Trekking Alta via del Centenario (Lagorai panorama allungata a 5 gg)

Ecco il resoconto del mio primo trekking di 5 gg in tenda.
Non posso definirlo in solitaria visto che mia grande gioia il nostro @paiolo si è aggregato per i tre giorni centrali, diciamo che è stato un ottima scuola per i prossimi.
Dopo il suggerimento di fare la Lagorai Panorama ho cominciato a cercare e ho trovato questa descrizione dell'alta via del centenario che sembrava perfetta come lunghezze e numero di tappe:
http://www.lagoraipanorama.it/altaviadelcentenario/altaviadelcentenario.html

Qualche dato...
Il percorso previsto era intorno ai 63 km per circa 4300 mt di dislivello (secondo i dati di Mapy)
Alla fine con qualche modifica e deviazione ho chiuso a circa 78 km e 5200 mt di dislivello (dati del fenix)

Le tracce gialle, rosse e blu sono i tracciamenti del fenix, le parti verdi le parti di tracciato previsto che non ho/abbiamo percorso

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Tappa 1

Parto da Milano Est alle 8:30, Scelgo di non partire troppo presto anche per via del meteo che non è bellissimo nella mattinata.

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Lascio la Macchina il tornate sotto al Passo Manghen deserto (non l'ho mai visto e mi sconvolge la quantità di gente che troverò al rientro domenica) e inizio a camminare.

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Verso le 14 e qualcosa (se ricordo bene) raggiungo il riparo Herta Miller dove mi fermo a pranzare.

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La tappa è di circa 10 km, non tanti e nemmeno con tanto dislivello, quando sono alla Forcella Maddalena non noto il sentiero che scende e proseguo in quota.
Qui Mapy mi confonde visto che esiste un sentiero molto più lungo per arrivare a Malga Cere e l'app ricalcola il percorso quindi non mi accorgo subito di non essere sul tracciato previsto.
L'app però è fatta bene e mi suggerisce un percorso più breve (l'originale), così ritorno sui miei passi.

Mentre scendo ho parecchia sete, ma ho poca acqua con me. vedo una pozza e mi avvicino sperando di poterne filtrare un po'. Abbandono l'idea appena ci guardo dentro... :lol:

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resisto fino a destinazione dove - dopo aver abbondantemente bevuto alla fontana mi tolgo la voglia di una bella birretta.

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A malincuore decido di dormire in rifugio viste le previsioni temporalesche per la notte e Faccio bene.

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continua....
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Tappa 2

Mi sveglio presto nonostante abbia dormito in un comodo letto dopo una notte piuttosto rovinata dal rumore molto forte del temporale.
La frequenza dei lampi mi ha davvero impressionato sembrava una stroboscopica lenta... :help:

Preparo la colazione direttamente in camera (sono solo nel rifugio), sistemo lo zaino e aspetto che compaia qualcuno dello staff (ADORABILI TUTTI, VA DETTO!) per saldare e partire.
Ho appuntamento con @paiolo alle 11 al hotel SAT Lagorai e l'ansia di arrivare tardi e di prendere l'acqua mi fa partire in fretta.

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Arrivo al SAT alle 9:20 :lol::rofl::lol::lol::rofl::rofl::lol::rofl: Anche perché Luigi (il gestore) mi ha confermato che un sentiero che non compare su carta e Mapy in realtà esiste, quindi sono sempre in discesa... Aspetto Paolo e mi rifocillo con torta caffè...

Intanto comincia a piovere e ad aprirsi a tratti. Stringo la mano a Paolo, e ci incamminiamo (io sono invidioso dei suoi 8 kg di Zaino, ma vabbè :biggrin:)

Mentre saliamo verso il Bivacco Tadina siamo costretti a cambiare strada per via di parecchi schianti di alberi sul sentiero. Allunghiamo, ma il sentiero previsto sembra essere davvero impraticabile.

Man mano che saliamo si rannuvola parecchio e quando siamo abbastanza in alto piove abbastanza forte, ma nulla di drammatico.

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Certo la vista avrebbe potuto essere meglio.

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Arriviamo al Tadina bagnati e infreddoliti e ci fermiamo per pranzare. Se ricordo bene sono le 17...

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Quando abbiamo finito e ci costringiamo a uscire il tempo è migliorato molto fino e arriverà a pieno sole in fretta.

