Trekking Alta via del Baldo

Tre giorni in tenda con l'amico @paiolo che mi ha gentilmente invitato a condividere con lui l'esperienza.

1° giorno
@paiolo e io ci incontriamo a Nago intorno alle 10:15 non ci aspetta una giornata particolarmente impegnativa per cui ce la prendiamo comoda sull'orario.
Lasciamo la macchina di Paolo a Nago e con la mia ci avviamo verso Prada.

Iniziamo a camminare verso le 12...
Zaini da circa 9,3 kg

Dopo un oretta arriviamo a Malga Pralongo dove pranziamo e ci riforniamo di acqua.
Purtroppo sapendo che non ne troveremo altra siamo costretti a portarci dietro 2 litri in più per la sera/notte per quasi l'intero percorso.
Riprendiamo a camminare dopo esserci rifocillati e aver bevuto le prime birre del WE...

Dopo circa 4 Km, mentre chiacchieriamo tranquillamente, non ci rendiamo conto di un bivio e perdiamo allegramente la nostra traccia seguendo una comoda mulattiera...

Quando ce ne rendiamo conto, "mmmmhhhhh come mai la cresta che dobbiamo seguire è lassù e noi siamo qui???" abbiamo percorso 1,5 km di troppo e ci tocca tornare indietro.

Recuperiamo il nostro percorso e cammina cammina arriviamo nei pressi del Ex forte di Naole dopo aver incontrato una quantità di mucche...

Già mentre ci avviciniamo al forte cerchiamo uno spot per le tende, ma ovunque ci sono "torte" lasciate dalle amiche ruminanti.
Non credo di averne mai viste così tante tutte insieme.
Anche nel luogo pianeggiante dove pensavamo di fermarci le torte ci aspettano numerose e solo dopo aver girato un po' riusciamo a trovare due posti validi anche se abbastanza lontani.

Alla fine la giornata "tranquilla" si conclude con 13,3 km per 888 metri D+

Piantiamo le tende e prepariamo la cena.
La notte passa benissimo e c'è una bella arietta che ci fa svegliare alla mattina con la tenda perfettamente asciutta.

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continua...
 
Ultima modifica:
Lascio a @Rikpal il racconto che se aspettate il mio ci andate nel 2035, ma ne approfitto per condividere al volo un po' di foto! :)

Primo giorno, partenza da Prada:

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Piantiamo le tende a forte Naole:

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Giorno 2, prime luci:

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Rifugio Fiori del Baldo:

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Rifugio Chierego, calorosa accoglienza dal personale di servizio :biggrin:

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...anche se alcuni clienti dicono che il servizio sia un po' lento... :p

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Camoscio:

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Rifugio Telegrafo:

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E ora 4 ore in cresta! (parte più tosta del giro...)

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Pecorelle...

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Nottata conviviale su praticello tosato e tirato bolla di una baita nei pressi della funivia di Malcesine (ringraziamo l'ospitalità dei giovani del CAI di Scorzè!):

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Terzo giorno, colazione:

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Lago di Garda, salendo sull'Altissimo:

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Altro versante, altre pecorelle! :)

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Vista dalla cima dell'Altissimo, mentre tentavo inutilmente di comunicare con @Gpaolo :

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Croce di vetta:

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Poi birra al rifugio (con @Gpaolo che ci aspettava da quasi un'ora... :rofl:) e poi 10 Km di interminabile discesa (ma in ottima compagnia! :) )

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2° giorno

Dopo una notte fresca e asciutta ci svegliamo presto, un po' per vedere l'alba, un po' perché ci aspetta più strada del giorno precedente.

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Dopo un po' di strada vediamo i rifugi dove abbiamo intenzione di fare acqua.
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Troviamo il rifugio dei fiori ancora chiuso (erano le 8:30 circa)

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Poco più su ci riforniamo acqua al Chierego che pur essendo più simile a un pub/vineria/ristorante ha personale gentile e piacevole.
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A questo punto parte la parte davvero interessante anche se non proprio banale in alcuni punti.

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Fino ad arrivare al Rifugio Telegrafo.

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Un po' per dovere di cronaca, un po' perché mi hanno fatto davvero arrabbiare, qualche parola va spesa per la gestione del "rifugio" (questa parola nel caso di questo fabbricato direi che è assolutamente fuori luogo).
Arriviamo con l'idea di pranzare, bere una birra (o due) e riempire le bottiglie d'acqua.
Un cartello avvisa subito che al piano superiore (terrazza e interno, lettini e comodità) viene fatto solo il servizio ristorante, mentre di lato e in basso c'è un area Bar.

