire che i due in foto hanno preferito percorrere per la parte erbosa, certamente scivolosa in discesa, e con il c..o a terra, mentre uno più abituato a questi passaggi, sempre probabilmente, sarebbe sceso direttamente per le rocce e di faccia. ovviamente credo che io sarei sceso come in due in foto :D

per dire come nascono i dubbi: la direttissima del gran sasso, al di là della lunghezza, è l'unico percorso di cui conosco il grado di difficoltà (passaggi di I-II) e di cui è facile trovare in rete foto e video; un confronto fotografico con queste rocce, pur considerando gli appiattimenti dovuti ai punti di ripresa, mi sembra impari... boh
 
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