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Proseguiamo fino ad arrivare alla splendida Piana di Caldenave dove decidiamo di montare le tende PRIMA di andare a prendere una birra e il vino per la sera al rifugio...

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continua...
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BUONGIORNO! :D

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Una volta svegliati, fatta colazione e smontato il campo, torniamo al Rifugio Caldenave dove ci prendiamo un po' di tempo per un altro caffè mentre il sole asciuga i teli delle tende bagnati dalla condensa. La mia idea di considerare l'ipotesi di un Tarp in futuro subisce un grosso colpo per via della condensa dentro al telo esterno.

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In seguito ripartiamo seguendo il nostro percorso che ci porta ai laghi della Val d'Inferno, al Baito Lastei e al Baito Scagni per proseguire alla Forcella delle Buse Todesche, al Bivacco Lasteati e infine alla forcella Magna con il suo lago dove pranziamo.

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Da qui avremmo dovuto salire al Rifugio Brentari per piantare la tenda di fianco al lago, ma decidiamo invece di scendere e di puntare al rifugio Forestale Socede dove dormiamo e dove approfitto amipamente della fontana per fare doccia e bucato.

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continua...
 
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Azzzzzz hai ragione!!!!!!
oh. ci sei? Sto aspettando la fine...
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Mi stavo dimenticando
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Giorno 4

Dopo una notte riposante ma CAAAAALDA (siamo in basso e il sacco comfort 0 -6 è eccessivo) si riparte…
Oggi ci aspetta una salita tranquilla sulla strada bianca che porta al passo 5 croci…

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Facciamo una pausa a Malga Val Cion dove c’è una bellissima fontana e proseguiamo… arrivati al passo facciamo una deviazione per andare a vedere il museo a cielo aperto della grande guerra a Cima Socede…
Ci sono spesso residui di fortificazioni e trincee e anche le tante capanne/bivacchi trovati sono spesso stati ripristinati da quel tempo.
Vedere di persona le trincee fa un effetto strano…

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Scendiamo verso Malga Conseria dove ci concediamo un bel pranzo e un paio di birre.
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Da qui Paolo e io ci separiamo e io completerò il giro il giorno dopo.

In teoria avrei dovuto fare tappa qui, ma è presto e le gambe ci sono così saluto e Paolo e decido di portarmi avanti sull’ultima tappa.

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Torno al 5 croci e cammino un’altra oretta scarsa per tornae a Malga Val Cion dove incontro 3 ciclisti che dormono nella stanza aperta e una coppia di “cowboy” che dormono nel locale dedicato ai residenti…

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La serata è piacevolissima e mi rintano in tenda…

...continua...
 
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Poi mi piacerebbe sapere cosa ti sei portato da mangiare… sto pensando anche io di fare un paio di notti, ma senza appoggi (6-7 pasti)
 
Ed ecco l’ultimo giorno di questa bellissima “5 giorni”…

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La notte passa molto tranquilla, ma devo mettere i tappi per i rumori dei cavalli a 3/4 metri da me e dei campanacci delle mucche tutt’intorno…

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Poco altro da aggiungere, saluto i ciclisti che partono presto e smonto il campo…

Colazione e si parte. I “cowboy” fanno un pezzo di strada con me e ci incrociamo spesso…

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Continuo attraverso scenari davvero belli, vedo dall’alto il lago delle Stellune dove con il senno di poi penso sarebbe stato bello dormire…

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È domenica e incontro persone con una frequenza decisamente maggiore dei giorni prima.

Camminacammina arrivo molto vicino al Lago delle Buse che è ormai vicino all’arrivo e dopo un po’ vedo la mia fidata auto che mi aspetta…

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Scappo velocemente dalla baita affollatissima a passo Manghen visto che tutta quella gente dopo cinque giorni in alto la trovi insostenibile.

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Raggiungo l’auto e rientro a casa.

Primo trekking di 5 giorni in quasi autosufficienza. Un’esperienza bellissima assolutamente da rifare!!!
 
Grazie per aver completato il resoconto!
Ero proprio curioso di sapere com'era andato poi l'ultima giornata e mezza dopo che ci eravamo separati! :)

Curiosità... i laghi delle Buse Basse, che hai passato poco prima di arrivare al lago delle Stellune, come ti sembravano come spot tenda?
 