Avendo da mangiare andiamo al bar e ordiniamo due birre medie. Ci vengono dati due bicchieri di plastica da 33 con almeno 4 cm di schiuma. Il nostro @paiolo non riesce a non chiedere "ma la media sarebbe questa?"
Ci sediamo a uno dei tavoli presenti sotto a un sole cocente e pranziamo. Ci lasciamo tentare da altre due birre (questa volta le chiedo espressamente senza schiuma) e ci riposiamo un po'.

Fin qui a parte il costo della poca birra, nulla da dire.
Il problema vero viene fuori quando io vado in bagno e scopro un cartello "Acqua finita usate il secchio" non si capisce con cosa dovrei riempirlo il secchio. I rubinetti non mollano una goccia...
Faccio una riflessione e mi chiedo come possa funzionare un ristorante (che in quel momento aveva almeno un 30/40 persone sedute) senz'acqua.
Per come la vedo io un rifugio senz'acqua non può lavorare e svolgere la sua funzione di rifugio.
Oltre a questo vedo le birre medie del ristorante che sono in boccali di vetro da mezzo litro e mi sento un po' preso in giro.
Provo a chiedere se c'è acqua per le nostre bottiglie, ma c'è solo a pagamento al bar. Il ristorante non si sporca le mani con noi plebei che non svuotiamo il portafogli.
E di nuovo mi chiedo, come fanno a vendere l'acqua se l'acqua è finita? o il fatto è che è finita l'acqua per i poveracci di passaggio ma ce n'è in abbondanza per chi paga?
Mi chiedo se mi fermo a dormire se posso lavarmi la faccia o se l'acqua è finita.
La ciliegina finale si presenta quando Paolo chiede un caffè al ristorante (dove c'è la macchina del caffè che mi pare usi acqua) e invece veniamo mandati al bar dove c'è una moka enorme da cui viene versato il caffè.
Alla fine siamo costretti a comprare 2 litri d'acqua per continuare il nostro giro per la modica cifra di 6 euro (3 a litro).
Ce ne andiamo incazzati e delusi mettendo una croce sopra a questo "rifugio" che del rifugio ha veramente poco...

Proseguiamo per la nostra strada e dopo qualche km ci spaventiamo un po' perché il successivo punto acqua è uno dei ristorante all'arrivo della funivia da Malcesine e il sentiero non è un sentiero sul quale si riesce ad andare veloci.
Il timore è arrivare a destinazione dopo le 18 che è l'orario in cui sappiamo dovrebbe chiudere la funivia e quindi anche i locali.

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Ci mettiamo giù a testa bassa cercando di forzare il passo. Paolo ci riesce e mi stacca.
Sta pensando "vado e prendo acqua per tutti e due visto che riesco ad andare più veloce" in effetti è la stessa cosa che penso io e se lui non fosse già così lontano mi offrirei di tenere i due zaini per farlo andare a prendere l'acqua più velocemente.
È giovane e più in forma di me. Io arranco con visioni di me che sfondo una porta per riuscire ad abbeverarmi qualora arrivassimo tardi.
Nei miei deliri penso addirittura alla vaschetta dei WC :lol::rofl:

In ogni caso una volta arrivati alla piccola seggiovia Prà Alpesina che sale dal versante opposto a Malcesine chiediamo info e scopriamo che l'ora di chiusura è di almeno 30/45 minuti più tardi di quanto temevamo.

Arrivo (da solo perché Paolo è arrivato prima di me) al ristorante Baita dei Forti e mi scaravento dentro chiedendo se hanno visto un disperato come me. Mi viene risposto che l'hanno visto e che è in bagno.

MAI LA VISIONE DI UN BAGNO IN ORDINE E PULITO MI È STATA PIÙ GRADITA...

Ci laviamo, non è proprio una doccia ma quasi e riempiamo quasi tutti i contenitori che abbiamo per un totale di 8 litri.

Poi, una volta ripresi saliamo e ordiniamo le Birre

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Da notare la mia faccia che non si era ancora lasciata andare...
E riempiamo anche l'ultimo contenitore (la sacca blu che c'è sul tavolo ) di Rosso per la sera.

Mentre ci rilassiamo e cominciamo a pensare a dove piantare la tenda ci mettiamo a chiacchierare piacevolmente con un bel gruppo di ragazzi (18-35 anni) del CAI come detto da Paolo.
La capagruppo ci racconta che ha il permesso di dormire nel prato di una malga a pochi metri e ci propone di condividere lo spot.
Accettiamo volentieri e piantiamo le tende su un praticello che sembra un campo da golf:

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Cena, vino, chiacchiere, soddisfiamo molte curiosità dei ragazzi in merito ai nostri zaini che ai loro occhi sono piuttosto contenuti (Kumo per Paiolo Deuter 32 l per me per 3 giorni), diffondiamo il verbo UL e ci scaraventiamo a nanna.