Grazie per aver completato il resoconto!
Ero proprio curioso di sapere com'era andato poi l'ultima giornata e mezza dopo che ci eravamo separati! :)
Grazie a te!
Curiosità... i laghi delle Buse Basse, che hai passato poco prima di arrivare al lago delle Stellune, come ti sembravano come spot tenda?
Direi valido. Non ho girato moltissimo lì ma un posto si trova senza problemi secondo me...

Dovrebbero essere questi:
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Considerazioni varie.
-Intanto ringrazio di nuovo il nostro @paiolo che mi ha accompagnato per tre di questi bellissimi giorni. Ho capito che per ora il "solo trekking" mi piace sul breve termine, ma se avessi dovuto fare come prima esperienza 5 giorni da solo credo che avrei patito un po'.
Piuttosto che non fare, farei da solo, ma se si è in due mi piace di più.

-Altro aspetto da considerare è quello del percorso. In un paio di occasioni ci siamo trovati con un sentiero tale da dover modificare quanto programmato e con il senno di poi forse avrei dovuto informarmi di più in origine. Di nuovo per fortuna che Paiolo era con me visto che conoscendo la zona ha saputo dove andare. Mi rimane da vedere la cima d'asta, un buon motivo per tornare.

-Attrezzatura. Sono molto soddisfatto di quanto ho scelto di portare. Ho usato praticamente tutto e ha funzionato praticamente tutto.
Se devo trovare qualcosa che avrei potuto fare diversamente devo citare l'aver portato un gilet di piumino invece che il piumino intero, in un paio di sere mi sarebbe piaciuto avere le maniche e preferisco mille volte la maglietta in merino piuttosto che quella in sintetico da corsa che ho portato per risparmiare 30 gr.
Ho capito che il tarp non fa per me dopo le due notti con parecchia umidità che hanno fatto sì che l'interno del telo esterno fosse molto bagnato di notte e anche alla mattina. Probabilmente questo anche perché mi muovo molto di notte e capita che finisca contro alla tenda...

-Cibo e cucina. Anche qui sono completamente soddisfatto. Ho capito alcune cose che le gite di 2 gg non ti danno il tempo di comprendere, ma sono tutte cose che stanno nell'ambito della preferenza. Non c'è stato nulla di sbagliato o pensato male.
Sono rientrato con 450 gr di cibo avanzato che credo siano avanzati per un pranzo in cui ho preso un panino in rifugio e per il pranzo in Malga con Paiolo.

Per rispondere a @Koten che voleva sapere cos'avessi portato, ecco la lista con i pesi (i pesi sono relativi ai singoli sacchettini come li ho impacchettati):

Pasta trapanese + spezie varieRicetta Hikerchef248,9
Tonno in busta3 Buste234,5
Pasta e fagioli + caffè Per due cene 243,9
Pancettaper 2 cene108,1
Chili soia + gel e camomilleRicetta Hikerchef - gel e camomilla ne ho avanzati svariati320,6
Frutta seccaPer 4 gg - 60/70 gr al giorno284,2
WasaPer 4 gg - 3 al giorno140,5
Baiocchiper 4 gg233,0
Sacchetto giornaliero60/70 gr Frutta secca, 1 Gel, 3 Wasa142,1
Salame328,4
BiraghiniMezzo pacco circa168,0
Totale2452,2

Dovendo rifarlo credo che eviterei di portare due cene uguali (la pasta e fagioli) l'ho fatto perché avevo già fatto i pacchetti della pancetta da metterci dentro ed essendo roba fresca non ho voluto buttarla.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti,
Ho completato anche io questo giro un paio di giorni fa!
In primis ringrazio @Rikpal che me lo ha fatto scoprire, con il suo dettagliato resoconto: non è sicuramente il giro più conosciuto della zona. Personalmente lo abbiamo scelto perchè cercavamo un trekking ad anello non troppo affollato, e abbiamo scartato l'alta via del granito perchè cercavamo qualcosa di leggermente più lungo in termini di durata complessiva: questo si è rivelato perfetto per le nostre esigenze!


Riporto qui sotto le tappe, e alcune considerazioni. Qui le tracce da Mapy.cz: https://en.mapy.cz/s/dopajejogo (al netto della tappa del giorno 2, che ha subito modifiche descritte nel paragrafo sotto)

Giorno 1: Passo Manghen -> Malga Cere
Nulla da segnalare, tappa tranquilla, abbiamo piazzato la tenda dentro lo steccato della malga, con il benestare dei gestori, per evitare spiacevoli incontri ravvicinati con le mucche: purtroppo in zona ci sono quasi solo pascoli (l'alternativa sarebbe stata scendere un po' verso la Val Campelle, ma non avevamo la testa per farlo una volta arrivati alla malga). La notte purtroppo non è stata il massimo: i campanacci delle mucche e il ragliare dell'asino non hanno conciliato il sotto.
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Giorno 2: Malga Cere -> Baito Scagni
Il secondo giorno non è iniziato nel migliore dei modi: ci siamo svegliati dopo il temporale della notte e siamo partiti presto, senza aver modo di far asciugare la tenda. Nello scendere da malga Cere verso la Val Campelle lungo la strada forestale sono iniziate le disavventure. Sulla strada forestale segnata sulla mappa qui sotto (in viola) sono in corso lavori di manutenzione, con numerosi mezzi (camion, ruspe e quant'altro) lungo la strada, noi ci siamo passati di domenica quindi non abbiamo incontrato operai al lavoro ma probabilmente in un giorno feriale ci avrebbero sconsigliato (o impedito) il passaggio.
La strada qui segnata sulla mappa (in blu) è interrotta da numerosi alberi caduti poco sotto Malga Spinelle, abbiamo tentato di superarli ma è impossibile. Siamo allora risaliti sopra la baita e abbiamo fatto un piccolo tratto di sentiero non segnato sulla mappa che si ricongiunge alla strada forestale poco dopo (in rosso). Anche il secondo tratto rimane poco praticabile, con parecchie cataste di tronchi a bloccare il passaggio che abbiamo scavalcato con non poca fatica (e non molta sicurezza, ad esser sinceri). Consiglio caldamente a chi dovesse affrontare questa tappa di verificare bene la strada da fare.
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Siamo arrivati all'hotel SAT Lagorai alle 11:30, parecchio affaticati, sia fisicamente che mentalmente: abbiamo preferito accorciare la strada verso la piana di Caldenave passando per il sentiero 332, allontanandoci dal percorso ufficiale. Raggiunta la piana abbiamo constatato l'impossibilità di dormire dove @Rikpal e @paiolo hanno piazzato la tenda: la piana sembra un grosso acquitrino e ci sono numerosi cavalli liberi.
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Ne abbiamo approfittato per proseguire, in modo da accorciare la tappa del giorno successivo. Abbiamo fatto rifornimento di acqua ai laghi di Val dell'inferno e abbiamo raggiunto il baito Scagni, trovandolo fortunatamente libero: abbiamo scelto di passare la notte all'interno, vista la possibilità. Il baito è piccolo ma accogliente, in due ci siamo stati comodi ma volendo ci si sta anche in 4/5 se ci si stringe.
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Giorno 3: Baito Scagni -> Rifugio Cima d'Asta
Siamo partiti dal Baito Scagni di buon mattino, non avendo la tenda da ritirare. La nebbia ci ha accompagnato dal primo passo, e non abbiamo incontrato anima viva fino alle 11: i lagorai sono decisamente poco frequentati. Al contrario di Rikpal noi abbiamo scelto di salire fino al rifugio cima d'asta: la salita è impegnativa, il sentiero non è bellissimo e gli zaini pesanti non hanno aiutato. Abbiamo pernottato al rifugio, visto il meteo incerto e la necessità di una notte di buon riposo. Il rifugio non è economico (75€ la mezza pensione per i NON soci CAI), non c'è acqua potabile (dai rubinetti esce quella del lago di Cima d'Asta) ed è disponibile previo pagamento acqua in bottiglia di plastica (nemmeno quella della cena è compresa). Per fortuna avevamo il filtro e abbiamo riempito le borracce filtrando quella dei rubinetti.
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Giorno 4: Rifugio Cima d'Asta -> Rifugio Malga Conseria
La mattina siamo partiti subito dopo colazione, lasciando gli zaini in rifugio, per salire fino in vetta a Cima d'Asta: in un'oretta e mezza siamo arrivati in cima, giusto in tempo per goderci la visuale prima che le immancabili nuvole basse coprissero tutto. C'è un bivacco in cima, che non abbiamo visto all'interno, ma qualcuno ci ha pernottato: potrebbe essere una opzione se si vuole evitare il rifugio.
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Scesi dalla cima siamo ripartiti alla volta di Malga Conseria: il percorso una volta scesi fino a Forcella Magna è tranquillo e in discesa, nessuna nota particolare da segnalare.
Arrivati alla Malga la (poco simpatica) gestrice ci ha suggerito di piantare la tenda nel parcheggio poco vicino, in quanto unico spazio recintato: anche qui i prati intorno sono pascoli per le mucche e i cavalli. Nello stesso parcheggio c'era un Clan di Scout, che aveva orari leggermente differenti dai nostri: noi alle 20 saremmo andati a dormire, mentre loro dovevano ancora montare le tenda. Per fortuna la pioggia alle 22 li ha fatti andare a dormire, e anche noi ci siamo potuti addormentare. Mannaggia a me per non essermi ricordato di Malga Val Cion dal report di @Rikpal : avevamo ancora energie una volta arrivati al Conseria per trovare un posto migliore dove dormire e accorciare l'ultima tappa ma non conoscendo la zona non abbiamo osato: peccato.
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Giorno 5: Rifugio Malga Conseria -> Passo Manghen
Siamo partiti presto la mattina, vista la tappa lunga e le previsioni meteo che davano temporale nel pomeriggio: alle 7:30 eravamo in cammino, con gli scout che ancora dormivano.
Anche questa tappa è iniziata nella solitudine: prima persona incontrata alle ore 11.
Abbiamo camminato con poche pause fino ai laghi delle Buse dove abbiamo fatto pranzo, per poi arrivare a passo Manghen alle 14:30. Saliti in auto, ha iniziato a piovere pochi minuti dopo: diluvio scampato per un pelo!
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Era tanto che non facevamo un trekking di più giorni per i monti: un toccasana per la mente e l'anima!
 