...continua...
 
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2° giorno

Dopo una notte fresca e asciutta ci svegliamo presto, un po' per vedere l'alba, un po' perché ci aspetta più strada del giorno precedente.

Vedi l'allegato 263384

Vedi l'allegato 263385

Dopo un po' di strada vediamo i rifugi dove abbiamo intenzione di fare acqua.
Vedi l'allegato 263386

Troviamo il rifugio dei fiori ancora chiuso (erano le 8:30 circa)

Vedi l'allegato 263388
Vedi l'allegato 263387

Poco più su ci riforniamo acqua al Chierego che pur essendo più simile a un pub/vineria/ristorante ha personale gentile e piacevole.
Vedi l'allegato 263390
Vedi l'allegato 263389

A questo punto parte la parte davvero interessante anche se non proprio banale in alcuni punti.

Vedi l'allegato 263391

Vedi l'allegato 263392

Vedi l'allegato 263393

Vedi l'allegato 263394

Vedi l'allegato 263395

Vedi l'allegato 263396

Vedi l'allegato 263397

Fino ad arrivare al Rifugio Telegrafo.

Vedi l'allegato 263398

Un po' per dovere di cronaca, un po' perché mi hanno fatto davvero arrabbiare, qualche parola va spesa per la gestione del "rifugio" (questa parola nel caso di questo fabbricato direi che è assolutamente fuori luogo).
Arriviamo con l'idea di pranzare, bere una birra (o due) e riempire le bottiglie d'acqua.
Un cartello avvisa subito che al piano superiore (terrazza e interno, lettini e comodità) viene fatto solo il servizio ristorante, mentre di lato e in basso c'è un area Bar.

Avendo da mangiare andiamo al bar e ordiniamo due birre medie. Ci vengono dati due bicchieri di plastica da 33 con almeno 4 cm di schiuma. Il nostro @paiolo non riesce a non chiedere "ma la media sarebbe questa?"
Ci sediamo a uno dei tavoli presenti sotto a un sole cocente e pranziamo. Ci lasciamo tentare da altre due birre (questa volta le chiedo espressamente senza schiuma) e ci riposiamo un po'.

Fin qui a parte il costo della poca birra, nulla da dire.
Il problema vero viene fuori quando io vado in bagno e scopro un cartello "Acqua finita usate il secchio" non si capisce con cosa dovrei riempirlo il secchio. I rubinetti non mollano una goccia...
Faccio una riflessione e mi chiedo come possa funzionare un ristorante (che in quel momento aveva almeno un 30/40 persone sedute) senz'acqua.
Per come la vedo io un rifugio senz'acqua non può lavorare e svolgere la sua funzione di rifugio.
Oltre a questo vedo le birre medie del ristorante che sono in boccali di vetro da mezzo litro e mi sento un po' preso in giro.
Provo a chiedere se c'è acqua per le nostre bottiglie, ma c'è solo a pagamento al bar. Il ristorante non si sporca le mani con noi plebei che non svuotiamo il portafogli.
E di nuovo mi chiedo, come fanno a vendere l'acqua se l'acqua è finita? o il fatto è che è finita l'acqua per i poveracci di passaggio ma ce n'è in abbondanza per chi paga?
Mi chiedo se mi fermo a dormire se posso lavarmi la faccia o se l'acqua è finita.
La ciliegina finale si presenta quando Paolo chiede un caffè al ristorante (dove c'è la macchina del caffè che mi pare usi acqua) e invece veniamo mandati al bar dove c'è una moka enorme da cui viene versato il caffè.
Alla fine siamo costretti a comprare 2 litri d'acqua per continuare il nostro giro per la modica cifra di 6 euro (3 a litro).
Ce ne andiamo incazzati e delusi mettendo una croce sopra a questo "rifugio" che del rifugio ha veramente poco...

Proseguiamo per la nostra strada e dopo qualche km ci spaventiamo un po' perché il successivo punto acqua è uno dei ristorante all'arrivo della funivia da Malcesine e il sentiero non è un sentiero sul quale si riesce ad andare veloci.
Il timore è arrivare a destinazione dopo le 18 che è l'orario in cui sappiamo dovrebbe chiudere la funivia e quindi anche i locali.