Ciao a tutti,
Ho completato anche io questo giro un paio di giorni fa!
In primis ringrazio @Rikpal che me lo ha fatto scoprire, con il suo dettagliato resoconto: non è sicuramente il giro più conosciuto della zona. Personalmente lo abbiamo scelto perchè cercavamo un trekking ad anello non troppo affollato, e abbiamo scartato l'alta via del granito perchè cercavamo qualcosa di leggermente più lungo in termini di durata complessiva: questo si è rivelato perfetto per le nostre esigenze!


Riporto qui sotto le tappe, e alcune considerazioni. Qui le tracce da Mapy.cz: https://en.mapy.cz/s/dopajejogo (al netto della tappa del giorno 2, che ha subito modifiche descritte nel paragrafo sotto)

Giorno 1: Passo Manghen -> Malga Cere
Nulla da segnalare, tappa tranquilla, abbiamo piazzato la tenda dentro lo steccato della malga, con il benestare dei gestori, per evitare spiacevoli incontri ravvicinati con le mucche: purtroppo in zona ci sono quasi solo pascoli (l'alternativa sarebbe stata scendere un po' verso la Val Campelle, ma non avevamo la testa per farlo una volta arrivati alla malga). La notte purtroppo non è stata il massimo: i campanacci delle mucche e il ragliare dell'asino non hanno conciliato il sotto. Vedi l'allegato 261932

Giorno 2: Malga Cere -> Baito Scagni
Il secondo giorno non è iniziato nel migliore dei modi: ci siamo svegliati dopo il temporale della notte e siamo partiti presto, senza aver modo di far asciugare la tenda. Nello scendere da malga Cere verso la Val Campelle lungo la strada forestale sono iniziate le disavventure. Sulla strada forestale segnata sulla mappa qui sotto (in viola) sono in corso lavori di manutenzione, con numerosi mezzi (camion, ruspe e quant'altro) lungo la strada, noi ci siamo passati di domenica quindi non abbiamo incontrato operai al lavoro ma probabilmente in un giorno feriale ci avrebbero sconsigliato (o impedito) il passaggio.
La strada qui segnata sulla mappa (in blu) è interrotta da numerosi alberi caduti poco sotto Malga Spinelle, abbiamo tentato di superarli ma è impossibile. Siamo allora risaliti sopra la baita e abbiamo fatto un piccolo tratto di sentiero non segnato sulla mappa che si ricongiunge alla strada forestale poco dopo (in rosso). Anche il secondo tratto rimane poco praticabile, con parecchie cataste di tronchi a bloccare il passaggio che abbiamo scavalcato con non poca fatica (e non molta sicurezza, ad esser sinceri). Consiglio caldamente a chi dovesse affrontare questa tappa di verificare bene la strada da fare.
Vedi l'allegato 261931 Siamo arrivati all'hotel SAT Lagorai alle 11:30, parecchio affaticati, sia fisicamente che mentalmente: abbiamo preferito accorciare la strada verso la piana di Caldenave passando per il sentiero 332, allontanandoci dal percorso ufficiale. Raggiunta la piana abbiamo constatato l'impossibilità di dormire dove @Rikpal e @paiolo hanno piazzato la tenda: la piana sembra un grosso acquitrino e ci sono numerosi cavalli liberi. Vedi l'allegato 261933 Ne abbiamo approfittato per proseguire, in modo da accorciare la tappa del giorno successivo. Abbiamo fatto rifornimento di acqua ai laghi di Val dell'inferno e abbiamo raggiunto il baito Scagni, trovandolo fortunatamente libero: abbiamo scelto di passare la notte all'interno, vista la possibilità. Il baito è piccolo ma accogliente, in due ci siamo stati comodi ma volendo ci si sta anche in 4/5 se ci si stringe. Vedi l'allegato 261934

Giorno 3: Baito Scagni -> Rifugio Cima d'Asta
Siamo partiti dal Baito Scagni di buon mattino, non avendo la tenda da ritirare. La nebbia ci ha accompagnato dal primo passo, e non abbiamo incontrato anima viva fino alle 11: i lagorai sono decisamente poco frequentati. Al contrario di Rikpal noi abbiamo scelto di salire fino al rifugio cima d'asta: la salita è impegnativa, il sentiero non è bellissimo e gli zaini pesanti non hanno aiutato. Abbiamo pernottato al rifugio, visto il meteo incerto e la necessità di una notte di buon riposo. Il rifugio non è economico (75€ la mezza pensione per i NON soci CAI), non c'è acqua potabile (dai rubinetti esce quella del lago di Cima d'Asta) ed è disponibile previo pagamento acqua in bottiglia di plastica (nemmeno quella della cena è compresa). Per fortuna avevamo il filtro e abbiamo riempito le borracce filtrando quella dei rubinetti.
Vedi l'allegato 261935

Giorno 4: Rifugio Cima d'Asta -> Rifugio Malga Conseria
La mattina siamo partiti subito dopo colazione, lasciando gli zaini in rifugio, per salire fino in vetta a Cima d'Asta: in un'oretta e mezza siamo arrivati in cima, giusto in tempo per goderci la visuale prima che le immancabili nuvole basse coprissero tutto. C'è un bivacco in cima, che non abbiamo visto all'interno, ma qualcuno ci ha pernottato: potrebbe essere una opzione se si vuole evitare il rifugio. Vedi l'allegato 261936 Scesi dalla cima siamo ripartiti alla volta di Malga Conseria: il percorso una volta scesi fino a Forcella Magna è tranquillo e in discesa, nessuna nota particolare da segnalare.
Arrivati alla Malga la (poco simpatica) gestrice ci ha suggerito di piantare la tenda nel parcheggio poco vicino, in quanto unico spazio recintato: anche qui i prati intorno sono pascoli per le mucche e i cavalli. Nello stesso parcheggio c'era un Clan di Scout, che aveva orari leggermente differenti dai nostri: noi alle 20 saremmo andati a dormire, mentre loro dovevano ancora montare le tenda. Per fortuna la pioggia alle 22 li ha fatti andare a dormire, e anche noi ci siamo potuti addormentare. Mannaggia a me per non essermi ricordato di Malga Val Cion dal report di @Rikpal : avevamo ancora energie una volta arrivati al Conseria per trovare un posto migliore dove dormire e accorciare l'ultima tappa ma non conoscendo la zona non abbiamo osato: peccato. Vedi l'allegato 261938

Giorno 5: Rifugio Malga Conseria -> Passo Manghen
Siamo partiti presto la mattina, vista la tappa lunga e le previsioni meteo che davano temporale nel pomeriggio: alle 7:30 eravamo in cammino, con gli scout che ancora dormivano.
Anche questa tappa è iniziata nella solitudine: prima persona incontrata alle ore 11.
Abbiamo camminato con poche pause fino ai laghi delle Buse dove abbiamo fatto pranzo, per poi arrivare a passo Manghen alle 14:30. Saliti in auto, ha iniziato a piovere pochi minuti dopo: diluvio scampato per un pelo! Vedi l'allegato 261937

Era tanto che non facevamo un trekking di più giorni per i monti: un toccasana per la mente e l'anima!
Che foto!!!
 