Vedi l'allegato 263400

Vedi l'allegato 263401

Ci mettiamo giù a testa bassa cercando di forzare il passo. Paolo ci riesce e mi stacca.
Sta pensando "vado e prendo acqua per tutti e due visto che riesco ad andare più veloce" in effetti è la stessa cosa che penso io e se lui non fosse già così lontano mi offrirei di tenere i due zaini per farlo andare a prendere l'acqua più velocemente.
È giovane e più in forma di me. Io arranco con visioni di me che sfondo una porta per riuscire ad abbeverarmi qualora arrivassimo tardi.
Nei miei deliri penso addirittura alla vaschetta dei WC :lol::rofl:

In ogni caso una volta arrivati alla piccola seggiovia Prà Alpesina che sale dal versante opposto a Malcesine chiediamo info e scopriamo che l'ora di chiusura è di almeno 30/45 minuti più tardi di quanto temevamo.

Arrivo (da solo perché Paolo è arrivato prima di me) al ristorante Baita dei Forti e mi scaravento dentro chiedendo se hanno visto un disperato come me. Mi viene risposto che l'hanno visto e che è in bagno.

MAI LA VISIONE DI UN BAGNO IN ORDINE E PULITO MI È STATA PIÙ GRADITA...

Ci laviamo, non è proprio una doccia ma quasi e riempiamo quasi tutti i contenitori che abbiamo per un totale di 8 litri.

Poi, una volta ripresi saliamo e ordiniamo le Birre

Vedi l'allegato 263403
Da notare la mia faccia che non si era ancora lasciata andare...
E riempiamo anche l'ultimo contenitore (la sacca blu che c'è sul tavolo ) di Rosso per la sera.

Mentre ci rilassiamo e cominciamo a pensare a dove piantare la tenda ci mettiamo a chiacchierare piacevolmente con un bel gruppo di ragazzi (18-35 anni) del CAI come detto da Paolo.
La capagruppo ci racconta che ha il permesso di dormire nel prato di una malga a pochi metri e ci propone di condividere lo spot.
Accettiamo volentieri e piantiamo le tende su un praticello che sembra un campo da golf:

Vedi l'allegato 263402

Cena, vino, chiacchiere, soddisfiamo molte curiosità dei ragazzi in merito ai nostri zaini che ai loro occhi sono piuttosto contenuti (Kumo per Paiolo Deuter 32 l per me per 3 giorni), diffondiamo il verbo UL e ci scaraventiamo a nanna.

...continua...
Quelli del CAI avevano dietro anche la nonna nello zaino...
 
Quelli del CAI avevano dietro anche la nonna nello zaino...
NI...
certamente zaini parecchio più grossi dei nostri, ma non enormi come tanti che si vedono a volte

Poi certo, ho visto tende che chiuse erano grosse come il mio zaino
ma magari erano da 3...
In quel caso non so perché non abbiano diviso il carico
 
Patisco solo all'idea di ripensarci... :rofl:
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allora, eccomi @alpask

Ci svegliamo presto insieme ai ragazzi e smontiamo tutto.

Qualche scatto della bellissima alba
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Al momento di partire uno dei ragazzi del CAI ci scatta una foto insieme...

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e si parte verso l'Altissimo.

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Arrivati all'altissimo come già detto da @paiolo incontriamo @Gpaolo e dopo un paio di birre ci mettiamo in marcia per l'interminabile discesa... sono 11,5 km per 1800 metri D-
I numeri totali del del terzo giorno secondo il mio fenix sono 18,93 km per 738 D+ e 2057 D- :help:

I due Paoli camminano parecchio più di me e sono costretti ad aspettarmi spesso.
Mi rendo conto che oltre alla fatica ho le scarpe finite e scivolo spesso. Questo mi fa andare ancora più lento (non male come scusa eehhh :biggrin:).

In ogni caso in qualche modo procedo... A circa metà della discesa troviamo la fontana di Acque d'oro. Unica fonte vista in tre giorni che ha un bellissimo cartello di "acqua non potabile" che ignoriamo allegramente. Questa cosa per cui scrivono "non potabile" mi disturba parecchio. È acqua "non controllata" NON acqua "non potabile".
Scrivere "non potabile" presuppone che i controlli siano stati fatti e l'acqua è risultata dannosa... Vabbè...

Arrivo al parcheggio che sono davvero provato, ma contento.
Il fenix dice in totale 48,56 km 2987 D+ e 3670 D-
In tre giorni per me in questa fase sono tanti.

Questo è tutto il percorso tracciato (errore del primo giorno compreso).

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Un grazie a @paiolo che mi ha sopportato e un grazie a @Gpaolo che ci ha accompagnati per tutta la discesa e che mi ha fatto piacere conoscere...
 
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