Son super contento @Impulso che abbiate fatto questo giro a dir poco bello! :D

Alcune note sparse:
abbiamo preferito accorciare la strada verso la piana di Caldenave passando per il sentiero 332, allontanandoci dal percorso ufficiale. Raggiunta la piana abbiamo constatato l'impossibilità di dormire dove @Rikpal e @paiolo hanno piazzato la tenda: la piana sembra un grosso acquitrino e ci sono numerosi cavalli liberi.
So di altri che hanno avuto difficoltà a trovare dove piantare la tenda in questa piana... il posto dove piazzarsi è in fondo in fondo in fondo... poco prima che la piana si concluda:
https://en.mapy.cz/s/kebonetaje
Qui è asciutto, e i cavalli le due volte che ci ho dormito li sentivo ma non sono mai venuti ad importunarci

Abbiamo fatto rifornimento di acqua ai laghi di Val dell'inferno e abbiamo raggiunto il baito Scagni, trovandolo fortunatamente libero: abbiamo scelto di passare la notte all'interno, vista la possibilità. Il baito è piccolo ma accogliente, in due ci siamo stati comodi ma volendo ci si sta anche in 4/5 se ci si stringe.
Curiosità: c'è ancora dentro allo Scagni una scopa "mignon" col manico grigio?
Che l'ho portata lì io l'11 luglio! :)
Sia quando ho fatto l'AV del Granito con @Ghiro ed @Eliott , che l'AV del Centenario con @Rikpal avevo visto che mancava (e la volta che ho dormito lì ne ho sentito la mancanza...) e così dato che un mese fa ho fatto la Lagorai Panorama con la mogliettina e passavo di lì proprio il primo giorno, ho deciso di arricchire l'equipaggiamento del grazioso baito con questo indispensabile strumento! :biggrin:
Arrivati alla Malga la (poco simpatica) gestrice ci ha suggerito di piantare la tenda nel parcheggio poco vicino, in quanto unico spazio recintato: anche qui i prati intorno sono pascoli per le mucche e i cavalli. Nello stesso parcheggio c'era un Clan di Scout, che aveva orari leggermente differenti dai nostri: noi alle 20 saremmo andati a dormire, mentre loro dovevano ancora montare le tenda. Per fortuna la pioggia alle 22 li ha fatti andare a dormire, e anche noi ci siamo potuti addormentare.
Ma gli scout erano per caso da Padova???
Se sì mi sa che hai beccato il gruppo di un mio caro amico :rofl: che proprio in qui giorni facevano la route attorno alla Val Campelle!
Dovrebbero aver dormito in zona Conseria il 5 o il 6 agosto...
 
Ultima modifica:
Curiosità: c'è ancora dentro allo Scagni una scopa "mignon" col manico grigio?
Che l'ho portata lì io l'11 luglio! :)
Sia quando ho fatto l'AV del Granito con @Ghiro ed @Eliott , che l'AV del Centenario con @Rikpal avevo visto che mancava (e la volta che ho dormito lì ne ho sentito la mancanza...) e così dato che un mese fa ho fatto la Lagorai Panorama con la mogliettina e passavo di lì proprio il primo giorno, ho deciso di arricchire l'equipaggiamento del grazioso baito con questo indispensabile strumento! :biggrin:
Si, c'è ancora la scopa: l'ho usata per dare una pulita e ho ringraziato chi si è fatto la sbatta di portarla! :wub: il baito è pulito anche grazie a quella!
Ma gli scout erano per caso da Padova???
Se sì mi sa che hai beccato il gruppo di un mio caro amico :rofl: che proprio in qui giorni facevano la route attorno alla Val Campelle!
Dovrebbero aver dormito in zona Conseria il 5 o il 6 agosto...
Il gruppo che ho incontrato al Conseria era di Firenze, ma ho incontrato un altro clan di 30 persone a Forcella Magna (noi scendevamo dal Cima d'Asta, loro sarebbero saliti il giorno dopo), magari erano loro? Non ricordo da dove provenissero...
 
Eh no il gruppo da Padova era meno numeroso e non passavano per forcella Magna... penso abbiano dormito allora a malga Val Cion (certo che c'era una gran bella densità di scout in zona cmq! :biggrin:)
 
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